LE NOSTRE RADICIChi siamo, da dove veniamo...il tempo che inesorabilmente scorre non potrà mai cancellare il bisogno ed il diritto a conoscere la nostra vera famiglia |
LE EMOZIONI DI "VITA"
Sono tante, innumerevoli, ma, la più importante, quella della "VITA" stessa
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Nickname: Radici0
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Post n°15 pubblicato il 04 Febbraio 2007 da Radici0
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Post n°14 pubblicato il 04 Febbraio 2007 da Radici0
Salve a tutti, sono alla ricerca di un ago nel pagliaio; sono nato a milano il 21 05 1956 da maria antonietta Schettino e sono stato riconosciuto da Fiorenzo Schettino suo marito all'epoca. Di certo Fiorenzo non era il mio padre naturale; poco dopo a 3 anni mia madre è morta e di Fiorenzo non ho piu' nessuna notizia. Sono stato poi affiliato da Domenico e Maria de Focatiis. Vorrei sapere se qualche napoletano conosce questo Fiorenzo Schettino e se qualcuno ha notizie su questo (io) bambino nato a Milano alla Macedonia Meloni, vissuto prima in via Solari e poi per un po' di anni in un orfanotrofio nella periferia milanese (ricordo solo che era gestito da suore ed aveva a che fare che Alessandro Manzoni) e poi finito in una nuova famiglia. Tutti coloro che hanno notizie su anche uno solo degli elementi che ho indicato sono gentilmente pregati di farmi avere notizie alla mia mail pschettino@aynil.com Grazie a tutti paolo |
Post n°13 pubblicato il 04 Febbraio 2007 da Radici0
Mi chiamo Angela Maria, sono nata a Milano nell'aprile 1934, dove ho vissuto per 7 anni. Cerco notizie di mio padre, anche lui residente a Milano, sicuramente in quegli anni. Da allora non ho più avuto sue notizie, essendomi successivamente morta la mamma nel 1943. Il suo nome potrebbe essere Salvador Antonio oppure più probabilmente Lombardi Antonio. Quando sono nata mio padre poteva avere circa 40 anni ed aveva già 1 o 2 figli. Io lo ricordo come un signore elegantemente vestito, che veniva alla domenica a prendermi per andare a passeggio con lui nel parco vicino casa. Oggi sicuramente non c'è più ma probabilmente ci sarà qualcuno che lo avrà conosciuto. Io cerco solamente la parte delle mie origini che mi manca. Grazie |
Post n°12 pubblicato il 04 Febbraio 2007 da Radici0
Mi chiamo Maria Teresa nata a Chieti 11/09/54 nome datomi dallo stato Borrini, sono rimasta nell istituto provinciale per l infanzia di Chieti fino a Maggio del 56 quindi sono stata adottata da genitori di Roma. Sò che insieme a me, nel brefotrofio c era anche mio fratello più grande di me, presumibilmente di 2,3,4,5 o 6 anni, adottato dopo il 56 in America. Conosco di lui solo il nome di battesimo " Domenico ". Vorrei tanto trovarlo. Mi potete aiutare? Dalle mie ricerche sono venuta a conoscenza che mia madre naturale si chiama Domenica, vive a Sanremo, si è sposata, dovrebbe avere 80 anni, ha una figlia nata nel matrimonio, ed un altro figlio precedente a i due che ha abbandonato a Chieti riconosciuto ( la figlia 40 anni più o meno Patrizia il figlio sui 60 Antonino). Le persone che mi hanno fornito tutte queste notizie si sono rifiutate di darmene altre e di dire alla madre naturale, che loro conoscono bene,che la vorrei conoscere e vorrei perlomeno sapere la data di nascita del fratello abbandonato come me. Conoscendo solo il nome Domenico è decisamente difficile venire a capo della ricerca. Mi potete aiutare? Grazie a tutti |
Post n°11 pubblicato il 04 Febbraio 2007 da Radici0
All'anagrafe risulto essere nata il 09/11/1982 (tuttavia potrei essere nata qualche giorno prima). Mi è stato detto che sono stata forse portata all'ospedale "Mangiagalli" di Milano oppure che mia madre ha partorito li senza volermi riconoscere. Sulla cartella clinica dell'ospedale "Mangiagalli" risulterebbe che il mio nome sia Alberta Riva e che mia madre mi avrebbe partorita in auto pubblica e che era confusa e reticente; ha inoltre avuto due parti precedenti al mio. Sono nata prematura di 7 mesi e affetta da itterizia. Forse mia madre era una ragazza madre del sud. Il nome che mi è stato dato in ospedale (che sia vero oppure no non lo so) è stato poi modificato dai miei genitori adottivi in Marta. Se qualcuno mi aiuta a ricostruire la storia... lo ringrazio di tutto cuore, Marta |
