Creato da lapresenz il 07/04/2010
di Roberto Sinico

Direttore Roberto Sinico

 

L'Editoriale

Fachiro

La scomoda comodità

        di Roberto Sinico

 

    Dopo la seconda guerra mondiale, le società del mondo sviluppato hanno postulato la necessità di fondare l'economia sul consumismo. Il condizionamento mentale prodotto dall'uso dei nuovi sistemi pubblicitari di massa, hanno spinto le persone a credere ciecamente che dovevano rincorrere lavorando di santa ragione la comodità. All'inizio vi fu un florilegio di sforzi scomodi per ottenerla ed ogni tanto arrivava un qualche cosa in grado di far risparmiare tempo, fatica a prorpie spese

 

Inserti del Giornale

L'Editoriale

 

 

BambiniPoveri

 

 

 

L'Editoriale

Il Costo dei figli

    di Roberto Sinico

        Il noto giornalista Bruno Vespa si è spesso occupato di un problema che attanaglia le coscienxe delle famiglie italiane: il tremendo costo dei figli. Gli adulti genitori come lui sono latitanti però quando si tratta di elencare quanto costano loro, ai figli. D'altra parte l'esempio per le famiglie arriva da quella grande famiglia che è la Patria. Questa nobile e sublime entità ideale si è abbassata e corrotta oggi a "patria patrimoniale", ovvero azienda di profitto, una S.p.A con pochi e ricchi azionisti che stanno spolpando la vita del popolo. Ma, da questa tragica ingiustizia mondiale non se ne esce con il metodo tradizionale della dialettica politica, perchè i sostenitori dei diritti dell'umanità saranno sempre sconfitti dall'imperante egoismo individualistico. Allora serve ricominciare a combattere in un mondo politico parallelo, che si affianchi a quello reale per studiarlo, per minarlo idealmente fino nelle sue basi più profonde, in modo assolutamente non violento: la politica del non fare...niente. Deve nascere una sorta di partito ombra notturno, un ombra al buio, che al contrario sia lei ad illuminare le sagome reali. Un mondo parallelo in cui non sono i figli a costare ma gli adulti.

 

L'Editoriale

La pericolosa deriva dell'umanità

        di Roberto Sinico

Agli albori del XXI secolo l’umanità è crollata. Le trasformazioni della vita e la risposta alle speranze di una maggiore prosperità globale, sono soltanto una realtà virtuale.   La forza delle parole si è infranta e, tolta la loro semantica sostanza, sono divenute meri segni insignificanti, fioco soffio d’inganno. Le emozioni e i sentimenti sono stati strappati dalla forza gravitaria dell'io, come manifestazioni bandite da chi regge le sorti dei paesi. Nessuno si scompone alle notizie più drammatiche, semmai qualche parola di ipocrita circostanza. Ma, sbucano leggeri sorrisi ammicanti e strafottenti, misurati salutini con la manina, passeggiate solenni per incontrare i capi di stato. Tutto lascia presagire che non esiste più il popolo. Tornano in scena gli astratti individui i cui comportamenti sono prevedibili, automatici, osceni. Ritorna con prepotenza lo stato di natura al punto che non si può nemmeno bollare di egoismo chi vende i propri diritti sanciti da leggi, per non privarsi di qualche centesimo. Le facce dei viandanti sono inespressive, sagomate da un grugno teso, infastidito, bloccato sulla difensiva. I lamenti e le proteste sembrano nascondere il vero movente: la strenua difesa di un ego materiale. L’atmosfera che si respira è intrisa dal fumo dell’avida ignavia. A nessuno importa nulla della scuola, della sanità, del sociale, e sbuffano disturbati da questi nomi ridicoli. Anche agli inizi del secolo scorso prese forza una forma di irrazionalità che sarebbe stata la guida verso le forme micidiali dell’antiumanità. Non siamo molto lontani da questo tragico approdo che si alimenta invisibile ed indisturbato nelle piccole anime dei singoli individui, passivi ed inutili. La tecnica però si pavoneggia, tolte le emozioni, nel trionfo della causalità fisica.

