REGINE SOLE...

Burrasca di fine agosto.

L'estate, che ti costringe la sera a tenere tutte le finestre aperte, regala qualche volta dei siparietti tristissimi.

Tra l'altro siamo immersi nel silenzio della campagna, quindi tutto è amplificato, e quindi più imbarazzante per tutti. Ieri sera, probabilmente, c'è stata una congiunzione astrale negativa per cui si sono susseguite nel giro di tre ore ben quattro litigate in altrettante abitazioni...come i neonati nella nursery dell'ospedale, che appena attacca uno a piangere, gli altri lo seguono a ruota.

Danni: un piatto rotto, porta del frigo sbilenca, ingresso sul davanti imbrattato dai resti della spazzatura lanciata sul vialetto.

Feriti: nessuno, a parte qualche dignità scivolata via con l'acqua dell'irrigatore automatico, e qualche colpo incassato senza nessuna speranza di essere digerito.

Motivi: i soldi per due genitori separati che ancora non si sono messi daccordo su come mantenere il figlio; questioni familiari più o meno inquietanti per Mork e Mindy; le vacanze e dove lasciare il cane per i sessuologi; ma il peggiore, il litigio più brutto se lo sono aggiudicati Borderline e la Bellona.
Lui è partito in quarta ed ha sbraitato nonostante lei lo pregasse di abbassare la voce... e quando lei ha cercato di chiudere la finestra, lui l'ha fermata e l'ha chiusa lui sbattendola più volte ma senza chiudere la maniglia, quindi no chiudendola; lei gli ha fatto vedere la pasta che aveva preparato e lui ha sbattuto il piatto per terra ed ha aperto il frigo con violenza per prendere qualcos'altro da mangiare.
Poi il litigio è andato avanti fino a placarsi verso mezzanotte.

Stamattina tutto tranquillo...facevano colazione insieme fuori in giardino.

Sono grata a questa mia situazione che spesso denigro e che non mi permette di avere una vita coniugale stabilmente routinaria: dentro ad una tempesta così, io non mi ci ritroverò mai.

Ci conosciamo e ci conosceremo sempre troppo poco per arrivare  atirarci i piatti.

Back home.

Questa mattina, alle ore 06.02, ho spalancato gli scuri della porta finestra della cucina e, non appena ho sentito il profumo del giardino che si mischiava con quello del caffè appena fatto e del sapone con cui mi ero appena lavata la faccia, ho sentito di essere a casa.

Definitivamente.

E già sento sapore di esistenza che riprende, dei soliti ritmi che cadenzano questa mia vita semplice, senza aspettative troppo elevate, ma assolutamente e profondamente attenta ai piccoli particolari.
Ho sempre pensato che una delle grandi fortune, sia quella di avere dei sogni che sono realizzabili... la prima volta che l'ho pensato e mi sono chiesta "quali sono i tuoi sogni?", la risposta è stata: "Essere magra e laureata". Negli ultimi dieci anni ho perso diciotto chili, di cui sei negli ultimi quattro mesi, mentre negli ultimi vent'anni ho raggiunto due volte l'altro obiettivo, anzi, presto tre.

Poi, il sogno di un figlio...ed è arrivata la Princi.

E ora? Quali sono i sogni?

Essere libera come un tempo.

E così mi sono data il benvenuto da sola nel mondo di chi ha sogni IRrealizzabili. 
Bentornata a casa comunque, vecchia ciabatta.

P.S. Faccio impressione quando mi parlo da sola. Ancor di più quando mi giudico e mi analizzo.

Stop.

Rientrata solo per cambio mare-montagna. Stop.

Dieci giorni trascorsi persa tra turchese e verde pino. Stop.

Altro mezzo chilo perso, quando credevo di averne accumulati due. Stop.

Molte riflessioni e un bel pò di conclusioni, che al rientro verrano manifestate anche qui. Stop.

Proiettata verso settembre, mi preparo all'ultima battaglia. Stop.

Ho iniziato a fare tacfit. Stop.

Buon Ferragosto.

C'č stata baruffa nell'aria...

Fine settimana interessante, di shopping forsennato in vista delle vacanze e di amici ritrovati.

Alcuni era davvero un bel pò che non li vedevo, in particolare una coppia, che chiamerò Gerge e Mildred; abbiamo cenato insieme sabato sera, un classico pizza e birra sotto il gazebo del mio giardino. Tutto filava liscio, sui soliti discorsi di aggioranmento sulle questioni personali, un pizzico di commento sulla crisi, immancabile il cenno al caldo soffocante...insomma, una tranquilla serata di zanzare tenute lontano da zampironi e Autan.

Finchè si è aperta la questione vacanze, su cui George e Mildred devono aver dibattuto parecchio durante tutta la primavera, senza arrivare ad alcun accordo.

Ma è stato fantastico imparare come ci si può scannare verbalmente, senza mancarsi MAI di rispetto e discutere serratamente quindici minuti, per poi cambiare discorso, senza musi, ripicche, cattiverie gratuite.

George e Mildred stanno insieme da 33 anni... e sono ufficialmente i miei miti coniugali.

Non c'č peggior sordo...

Una ferita non equivale alla morte di un amore.
Una ferita è mille volte peggio della morte, è il trascinare un dolore, un illusione di guarigione (che se mai ci fosse lascerebbe comunque l'evidente cicatrice con annesse le fitte di stagione), una inutile agonia lenta e falsa, terreno fertile per i germi della incomprensione, della gelosia e della rabbia.
Se la decisione di pugnalare è presa, che si sia decisi e che si tronchi ogni flusso di vita di quell'amore, non togliendo il diritto all'altro di farsi una ragione. Di ricominciare.

Se si è deciso di pugnalare, si accetti di saldare il conto, di pagare il pegno della vita che cambia, e che potrebbe anche essere peggio. Si abbia il coraggio di andare fino in fondo, perchè se è possibile una resurrezione, è quella del cuore.

La terribile frase "non ti amo più come prima, ma voglio stare con te", ha il sapore dell'osceno compromesso tra cosa voluta e cosa opportuna, e il cuore innamorato non lo vede e lo accetta come passaporto di speranza, di veder tornare l'amore.

E, se non si ha modo e maniera di finire, che il coltello venga tenuto ben riposto, e che gli sforzi siano quelli rivolti ad una vita dignitosa, rispettosa, e che si tenga per sè la gestione dei propri subbugli.

In amore, le mezze misure non smettono mai di sanguinare...

Vorrei dire tutto ciò ad una cara, carissima amica, che da sei mesi tiene in sospeso un pover'uomo. Dopo venticinque anni di matrimonio. con annessa mezza confessione di tradimento.

Però, dice che c'è ancora una percentuale di amore...