Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"
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Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo
Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901. Opera simbolo del XX secolo, rappresenta lo sciopero dei lavoratori ed è stata eseguita secondo la tecnica divisionista. Non solo raffigura una scena di vita sociale, lo sciopero, ma costituisce un simbolo: il popolo, in cui trova spazio paritario anche una donna con il bambino in braccio, sta avanzando verso la luce, lasciandosi un tramonto alle spalle. Il dipinto è lo sviluppo completo di questo tema, già affrontato dall'artista in dipinti come Ambasciatori della fame, Fiumana e un bozzetto preparatorio del 1898, Il cammino dei lavoratori. La composizione del dipinto è bilanciata nelle forme e movimentata nelle luci, rendendo perfettamente l'idea di una massa in movimento. È conservato a Milano nel Museo dell'Ottocento della Villa Reale (o Villa Belgiojoso Bonaparte). La versione preliminare, invece, è esposta sempre a Milano presso la Pinacoteca di Brera. A rendere celebre il dipinto contribuì anche il film Novecento di Bernardo Bertolucci.
Le immagini riprodotte nel video sono drammatiche quindi destinate ad un pubblico maturo.
Neda Soltan una studentessa in filosofia, martire per la libertà in Iran, mi ricorda Jean Palack studente in filosofia martire per la libertà a Praga Il vento di rivolta in Iran soffia ancora. Forse più di quanto il regime di Ahmadinejad potesse immaginare. Non è bastato, infatti, l'intervento di Khamenei. Oggi ancora tensioni, ancora feriti, ancora rivolta. La polizia antisommossa iraniana e' intervenuta con lacrimogeni, idranti e manganelli per disperdere centinaia di manifestanti filo-Mussavi. Per l'ennesimo giorno una folla si era radunata davanti all'Università di Teheran."Sono pronto al martirio". Lo ha scritto Mir Hossein Moussavi su Twitter, mentre a Teheran ci sono stati scontri violenti tra i suoi sostenitori e quelli di Mahmoud Ahmadinejad e dopo la diffusione della sua lettera al Consiglio dei Guardiani in cui chiede l'annullamento del voto. Poi, rivolto ai manifestanti, ha detto: "Se mi arrestano, scioperate". Il candidato riformista sconfitto al voto del 12 giugno scorso ha chiesto che siano annullati i risultati delle elezioni vinte, secondo le accuse, con brogli da Mahmoud Ahmadinejad. In una lettera molto dettagliata pubblicata sul suo sito web all'indomani del sermone dell'ayatollah Ali Khamenei, secondo cui "il popolo ha scelto chi vuole che sia il presidente", l'ex premier ha elencato tutto quello che non ha funzionato alle elezioni di venerdi' scorso, dall'orario di chiusura dei seggi alla mancanza di schede, fino ai rappresentanti di lista alle urne. Mahmoud Ahmadinejad ringrazia l'ayatollah Ali Khamenei per il sostegno datogli in occasione del voto del 12 giugno scorso. "Senza dubbio lei ha sventolato la bandiera del coraggio e della determinazione davanti agli arroganti", scrive il presidente iraniano in una lettera inviata alla guida spirituale suprema, che ieri aveva difeso la sua elezione, "voluta dal popolo". Barack Obama ha chiesto alla leadership iraniana di fermare le violenze contro il popolo, al termine di una giornata contrassegnata ancora da manifestazioni, proteste e scontri. "Il governo iraniano - ha detto il presidente degli Stati Uniti in una nota diffusa dalla Casa Bianca - deve comprendere che il mondo lo sta guardando. Noi piangiamo ogni singola vita innocente che e' andata persa. Chiediamo al governo iraniano di fermare tutte le azioni violente e ingiuste contro il suo stesso popolo". Immagini e note che danno il senso della libertà, un fervido augurio al popolo Persiano, noi speriamo che il buon senso prevalga e che non si ripetino eccidi nelle università, come già è accaduto.
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