Creato da nomadi50 il 30/12/2010

Sempre Nomadi

Nomadi & musica anni 60/70

 

BUFALE , GOSSIP ESTIVI E LA BORSA DA 80mila EURO

Post n°474 pubblicato il 20 Agosto 2020 da nomadi50

Conte, la fidanzata Paladino e la borsa da 80mila euro: ecco la verità .

Tanto rumore per nulla. Vi ricordate la polemica montata ad arte contro la "povera" fidanzata del premier Conte Olivia Paladino, per via di una presunta borsa da 80mila euro, magari pagata con i nostri soldi, indirettamente, insinuavano i giornali di destra che avevano scatenato l'indignazione collettiva? Ebbene, non era vero niente.

La Paladino e la presunta borsa da 80mila euro
La Paladino era stata fotografata accanto a Conte con in mano una presunta lussuosissima borsa Hermès. Il modello con cui è stata immortalata la Paladino somigliava moltissimo a una Hermès "Kelly", in paglia marrone di Hermès Vintage in stile pic nic.

Il modello originale è con finiture in pelle, manico alto, chiusura frontale con battente, con dettagli super chic: lucchetto decorativo, gancio portachiavi e piedini di appoggio. Larghezza 36 cm, altezza 25 cm, profondità 13 cm. Insomma, un vero gioiello da collezione. Prezzo di listino: oltre 80mila euro.

La verità scoperta da "Chi"
A mettere a tacere l'inutile polemica è stato "Chi", il settimanale diretto da Alfonso Signorini, che avrebbe scoperto la verità. La borsa della fidanzata di Conte non è una Hermès Kelly Vintage, e non è nemmeno una Hèrmes.

Posto che la Paladino gode già di un patrimonio personale piuttosto importante, essendo manager dell'hotel del padre, proprietario del famoso Plaza a 5 stelle che domina su via del Corso a Roma, e figlia di un'attrice svedese, e che quindi il costo della borsa avrebbe anche potuto essere giustificato, non è stata pagata con i nostri soldi.

Come spiega il settimanale, "la borsetta in questione è sì di midollino e pelle, ma abbiamo scoperto che Olivia l'ha acquistata (assieme a un completo di lino e un costume da bagno) alcune settimane fa nel negozio Chance di viale Tittoni a San Felice al Circeo, pagandola 140 euro. La borsetta, esposta in vetrina, è molto differente dalla vera Kelly di Hermès sia per la chiusura, sia per la dimensione e le rifiniture e soprattutto per il costo".

 

 
 
 

Trova l'intruso

Post n°473 pubblicato il 09 Agosto 2020 da nomadi50

 

Un caro omaggio dal mio amico Francesco

 
 
 

Coronavirus, nuovo effetto collaterale

Post n°472 pubblicato il 03 Giugno 2020 da nomadi50

Uno studio italiano ha documentato il primo caso al mondo di danno alla tiroide provocato dal coronavirus .

Uno studio realizzato dagli endocrinologi dell'Università di Pisa dell'Aou pisana, pubblicato sul ‘Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism', ha documentato il primo caso al mondo di danno alla tiroide provocato dal coronavirus. Come riporta ‘Il Messaggero', il caso riguarda una donna che ha avuto un attacco di tiroidite subacuta (una patologia infiammatoria della tiroide) subito dopo essere guarita spontaneamente dal Covid-19.

Un mese prima di ammalarsi di coronavirus, la donna aveva effettuato dei controlli alla tiroide, che era risultata perfettamente funzionante.

Il lavoro pubblicato ha come primo autore Alessandro Brancatella, medico specialista in endocrinologia e dottorando di ricerca, assieme alla biologa Debora Ricci, agli specializzandi Nicola Viola e Daniele Sgrò, a Ferruccio Santini, professore associato di endocrinologia e direttore dell'unità operativa endocrinologia 1, e a Francesco Latrofa, associato di endocrinologia.

VIRGILIO NOTIZIE | 03-06-2020

 

 

 

 
 
 

The Showmen

Post n°471 pubblicato il 31 Maggio 2020 da nomadi50

La musica del gruppo, nonostante l'impronta marcatamente "rhythm & blues", dovuta anche all'ascendenza nordamericana di Musella e Senese, si colloca su temi melodici come dimostrano i loro primi successi: rielaborazioni in chiave moderna di pezzi classici come Non si può leggere nel cuore e Un'ora sola ti vorrei.
Con quest'ultimo brano vincono il "girone B" del Cantagiro 1968.

L'anno seguente partecipano al Festival di Sanremo in coppia con Mal, con la canzone Tu sei bella come sei

Il gruppo si scioglie una prima volta nel 1970, quando Elio D'Anna forma gli Osanna e Mario Musella decide di intraprendere la carriera di cantante solista con la seguente line-up: il tastierista Silvio Iaccarino; Leonardo Palomba al sax; Enzo Avitabile e il chitarrista Carlo Manguso. Musella morirà prematuramente nel 1979, a soli 34 anni

THE SHOWMEN MARIO MUSELLA & JAMES SENESE ,storico pezzo musicale della vera anima del complesso  . 

