Creato da mau65 il 31/05/2006

Blade Runner

Se solo tu potessi vedere quello che ho visto io con questi tuoi occhi! Io ne ho viste cose che vuoi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser... e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia.

 

 

Post N° 383

Post n°383 pubblicato il 09 Luglio 2007 da mau65

Le mie 5 Abitudini Bizzarre...

Regolamento:

Il primo giocatore di questo gioco inizia il suo messaggio con il titolo "Le tue 5 strane Abitudini" (e poi gli è vivamente consigliata una visita psichiatrica)
Le persone che sono state invitate a scrivere sul loro blog le loro strane abitudini devono anche indicare chiaramente questo regolamento.
Alla fine dovrete scegliere 5 nuove persone da indicare e linkare il loro blog. Non dimenticate di lasciare nel loro blog un commento "Sei stato scelto" (se accettano commenti) e ditegli di leggere il vostro.
Allora, allora... vediamo....

1) Odio i ritardatari, agli appuntamenti arrivo sempre 10 minuti prima;

2) Odio lasciare le cose a metà, le devo finire assolutamente quando le inizio,ciò comporta orari allucinanti;

3) Odio - sopratutto in estate - la gente che cammina per la strada e non si sposta....ma dico io nel vostro paesino camminate forse in mezzo alla strada pretendendo di aver ragione!!!...è una cosa che mi fa andar in bestia;

4) Quando sono stanco o in pieno relax mi gratto sempre l'occhio sinistro;

5) Beh anch'io parlo da solo (tra me e me, non a voce alta).....e che discorsi....alle volte litigo anche con me stesso

Ecco fatto!

Adesso quindi devo nominare cinque persone

vediamo un po':

Elettra69

Belethil

Marilina74

Diavolettoincielo

Smemorata66

 
 
 

Post N° 382

Post n°382 pubblicato il 09 Luglio 2007 da mau65
 

MANOSCRITTO

Va serenamente in mezzo al rumore ed alla fretta e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.

Finché è possilbile senza doverti arrendere conserva buoni rapporti con tutti.

Dì la tua verità con calma e chiarezza, ed ascolta gli altri, anche il noioso e l'ignorante, anch'essi hanno una loro storia da raccontare.

Evita le persone prepotenti ed aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.

Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso ed aspro, perchè sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.

Rallegrati dei tuoi risultati come di tuoi progetti.

Mantieniti interessato alla tua professione, benchè umile; è un vero tesoro nelle vicende mutevoli del tempo.

Sii prudente nei tuoi affari, poichè il tempo è pieno di inganno.

Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c'è di buono; molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita è piena di eroismo.

Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare. E non essere cinico riguardo all'amore, perchè a dispetto di ogni aridità e disillusione esso è perenne come l'erba.

Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni, abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.

Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna. Ma non angosciarti con fantasie. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine, al di là di ogni salutare disciplina sii delicato con te stesso.

Tu sei figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai un preciso diritto ad essere qui. E ti sia chiaro o no, l'universo va schiudendosi come dovrebbe.

Perciò sta in pace con Dio comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni, nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.

Nonostante tutta la falsità, il duro lavoro ed i sogni infranti, questo è ancora un mondo meraviglioso.

Sii prudente. Fà di tutto per essere felice.

( Manoscritto del 1692 trovato a Baltimora nell'antica chiesa di S. Paolo )

 
 
 

Post N° 381

Post n°381 pubblicato il 28 Giugno 2007 da mau65
 

COME RIMANERE BLOCCATI IN MEZZO AL GUADO

Di seguito i 18 modi per fare in modo di rimanere "infelici" (tratto da un articolo di James Middleton), buona lettura e fatene tesoro!

  1. Dai la colpa ad qualsiasi cosa tranne che a te. Puoi includere il/la tuo/tua partner, i tuoi figli, il tuo passato, i tuoi genitori, la tua educazione e addirittura l’ambiente dove vivi e la situazione attuale.

  2. Se questo non funziona ancora, allora puoi iniziare a dare la colpa a te stesso (ad esempio: sono troppo stupido, troppo vecchio, troppo povero, troppo lento e via dicendo…)

  3. Non chiedere mai aiuto. In altre parole, cerca di fare tutto da solo. Questo include crescere i figli, pulire la casa, pianificare le vacanze, guadagnare la maggior parte dei soldi della famiglia, ecc.

  4. Fai in modo di non riposare mai abbastanza, in modo che tu sia sempre stanco e non abbia energia per fare altro.

  5. Fai in modo di non avere progetti per fare qualcos’altro nella vita, vivi giorno per giorno cercando di tirare avanti come puoi.

  6. Fai in modo di inventare scuse efficaci che giustifichino il fatto che non puoi cambiare nulla. Alcuni esempi:
        a. Non posso permettermi di continuare a studiare;
        b. Non posso permettermi di cambiare casa;
        c. Non riuscirò mai a finire tutto quello che ho da fare;
        d. I miei genitori non accetterebbero mai;
        e. Sono troppo pigro;
        f. Sono troppo vecchio;
        g. Il mio compagno non capirebbe; e così via…

  7. Fai in modo che tu sia stressato come mai, non esercitarti mai nelle tecniche di rilassamento o meditazione o altri metodi di allentamento dello stress e della tensione. Questi potrebbero includere ginnastica, seguire corsi di yoga o meditazione, acquistare dei CD di musica adatta al rilassamento, ecc.

  8. Vivi giorno per giorno, completamente distaccato da qualsiasi grande obiettivo o scopo.

  9. Non accettare una guida ispirazionale da nessuno.

  10. Segui le notizie di cronaca il più possibile, in televisione, alla radio, sui giornali. Riempiti la testa più che puoi con tutti i problemi del mondo.

  11. Se dovessi magicamente avere una buona idea per qualcosa, ci sono due cose che puoi fare:
    a. Sminuire l’idea e te stesso, ad esempio:
        - Non funzionerà mai
        - Non potrei mai farlo
        - Non ho le capacità
    b. Mai, a nessun costo, dare seguito all’idea. Vuol dire che devi evitare di intraprendere alcuna azione. Trova tutte le scuse che puoi per giustificare perché è meglio lasciar perdere, ad esempio:
        - Non ho tempo;
        - Non ho i soldi;
        - Non sono abbastanza interessato;
        - Non ne so abbastanza;
        - Semplicemente non so farlo.

