Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"

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Alcune foto sono del maestro Rafael Lobato

Post n°408 pubblicato il 05 Aprile 2014 da AngeloQuaranta

La corrida (in spagnolo corrida de toros, letteralmente corsa di tori) è un tipo di tauromachia di antica provenienza. Corse o lotte o cacce con tori o altri bovini si organizzavano già dagli antichi Greci, Etruschi e Romani[1] (un tipo di corrida definito giostra dei tori era popolare, per esempio, nello Stato pontificio e si svolgeva anche nel celebre sferisterio di Macerata, senza dimenticare poi la Caccia ai Tori in Campo San Polo a Venezia). Con la denominazione di corrida de toros è attualmente praticata in varie zone della Spagna e, con altre denominazioni e in maniera spesso diversa, anche in Portogallo, nel sud della Francia e in alcuni Paesi dell'America latina come Messico, Perù, Venezuela, Ecuador, Colombia, Costa Rica, Panamá e Bolivia.

Alcune foto sono del maestro Rafael Lobato i testi da Wikipedia

la vestizione 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non si può negare, come ha ricordato il Conseil constitutionnel, che la corrida è anche l’espressione di una tradizione. E non si può nemmeno scartare l’idea che la corrida riproduca la lotta ancestrale e arcaica dell’uomo contro l’animale o addirittura dell’uomo contro la sua parte animale.

La corrida evoca figure mitiche (dal Minotauro ai sacrifici religiosi dell’antichità) ed è stato spunto di creazioni culturali universali, sia dal punto di vista artistico sia letterario. Per questo non si può deciderne la cancellazione senza una riflessione approfondita. Soprattutto, la corrida pone la questione del filo sottile tra la condanna e il divieto.

In un certo senso, ci interroga sulla distinzione tra avversario e nemico, concetto che, malgrado l’insegnamento delle tragedie del novecento, continua a mancare in alcune famiglie politiche, anche a sinistra. Riconoscere agli aficionados il diritto di assistere alle corrida è anche accettare il pensiero e il gusto altrui, l’opinione dell’altro.

Non vuol dire assecondarlo, facilitarlo oppure considerarlo innocuo, in un relativismo esasperato. Ma nel limite della tutela della mia opinione e dell’espressione delle mie scelte e delle mie libertà (a cominciare da quella di non andare nelle arene), ogni visione del mondo altrui deve trovare spazio.

 

 
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Scuola Media Giovanni Pascoli nel giorno della Festa dell' Unità d'Italia

Post n°407 pubblicato il 28 Marzo 2014 da AngeloQuaranta

La nostra Scuola Media nel giorno dell'anniversario dell'Unità d'Italia ha ricevuto dai Lions Club Falanto un Tricolore. Toccante la cerimonia e bravi i nostri ragazzi che mirabilmente coordinati dai docenti hanno ricordato il sacrificio di chi è morto per l'Unità d'Italia. Significativi gli interventi del Governatore dei Lions il prof . De Marins e del Colonnello Sebastio, 

Il grande successo delle iniziative per il centocinquantenario, l’incessante richiamo alla coesione nazionale del presidente Napolitano (e prima di lui di Carlo Azeglio Ciampi), hanno sortito effetto. Nasce la festa per l’unità del nostro paese. Si chiamerà Giornata dell'anniversario dell'Unità d'Italia e verrà celebrata il 17 marzo di ogni anno. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri. 

«Il 17 marzo è una data dal forte valore simbolico per l'Italia e rappresenta il punto di arrivo nel percorso dell'unificazione nazionale e, al tempo stesso, il punto di partenza del cammino verso il completamento dell'unificazione del Paese. La Giornata sarà una solennità civile senza riduzioni negli orari negli uffici e nelle scuole. È prevista l'organizzazione di iniziative su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle scuole, nelle città,

 

Il colonello Sebastio dopo aver salutato le autorità civili, militari e religiose, ha ricordato il senso della Festa dell'Unità d'Italia. 

La professoressa Larizza, dirigente scolastico, dopo aver ringraziato il Governatore dei Lions Pugliesi e la presidente del Club dei Lions Falanto la prof.ssa Galeone per il dono del Tricolore, ha voluto ricordare, il sacrificio dei patrioti, che hanno dato la vita per l'ideale di un Paese libero dagli Austriaci e dai Borboni. Molto bello il suo intervento ricordando ai giovani il significato di libertà e di partecipazione. 

 

Al canto dell'Inno Nazionale gli studenti hanno consegnato alla Preside Il Tricolore.

Una manifestazione che oltre la partecipazione della Autorità ha visto la presenza commossa di un folto pubblico. Nella immagine che segue, alcuni soci Lions in piedi per aver ceduto il loro posto ai genitori degli studenti, sulla gradinata  l'ing  Grilli, l'avv Nesca, e la dott.ssa Donnaloia. 