Post n°10 pubblicato il 04 Febbraio 2007 da Radici0
SONO NATA IL 1 APRILE 1 981 - ROMA è solo un anno che ho scoperto e non saputo direttamente dai miei genitori di essere stata adottata. ...non sono ancora forse del tutto serena ma ho bisogno di sapere e di capire. A volte penso che mi basterebbe solo guardarla negl'occhi per trovare un pò di me in lei... Mi chiamo Silvia ed ho 24 anni sono nata a Roma il 1 Aprile del 1981. HO BISOGNO DI LEI... |
Post n°9 pubblicato il 03 Febbraio 2007 da vita1954c
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Post n°8 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da carlaservidio
1:25 via WEB UNA BIMBA DI NOME "MARIA" Quel mattino facendo una capatina sul terrazzo di casa nostra, avevo visto che c'era un bel sole per essere al 1 di Ottobre, avrei dovuto diffidare di quella bella giornata, invece come ogni volta che le giornate sono soleggiate il mio cuore era felice, non ricordo che giorno della settimana fosse, a me sembrava un giorno normale, ma mio figlio Andrea dice che era domenica, forse lui ha ragione. Mia madre era da un po' di tempo che aveva un fibroma, era ingrassata spaventosamente, mi ricordo che mangiava delle terrine enorme di insalata; eravamo tutti e quattro sedute in sala da pranzo e stavamo facendo colazione, erano circa le 9.30, tardi e mia zia ci invitava a sbrigarci perchè doveva pulire la casa, (quando non lavorava il suo chiodo fisso erano le pulizie, spostava tutto: frigo, lavatrice, cucina, ribaltava completamente la casa, noi, nell'attesa restavamo sul terrazzo finchè non aveva terminato).Intravedemmo mia madre che si recava in bagno, non so quanto tempo passò, ad un certo punto udimmo un vagito di bambino, noi tutti corremmo verso la porta del bagno, mia zia che gridava il nome di mia madre dicendole di aprire la porta, ancora oggi mi rimbomba nelle orecchie la sua voce: "Francine apri! Francine non fartelo ripetere!", e, lei non apriva, sentivamo l'acqua del water che scorreva fragorosamente, poi più niente. Dopo un po' udimmo aprirsi l'acqua della vasca da bagno, noi eravamo sempre fermi in corridoio davanti alla porta, ad un certo punto zia portò i miei fratellini sul terrazzo e disse a mia madre che se non avesse aperto quella maledetta porta, avrebbe rotto il vetro,.....quanto tempo passò non lo so,....finalmente la porta si aprì, una nube di vapore acqueo ci investì, una bimba con tanti capelli neri era adagiata sul fondo della vasca e l'acqua bollente continuava a scorrere, mia madre con un viso stravolto ci guardava....zia corse e chiuse l'acqua, la bimba restò dov'era, nessuno la toccò, pareva morta, zia mi guardò e mi disse di correre a telefonare a zia Clementina, (sorella più grande di loro due), l'ascensore non funzionava, mi rivedo scendere quelle scale come una pazza, mi rivedo dal tabaccaio di V.le Corsica mentre telefono alla zia e le spiego l'accaduto, mi rivedo risalire quelle scale che non finivano mai, otto piani, e quei otto piani li feci per ben quattro volte, e, mentre scendevo e salivo piangevo e pregavo, pregavo e piangevo, ma per chi, per mia madre, per noi o per la mia sorellina, ancora oggi non riesco a far mente locale, ma le lacrime le ricordo, tutti mi guardavano ed io non capivo....suonarono alla porta, c'era l'ambulanza, mia madre fece segno a zia di mandarli via...cosa dice....cosa fa.....vanno via....passa del tempo, arriva mia zia Clementina (donna sveglia, pratica ed efficente), entra in bagno, prende la bimba e la poggia dentro una bacinella di colore azzurro, povera piccola....queste sono le braccia amorevoli che ti hanno accolto? Solo una bacinella di plastica!....e, questo è il seno di tua madre?.....mi mandano ancora una volta a fare una telefonata, mi dicono di dare il nostro indirizzo completo, la scala, la via, ecc.....devo solo dire di venire immediatamente, la mamma è impazzita....cosa mi sarà passato mai per la testa, faccio tanta fatica a raccontare, eppure vorrei, lo vorrei tanto........vedo poliziotti, tanti, lettighieri, gente che va e viene....mia