  12. Se per puro caso ti accade di convincerti o di far sapere a qualcuno che intendi agire, qualsiasi cosa tu faccia, stai attento a non farla bene o a non fare troppo. Questo significa agire soltanto per alcuni giorni o alcune settimane, o al di sotto delle tue potenzialità. Fai in modo che tu non abbia sufficiente motivazione o entusiasmo per perseguire le tue azioni.

  13. Assicurati di non avere grosse speranze o sogni oltraggiosi di felicità, prosperità, soddisfazione, amore e contentezza. Se dovessero emergere in qualsiasi momento, qualsiasi cosa tu faccia, tu DEVI accantonarli il prima possibile. Non lasciare, per nessuna circostanza, la tua mente o la tua immaginazione seguire il corso naturale che i tuoi sogni o le tue speranze ti dovessero indicare.

  14. Ricorda a te stesso, ad ogni costo, che non ti meriti una vita diversa. Se qualcuno se la può meritare, questo non sei tu.

  15. Sviluppa l’abitudine di non dare seguito mai a nulla, in questo modo non sarai deluso dall’eventualità di un fallimento.

  16. Ascolta sempre e fai alla lettera ciò che ti consigliano gli altri. Dopo tutto ti conoscono meglio di quanto tu non conosca te stesso. Prendi l’abitudine di non seguire mai il tuo istinto o le tue sensazioni.

  17. Fai in modo di rimanere infelice, non trovare mai il tempo per fare cose che potrebbero anche lontanamente piacerti. Queste cose includono guardare un buon film, fare una passeggiata nel parco, andare a pranzo fuori, iniziare un hobby o semplicemente trovare del tempo per stare da solo tranquillamente.

  18. Fai in modo di essere assolutamente convinto che sarebbe troppo difficile cambiare qualcosa di te stesso. Se non sei completamente convinto, allora fai pratica tutti i giorni e di a te stesso che non puoi cambiare, tu sei quello che sei e sei sempre stato.

 
 
 

Post N° 380

Post n°380 pubblicato il 21 Giugno 2007 da mau65
 

Lettera di un ex studente  ad un professore ......

Caro Prof ,
sai , potremmo forse essere colleghi , non tanto per le conoscenze o per il lavoro , quanto per mille cose che , in fondo , ci rendono molto simili tra di noi . Tu , come me , hai sempre avuto una grande passione per lo scrivere e grande voglia di scoprire , di studiare , di guardarti intorno e , quasi in preda ad una sorta di "serendipità" , riuscire ancora a stupirti anche se conosci bene , fin troppo bene , il mondo che hai intorno ...
A te , caro professore , chiunque tu sia , voglio scrivere oggi la mia lettera , proprio adesso , mentre impazzano gli ennesimi "Esami di Stato" , grande emozione per gli studenti che tu stesso , quando eri più giovane , hai provato , e forse in minima parte , continui a provare ancora adesso , ogni anno , quando sei nella Commissione Esaminatrice , e provi lo stesso batticuore del povero studente sudato e tremante che hai di fronte , che casca sotto la mannaia delle tue domande , o può sorgere vittorioso camminando sulle tue parole .
Ti senti forte da dietro la tua cattedra , quando batti i pugni e alzi la voce , e tutta una classe è sotto il tuo dominio , quando i giovani tremano seguendo la scia del tuo dito su quel registro azzurro , mentre scivola sui nomi dei prossimi interrogati , come un mitra che falcia poveri corpi indifesi , come una scia di pallottole sparate in orizzontale , come l'uragano che avanza e devasta .
A te , professore , chiunque tu sia , ovunque ti trovi , voglio scrivere oggi questa mia lettera , per congratularmi del tuo lavoro , perchè ci metti l'anima , perchè per te è la soddisfazione più grande sapere che "trasmetti il sapere" , che qualcuno ha fatto tesoro delle tue parole . E' la più grande soddisfazione sapere che qualcuno ripete le parole scritte su un quaderno , che tu stesso hai detto , "a braccio" , su un discorso improvvisato all'istante , che ripeti ormai da una vita .
A te voglio scrivere queste parole , per farti una preghiera : non permettere mai che il tuo sapere si trasformi in gogna per poveri studenti . Rendi sempre emozionanti e divertenti le tue lezioni . Non appesantirle , altrimenti otterrai solo tanta confusione , e uno studio "forzato" di argomenti troppo pesanti da mandare giù .
Un pò mi rattristo nel vedere tuoi colleghi che han spiegato in passato lezioni "forzatamente" , senza una spinta , senza quel "quid" che faccia scatenare negli alunni la voglia di apprendere . E ora ? Cosa succede ora ?
Sono rimasto senza parole , infatti , quando ieri sera ho visto a "Uno contro Cento" , il quiz di Canale Cinque , un giovane cadere su una famosissima frase di "Ugolino della Gherardesca" : "più che il dolor poté il digiuno" .
Ma sai una cosa ?
Io non me la prendo con quel giovane , che peraltro , simpaticissimo , ha mandato un saluto alla sua insegnante di letteratura al Liceo . No , non me la prendo con lui . Me la prendo con tutti coloro che insegnano "forzatamente" , che fanno di ogni lezione un mattone , che non guardano i propri alunni mentre sbuffano , che non rendono divertenti quelle ore .
Sono stato studente anche io,  ma adesso che sono cresciuto , e ora che molte cose sono cambiate , ora che anche io capisco tante e tante cose , e ora che forse ti capisco bene , molto bene , so cosa vuol dire per un alunno essere sotto la gogna delle tue parole , ma ancor di più , so cosa vuol dire ritrovarsi un sabato di fine primavera , con il sole e la libertà a pochi passi , condannato a digerire un mattone chiamato "lezione" ...

 
 
 

Post N° 379

Post n°379 pubblicato il 19 Giugno 2007 da mau65
 

Non basta non fare il male!



Molti si considerano onesti perché non rubano e non uccidono, e lo sono!
Molti pensano solo a se stessi e non hanno tempo per pensare o parlare male degli altri, e hanno ragione!
Molti coltivano il proprio orticello, non invadono quello altrui e non fanno male a nessuno, bravi!
Ma forse non basta!
Rischiamo così di chiuderci in una torre dorata lontana da tutti o da tutto, tante isole autosufficienti, ripiegate sui se stesse che prima o poi si sentiranno sole o depresse.
L’uomo non è nato solo per non fare il male ma anche PER FARE IL BENE!

