Blog
Un blog creato da tombeurdefemme2010 il 20/10/2010

poesiaeparole

viaggiare con le parole

 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2020 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        
 
 

 

 
Citazioni nei Blog Amici: 19
 

 

 

Messaggi di Settembre 2020

Questa sera l'universo

Post n°424 pubblicato il 25 Settembre 2020 da tombeurdefemme2010

Sai di vaniglia e di fragola, di fresco pulito, di balsamo e crema,

di reggiseno di pizzo. Mi chiedi se mi piace il tuo completino intimo,

se il profumo che hai messo è troppo intenso per i miei gusti

leggeri. Mio Dio quanto sei giovane.  Mi domando come

sia possibile,  cosa abbia mai fatto per ricevere questo regalo,

perché io invece odoro di freddo e di fumo, di giacca e cravatta,

di autostrade e statali, di pioggia e di fango.

Tu mi dici che m’ami, mi dici che nulla potrà mai dividerci, ed io

mi chiedo, cosa ci possa mai essere dentro questa tua sicurezza!

Ora che la luce si fa fioca e facciamo l’amore. Cristo quanto

sei bella! Rimango a guardarti mentre ti raccogli i capelli,

sono morbidi e soffici come le onde del mare alle prime luci

dell’alba. Ti guardo nello specchio di fronte, hai vent’anni ed io quasi

il triplo, ma qui non c’è differenza. Dentro questi baci non ci sono bugie,

non ci sono strascichi, mi travolgi e mi ami. Perché poi tutto viene di

conseguenza e tutto resta, come il tuo amore breve, piccolo e intenso,

come i tuoi baci, che durano un sospiro stretto tra le labbra, un fremito

appena, una scossa lieve , un attimo. Adoro tutto di te, questi piccoli baci

sognanti, le carezze leggere, così diverse dopo l’amore. Adoro

tutto di te, la tua risata fragorosa, il nero abissale dei tuoi occhi,

il candore del seno, queste labbra di ciliegia matura, o quando mi dici,

che sei stata bene, o quando ti mordi le labbra per vezzo, e gelosa mi

chiedi da quanti giorni non facevo l’amore. Intanto fuori la notte come

nebbia s’adagia, sopra la piazza ormai vuota, sopra il casello dell’autostrada,

che in lontananza si vede e che ci dividerà tra poco come sempre.

Entri nella doccia e ti guardo, tra il vetro appannato, tra il vapore e le gocce.

Adoro tutto di te. Vorrei dirti che ti amo, ma non mi viene, non ci riesco,

forse amo solo la tua freschezza, oppure, semplicemente, ho paura che a

verbalizzare questo mio sentimento si corra il rischio di vederlo evaporare.

Perché è così, perché ora sei pronta, ed è ora di andare...

 
 
 

Silk

Post n°423 pubblicato il 16 Settembre 2020 da tombeurdefemme2010

È morta Sei Ashina, forse a molti questo nome non dice nulla,

ma io la ricordo bella e sensuale nel film "Seta" diretto da

François Girard nel 2007 e tratto dall'omonimo romanzo di

Alessandro Baricco. Era diventata famosa proprio per la

partecipazione a quel film dove interpretava

una donna giapponese che aveva conquistato il cuore di

un uomo occidentale che si era recato in Giappone

per acquistare bachi da seta. 

Il 14 settembre è stata diffusa la notizia che è stata trovata priva

di vita dai suoi familiari nella sua casa di Tokio. Aveva 36 anni,

e  secondo le prime indagini della polizia giapponese l'attrice e

modella si sarebbe suicidata...

 

Solo una farfalla conobbi,

una piccola farfalla di porcellana

dai colori del cielo, cosi fragile...

e cosi delicata.

 

Lei mi disse un giorno:

"Feriscono le persone...

e io non posso continuare a trattenere

tutto dentro; come una stella esploderei,

e per trovarmi in uno spazio senza tempo

finirei...e senza limiti".

 

Ora sono qui, solo, che presto ascolto

a questo tuo silenzio che si protrae...

E sono stanco...stanco di inventarmi

ancora...una piccola farfalla di porcellana

dai colori del cielo.

 
 
 

L'isola delle sirene (un viaggio a Pantelleria)

Post n°422 pubblicato il 15 Settembre 2020 da tombeurdefemme2010

 Qualcuno ha detto che questa è l’isola delle Sirene, un posto dove, con il loro

canto melodioso, incantavano i marinai che non avevano più tanta voglia di

tornare a casa. Una leggenda narra che, durante il mese di agosto, qualcuna

ritorni qui e faccia sentire ancora il suo dolce canto. La notai il giorno stesso

del mio arrivo. Quando, di pomeriggio, mi recai al lago di Venere, un rifugio

naturalistico che mi incantò al primo sguardo.

Una delle principali attrazioni che l’isola offre, una distesa d’acqua cristallina

in cui si vanno a creare, in base alla luminosità della giornata, sensazionali

contrasti cromatici, un’oasi termale dalle acque ricche di proprietà terapeutiche

e minerali che sgorgano a temperature molto elevate, soprattutto sul lato in

cui si ritirano offrendo ai turisti dei fanghi benefici per il corpo. Il lago di Venere

è un luogo magico dall’aspetto strepitoso,

coinvolgente, quasi scenografico, assai caro a Venere, la dea dell’amore e della

bellezza, che un tempo si crede specchiasse la propria bellezza presso le acque

misteriose di questo lago prima di ogni incontro d’amore con Bacco. La notai,

mentre usciva dall’acqua. Era immersa a metà, Il seno nudo e sodo su un corpo

nervoso, pronto a scattare che sembrava scolpito nelle pietre nere del luogo.

