Creato da: AngeloQuaranta il 10/02/2009
"fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza"
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Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo
Il Quarto Stato è un celebre dipinto realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo nel 1901. Opera simbolo del XX secolo, rappresenta lo sciopero dei lavoratori ed è stata eseguita secondo la tecnica divisionista. Non solo raffigura una scena di vita sociale, lo sciopero, ma costituisce un simbolo: il popolo, in cui trova spazio paritario anche una donna con il bambino in braccio, sta avanzando verso la luce, lasciandosi un tramonto alle spalle. Il dipinto è lo sviluppo completo di questo tema, già affrontato dall'artista in dipinti come Ambasciatori della fame, Fiumana e un bozzetto preparatorio del 1898, Il cammino dei lavoratori. La composizione del dipinto è bilanciata nelle forme e movimentata nelle luci, rendendo perfettamente l'idea di una massa in movimento. È conservato a Milano nel Museo dell'Ottocento della Villa Reale (o Villa Belgiojoso Bonaparte). La versione preliminare, invece, è esposta sempre a Milano presso la Pinacoteca di Brera. A rendere celebre il dipinto contribuì anche il film Novecento di Bernardo Bertolucci.
EFFETTO SPESA STORICA: IL SUD TRA LE ULTIME IN EUROPA PER POLITICHE SOCIALI.
Post n°451 pubblicato il 09 Dicembre 2020 da AngeloQuaranta
EFFETTO SPESA STORICA: LE REGIONI DEL SUD TRA LE ULTIME IN EUROPA PER POLITICHE SOCIALI. di Antonio Picariello del Movimento 24 AGOSTO L'indice di progresso sociale dell'Ue misura la qualità della vita e il progresso sociale a livello regionale andando oltre il Pil. Utilizza 12 componenti e 45 indicatori sociali e ambientali comparabili, ma esclude intenzionalmente gli aspetti economici. Ne risulta che sebbene nel complesso, la maggior parte delle Regioni europee soddisfino le necessità base, come l'alimentazione, le cure mediche di base, l'acqua, i servizi igienico-sanitari, un alloggio e la sicurezza personale, le differenze aumentino a dismisura se si considerano gli indicatori di opportunità, ovvero i diritti personali, la tolleranza, l'inclusione sociale, l'accesso all'istruzione avanzata e all'apprendimento permanente. In Italia sono le regioni del Mezzogiorno ad occupare gli ultimi posti: la Sicilia è ultima, con un indice di 54,37, preceduta da Calabria (54,68) e Puglia (54,97). In testa la Provincia Autonoma di Trento con 66.48, Emilia-Romagna (63,80) e il Friuli-Venezia Giulia (63,38). Perché sono più efficienti? Vi rispondo con un'altra domanda: riuscireste meglio a risollevare le sorti di una persona bisognosa con 1000 o con 100 euro? Certo, potreste tacciarmi di assistenzialismo, ma se quei soldi vi spettassero di diritto e invece sistematicamente venissero elargiti a chi ne ha già di più attraverso un inganno perverso? Ecco eliminate pure il condizionale ed avrete la certezza del sistema di riparto della spesa pubblica italiana che ogni anno trasferisce 61 miliardi di euro del Sud all'efficiente Nord. Si chiama spesa storica ed è il perverso inganno di cui vi parlavo. Gli ultimi dati Istat disponibili, relativi al 2017, dicono che la spesa per il welfare in Italia è cresciuta, rispetto al 2016 del 2,5% (177 milioni). Tuttavia se la spesa sociale media pro-capite a livello nazionale si attesta a 119 euro, al Sud raggiunge livelli molto più bassi rispetto al resto del paese: da noi in media il welfare vale 58 euro pro-capite a fronte di valori che superano i 115 euro (annui) in tutte le altre ripartizioni e che toccano il massimo nel Nord-Est: 172 euro. Se poi consideriamo le singole regioni, allora si passa dai 22 euro della Calabria ai 423 del Trentino Alto Adige. E questo è solo uno degli aspetti nell'universo dell'ingiustizia politico-economica-sociale dei governi italiani. *M24A ET - Campania
Cosimo Mazzeo nacque il 13 gennaio nel 1837 originario di San Marzano di San Giuseppe figlio di Pasquale e Maria Friolo. Aveva servito il Regno delle Due Sicilie come soldato nel 5º Battaglione Cacciatori e, nel 1860, dopo lo scioglimento dell'esercito borbonico, mise sotto il suo comando tre bande di briganti.
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