 
 
 

Post N° 378

Post n°378 pubblicato il 13 Giugno 2007 da mau65
 

Decalogo
a cui si attengono solitamente coloro che intendono
catturare virtualmente, e non solo, le proprie prede
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Questo è un rapace: sì, un uccello di rapina. Lui si avventa sulle prede, le agguanta con gli artigli unghiuti e le porta generalmente al proprio "nido" per "mangiarsele". Il "rapace umanoide" non differisce molto: circuisce le "pulzelle" (così, di solito, le chiama), le agguanta, se le pappa... Il più abietto e pericoloso, in quanto genera maggiormente equivoci, è quello che si dichiara "di sinistra" perché generalmente lascia supporre che conosca a menadito tutti i risvolti della "questione femminile", delle lotte di emancipazione della donna e dei movimenti femministi e condivida, appunto, i problemi e i punti di vista delle donne: occorre un po' di tempo e di esperienza per comprendere che si tratta soltanto di un reazionario abilmente mascherato. Da quando proliferano le chat (quei siti cioè ai quali ci si collega, generalmente - si crede - per fare quattro chiacchiere o quattro risate tra amici o anche per scambiarsi informazioni) prolifera anche questo "uccellaccio predatore", dal quale sarebbe opportuno guardarsi, perché non ha alcuno scrupolo (soprattutto, non si preoccupa minimamente di ferire i sentimenti altrui, men che mai di risparmiare sofferenze alle proprie prede): per non farsi "artigliare", occorre conoscere le sue "tecniche": generalmente ha facile eloquio, tende a incantare le sue vittime con dotte citazioni o con piacevolissime battute di spirito. Ho appunto tentato di riassumere le sue tecniche in un "decalogo con una postilla", che riporta le regole maggiormente utilizzato da coloro che si considerano esperti predatori umani. Le espressioni riportate nel "decalogo" sono realmente utilizzate da chattatori nostrani per conquistare le interlocutrici. Mi è stato chiesto da qualche gentile surfer anche un decalogo che rispecchi le "tecniche femminili": ho risposto che non era possibile realizzarlo perché le donne, si sa, sono infinitamente più creative e imprevedibili e quindi non sarebbe stato neppur pensabile codificarne in alcun modo i comportamenti, tanto meno le espressioni verbali...  E poi, loro, le donne, sono sempre e comunque prede... altrimenti dove andrebbero a finire le regole del peggior consumismo e della più becera omologazione?

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 Ecco, dunque: un predatore
nostrano ha le seguenti "regole"
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    I  Io sono il signore dio tuo, ma per ora non te lo faccio sapere… Sono un personaggio eccezionale, ma DOVRAI ESSERE TU A SCOPRIRLO E A DIRMELO… eh, eh… Quindi, niente piagnistei, niente pancette, niente capelli che cadono, niente pelle che si squama, niente denti guasti o cosette simili [niente e' meno afrodisiaco del "far pena" a qualcuno. Anche per te stesso, stai accorto a compiangerti: rischi di autoinibirti…]. Ripetiti almeno sei volte al giorno, guardandoti allo specchio: "Io sono il meglio!", oppure, se ti sembra esagerato, almeno: "Pero', amico, sei niente male!!"

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    II  Per ora, desidero conoscere di te TUTTO QUANTO TU VUOI FARMI SAPERE, naturalmente SOLO se vuoi parlarmene [detto alla lei di turno con discrezione, con intelligenza, utilizzando espressioni - sempre, anche quando si sarà instaurato un certo feeling - quali "la tua bella persona", "mia dolce fanciulla" "come sei tenera!" e simili - non utilizzare MAI la parola "carina", è tra le più brutte del dizionario italiano; meglio "graziosissima!", "affascinante", "splendida", "stupefacente", "meravigliosa" "cara al mio cuore" ecc.]. Chiamala "donna" e, in alternativa "persona": nei momenti di tenerezza è consentito "ragazza, ragazzina", specie se non è di "primo pelo". Non usare MAI "femminuccia" o "donzella", per carità.

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    III  Mi piacerebbe sapere come sei esteticamente, MA NON E' ESSENZIALE poiché sono già certo che avrai comunque una straordinaria bellezza interiore [non è proprio così, magari consideri essenziale l'aspetto esteriore ma "devi" dimostrarti superiore a queste banalità: sarà lei, a questo punto, che ci terrà subito a metterti al corrente] né ti chiedo quanti anni hai [utilizzare, più avanti, la famosa frase fatta: l'"amore non ha età", aggiungendo "e io sento già di volerti un po' di bene, carissima Tal dei tali" Subdolamente, è possibile anche dire, riguardo all'età: "potresti avere 30, 40, 50 anni", non cambierebbe l'attrazione istintiva, o l'affetto, che ho sentito per te dal primo momento…"]. Dovrai morire invece dal desiderio di sapere il colore dei suoi occhi, perché "negli occhi di una persona è racchiusa tutta la sua anima", o simili.

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    IV  Insistere spesso, quando arriveranno i primi complimenti dalla telematica lei ["ma come sei dolce!", "che animo gentile!", "quanto sei delicatamente sensibile!" e simili] con espressioni del tipo: "Forse mi hai idealizzato…", "Non esagerare, non vorrei deluderti…". "Mi fai arrossire…", "Ma andiamo… non mi merito tutte queste belle parole da una persona come te!": risvegliano istinti materni, protettivi e una tenerezza struggente. Ripetere spesso tali espressioni e altre consimili. Provocheranno un rafforzamento dei suoi sentimenti (se nel frattempo ne saranno nati) o comunque della sua tenerezza nei tuoi confronti. Mettere in risalto comunanze di gusti e di interessi, anche se si tratta solo di piccole cose: "Ehi! Sai che anch'io vado pazzo per le trenette al pesto!", oppure "Ti piacciono i cani pechinesi!!! Ma guarda!! Tra noi, ho scoperto un'altra affinità!!" [il "gioco delle affinità" generalmente rende molto bene...].