Capii subito che non si trattava di una turista. Il colore della sua pelle, impastato

di terra scura, denotava una consuetudine col sole che hanno solo le donne di

queste parti.E il profilo, non dolce, dal naso un po aquilino la faceva assomigliare

ad una kore greca.

Era diversa la sua pelle da quella delle turiste, troppo bianca, delicata,

da sembrare senza sangue. La rividi di nuovo la sera mentre salivo lentamente

lungo la scala incisa nella pietra che portava alla strada...era li seduta su un muretto

con indosso un pareo verde mela a fantasia brasiliana e un reggiseno dello stesso

colore, mi fissò accennando un leggero sorriso. Quasi simultaneamente arrivò un

ragazzo in motorino, “ Rosalia!” gridò per coprire il rumore forte della marmitta

bucata. Lei si avvicinò e lo baciò sulla bocca, a lungo, quasi con ostentazione, poi

si sedette dietro e partirono, inerpicandosi su per la strada tutta curve. Il giorno

successivo andai a fare il bagno all’arco dell’elefante un altro posto suggestivo,

uno scoglio che sembra una proboscide di un elefante protesa nel mare...e chi

c’è a pochi metri da me? Rosalia...mi sentii in imbarazzo quando: appena uscita

dall’acqua, e, avvolto il pareo attorno ai fianchi si sfilò gli slip del costume e li fece

cadere fradici sullo scoglio, come fosse un polpo appena pescato. Poi, in men che

non si dica, da sotto se ne infilò un paio di asciutti. E intanto mi guardava

ammiccando il solito sorrisetto. Era Rosalia che compariva quando meno me lo

aspettavo. Rosalia che con la sua parlata gutturale, incomprensibile, come quella

della gente di lì, sembrava mormorare chissà quali formule magiche. Era lei che

mi aveva stregato, e che tornava nei miei sogni... Quella sera c’era la festa

dell’estate. Sulla piazza della chiesa, c’erano le bancarelle di dolcetti e torrone,

una miriade di piccole girandole illuminate e i fuochi d’artificio a mezzanotte.

Sul palco, un complessino suonava gli ultimi successi. Non capivo da dove era

uscita tutta quella gente, dal momento che, fino ad un ora prima avevo avuto la

sensazione di essere solo sull’isola. E c’era anche Rosalia, vestita con una

minigonna e un top bianco, che faceva risaltare la sua pelle ambrata. Ballava,

muovendosi sui sandali, roteava il bacino in un modo molto sensuale. Io non

riuscivo a staccargli gli occhi di dosso. Ad un certo punto mi guardò e mi fece un

cenno con la mano come per dirmi seguimi...ed iniziò a correre, la seguii a

stento per le viuzze strette e i “dammusi” di pietra lavica...fino a che la vedi

entrare in una casa e chiudere la porta...rimasi li una decina di minuti ad

aspettare e a riprendere fiato dopo di che me ne ritornai a casa...Da quella sera

non la vidi più. La mattina prima della partenza dopo aver a lungo riflettuto se

era il caso o meno di rivederla un ultima volta per un saluto, mi avviai verso

la sua casa. Le persiane, scardinate, non facevano più ombra alle finestre senza

vetri, faticai a trovare l’entrata, nascosta dalle ginestre, dove ronzavano mosconi

scuri. Passava di lì una vecchia vestita di nero, dalla pelle cotta dal sole. Le chiesi

se conoscesse un ragazza che si chiamava Rosalia e che fine avessero fatto gli

abitanti di quella casa. La vecchia scuoteva la testa, e, con la bocca senza denti

aperta, agitava la mano nodosa davanti alla fronte, come a darmi del matto.

Non riusciva a capire cosa cercasse un forestiero in quella casa disabitata da anni...

 


 

 

 
 
 

Sabri Aleel

Post n°421 pubblicato il 10 Settembre 2020 da tombeurdefemme2010

 

Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di essere uno dei pochi a poter assistere in diretta  questo evento che si rinnova ogni anno a Melpignano in provincia di Lecce: “La notte della taranta”...Lo scenario che si è presentato ai miei occhi era di una bellezza straordinaria...Un santuario antichissimo sapientemente illuminato dalla regia della RAI ai cui margini avevano allestito il palco dove dovevano esibirsi cantanti e ballerini...tra i quali "Mahmood" che ha presentato la canzone “Sabri aleel” un canto d’amore in lingua araba che mi ha particolarmente emozionato e questo è il risultato delle mie emozioni:


Se qualcuno potesse
guardare a
questa nostra storia
non riuscirebbe a cogliere mai
quell'attimo d'eterno che noi siamo
e che, insieme, stiamo vivendo
perdendoci nelle meraviglie dell'altro,
nella poesia dei nostri occhi
e delle nostre mani.

Nell'eterna danza di un cuore
mai sazio…quel cuore che è lo stupore più grande
e la nostra gioia più vera...
e anche il ruggito che viene dal mare
è per questa danza…
è per questo dolce canto…..

 
 
 

Only time

Post n°420 pubblicato il 05 Settembre 2020 da tombeurdefemme2010

 

E ti immagino in mezzo a un campo di grano,

disteso al sole e agitato dal vento,

sola, tu donna, tu figlia della terra…

mentre sorridi intonando un dolce canto d'amore.

Adoro guardarti… e quando lo faccio

tu mi trasmetti ogni volta qualcosa...

qualcosa che prima non conoscevo,

come se mi parlassi in un linguaggio

segreto, in una lingua chiara

a me soltanto.

Eppur so che lungi d'esser questa

è la realtà… ma lo stesso

così mi piace pensarla...

 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963