 

 

Fatti Storici Nascosti

Dalla Libertà alla Solidarietà
Post n°10 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da SinistradeiValori

Ringrazio di cuore tutte le Persone che hanno risposto con entusiasmo alla nascita della Sinistra dell’Italia dei Valori e che mi danno la forza per continuare a non rassegnarmi a tollerare ed accettare il male del mondo.
Con il Numero 0 de “La Questua”, organo informativo ufficiale della Sinistra IdV, invito tutti a collaborare con il nostro giornale, ad inviarmi osservazioni, esperienze, denunce, commenti, notizie.
Le nostre questue non subiranno il solito percorso mediatico, prima il sensazionalismo e poi l’oblio nel mare magno della comunicazione.
Ritorneremo sine die, con pazienza insistente, sulle questioni che ci indignano e che infuocano la passione del nostro fare politica.
Quando ci siamo iscritti all’Italia dei Valori, siamo diventati “Gabbiani”.
Il gabbiano del nostro simbolo rappresenta la libertà.
La più alta libertà che ci è stata data è quella della conoscenza.
I nostri occhi vedono il mondo, le cose che ci circondano, scrutano e vivono i rapporti umani, guardano altri occhi.
Quelli sguardi, come diceva Levinas, ci obbligano ad agire moralmente, ad ascoltare la nostra coscienza etica, alla Responsabilità verso gli Altri, a non far finta di non vedere.
Ho scritto la Fiaba del Gabbiano per mostrarvi, con una metafora, come la Libertà diviene Solidarietà.
Nel “volo basso” del nostro Gabbiano, leggerete e spero vi identificherete, con lo spirito della battaglia intrapresa dalla Sinistra IdV.

Roberto Sinico

 

 

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La spettacolare battaglia politica

Post n°9 pubblicato il 09 Novembre 2012 da lapresenz
Foto di lapresenz

Il Leviatano

democratico

            La rinascita dell’Assolutismo 

                           di Roberto Sinico


Obama

 

     “Taci Grillo !”, diceva Pinocchio colpendolo con un martello, perché gli presentava la dolorosa verità delle cose e lo richiamava ad un comportamento responsabile. Era meglio starsene alla larga dalle fatiche della scuola, per praticare la strada della comodità. Ma, senza impegno, fatica, sacrificio, partecipazione ed assunzione di Responsabilità, cardini fondamentali della Democrazia, un Popolo è destinato ad affrancarsi ed a ridursi in schiavitù. La politica italiana è dunque il prodotto esatto dell'indole italica, quella che pensa di poter evitare l'interrogazione nascondendosi dietro il compagno e che, nel momento di prendere decisioni, delega la responsabilità a un uomo elevato al rango di capo o meglio a quello di salvatore della patria. Insomma, meglio essere schiavi dell'Economia ma liberi da Responsabilità?

Sembra essere questa la scelta degli italiani perseguita dai propri rappresentanti i quali, anche se non vogliono, vi si devono adeguare pena la decapitazione pubblica. Si spiega così anche la rassegnata rinuncia e la mesta resa della politica che, incapace di redimersi e di moralizzarsi, rinunciando ai baccanali, ha delegato tutto ad una nuova Auctoritas, la Tecnica.

         Ma, questo nuovo assoluto, è compatibile con la democrazia? Viene il dubbio anche alla luce dei numerosi diktat imposti dall’Europa ai paesi in difficoltà, della recente battaglia elettorale americana, della fredda, monotona e noiosa, come dice Monti, amministrazione del condominio Italia.

         Vediamo di recuperare la vecchia definizione di democrazia:  

 Il termine democrazia deriva dal greco δμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.

E’ una concezione politica fondata sui principi della sovranità popolare.

         Dunque senza sovranità popolare non vi è democrazia. Il popolo esercita la sua sovranità con il voto, eleggendo i propri rappresentanti. In Italia è più forte il bisogno di farsi votare che di votare e allora per adempiere al primo articolo della costituzione, per far vedere che è il popolo che comanda, basta persuaderlo, convincerlo con una comunicazione massiva, satura e manipolatrice.

         Lievitano le campagne elettorali costosissime, fondate sull’uso ossessivo dei sondaggi, sul controllo delle menti che si assuefano nel balbettare i bisogni indotti dai demagoghi. Un esempio molto evidente sta nel fatto che il 70% degli americani hanno votato i due sfidanti Obama e Romney in base all’istanza economica e, d’altra parte, i due leaders hanno martellato l’opinione pubblica solo su questo. Ma di quel 70% quanti intendono veramente la moderna economia con le sue articolate postulazioni tecniche e i teoremi fondati su un’infinita congerie di variabili? L’1 %? Gli altri 69% ascoltano passivi i discorsi sugli spread, sui conti pubblici, sulla crescita, sul PIL, ipnotizzati dagli imbonitori di turno, abili nel gioco delle tre carte: una carta contiene l’effige dei sacrifici del popolo, la seconda i tagli alla qualità della vita, la terza i benefici per tutti. Le carte vengono mescolate ad arte ed il popolo non pesca mai quella del suo bene, ma deve ingoiare la ghigliotina delle altre due, pena la catastrofe e il default. In breve, se non fai come dice la Tecnica Economica, muori.