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    V  Il "primo appuntamento" dovrà essere, anche lui, virtuale. Del tipo: "Diamoci un appuntamento… [lei, di solito, si schermisce...] No, non volevo mettere il naso nella tua privacy… E' una notte di luna piena, tesoro: quando avremo finito questa chiacchierata, andremo alla finestra e ciascuno di noi guarderà la luna, ci penseremo intensamente e ci manderemo un bacetto con la punta delle dita. Questo è il nostro grande appuntamento". L'idea romantica le piacerà, sicuramente, ma la stimolerà anche, probabilmente, a chiederti un appuntamento "vero", prima o poi.

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    VI  A ogni nuovo "incontro" telematico ribadire quanto si è sentita la sua mancanza: "Fai parte di me", "Sei sempre nei miei pensieri", "Mi pare una vita che non ti sento", "Che cosa farei senza di te" e simili sono enormemente gratificanti per una lei. [Sì, lo so, ci vuole una pazienza da santi: ma quanta pazienza e quanta fatica esercita un contadino prima di veder spuntare le sue spighe dorate?]

    VII  Non usare vezzeggiativi, a meno che non siano "sicuramente" esenti dal pericolo di suscitare ilarità [del tipo: "gattina", "topina", "fiorellino", "trottolino amoroso": questi potranno essere utilizzati magari più avanti, e in particolari circostanze, per non risultare ridicoli]. Le frasi "dolci" devono avere sempre concretezza, ed essere riferite alle famose qualità interiori: "Il tuo intuito mi incanta", "Immagino di specchiarmi nella profondita' del  tuo sguardo", "I tuoi pensieri esprimono grandissima sensibilità", "Ah, l'emozione che danno le tue belle parole!", "La tua immensa generosità d'animo" ecc.

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    VIII  Quando ci si rende conto che la lei attende con ansia un nuovo "incontro" virtuale, procurare di darle una leggera [leggerissima, mi raccomando!] "delusione", o ritardando almeno di mezz'ora l'incontro telematico o arrivandoci in compagnia di un amico [meglio, di un'amica: provocherà una certa dose di sana gelosia!, ma rafforzerà il desiderio di essere lei la "regina" del tuo cuore]. In alternativa, dopo un incontro in cui sei stato particolarmente affettuoso e zuccherosamente loquace, nel successivo misura un po' più le tue parole [non così tanto, però, da apparire improvvisamente un ghiacciolo]. Oppure, fai lo spiritoso, esibisci un po' di "superficialità" che contraddica, in parte, la serietà delle espressioni usate solamente la sera precedente, cerca di inventarti "battute" una dietro l'altra. Non capirà più niente, e prenderà la rincorsa per "riconquistarti". Tieni sempre bene in mente che SEI TU CHE DEVI ESSERE CONQUISTATO: è essenziale.

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    IX  Al "primo incontro" non virtuale presentarsi naturalmente con una rosa rossa. Lei ringrazierà e allora le si potrà dire, ovviamente accarezzando i petali della rosa: "L'ho raccolta perché mi ha fatto venire in mente te con un bel sorriso luminoso sulle tue labbra morbide, cara Tal dei tali". Ripetere le parole e le frasi usate tanto spesso nelle "sedute" telematiche, possibilmente con voce dolce, calda e suadente [stare attenti a non sbagliare parole: utilizzare proprio gli stessi "codici". Se per la lei non vi sarà coincidenza "estetica" con la persona che si era figurata, dovrà esserci però una perfetta coincidenza con la persona "conosciuta"]. Procurare che l'incontro sia "a due", ma non pretendere che abbia SUBITO sbocchi esaltanti. La pazienza è dei forti! Nei limiti del possibile, tenerle una mano, accarezzargliela, baciargliela spesso… e non andare oltre, a meno che non vi siano ESPLICITI SEGNALI. Ehi!, sto parlando del primo incontro!!!

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    X  Subito dopo i primi incontri virtuali (e ancor più se gli incontri iniziano a essere reali) è opportuno inviarle qualche messaggio di posta elettronica (anche più di uno al giorno), che si farà via via sempre più romantico e appassionato, del tipo: "oggi tornavo dal lavoro e mi è parso di vederti camminare davanti a me, eppure non so neppure come ti muovi, com'è il tuo passo, il tuo incedere..."; "ogni mia azione è dedicata a te, durante queste giornate in cui sono in attesa di ritrovarti..."; "ho continuamente te nei miei pensieri, sei diventata una dolcissima fissazione"; "mi pare di conoscerti da sempre, di avere ascoltato in tutta la mia vita il suono della tua voce che ancora non conosco..."; "la mia passione per te mi consuma e mi esalta"; "ogni mia parola trabocca di  profondo amore per te"; "illumini in ogni momento, con il tuo dolce sorriso, la mia mente, i piccoli o grandi atti della mia giornata". Scrivile anche qualche poesia (fa sempre un grande effetto); se non ci riesci, scopiazzala, le librerie (e anche i siti Internet) sono strapiene di raccolte di poesie d'amore... Alcuni versi, a volte anche belli, potrai trovarli perfino nei Baci Perugina. Se tutto sarà andato per il verso giusto, INIZIERA' una "storia": da quel momento in poi, tutto diventerà più complicato: occorrerà disporre di un trattato, non sarà più sufficiente un semplice "decalogo". Ma sarai comunque sempre ben cosciente che la "storia" durerà qualche settimana, qualche mese nel caso lei si mostri molto generosa e altruista. Poi finirà, non c'è alcun dubbio che finirà. Perché, tra l'altro, nel frattempo, avrai ricominciato daccapo ad attuare le tecniche raccomandate dal "decalogo". E ad appagare le tue giuste frenesie da collezionismo. Come un qualsiasi rapace che si rispetti.

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Postilla

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Quando parlerai con fanciulle che aspirano alla conquista del tuo cuore non fare MAI seguire (nella stessa "seduta"), alle belle parole e alle frasi gentili, romantiche o galanti che rivolgerai loro, delle parole o frasi che possano avere l'effetto di "docce fredde": queste ultime, infatti, annulleranno totalmente l'effetto delle prime. Quando e se ci cascherai, ti toccherà ricominciare tutto daccapo. Riserva eventualmente questa tecnica al momento in cui avrai deciso, per una serie di motivi (o anche senza motivo) di "farla finita" con la pulzella di turno.