Nel 1971 Senese, Botta e Del Prete decidono di ricomporre il gruppo con il nome Showmen 2, aggiungendo alla formazione Gianmichele Mattiuzzo (tastiere e voce), Mario Archittu (trombone e pianoforte) e Piero Alonzo (chitarra). Incidono un solo LP prima di sciogliersi definitivamente.

James Senese e Franco Del Prete in seguito daranno vita al gruppo jazz-rock Napoli Centrale.

 

 

 

 

 
 
 

David McWilliams

Post n°470 pubblicato il 24 Maggio 2020 da nomadi50

Cantautore irlandese con uno stile simile alle composizioni di Donovan .
La sua eredità musicale offre un catalogo di brani poco esplorato e apprezzato che combina influenze folk-rock e pop con tracce di psichedelia e barocco.
Melodie notevoli esaltate dal lavoro negli arrangiamenti e nella produzione di Mike Leander

Days Of Pearly Spencer , versione italia IL VOLTO DELLA VITA , cantata da Caterina Caselli

Poverty Street

Versione italiana di Poverty Street diventa FIORI NEL VENTO

Il singolo "The Days of Pearly Spencer" (con il lato b "Harlem Day") è la sua canzone più famosa e compiuta, una gemma di pop psichedelico con una melodia fenomenale e arrangiamenti di archi che intensificano il ritornello eseguito con un'indimenticabile distorsione vocale attraverso un megafono.
Anche se in questo momento è un classico degli anni '60, questa meravigliosa canzone ha ricevuto poco eco dal pubblico britannico dell'epoca, sebbene abbia ottenuto vendite considerevoli in alcuni paesi del continente europeo.

The Stranger

September Winds

David McWilliams è deceduto nel gennaio 2002. Aveva 56 anni

 

 

 
 
 

BUONA PASQUA 2020

Post n°469 pubblicato il 10 Aprile 2020 da nomadi50

sempre un caro regalo dal mio Francesco

 
 
 

omaggio del mio amico Francesco

Post n°468 pubblicato il 09 Aprile 2020 da nomadi50

 
 
 

Netflix : il ritorno della CASA DI CARTA

Post n°467 pubblicato il 04 Aprile 2020 da nomadi50

Bella Ciao , tributo alla nuova serie TV 

Tutto sulla serie Netflix

La casa di carta 4 ,Berlino canta TI AMO al suo matrimonio

 
 
 

Nomadincontro, in migliaia al concerto

Post n°466 pubblicato il 19 Febbraio 2020 da nomadi50

NOVELLARA. Alle migliaia di fan che avevano "invaso" pacificamente Novellara, per la prima giornata del Nomadincontro in ricordo di Augusto Daolio, indimenticato cantante della band novellarese scomparso nel 1992, domenica 16 febbario se ne sono aggiunte molte altre, arrivate nel paese della Bassa per partecipare al momento clou del weekend: il concerto pomeridiano della band - migliaia in platea, fan in visibilio - che ha visto il conferimento del terzo Premio "Augusto Daolio - Città di Novellara" a Max Laudadio, inviato di "Striscia" fondatore di una ong per la tutela dell'ambiente l'"Associazione On", e l'assegnazione di due borse di studio per la ricerca oncologica da parte dell'Associazione "Augusto per la vita".

La giornata è cominciata al Teatro Franco Tagliavini stipato di pubblico, con un incontro pubblico intitolato "Con me o contro di me" dove si è parlato del ruolo della donna nella società. Il sindaco di Novellara Elena Carletti ha fatto gli onori di casa, per poi lasciare la parola all'onorevole Laura Boldrini che ha ringraziato per l'invito, dicendosi «molto contenta di essere qui, in mezzo alla famiglia dei Nomadi».

Novellara 15.02.2020

Musica, ricordi e festa: sono innumerrevoli le storie che hanno visto protagonisti i fan della band, accorsi da tutta Italia nel paese di Augusto Daolio e dei Nomadi tutte diverse ma tutte accomunate da amicizie nate ai concerti della band e senso di appartenenza al "nomadismo".

 Novellara la  prima edizione del "Nomadincontro", arriva a  metà degli anni Novanta, quando ancora non c'era il telefonino, né internet, i fan accorsi per l'happening che ricorda Augusto Daolio si mettevano in coda ai telefoni dei bar per chiamare a casa e comunicare alle famiglie che erano arrivati sani e salvi a Novellara. Altri tempi, ma oggi, dopo 27 anni, molti di loro sono ancora a Novellara, assieme a nuove generazioni che di Daolio han sentito solo parlare a posteriori, dopo la sua scomparsa.


( dalla Gazzetta di Reggio )

 

 
 
 

BEAT ITALIANO dai QUELLI alla PFM

Post n°465 pubblicato il 08 Febbraio 2020 da nomadi50

Prima della formazione I Quelli il complesso prendeva il nome dei Black Devils, e poi de I Grifoni, comprende Franz Di Cioccio, Franco Mussida, Pino Favaloro e Tony Gesualdi.
Il complesso ingaggia quindi un nuovo cantante, Antonio Teocoli, soprannominato Teo (già con il complesso dei Demoniaci, ma che all'epoca ha appena pubblicato un 45 giri come solista, Mi son svegliato, sempre per la Ricordi) e cambia il nome in Quelli, iniziando una carriera come complesso beat, incidendo nel 1965 il primo 45 giri, Via con il vento, canzone composta da Franco Mussida, che però non è ancora iscritto alla SIAE, per cui viene firmata da Ricky Gianco e Gian Pieretti .