         In questa visione torbida ed ambigua delle dinamiche globali, dove le Persone remano tristemente incatenate, emerge l’ordine perentorio impartito dal console romano di Ben Hur, che compendia l’unica libertà rimasta ai Popoli: “Remate e vivete!”

         Si fa strada così nel pensiero il ricordo di un’opera di filosofia politica scritta nel 1651 daThomas Hobbes, Il Leviatano, considerato la teorizzazione e l'atto costitutivo dello stato assoluto moderno

         Il Leviatano rappresenta simbolicamente lo Stato come un grande corpo le cui membra sono i singoli cittadini-sudditi. L'autorità dello Stato è pari alla porzione di libertà individuale che ognuno gli delega con la rinunzia, per vivere in pace, ad esercitare i corrispondenti diritti collegati a tale libertà.

         Ecco, questa rinunzia oggi è totale, la delega è quasi in bianco, con la differenza che in cambio non si vive in pace, ma la pace è un lusso perché per non morire bisogna competere con gli altri. La repressione subdola, non violenta, ma agita terroristicamente come minaccia sottintesa al soddisfacimento dei bisogni vitali delle persone, produce una totale mancanza di fiducia nell’Altro, una cruda assenza di solidarietà in una comunità triste e competitiva. Basta uscire di casa per osservare che le facce dal truce grugno urlano “Mors tua, Vita mea”, che alla resa dei conti è il principio che serve per alimentare l’energia della produttività. In pace il tempo si dilata e si perde il passo.

         Aristotele sosteneva che se vi fosse vera amicizia tra le persone non servirebbero le leggi per regolare la vita sociale, e all’apertura di un suo intervento pubblico disse: “Amici ! Non ci sono amici.

         Insomma, per spezzare questo incantesimo in cui siamo stati trasformati tutti in rospi, serve una principessa che, con un bacio, ci ridia la nostra essenza di principi della vita e del nostro destino: questa principessa è la realtà vera delle cose, quella che tocchiamo ogni giorno con mano, non quella proposta edulcorata ed ingannevole dell’industria della comunicazione mediatica, manipolatoria e falsa.

         La necessità di intraprendere il ritorno al realismo viene indicata con forza dal recente dialogo tra i maggiori filosofi italiani, tra i quali Vattimo, europarlamentare IdV, fondatore di un pensiero, quello debole, che toglie di mezzo gli assoluti. Si tratta di recuperare il valore della realtà in antitesi alla sempre più dilagante virtualità della vita. Le ultime vicende legate all’attacco a Di Pietro, dimostrano che il popolo non tollera la verità ma ha bisogno di sicurezze fasulle e di abiti sobri sotto i quali si celano eleganti fregature. Da queste dinamiche origina la moderna concezione della democrazia che è sostanzialmente completamente diversa da quella greco ateniese. In quei tempi le persone partecipavano direttamente alla res pubblica, ora sono pedine da utilizzare nei sondaggi. La campagna elettorale americana, costata 4 milioni di dollari !, si è svolta attraverso match di tipo pugilistico con tanto di vittoria ai punti. Conta chi vince nel gradimento, nella forma, correggendo di ora in ora il tiro in base al  marketing. Ma il Giusto, l’Umano, i Diritti, I Valori che fine hanno fatto se votiamo chi ci fa risparmiare qualche decina di soldini e in cambio ci abbatte Scuola, Sanità e Lavoro? La democrazia passiva ed irresponsabile è divenuta il moderno stato assoluto.

         Se non ascolteremo il Grillo parlante veramente, faremo tutti la fine di Pinocchio.

         Infine una proposta: per ogni euro speso per la campagna elettorale si deve dare 1 euro per opere benefiche. Stai a vedere che si riduce di colpo il costo della propaganda?

        

 

Trieste, 10 novembre 2012

 
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L'Inserto mensile

Di ora in ora

Il taccuino delle nequizie

     in Cronaca del Mondo

Taccuino

 

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La geopolitica mondiale

Geopolitica

 

 

Il Capitalismo buono

Qualcuno ha definito buono quel capitalismo che produce ricchezza senza far del male alle Persone. La storia ed il panorama socio-economico mondiale ci indicano purtroppo che tale forma non abita sulla terra. Pensiamo al fenomeno della de-localizzazione. Solo uno sprovveduto ed ingenuo potrebbe pensare che la ragione intima di questi viaggi per spostare un azienda non risieda nell'opportunità di pagare in altri paesi meno tasse e nello sfruttare lavoratori che percepiscono minor compensi. Il risultato della globalizzazione dovrebbe essere dunque abbassare il costo del lavoro a quei minimi disumani adottati da quei paesi che fanno lavorare come schiavi anche i bambini? Ci abbiamo provato a stimolare i soggetti imprenditori ad onorare l'etica ma se aspettiamo che essi rinsaviscano facendo vivere il valore assoluto della Persona contro quello misero del denaro, il risultato sarà che il capitalismo buono sarà solo un'utopia. Alla fine saremo costretti, come Vattimo, a credere che l'unica via alternativa è la rivoluzione comunista e che è connaturato nell'uomo in modo non modificabile l'inganno e l'avidità?