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Post N° 377

Post n°377 pubblicato il 12 Giugno 2007 da mau65
 

Trappola per topi


Un topo guardò nella fessura del muro per vedere il contadino e la moglie aprire un pacco. “Quale cibo potrebbe contenere quel pacco?”

Il topo scoprì che nel pacco c’era una trappola per topi e ne fu devastato.

Tornando nell’aia, il topo volle avvisare tutti gli animali: “C’è una trappola per topi nella casa! C’è una trappola per topi nella casa!”

La gallina iniziò a chiocciare e raspare in terra e disse: “Signor Topo, posso capire che questa sia una grave preoccupazione per lei ma non ha conseguenze su di me. Non me ne importa molto.”

Il topo si voltò verso il maiale e gli disse: “C’è una trappola per topi in casa!”. Il maiale simpatizzò ma disse: “Sono molto dispiaciuto, Signor Topo, ma non posso far molto altro che pregare. Può star certo che la terrò presente nelle mie preghiere.”

Il topo si voltò verso la mucca. La mucca disse: “Accidenti, Signor Topo. Sono spiacente per lei, ma è difficile che io riesca ad infilare il mio naso nella trappola. E’ un problema suo.”

Così il topo tornò nella casa, a testa bassa e triste, per fronteggiare la trappola solo soletto.

Quella stessa notte, si sentì un suono nella casa, come il rumore di una trappola che scatta sulla preda.

La moglie del contadino corse a vedere cosa aveva catturato. Nel buio, non vide che era un serpente velenoso la cui coda era rimasta nella trappola. Il serpente morse la donna. Il contadino la portò all’ospedale e quando la riportò a casa aveva la febbre.

Chiunque sa che quando si ha la febbre fa molto bene prendere del brodo di gallina. Così il contadino portò la sua accetta nell’aia per preparare l’ingrediente principale del brodo.

Ma la moglie continuava a star male e così amici e vicini vennero per stare con lei ad ogni ora del giorno e della notte. Per dare loro da mangiare, il contadino uccise il maiale. La moglie del contadino non migliorò ed un giorno morì.

Vennero così tante persone al funerale, che il contadino dovette macellare la mucca per fornire sufficiente carne per tutti i convenuti.

° ° ° °

La prossima volta che ascolti qualcuno avere un problema ed inizi a pensare che non ti riguarda, -- ricorda – quando uno di noi è minacciato, siamo tutti a rischio.

Siamo tutti coinvolti in questo viaggio chiamato vita. Dobbiamo darci un’occhiata uno con l’altro e fare uno sforzo per incoraggiarci a vicenda.

Ognuno di noi è un filo vitale nell’arazzo di un’altra persona. Le nostre vite sono intrecciate le une alle altre per una ragione.

 
 
 

Post N° 376

Post n°376 pubblicato il 04 Giugno 2007 da mau65
 
Tag: blog

Oltre l'apparenza.....

Amica del blog, la comunicazione con te avviene anche se non vedo il tuo viso, non sento la tua voce, non so che eta' hai, non so quello che fai nella vita, non so quello che sei stata, non so quello che realmente sei, eppure la comunicazione con te avviene lo stesso, in maniera diretta, semplice, con uno scambio di emozioni che trascende tutto il resto. Si va oltre l'apparenza che non ha molta importanza, esiste solo quello che sento io e quello che senti tu. Se tutto questo lo facessimo sempre nella vita di tutti i giorni con le persone che conosciamo o incontriamo sarebbe bellissimo.....

 
 
 

Post N° 375

Post n°375 pubblicato il 01 Giugno 2007 da mau65
 
Tag: vita

Quel che ti lasci alle spalle....


Con molta vita negli occhi e nei ricordi,

giorni a volte in discesa e che oggi sembrano in salita,

ma vale la pena di salire per vedere cosa c'è oltre il limitare dello sguardo.

Con caparbietà, a passo lento,

conoscendo ogni giorno di più, ogni giorno che ti lasci alle spalle,

ogni giorno che tieni fra le mani.

Verso giorni ancora da scrivere.

 
 
 

Post N° 374

Post n°374 pubblicato il 30 Maggio 2007 da mau65
 

Non Perdiamoci Di Vista.......

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Con te ogni cosa mi sembra nuova ogni argomento ogni ripetizione
come l’alunna ascolta innamorata il suo giovane professore
lo porterà tra i libri stropicciati pieni di formule e di colori
porterà il suono di quelle lezioni che le hanno infiammato il cuore
Ed è così che ogni particolare diventa pretesto per pensarti
diventa dolce ricordare indispensabile vederti
ridere di quello che ci succede mischiare all’assoluto di quest’attimo
tutte le mie parole tutte le tue paure
Non ha più senso ignorarsi fare finta che
non esistessi tu altrettanto impossibile
non ha più senso non vedermi se adesso sono qui
se tu non parli beh lo faccio io
Non perdiamoci di vista
l’intenso sole apre le porte del tuo cuore e poi sparisce in fretta
e ci lascia così a contemplare
Non perdiamoci di vista
l’intenso sole apre le porte del tuo cuore, colora queste strade
e mi fa sentire più vicino a te... più vicino a te
Con te ogni cosa mi sembra diversa ogni argomento e le sue sfumature
che rendono così importante ogni secondo del nostro modo di conversare
e l’aria avrà un altro sapore saprà di te e la tua consistenza
sarà leggera come l’amore amara come la circostanza
Se a volte in una storia cerchi quello che non hai
anche se dura poco ti accontenti
ti sbagli perché puoi ottenere tutto ciò che vuoi
chi ti conosce sa che sei speciale
Non perdiamoci di vista
l’intenso sole apre le porte del tuo cuore e poi sparisce in fretta
e ci lascia così a contemplare
non perdiamoci di vista
l’intenso sole apre le porte del tuo cuore, colora queste strade
e mi fa sentire più vicino a te... più vicino a te...
Dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi dai
dimmi dimmi dimmi che non cambierai mai
dai dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi che hai bisogno come ho bisogno di te
dai dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi dai
dimmi dimmi dimmi che non cambierai mai
dimmi dimmi dimmi dimmi dimmi che
hai bisogno tu di come io ho bisogno di te
dai dimmi dimmi dimmi dimmi
non perdiamoci di vista... non perdiamoci di vista...