sorella sempre deposta dove mia zia l'ha adagiata, nuda, nessuno si occupa di lei, povero esserino innocente, continuo a piangere, nessuno mi dice nulla, sono lì davanti a loro ed è come se fossi un fantasma,....vi prego guardatemi, ci sono anch'io, qualcuno per carità mi dica qualcosa....perchè tutti quei flasch, cosa fanno in casa nostra, perchè le scale sono piene di persone, perchè, perchè.....mia madre viene portata via, un poliziotto prende la bacinella.....ci guarda e chiede a mia zia: "Come volete chiamarla?", - "Maria", rispondo io, si girano verso di me, ora finalmente mi vedono, mi sentono...."Va bene", dice il poliziotto, si chiamerà "Maria", prende un asciugamano, lo mette sulla bacinella per cercare di coprirla... vanno via, la portano così....come un oggetto, sin'ora nessuno l'ha presa in braccio, nessuno le ha dato un bacio, non ci sono state mani che l'hanno accarezzata....ma perchè è nata, se già i suoi primi attimi di vita sono tremendi?....ho voglia di prenderla in braccio, voglio abbracciarla, baciarla, le voglio già tanto bene, ho voglia di dirle che non è sola, ci sono io, l'amo.... Non la rivedrò mai più, mia madre l'ha lasciata, non la vuole, resteremo in quattro, so che non è vero, ma così deve essere! Guardo l'orologio, sono le 10.30....è trascorsco solo un'ora, un'ora che non cancellerò mai più dalla mente, un'ora che mi segnerà profondamente per sempre, riportando nel mio cuore la stessa angoscia e disperazione di quel giorno, tanto breve, eppure così lungo per me. Un'ora che dura da 38 anni, ed ogni volta mi chiedo:"Maria sei ancora viva? Sei stata adottata? Ti hanno voluto bene? Hai mai pensato alla tua famiglia d'origine?" - Come vorrei poterti incontrare e finalmente darti quell'abbraccio che quando tu nacqui non potei darti, un giorno c'incontreremo vedrai....e tutto il bene che è dentro di me finalmente esploderà e tu capirai che sei stata amata almeno da tua sorella Carla. Sarà questo il motivo per cui adoro il colore azzurro? Avevo solo 14 anni, capite? Io stessa ero piccola, e, tutti questi fatti sconvolsero a tal punto la mia mente che non volevo più continuare a vivere, non volevo che la gente mi guardasse e additasse.....Andammo in collegio, il tempo passò, la gente del posto però non dimenticò, mia madre cambiò casa, ne trovò una in affitto in Via Stoppani, cercammo di andare avanti, nessuno mai parlò più di quel giorno, mai un accenno, un gesto, niente di niente....ma io non ero più la stessa, il mio isolamento aveva cominciato a prendere piede, e, sarà così sempre di più, finchè non cercai la soluzione dei problemi attraverso il suicidio o finti suicidi...... |
Post n°7 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da carlaservidio
Inviato da vita1954c il 10/09/06 @ 01:08 via WEB Riflessione sul sistema dei bimbi adottati negli anni 70 Oggi in italia è molto più difficile adottare un bimbo comprandolo come si faceva in quegli anni in cui nacque Diego-Franz, (il sitema era molto corrotto), queste cose oggigiorno avvengono, sì, ma nei paesi dell'Est: Ucraina, Russia, Romania, ecc. ecc. con una cifra intorno ai 20.000,00 euro. Non scandalizzatevi, il commercio di coloro che a tutti i costi desiderano diventare genitori è ampio e sporco, sarebbe quasi da non crederci, eppure è tutto vero! Tutti desiderano un bimbo appena nato, non grande...così ci sono una marea di bambini negli orfanotrofi...a fine anno chiuderanno, ma siete davvero convinti che cambierà qualcosa? O ci sarà ancora un sistema per una sporca speculazione su esseri viventi che hanno dei sentimenti? All'epoca non c'era bisogno di espatriare per comprare-adottare un bimbo, tutte le ragazze madri erano sottoposte alla tutela del Tribunale dei Minori di Milano, su tutto sovraintendeva un'assistente sociale da loro scelta, molte erano senza scrupoli, molte erano brave persone, non ricordo il nome della mia, l'ho rimosso dalla mente,................... (già rimosso! La mente è una macchina perfetta, in grado di rimuovere totalmente quel qualcosa che non ci piace, viene praticamente cancellato, non esiste più, semplicemente non lo ricordi, non si finge), ma vi giuro che se tale nome lo