Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

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« Un giovane artista conte...UNA BRUTTA STORIA »

La Settimana Santa a Taranto

Post n°41 pubblicato il 05 Aprile 2009 da AngeloQuaranta
 

 

La Settimana Santa ha il potere di trasformare la città di Taranto. Devozione, religiosità, tradizioni popolari si fondono conferendo alla città un aspetto particolare di cui tutti i tarantini sono fieri.

  “ ….  Alla masseria del Monsignore i contadini tagliano i rami d’ulivo per la domenica delle Palme, mentre nella notte si alza la luna. Nei due mari di Taranto incrociano le navi militari, di nuove e vecchie guerre.  Alle cinque del mattino un uomo bussa alla porta della chiesa del  Carmine, il perdono scalzo e incappucciato, i passi lentissimi, al ritmo delle note funebri della banda che lo accompagna, in scena è il mistero della morte e la virtù dell’umiltà … la capacità di chiedere perdono.

 L’uomo incappucciato è fermo e il vento gonfia le sue vesti mentre la sua mano da voce alla troccola, come pioggia battente.  Ancora e ancora. Il passo lento del perdono, la nazzicata che lo accompagnerà all’alba. …. “

 

 

 

 
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Commenti al Post:
virgola_df
virgola_df il 05/04/09 alle 23:51 via WEB
Immagino sia bella e coinvolgente! Credo, però, che solo vivendola la si può veramente assaporare in tutte le sue più svariate sfaccettature! Sono anche queste emozioni! Notte, notte, mascherina.
virgola
(Rispondi)
 
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 06/04/09 alle 20:13 via WEB
Vero le emozioni delle tradizioni, che se per alcuni distratti possono apparire obsolete, fatiscenti, in verità hanno il merito di tramandarci la memoria dei fatti, gli uomini che non hanno la memoria degli eventi, sono inclini all'errore, perché non hanno parametri di confronto, non hanno elementi per decidere al meglio per se e i loro cari. A loro è facile scippare la libertà che è come l’aria, tu l’hai, la respiri, e non ci fai caso… , solo quando ti manca, allora annaspi, la cerchi e ne capisci e apprezzi il valore …. ora il mio pensiero vola al giovane studente di Praga Jan Palach, lo ricordi ? “ Palach avrebbe potuto essere un cantante, un atleta o forse un uomo politico. Se solo i tank sovietici non lo avessero privato della sua "primavera" e della speranza in un futuro migliore “.
(Rispondi)
 
gaia_dg10
gaia_dg10 il 06/04/09 alle 02:26 via WEB
sono stata nella Pinacoteca di Brera e ho memorizzato nei miei occhi tutti i capolavori esposti....amo l'arte in tutte le sue espressioni..nn mi piacciono le processioni..mi rattristano..come qst.musica dolcissima e nostalgica..@>-
(Rispondi)
 
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 06/04/09 alle 19:30 via WEB
Il tempo, i costumi, la cultura dei popoli sono stati fotografati e tramandati grazie all'arte, in tutte le sue manifestazioni, grafiche, plastiche, musica, il teatro... l'architettura. Ovviamente alcune cose sono oggettivamente belle, altre meno, alcune possono essere soggettivamente aberranti, inutili o peggio... . La cultura non pone limiti alla conoscenza che non è moda, alcune opere del 1200 ci possono affascinare ancora oggi, proprio come una processione che si ripete da secoli, e che mette in scena il dolore di una Madre, il dramma di un Condannato e in questa rappresentazione emerge una virtù rara ” l’umiltà di chiede perdono” . Gli attori ... la gente comune, che nei momenti difficili trova conforto nella religione. Sono contento che l’argomento abbia suscitato il tuo interesse.
(Rispondi)
 
DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 16/04/09 alle 10:38 via WEB
E all'alba.....stremato....piegato nel corpo.....ma mai nel cuore.....busserà a quella porta che si spalancherà e che lo accoglierà come sempre.....dall'inizio dei tempi...
(Rispondi)
 
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