Grazie Piccolale85

 
 
 

Post N° 373

Post n°373 pubblicato il 29 Maggio 2007 da mau65
 

Il tempo non ritorna.......


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C'era una volta un pover'uomo che chiedeva qualche spicciolo all'angolo di una strada. era conosciuto da molti negozianti e passanti della zona come una persona mite e che non dava assolutamente alcun fastidio: si limitava con molta discrezione ad esporre il suo cappello ed un breve biglietto per raccontare la sua storia.
Con regolarità passava da lui un signore molto distinto, che si fermava a parlare con lui. All'inizio nessuno dei vicini ci fece caso, ma poi questa presenza periodica iniziò ad attirare l'attenzione.

Qualcuno notò che questo signore, sempre ben vestito, non lasciava mai neanche un soldo, e così incominciarono a circolare critiche di tutti i generi sulla "tirchieria" di questo personaggio. Tuttavia l'ometto sembrava sempre molto contento di vederlo.

Una volta uno dei negozianti presso cui il nostro ometto stazionava, dopo che il signore distinto fu andato via, gli chiese:
"Come stanno andando le entrate oggi?"
"Molto poco... anzi quasi nulla..."
In quel momento passò una signora che lasciò qualche centesimo... Al che il negoziante aggiunse con una punta di sarcasmo:
"Certo però che se almeno quel signore così distinto ti desse una frazione dei suoi averi, potresti evitare di stare qui tutto il giorno..."
"Oh, no, non è così - rispose l'ometto - Sai chi è quello? Quello è il presidente di una grande società: per parlare con lui la gente fa la fila per settimane. Ogni minuto del suo tempo vale un sacco di soldi..."
"E allora? A maggior ragione dovrebbe dare di più..."
"Ma lui da di più... Mi dona ogni giorno il bene più prezioso che ha una cosa che non si riguadagna: un po' del suo tempo per ascoltarmi e per farmi sentire importante per qualcuno... E' qualcosa che non potrà più avere in nessun modo, perchè il tempo non ritorna..."

 
 
 

Post N° 372

Post n°372 pubblicato il 24 Maggio 2007 da mau65
 

Preferite.....

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o aspettate il.......

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(donne, è meglio il topolone che vi molla dopo aver segnato un'altra tacca o il gigante buono ma un po' scorreggione?)

 
 
 

Post N° 371

Post n°371 pubblicato il 24 Maggio 2007 da mau65
 

    GRAZIE........

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Post N° 370

Post n°370 pubblicato il 23 Maggio 2007 da mau65
 

 E che vinca il Mi...gliore...

Champions League

Mancano poche ore alla finalissima di Champions League tra il Liverpool e il "mio" Milan. Non nascondo la mia tensione per questa partita che può cambiare radicalmente il volto di una stagione. Finora il Milan ha raggiunto un obiettivo minimo chiamato "quarto posto" ed è riuscito a giungere ad una finale di Champions League del tutto insperata, contro tutto e tutti, contro ogni pronostico. Il bilancio non può considerarsi completamente negativo viste le premesse di questa stagione, ma è evidente che approdare ad una finale ingolosisce tutti, squadra, società e tifosi.
Personalmente, io vado abbastanza controcorrente rispetto alla maggior parte dei media che vedono il Milan favorito. Troppi traggono giudizi avendo ancora negli occhi lo spettacolo di
Milan-Manchester e da questa partita si lasciano troppo facilmente condizionare. Io, invece, preferisco guardare a tutta una stagione, non amo basarmi unicamente su una singola partita, perché le considerazioni che si possono trarre da un singolo match sono pressoché inutili e troppo condizionate, spesso, da fattori casuali.
Se guardo all'intera stagione, non posso essere ottimista, perché quest'anno il Milan ha raramente espresso un buon gioco, ha avuto una condizione fisica globale molto scarsa e le partite sono state spesso risolte da giocate di singoli, dai nostri campioni. Focalizzando l'attenzione sull'ultimo periodo, però, va anche detto che il Milan ha un trend crescente e questo può far ben sperare per il clan rossonero, anche se io gradirei sempre meno parole e più concentrazione, non tanto per scaramanzia (che comunque non manca, lo garantisco), ma perché le parole non contano nulla, sono i fatti sul campo che contano.
Non riesco a partecipare a questo "alone" di ottimismo, perché ricordo bene che quando il Milan era sfavorito nelle finali riusciva poi a portare a casa la coppa, e viceversa. Ricordo la finale del 1993 con l'OM che perdemmo dopo aver dominato la competizione; ed invece, l'anno successivo sfidammo il grandissimo Barcellona di Cruiff senza l'intera difesa centrale, quindi partendo altamente sfavoriti, ma riuscimmo a portare a casa la vittoria con un secco 4-0. Insomma, è nelle difficoltà che il Milan tira fuori il meglio di sé e perciò mi auguro che si semini un po' più di umiltà, perché statisticamente fa bene a questa squadra.
Per quanto riguarda la partita, io credo che sarà molto diversa dalla finale del 2005; credo che sarà una partita molto tattica, almeno nella prima frazione di gioco, probabilmente abbastanza noiosa e dominata dal pressing, da marcature asfissianti e da gioco spezzettato. Il miracolo sarebbe trovare il gol subito (come accade a Maldini due anni fa, anche se l'epilogo fu disastroso comunque...), ma forse questo è chiedere troppo...

So soltanto che stasera  mi godrò la partita su Mediaset Premium, ma devo ancora ben decidere con quale telecronaca, dato che il palinsesto prevedere la telecronaca di:

  1. Piccinini;
  2. Pellegatti;
  3. La Gialappa's.

A rigor di scaramanzia, dovrei optare per il buon vecchio Piccinini, il più talismatico dei tre, però anche le altre due ipotesi mi stuzzicano molto, perché in presenza di una partita noiosa riuscirei a farmi qualche risata grazie alla telecronaca spassosa!  Non so, ora non ci voglio pensare, sono stanco ed accaldato...

E che vinca il Mi...gliore...

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Post N° 369

Post n°369 pubblicato il 22 Maggio 2007 da mau65
 

«A Palermo con mio figlio 15 anni dopo...»

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Toccante articolo sul Corriere della Sera, parla Rosaria Schifani, vedova di un agente della scorta del giudice Giovanni Falcone assassinato nella famosa strage del 23 Maggio 1992. Rosaria torna a Palermo ed espone le sue impressioni sulla città.