Peanuts

 

19/01/2008

La Sinistra dell'Italia dei Valori a Bologna: è scissione?
A Bologna la sinistra IdV decide: fuori o dentro l'Italia dei Valori?
      La corrente di sinistra dell'Italia dei Valori, si riunisce domani a Bologna, per decidere se continuare a lottare per i Valori morali e sociali all'interno del
partito.
      La svolta moderata e centrista del partito di Di Pietro, decisa per altro senza un congresso nazionale, potrebbe indurre il gruppo a costituirsi come movimento autonomo, schierandosi e confederandosi alla Sinistra Arcobaleno.    
      "Tale scelta è già stata attuata in Friuli Venezia Giulia", afferma Roberto Sinico, promotore dell'iniziativa, ma a livello nazionale si vuole ancora trovare ragioni sufficienti a sostenere l'appartenenza ad IdV".

Domani si decide.
www.sinistraidv.it


 

Sinistra dei Valori

Novità nell’Italia dei Valori: nasce a Bologna la Sinistra dei Valori
Post n°16 pubblicato il 21 Gennaio 2008 da SinistradeiValori
Foto di SinistradeiValori

COMUNICATO STAMPA

Qualificati esponenti della corrente sociale dell’Italia dei Valori, hanno discusso ieri a Bologna, sulla necessità di non far venire meno al Paese quel crogiolo e portavoce delle istanze di Difesa della Dignità dell’Uomo che ha costituito la stessa ragion d’essere di Italia dei Valori fin dall’inizio; istanze che sono più che mai pressanti nel presente stato di prevaricazione dell’effimero esistente a livello non solo italiano; istanze che invece risultano emarginate nell’attuale Partito di Antonio Di Pietro.
L’idea di costituire un MOVIMENTO che apporti alla Sinistra italiana un’anima ideale, fondata sui Valori, sulla Solidarietà e sulla Responsabilità Civile e Morale delle Persone a garanzia dei Diritti Umani, ha avuto un consenso unanime.
L’unico punto controverso, che ha sviluppato una dialettica accesa nel gruppo, è stato sull’opportunità di formalizzare la decisione ora o dopo un Congresso Nazionale dell’Italia dei Valori.
“Il partito ha già scelto la propria collocazione, quella dichiarata moderata liberale centrista e non vi è possibilità che l’Italia dei Valori indica il Congresso Nazionale”, afferma Roberto Sinico, promotore di Sinistra IdV. “E’ stata una decisione molto sofferta, quella di muoversi autonomamente dal Partito che aveva documentato di costituire la concreta opportunità di rinascita per la politica italiana con la continua crescita che lo aveva portato ai risultati del 2001, ma che poi ha deluso, con conseguente crollo di consensi, a partire dalle dinamiche antidemocratiche interne. Rispetto quella parte della corrente di sinistra che cercherà di compiere un ultimo sforzo per coinvolgere gli iscritti IdV e chiedere con forza il Congresso Nazionale. In questo momento, però, c’è urgenza di un rinnovamento della Sinistra italiana, e noi vogliamo dare ad essa un contributo perché nel Paese servono forti garanzie sociali; occorre contrastare la precarietà della vita e rinforzare la funzione civile di scuola e sanità, dell’assistenza pubblica. Vi è inoltre bisogno di partecipazione e chiediamo che i Partiti diano l’esempio di democrazia fondando le loro scelte sui Congressi e non sulla gestione privata, verticistica, autocratica.

 

Diamo vita, dunque, alla Sinistra dei Valori, MOVIMENTO NAZIONALE che vuole dialogare e conferire alla Sinistra Arcobaleno un’anima idealista e morale, quella che conduce alla responsabilità verso gli altri a prescindere da fondamenti ideologici.
Oggi è in aumento il divario tra poveri e ricchi, prodotto da un liberismo ed un capitalismo disumani. I ricchi si difendono con i soldi, i poveri invece, da sempre, si possono difendere solo con i diritti: ma senza i Valori, non ci sono diritti.
La Sinistra dei Valori si batterà per la difesa dei diritti delle Persone senza negoziarli con gli interessi egoistici e matematici dell’economia. Vogliamo che l’economia realizzi il suo libero ruolo di produttrice di benessere di cui godono tutte le persone, ma che pertanto essa sia cosciente di svolgere un servizio per le persone e non viceversa”.

 
 

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