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Addio a Francesco Leonetti, autore militante amico di Pasolini

Post n°450 pubblicato il 25 Dicembre 2017 da nomadi50

Francesco Leonetti, morto domenica 17 dicembre a Milano a 93 anni, aveva lo stesso febbrile attivismo del suo amico Vittorini: forse perché, arrivando a Milano dal Sud, sentivano la necessità di mostrare al quadrato il loro dinamismo, per smentire il luogo comune del meridionale accidioso e indolente. Leonetti fu tutto, poeta, narratore, artefice di riviste e agitatore culturale, inventore e militante politico (coinvolto nei dibattiti della nuova sinistra), docente di Estetica a Brera .

Scrittore espressionista, esaltatore della realtà, Leonetti attraversa le maggiori esperienze letterarie del Novecento.

Amico personale di Pier Paolo Pasolini e Roberto Roversi, con loro partecipa come redattore alla fondazione della rivista Officina, nel 1955.

Negli anni sessanta partecipa alla stesura de Il Menabò, rivista culturale fondata da Elio Vittorini e Italo Calvino. Questa esperienza lo porta ad aderire al movimento della Neoavanguardia, alla continua ricerca di nuove sperimentazioni formali.

Collabora ancora con Pasolini, recitando la parte di Erode ne Il Vangelo secondo Matteo (1964), del servo di Laio in Edipo Re (1967) e del marionettista in Che cosa sono le nuvole? (1968); inoltre dà la voce al corvo di Uccellacci e uccellini (1966) e all'oste de I racconti di Canterbury (1972).Nel Sessantotto Leonetti cavalca la tempesta politica in sella a un'altra rivista di battaglia, «Che fare», creata con Arnaldo Pomodoro e Roberto Di Marco e orientata, oltre che alla teoria politica, verso i problemi della prassi legati alla rivolta giovanile.

La rivista Che fare fu stampata, con quella redazione, fino al numero 10 del maggio 1972; la nuova serie, di cui uscirono il 1° e il 2° numero, era diventata la rivista teorica del Partito Comunista (marxista-leninista) Italiano (con lui in redazione: Enzo Todeschini, Fausto Lupetti e Roberto di Marco); in seguito anche a causa di molteplici sviluppi in quella organizzazione, "Che fare", ebbe un'ulteriore rinascita a cura della casa editrice di Milano, Lavoro Liberato, sotto forma di fogli piegati in numero di 4, dal febbraio a giugno 1975.

 

Un decennio dopo, dal 1979, lo troviamo con Antonio Porta, Nanni Balestrini, Maria Corti e Umberto Eco tra i fondatori di «Alfabeta»

OPERE DI FRANCESCO LEONETTI 

POESIA 

Sopra una perduta estate, Bologna, Libreria antiquaria Landi, 1942.
La cantica, Milano, A. Mondadori, 1959.
Percorso logico del '960-75. Poema, Torino, Einaudi, 1976.
In uno scacco. (Nel settantotto), Torino, Einaudi, 1979.
Palla di filo. (Poemetto con commento), Lecce, Manni, 1986.
Le scritte sconfinate, Milano, Libri Scheiwiller, 1994. ISBN 88-7644-190-5.
Sopra una perduta estate. Poesie scelte

NARRATIVA 

Fumo, fuoco e dispetto, Torino, Einaudi, 1956.
Conoscenza per errore, Milano, Feltrinelli, 1961, poi Conoscenza per errore (Studente di Bologna del '48-'49), Torino, Einaudi, 1978.
L'incompleto, Milano, Garzanti, 1964, poi L'incompleto (Nel mondo pieno di merci), Torino, Einaudi, 1980.
Tappeto volante, Milano, A. Mondadori, 1967.
Irati e sereni, Milano, Feltrinelli, 1974.
Un lavoro mentale, Roma, Cooperativa Scrittori, 1976.
Campo di battaglia, Torino, Einaudi, 1981.
Piedi in cerca di cibo, Milano-Lecce, Lupetti-Manni, 1995. ISBN 88-86302-58-4.
I piccolissimi e la circe. Romanzo-paradosso, Lecce, Manni, 1998. ISBN 88-8176-031-2.
La voce del corvo. Una vita (1940-2001); Storie corte con «garbugli» per mano di Veronica Piraccini

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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