Dopo la cerimonia è stato offerto un buffet alle autorità, al tal prosito I lions ringraziano  in particolar modo il signor  Vecchio proprietario del panificio " San Giorgio "  che ha dato prova della sua già nota bravura. Un grazie anche alla dott.ssa Donnaloia per la bella torta tricolore. 

Infine un grazie ai nostri ragazzi che sono il nostro futuro, sono stati bravi, di seguito alcuni lavori di ricerca sul tema del Risorgimento. 

 

 

 

 

 
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festa di colori

Post n°406 pubblicato il 28 Marzo 2014 da AngeloQuaranta
 

 
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OTTOMARZO

Post n°405 pubblicato il 08 Marzo 2014 da AngeloQuaranta

OTTOMARZO2014

 

Prendo spunto dal neorealismo per ricordare l'impegno della donna nella società civile , e porgo i miei auguri a tutte le donne affinché continuino nella loro affermazione con la battaglia nelle pari opportunità. Voglio ricordare il giorno dell'otto marzo con un videoclip della splendida Anna Magnani, in " L' Onorevole Angelina "
 

 

 

una giornalista 

la nostra Anna

Olema Righi , staffetta partigiana simbolo della resistenza emiliana con altre compagne come Ibes Pioli e Tina Anselmi 

 

 
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Se cerchi l'infinito lo troverai nel sorriso di un bambino. Abbi cura di quel sorriso, è l'anima del mondo. B.Cucinelli

Post n°404 pubblicato il 17 Febbraio 2014 da AngeloQuaranta

Se cerchi l'infinito lo troverai nel sorriso di un bambino. Abbi cura di quel sorriso, è l'anima del mondo.    B. Cucinelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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il trabucco

Post n°403 pubblicato il 14 Gennaio 2014 da AngeloQuaranta
 

Siediti ai bordi dell’aurora, 
per te si leverà il sole. 
Siediti ai bordi della notte, 
per te scintilleranno le stelle. 
Siediti ai bordi del torrente, 
per te canterà l’usignolo. 
Siediti ai bordi del silenzio, 
Dio ti parlerà. 
Swami Vivekananda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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AUGURI

Post n°402 pubblicato il 30 Dicembre 2013 da AngeloQuaranta

 
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Auguri

Post n°401 pubblicato il 22 Dicembre 2013 da AngeloQuaranta
 

 

presepe 5

 

A 02

A5

 

Auguri 2012

 

 
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Nulla è più fugace della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all’apparire dell’autunno. U. Eco

Post n°400 pubblicato il 12 Novembre 2013 da AngeloQuaranta
 

 

Dopo il primo caldo meno intenso dell’estate finita, nella casualità delle sere, il cielo vasto ha assunto delle tonalità di colore più tenue, ritocchi di una fredda brezza che annunciavano l’autunno. Non era ancora l’ingiallirsi del fogliame, o la caduta delle foglie, né quella vaga angoscia che accompagna la nostra sensazione di morte esteriore, perché sarà anche la nostra. Era come una fatica dello sforzo esistente, un sonno impreciso sopraggiunto negli ultimi atti dell’azione. Ah, sono sere di una indifferenza così triste che l’autunno, prima di cominciare nelle cose, inizia dentro di noi.
Fernando Pessoa, Il Libro dell’inquietudine

Rosso, porpora, giallo, mischiati al verde e marrone, anelo ai caldi colori dell’autunno, come una coperta a scaldare i mie sogni, le mie speranze per custodirli per tutto l’inverno. La primavera ne farà buon uno, perchè sboccino d’estate. A l’autunno, sapori che non so scordare, dolci e caldi preludi del prossimo inverno.
Stephen Littleword

 

Ormai è l’autunno, tutto torna a dormire, tutto scompare nella pace dell’inverno imminente. Anche i rumori vanno in letargo come ghiri nelle tane. Le case tacciono, ascoltano, sentono la neve depositarsi sui tetti. Quelle senza tetto la ricevono dentro i muri, sui solai, nelle cucine distrutte. La visita della dama bianca entra nel cuore delle case sgangherate. Il paese abbandonato guarda a tramonto con gli occhi malinconici delle finestre senza vetri, sospira adagio con la bocca delle porte sfondate. Era un bel paese, il nostro, adesso non c’è più.
Fantasmi di pietra, Mauro Corona

 

 

“Prima che la mia anima mi consigliasse, dubitavo del valore del mio lavoro. Ora ho capito che gli alberi fioriscono in Primavera e fruttificano d’Estate senza cercare lodi; e le loro foglie cadono in Autunno e i loro rami restano spogli d’Inverno senza timore di biasimo.”
K. Gibran, Pensieri e Meditazioni

Caruso di Lucio Dalla 

 

 
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La felicità di bimbo è nelle cose semplici, essenziali.

Post n°399 pubblicato il 18 Settembre 2013 da AngeloQuaranta
 

La felicità di un bimbo spesso è fatta di cose essenziali, semplici. Il dovere degli adulti è vigilare sulla loro serenità 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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