ricordassi, lo scriverei in questo blog. Sin dai primi colloqui, queste stronze tentavano in tutti i modi di convincerci a lasciare i nostri figli, le parole che usavano spesso erano: - Per amore del bimbo che aspetti. - Non pensi di dargli un'esistenza migliore? - Avrebbe una vera famiglia. - Tu cosa puoi offrirgli? - Lasciarlo è il gesto d'amore più grande che puoi avere nei suoi confronti.................................... E di seguito con mille altre frasi. Quando si rendevano conto della decisione irrevocabile di qualcuna lasciavano cadere il discorso, per poi piombarti addosso nei momenti di fragilità...e quale momento è più fragile per una ragazza-madre quando si vede sola in un letto d'ospedale e con poche prospettive davanti? Il loro sporco gioco veniva così fatto.... ti liberavano di un peso e loro incassavano una barca di soldi! Che schifo! Ho assistito a ragazze che hanno firmato ...troppo tardi si sono pentite del loro gesto, non si torna più indietro...una firma è..... puoi essere libera, una firma e per tutta la vita ti porti dentro il dolore di aver lasciato tuo figlio...quando nasceva nemmeno te lo facevano vedere, veniva portato via immediatamente, e tu tornavi una ragazza come prima....ONESTA agli occhi della gente. Una firma per legge vuol dire rinuncia e la Legge non ha sentimenti, solo codici d'applicare... Suor Bortolina, contravvenendo alle regole imposte dalla Casa Madre, ci parlava spesso, ci invitava a riflettere prima di commettere un qualcosa di cui poi ci saremmo pentite. Oggi sono lieta di non aver firmato, di essere stata tanto forte e coraggiosa nei momenti in cui ero davvero sola, e, sono contenta di poter raccontare il tutto. Erano gli anni 70, e le ragazze (alcune) erano delle stupidotte, io compresa. |
Post n°6 pubblicato il 31 Gennaio 2007 da Radici0
Inviato da FATTI2003 il 12/12/06 @ 08:49 via WEB La mia storia comincia nel vecchio ospedale San Giovanni di Roma dove sono nata l'11 novembre del 1934. Molti anni fa all'interno dell'ospedale c'era un reparto, chiamato 'le Celate', riservato alle donne che volevano restare nell'anonimato, a volte partorendo anche con il volto coperto. Molti dei neonati venivano poi lasciati nello stesso ospedale, come è accaduto a me. Le 'celate' erano soprattutto donne che appartenevano alla borghesia romana. Le loro gravidanze erano talvolta il frutto di relazioni con gerarchi fascisti o comunque con persone di ceti altolocati. Non ho mai accettato alcuna proposta di adozione, non abbandonando mai la speranza di poter ritrovare la mia vera madre. Dopo aver trascorso i primi giorni di vita al brefotrofio di Roma, fui affidata ad una balia di Ripi, un paese in provincia di Frosinone. E' qui che venivano spesso a trovarmi due signori, uno anziano e l'altro un po' più giovane, portandomi molti regali. Finché un giorno queste stesse persone mi condussero in una villa per farmi conoscere finalmente la donna che mi aveva messa al mondo.Ricordo però di aver aspettato invano in una stanza con la volta circolare e con degli affreschi raffiguranti due angeli e delle rose. In seguito, mentre frequentavo il collegio San Filippo Neri di Roma, ricordo un altro strano episodio accaduto durante una messa celebrata a Sant'Andrea della Valle: una donna dal volto coperto mi si avvicinò chiedendomi se avessi fatto la comunione, e poi mi regalò una banconota rossa. Ma, per tutta la vita, il mio pensiero costante è sempre rimasto quello di potere svelare un giorno il segreto che sta dietro alla mia nascita e conoscere la persona che l'11 novembre del '34 decise per qualche motivo di separarsi da me. Presso il brefotrofio di Roma esiste una lettera scritta dalla mia vera madre , ma in Italia nessuna legge mi consente di venirne in possesso. Tutti i tentativi e le ricerche condotte fino ad ora sono sempre state bloccate proprio quando si era vicini alla verità. L'unica notizia su questa misteriosa lettera è che sulla busta ci sono due iniziali: 'C. P.' Ho preparato un appello, rivolgendosi a mia madre con queste parole: "Signora C. P. che l'11 novembre, alle ore 3,23 minuti deste alla luce una bambina all'ospedale San Giovanni vi prego, non andatevene, non negatemi