Tony Albert Brewster - T.A.B.
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# 277

     Avrai la volta di un temporaleEsisteva (come lo ricordo) un cirmolo rosatonel tramonto, sull'appiglio dei fossi.Raccontava di alcune dita intrecciate e di un lago profumato all'erba cipollina,si commuoveva a vedere quei cuori di nasturzio abbracciarsi ed intrecciarsi, confondersi e mitigarsi.Parlava da solo e da vecchio, quella pianta,perché i suoi fantasmi di amantierano scomparsi appena sopraggiunto…
 

# 277

 Quando apparvi io, lei era già sparitaPassò e dettò il tempo:era una donna che filtrava la notte dalla pioggia, e prosciugava quando parlava le mie solitarie goccedi lirica.Quando scomparve abbandonai la perfetta coesione degli endecasillabi, ricordo perfettamente che vissi da straccione,ubriaconee Orfeo intirizzito.Persi tutto, ricordando quelle cose, ma se ancora attraversasse gli oggettidel mio desiderio…
 

# 276

 Per fare un alberoPenso che la Verità sia un attimoconsustanziale,un ceppo: tutto quello che rimanedi un abete stroncato.Ma mai ammazzato; solo sospeso fra luna e sole,appena convertito alla rinascita,che bussa forte alla tua Storia.Che non offre più refrigerio, forsecon le sue frondema si avvicina alla terra in modo paradossale ed inevitabile.E dal suolo abbraccia miceti che prima, forse,…
 

# 275

Val-LouronIl mio soggetto è alquanto semplice: gretie polle.Il necessario, insomma, per avviarla, stretti nella mano alla fonte e bagnarsi circondati da paulonie,e camelie bagnate a riflessidi Noi Dueche a malapena ci siamoconosciuti,ma fermati per sempre nel turbinosoribollio  delle piccole, ma feroci onde causate da un Amore,nobile e povero come la sete.     
 

# 274

 Hamelin e il suo pifferaioKuno scende dalla golf rosicchiatae si avvicina quella specie di fattoria con un fianco scoperta e una spinaenorme,che gli affiora dal fianco dove stanno i recinti delle vacche...Lo vedo affrettarsi con quel passo sghembo, lui nato con un piededi solo due centimetripiù corto dell'altro,ma abbastanza da lasciarlolievemente claudicante a vita.Lui che…
 

# 273

 IzakOsservami pure, perchésono altro da una rosa,ma anche altro dauna spina cieca.Sono diverso dal cieloma non muoio al buio;rincorrendo il pollinemi sono accorto di respirare bene:di sopravanzarein altezza la paura,di sorprendermicon il cuore in manoe la felicità sottoil cuscino,zeppo delle stesse piumeche adopero per volare,mentre gli uomini riposano insicuri.
 

# 272

 Sebastiano D'Arco (Versetto 13; 1, 11 - 12)V'era un cielo, e le storie appiccicate a bizzarri bastioniveleggiavano in un turgore tremante di stracci;lingue amaranto crescevano a cespi, esistevaun tepore che mi legava a casa, Io, mia mogliee tutta una serie  di eredi e antenati, richiamava il vento grappoli di tagliole disinnescate, tarassaco e peonia avvinghiati, lamine di…
 

# 271

 I giorni hanno le gambe lungheIl terreno è sgombro,aria da ovest che intaglia in fondo unavecchia fabbrica di birra ma non solleva foglie, come quando spostava le primissime illusioni.Belgio, vicino Namur,gambe molli,respiro affannoso,sollievo e funghi per niente commestibili,cuffie con qualche musica che ti entra da un orecchio ed esce dal cervello.Dove siete, entusiasmi?Avete abdicato alla noia,…
 

# 270

 KUNOPrimavera? Estate? Autunno? Inverno?Era Kreuzberg, 1997. In Berlino.Ed era il 15 agosto. Ferragosto,compleanno di mia madre...Kuno parlava prima che uscissimo;e mi parlava di sua nonna Sybilleche era originaria di Cottbusnel Brandeburgo,ma aveva deciso di abitare nei dintornidi Sielow zona agreste,per amore del nonno, Helmutche faceva ancora il contadino frantumandosi le ossae stirandosi spesso i muscoli.Sybille...…
 

# 269

 Battezzami, di nuovoLe notti tormentatesonoun semplice preludio,a quello che chiamanoorizzonte.Senza sapere, sprovveduti,che il cielo si pronuncia:"Arcobaleno del mio Amore."My love will turn you on
 

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