Una frase su tutte mi lascia sconvolto. Alla domanda «L'inquietudine maggiore?», Rosaria risponde: «Il mistero delle stragi a Palermo. Perché non a Roma, dove Falcone era un bersaglio facile? A che cosa doveva servire il segnale di Palermo? Bisogna scoprire le complicità alte, visto che tutto accadde mentre si stava eleggendo il Presidente della Repubblica».

fonte: www.corriere.it

 
 
 

Post N° 368

Post n°368 pubblicato il 17 Maggio 2007 da mau65
 

CORAGGIO LAICO

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"Dovete sapere che io non vengo mai a Piazza Navona. Perché piazza Navona è il luogo dove da bambina venivo a cercare con i miei genitori quando ancora non possedevo nessun fratello minore, un Gesù Bambino da mettere nel Presepio.
Allora se sono in questa zona passo fuori la piazza che pure è così bella. L’Italia è tutta costellata di luoghi che mi danno dolore. D’altro canto rimane il mio paese e non posso andare da nessun’altra parte. Paradossalmente sono diventata cittadina del mondo, perché ho famiglie in tutti i luoghi dove sono stata accolta. Volevo dirvi una cosa non politica. Volevo dirvi che quello che è davvero importante nella vita è NON PROVOCARE DOLORE! Mai a nessun costo, per nessuna ragione, non provocare dolore! Ognuno di noi ha tante possibilità e tante scelte e man mano che diventa vecchio si accorge che è troppo poco importante quello che ci circonda. E' importante quello che è nel nostro cuore. Io vorrei che ricordassimo che non è la categoria famiglia che ci garantisce dal dolore, e lo dice una che ha perso una delle famiglie più belle che c’erano.
Ognuno ha diritto di vivere come meglio crede, come meglio sa, come meglio può. Ed è compito dello stato di garantire questo. Credo nelle libertà quindi anche della libertà della chiesa. Ma credo che fino a quando ci sarà un concordato ci sia libera chiesa in libero stato, non il contrario. Ci sarebbero tante cose che si potrebbero dire, ma io stasera sono troppo addolorata, dolente. È stata una settimana terribile. Non che i giorni che non siano nei mesi di maggio o marzo siano poi così gioiosi per me (…).
Ricordo a voi come ricordo a me stessa NON PROVOCATE MAI DOLORE!. È meglio subirlo che provocarlo. Vi ricordo un discorso che spesso la chiesa dimentica. Il discorso della montagna, quando Gesù, non altri, ha detto che tutte le lacrime sarebbero state consolate, asciugate, e che gli ultimi sarebbero stati i primi. Il discorso della montagna è una delle cose più belle che sono state scritte, un po’ ermetico, un po’ criptico, ma davvero molto bello. Allora noi sappiamo all’interno di noi cosa bisogna fare, e per quelli che ci credono su questo saremo giudicati, per chi non ci crede c’è una legge cosmica che dice che avremo quello che noi abbiamo dato.
È bello vedervi qui. Che siate venuti gratuitamente e solo per seguire la vostra coscienza. L’altra ragione di dolore e che una piazza con delle bandiere al vento mi dà troppo dolore, ma non potevo non esserci perché è mio padre che me lo ha insegnato. Bisogna avere coraggio, coraggio di fare le cose più difficili, quello che è più scomodo, quello per cui nessuno ti dirà mai grazie e magari ti uccideranno. ma bisogna farlo. Non si può non fare. Il destino dell’umanità dal nostro coraggio, dalla nostra capacità di non giudicare e da quella di non provocare dolore".

MARIA FIDA MORO 

 
 
 

Post N° 367

Post n°367 pubblicato il 14 Maggio 2007 da mau65
 

La divinità dell'uomo

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Una vecchia leggenda Indù racconta che vi fu un tempo in cui tutti gli uomini erano dei.
Essi però abusarono talmente della loro divinità, che Brahma Signore degli dei, decise di privarli del potere divino e decise di nasconderlo in un posto, dove fosse impossibile trovarlo.

Il grande problema fu dunque quello di trovare un nascondiglio.
Quando gli dei minori furono riuniti a consiglio per risolvere questo dilemma, essi proposero la cosa seguente: "Sotterriamo la divinità dell'uomo nella terra".

Brahma tuttavia rispose: '"No, non basta perchè l'uomo scaverà e la ritroverà".

Gli dei allora replicarono: '"In tal caso, gettiamo la divinità nel più profondo degli oceani". 

E di nuovo Brahma rispose '"No, perchè prima o poi l'uomo esplorerà le cavità di tutti gli oceani e sicuramente un giorno la ritroverà e la riporterà in superficie".

Gli dei minori conclusero allora: '"Non sappiamo dove nasconderla, perchè non sembra esistere sulla terra o in mare luogo alcuno che l'uomo non possa una volta raggiungere".

E fu così che Brahma disse: '"Ecco ciò che faremo della divinità dell'uomo.
La nasconderemo nel suo io più profondo e segreto, perchè è il solo posto, dove non gli verrà mai in mente di cercarla".

A partire da quel tempo l'uomo ha compiuto il periplo della terra, ha esplorato, scalato montagne, scavato la terra e si è immerso nei mari alla ricerca di qualcosa che si trova dentro di lui.

 
 
 

Post N° 366

Post n°366 pubblicato il 08 Maggio 2007 da mau65
 

Sogna di volare

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Mi ha detto “te, sogna di volare”

Camminava veloce e mi tirava per il polso, avevo male e freddo, e allora gli ho chiesto “perché volare?”

Ma lui non mi ha risposto, ha annusato dentro il sacchetto, come fa sempre, e gli sono venuti gli occhi così, che non lo so dire come sono gli occhi quando annusa dentro il sacchetto, ma è perché va via da qui, e non mi sente più, e sono occhi che io non lo so dire, ma brutti.

Perché volare?

Alla fine siamo arrivati da qualche parte, una strada, siamo arrivati perché lui si è fermato, e allora glielo ho richiesto “perché volare?”
E lui mi ha detto “perché così vai via e non sei lì”
Allora mi è venuto più freddo, perché la voce che aveva era brutta come gli occhi, ma con dentro le lacrime, e io ho detto “io non voglio volare, voglio stare con te”, e mi è venuto da piangere anche a me, e lui mi ha dato una botta forte, come quando è incazzato, “stai zitta”, mi ha detto, “dopo ti compero un panino con la senape dentro”.