il diritto di sapere la mia identità. Non andate avanti al giudizio di Dio senza aver dato giustizia a vostra figlia, perché lì non si concedono attenuanti. Ho visto morire tante persone, anche i più duri si sono ravveduti e ora prego Dio di non farvi morire, di ravvedervi..." "Di mia madre non mi hanno potuto dire il nome, perché è ancora viva. So che ha 85/95 anni, è una suora di clausura e vive in un convento del nord. Si fa chiamare suor Marianna, Adesso quello che mi interessa è ritrovarla". Alla mia ricerca manca l'ultimo tassello: incontrare mia madre. Il segreto della sua identità è tuttora nascosto in una lettera sigillata con sopra le iniziali "C. P.", conservata nel brefotrofio in cui sono vissuta a Roma. Nessuna legge, però, mi consente di conoscerne il contenuto. I progressi recenti delle mie ricerche mi hanno consentito una ricostruzione della vita di mia madre. Sarebbe originaria di un paese della Campania e, nel 1934, sarebbe stata una novizia in attesa di prendere i voti. Io sarei nata da una sua relazione con un principe romano, ormai deceduto. Dopo aver partorito senza riconoscermi, sarebbe entrata in un convento di clausura col nome di suor Marianna. Dalle informazioni in mio possesso oggi si troverebbe in un convento della Valle d'Aosta le cui suore, però, smentiscono. Ho anche scritto un libro "LE CELATE" dove descrivo 50 anni di calvario e il muro di omertà contro il quale mi sono scontrata. (Rispondi) |
Post n°5 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da Radici0
UN APPELLO IMPORTANE. SONO UNA MAMMA BIOLOGICA, ALLA RICERCA DI SUA FIGLIA, NATA IL 6 GENNAIO 1984 A PALERMO, TOLTA CONTRO LA MIA VOLONTA', CHI PUO' AIUTARMI?
« Lettera per mia figlia» Cara bambina mia, P.S.: RINGRAZIO TUTTE LE RAGAZZE CHE MI HANNO SUPPORTATA COI LOROCONSIGLI E DI AVERMI DATO LA FORZA, CON IL LORO SOSTEGNO MORALE, DI RACCONTARE LA MIA STORIA. UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A PAOLA (tu lo sai perché). VI ABBRACCIO. |
Post n°3 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da Radici0
DAL BLOG DI PAOLA 9/9/1974 UN APPELLO IMPORTANTE. CHI E' NATO IL 6 GENNAIO 1984? CIAO Ragazzi, oggi giorno PRIMA della Befana pubblico nel mio blog la lettera di un'amica che mi ha chiesto di farlo.Lei vive in Belgio, e' una giovane e dolcissima donna alla ricerca della sua prima figlia, nata proprio il giorno dell'EPIFANIA a Palermo il 06/01/1984. Diamo coraggio a questa signora; sono poche le madri naturali che arrivano a tanto, molte rimuovono per sempre quella parte della loro vita, troppo dolorosa, perche' lasciare un figlio non e' mai una cosa leggera. Altre non sanno cosa fare, magari pregano per lui tutte le sere, ma non si attivano. Anche perche' la legge impedisce a loro ogni informazione, se per noi e' impossibile, lo e' ancora di piu' per loro. Altre pensano che e' meglio cosi', non cercano per rispetto della loro vita (ed e' giusto, ma dall'altra parte, e' giusto conoscersi dopo tanti anni) etc. |
Post n°1 pubblicato il 28 Gennaio 2007 da Radici0
CHI SIAMO? Questo blog viene aperto il giorno dopo il 27 Gennaio 2007 (GIORNATA DELLA MEMORIA) con uno scopo ben preciso, quello di non dimenticare le atrocità che migliaia di ebrei subirono e la disperazioni di milione di persone che da anni stanno cercando i propri cari....chi siamo e da dove veniamo, una domanda che spesso coloro che sono stati adottati si sono posti. Un blog aperto a tutti coloro che cercano disperatamente da anni figli, genitori, consanguinei di cui non sanno più niente per i più svariati motivi e che non potranno mai arrivare alle loro radici se non tramite la speranza che alberga in loro e la continua ricerca della verità fatta con tenacia e senza mai demordere dallo scopo prefissato. A tutti coloro che vorranno pubblicare i loro messaggi io auguro di cuore che tutto possa risolversi al meglio e che possano riuscire finalmente a riabbracciare le persone amate ma, che volto non hanno. |
INFO
PER FAVORE FATE GIRARE QUESTO VIDEO. GRAZIE!
Carla Racconta!
FACCIAMO UNA CATENA D'AMORE
MADRE CERCA FIGLIA
(LA SUA STORIA)
NATA A PALERMO IL 6/01/1994
SONO NATO AD ANDRIA (BA)
IL 12/09/1969
Il tuo cuore è fra le mie mani