Il secondo singolo, Una bambolina che fa no no no (cover di un brano del cantautore francese Michel Polnareff), riscuote un buon successo, mentre Mussida, in partenza per assolvere il servizio militare in marina, viene sostituito da Alberto Radius (proveniente dai Simon & Penny, e che prima ancora aveva suonato nei Big Ben's) per due anni.

All'inizio del 1967 la formazione si amplia con l'ingresso di Flavio Premoli (tastierista di Varese proveniente dai Cuccioli), ed è questa la formazione che incide il terzo disco, Per vivere insieme, versione di Happy Together dei Turtles), anche questo un buon successo, che non viene però ripetuto dai 45 giri successivi, Tornare bambino (cover di Hole in My Shoe dei Traffic) e Mi sentivo strano, per cui Teocoli presenta le dimissioni per dedicarsi alla carriera solista, firmando un contratto con il Clan Celentano, per cui inciderà, sempre nel 1968, due 45 giri, Carolina nu parte cchiù e La vitamine (due anni dopo entrerà nel cast italiano del musical Hair, lavorando insieme a Loredana Bertè)

Dopo il 45 giri Lacrime e pioggia, cover di Rain and tears degli Aphrodite's Child, Franco Mussida, assolti gli obblighi di leva, rientra a pieno titolo nel suo ruolo decretando l'estromissione del chitarrista Radius (che di lì a poco, insieme con Gabriele Lorenzi, ex organista de I Samurai prima e dei Camaleonti poi, fonderà la Formula 3).
Nel frattempo Mussida, Di Cioccio, Premoli e Piazza hanno anche iniziato un'attività di session men negli studi Ricordi, partecipando alle incisioni di altri artisti come Lucio Battisti (in quasi tutta la sua produzione a partire dal 1969), Mina, Adriano Celentano e Fabrizio De André (nella realizzazione del suo album La buona novella).

Pino Favaloro, meno dotato tecnicamente, lascia la formazione dopo la pubblicazione del 45 giri Dici; il complesso, rimasto un quartetto pubblica ancora un singolo agli inizi del 1970, Dietro al sole, dopodiché Di Cioccio, per agevolare la risoluzione di un contratto discografico, viene "prestato" all'Equipe 84, con cui incide due album ed alcuni 45 giri nello spazio di due anni.

Il batterista mantiene però i contatti con i vecchi compagni, con cui continua l'attività di session man, e con cui si avvicina al progressive: i musicisti pubblicano allora un nuovo 45 giri con il nome di Krel, con scarsi esiti commerciali.

Nel 1971 anche per seguire Lucio Battisti, passano alla Numero Uno, a loro si unisce Mauro Pagani, violinista e flautista proveniente dai Dalton (ma prima ancora aveva suonato nei JB Club), già nell'ensemble delle session de La buona novella. Il nuovo sodalizio artistico prende il titolo Premiata Forneria Marconi, e il sound della band si orienta decisamente verso le nuove sonorità inglesi, lasciando più spazio ai virtuosismi e agli arrangiamenti acustici.

La conduzione del complesso era atipica per la musica italiana di fine anni sessanta: Quelli non avevano un vero e proprio front-man, e la loro scelta musicale era molto lontana dal "ballabile" di moda in quegli anni.

Il 14 novembre 2007 a Milano, in occasione del concerto del trentacinquennale della Premiata Forneria Marconi, Franz Di Cioccio e Franco Mussida hanno eccezionalmente riconvocato sul palco del Rolling Stone il bassista Giorgio Piazza, il chitarrista Pino Favaloro, Alberto Radius e Teo Teocoli, tutti nuovamente sotto lo storico nome "Quelli", ricreando di fatto la band. I brani eseguiti, inframezzati da divertenti aneddoti e citazioni, anche grazie al talento cabarettistico di Teocoli

PFM - Impressioni di Settembre

PFM Storia Di Un Minuto

PFM E FABRIZIO DE ANDRE'

Il sodalizio tra De André e la band peraltro risaliva agli anni sessanta quando Mussida, Di Cioccio e soci, che si facevano chiamare ancora Quelli, avevano suonato nell'album La buona novella. Né si esauriranno qui rapporti tra il cantautore e i vari membri della band milanese. Basti pensare che il violinista e polistrumentista Mauro Pagani, tra i componenti originari della PFM, diventerà anni dopo uno dei collaboratori più stretti di Fabrizio De André, a partire dalla realizzazione del celebre Crêuza de mä (1984), e gli stessi Mussida e Premoli prenderanno parte, in occasioni diverse, ai successivi lavori di studio del cantautore.

Alcuni dei cosiddetti puristi storsero il naso all'uscita dell'album con la PFM.

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963