Poi si è fermata una macchina, di quelle belle e pulite, si è abbassato il finestrino, e un signore ha messo fuori appena un po’ la faccia, poi il signore e mio fratello si sono parlati un po’, hanno aperto la macchina e mi hanno fatto salire, e io non volevo salire, ma mio fratello mi ha spinto poi mi ha preso la faccia con una mano e mi ha detto “sogna di volare”.

Adesso sono in macchina, e l’uomo mi parla, mi dice “come sei bella, sei proprio bella, ma adesso io ti farò più bella, ti regalerò un vestito rosa, e le caramelle, e poi ti farò un bagno caldo”, ma io non lo so perché ho tanto male dentro, come quando ho freddo e mi battono i denti ed anche le gambe, e il signore mi chiede “quanti anni hai?” io gli rispondo “sette anni”, e l’uomo allora sorride e mi dice “sei proprio una bella bambina”, e mi prende la mano, me la prende e se la mette addosso, a me viene schifo ma se provo a muovermi mi torce il polso, più forte di mio fratello, anche se sorride, allora ho paura e cerco nel cielo, in alto, fuori, perché devo sognare di volare, ma proprio lontano, per andare via di qui.

La pedofilia ed il turismo sessuale sono una delle piaghe più oscene, devastanti, bestiali, che ci portiamo dietro, nel bagaglio della nostra pseudo“civiltà”.

I dati relativi ai bambini vittime della pedofilia non possono essere reali e certi, in quanto in molti Paesi i minorenni vivono in completo stato di abbandono, ed in alcuni casi non sono registrati dalla nascita.

Sono i “figli invisibili” della nostra società.

Ogni volta che un bambino è obbligato a “sognare di volare” per scappare, almeno con la mente, dalle violenze che subisce, ce ne è un altro che invece non ce la farà, e morirà, per le sevizie.

Non basta, perché all’orrore non c’è mai fine:
esiste un mercato molto proficuo, in cui i video e le fotografie di bambini violentati, anche fino alla morte, sono estremamente “richiesti”:

l’età dei bambini va da zero a 14-16 anni di età.
Se ciò ci è inconcepibile anche solo da immaginare, bè facciamo un “piccolo” sforzo:
immaginiamo lo stiano facendo a nostro figlio, a nostro nipote, ad un bambino che ci è caro.

No, non smettete di pensarci perché fa inorridire:
a NOI ADULTI non è permesso di sognare di volare:
perché è il nostro compito primario tutelare i figli.
Perché ogni volta che un bambino sarà costretto a “sognare di volare”, è come se ognuno di noi fosse seviziato, ed avrà generato un pezzo di futuro che non merita di esistere.

Se volete immergervi per lo 0,001% nell’inferno in cui vivono i bambini violati:

www.macrolibrarsi.it/_pedofilia_.php
www.associazioneprometeo.org/
www.associazioneprometeo.org/comunicati/nuovaedizionebamb... 

 
 
 

Post N° 365

Post n°365 pubblicato il 08 Maggio 2007 da mau65
 

Oltre tutto.....

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Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall'una all'altra
punta delle ali, non è altro che il vostro pensiero, una forma del
vostro pensiero, visibile, concreta. Spezzate le catene che
imprigionano il pensiero,e anche il vostro corpo sarà libero.
[...]

Egli imparò a volare,e non si rammaricava per il prezzo che
aveva dovuto pagare. Scoprì che erano la noia e la paura
e la rabbia a rendere così breve la vita di un gabbiano.
[...]

Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi.
Gli occhi vedono solo ciò’ che è limitato.
Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conoci già’,
allora imparerai come si vola.
[...]

" E il gabbiano Jonathan Livingstone visse il resto dei suoi
giorni esule e solo. Volo' oltre le Scogliere Remote. Il suo
maggior dolore non era la solitudine, era che gli altri gabbiani
si rifiutassero di credere e aspirare alla gloria del volo.
Si rifiutavano di aprire gli occhi per vedere"

"Il gabbiano Jonathan Livingston" di R. Bach 

 
 
 

Post N° 364

Post n°364 pubblicato il 07 Maggio 2007 da mau65
 

Il cappello color porpora......

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A tre anni Lei si guarda e vede una Regina.

A otto anni Lei si guarda e vede Cenerentola.

A quindici anni Lei si guarda e vede una Brutta sorella ("mamma non posso andare a scuola con questo aspetto qui").

A venti anni Lei si guarda e si vede "troppo grassa/troppo magra, con i capelli troppo lisci/ troppo arricciati", ma decide che uscirà di casa lo stesso.

A trenta anni Lei si guarda e si vede "troppo grassa/troppo magra, troppo bassa/troppo alta, con i capelli troppo lisci/ troppo arricciati" ma decide che non ha tempo di risistemarsi e che uscirà di casa lo stesso.

A quaranta anni Lei si guarda e si vede "troppo grassa/troppo magra, troppo bassa/ troppo alta, con i capelli troppo lisci/ troppo arricciati" ma dice: "almeno sono pulita", ed esce di casa lo stesso.

A cinquanta anni Lei si guarda e si vede "esistere" e se ne va dovunque abbia voglia di andare.

A sessanta anni Lei si guarda e ricorda tutte le persone che non possono più nemmeno guardarsi allo specchio. Esce di casa e conquista il… mondo.

A settanta anni Lei si guarda e vede saggezza, capacità di ridere e saper vivere, esce e si gode la vita.

A ottanta anni non perde tempo a guardarsi. Si mette in testa un cappello color porpora ed esce per divertirsi con il mondo.

Manda questo messaggio a tutte le donne che hai la fortuna di avere come amiche con l' augurio che sappiano afferrare molto prima quel cappello color porpora!

 
 
 

ESTATE 2007 - UNA VACANZA FANTASTICA



 

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       di un rivoluzionario"

"O siamo capaci di sconfiggere
      le idee contrarie con la 
     discussione, o dobbiamo
    lasciarle esprimere. Non è 
   possibile sconfiggere le idee
    con la forza, perché questo
       blocca il libero sviluppo
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