Tra le mie parole...

Una parola è morta quando vien detta, dicono alcuni. Io dico che comincia a vivere soltanto allora.

 

AREA PERSONALE

 

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Dai il meglio di te...

L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI
TE

 

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Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano

e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.

Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.

 

 

Ce la fece quel giorno
Nino a dire di no
e fu come un inferno
che si scatenò.
Quel giorno Dio non era lì.
La famiglia, la scuola,
tutta la città
non sapevano niente,
forse, chi lo sa...
Comunque Dio non era lì.

Ce n'è troppa di violenza
contro l'innocenza
che alle volte il cuore non ce la fa.
Meglio la vergogna
che l'indifferenza
chi parlerà, chi tacerà, chi piangerà
Nino vola già, Nino vola già.

Vide un grande portone
mezzo aperto, entrò,
ma non c'era nessuno
e così aspettò.
Quel giorno Dio non era lì.

Ce n'è troppa di violenza
contro l'innocenza
che alle volte il cuore non ce la fa.
Meglio la vergogna
che l'indifferenza
chi parlerà, chi tacerà, chi piangerà
Nino vola già, Nino vola già.

Ce n'è troppa di violenza
contro l'innocenza
che alle volte il cuore non ce la fa.
Meglio la vergogna
che l'indifferenza
chi parlerà, chi tacerà, chi piangerà
Nino vola già, Nino vola già.

 

 

 

 

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Pasqua da me...Pasqua per tre!

Post n°33 pubblicato il 07 Aprile 2007 da road_to_mandalay_AN

immagineNo, no, nooooooo…non ce la faccio!!!
Pure Pasqua no. Bastaaaaaaaaaaaaaaa….smettetela di perseguitarmi con ste feste comandate…non ce la faccio più!!!
Ci sono diversi motivi per cui non sopporto la Pasqua…il motto dice: “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. NO, a casa mia sto motto diventa: “Natale con i tuoi, Pasqua pure”. Ma perché??? Perché non è possibile passare il giorno di Pasqua come qualunque altra domenica dell’anno???
Sembra che in quel giorno tutti diventino degli emeriti morti di fame…e i parenti arrivano a frotte, come un plotone della terza guerra d’indipendenza dentro casa mia.
Ma non è solo un problema di persone con cui condividere quel giorno…se fosse un normale pranzo tra parenti potrebbe pure essere tollerato…ma il giorno di Pasqua è tremendo. Prima di tutto mi ritrovo in casa quei parenti che non vedo da 45 anni, quando ancora me ne stavo tranquillo dentro gli organi riproduttivi di mio padre…quei parenti di cui ignoro l’esistenza e ogni tanto mi chiedo se siano vivi o no. Inoltre, come se avere 50 persone in casa non fosse sufficiente, la giornata “particolare” richiede un sorriso a 350 denti, tipo pubblicità della Mentadent. Anche se sono andato a letto tre ore prima del pranzo, il giorno di Pasqua sono bandite occhiaie e musi lunghi…sono obbligato a sorridere anche al parente che ogni anno fa lo stesso regalo: il mitico tronchetto alto un metro…che uno vorrebbe dirgli: “Ma cavolo, se ogni anno vedi che non sappiamo dove metterlo sto tronchetto…che cavolo continui a regalarlo???”. Non so, scherzi del destino.
E tra vestiti nuovi, cravatte variopinte e odore di naftalina per quelli che hanno riciclato il vestito dell’anno precedente, si apre il triste rito del pranzo. Il giorno di Pasqua a casa mia, si fa a gara a chi prende prima l’indigestione. Ogni anno è la stessa storia: mamma, all’improvviso subisce il raptus da Prova del Cuoco. Si trasforma in Antonella Clerici e comincia a cucinare l’inverosimile. Se ogni altra domenica un primo e un secondo sono più che sufficienti…il giorno di Pasqua…ci sono tre primi (mediamente) e giù con arrosti, fritture e chi più ne ha più ne metta. Un pranzo che dura all’incirca dalle 12.30 alle 17.30 che quando mi alzo dal tavolo sembro un cinghiale in savana e non riesco nemmeno a superare la porta della cucina.
Ma il momento topico arriva al momento del dolce. Puntuale arriva la colomba con tre chili di uvetta e canditi…io detesto i canditi e le uvette e mamma che lo sa, mi guarda con quel sorriso inebetito e mi dice…ma dai ce ne sono così pochi, toglili! Così pochi???? Ma stiamo scherzando??? Ogni colomba ha così tanti canditi che sembra in preda ad attacco di foruncoli pasquali, di quelli che vengono mediamente dopo aver mangiato tre chili di cioccolato. Provateci voi a staccarli tutti uno per uno…cavolo, arrivo alla cena che è ora di ricominciare a mangiare.
E le uova??? Vogliamo parlarne…tutte ste uova pubblicizzate, specie per le sorprese che, leggendo l’etichetta ti sembra che dentro ci sia una Ferrari o una Maserati e poi le apri e cosa trovi??? Una bambolina delle Winx, un vestitino per la Barbie, un portachiavi con il ciuccio…non voglio dire che compro l’uovo per la sorpresa…sarebbe preoccupante. Ma cavolo uno spende più di dieci euro per un etto di cioccolata e un vestitino da bambola…che poi, se non c’hai la bambola, cosa ci fai???? Fatemi capire…
Dopo pranzo…è la fine. I nonni che collassano sul divano in preda al sonno acuto e gli altri che girano per casa come zombie senza meta…fino a quando la voce della mamma tuona: “Allora, apparecchiamo per cena?”. La cena??? Ma cavolo, abbiamo finito di pranzare da mezz’ora e apparecchiamo per cena??? Lo stomaco vorrebbe contorcersi e ribellarsi per dire no…ma la seduta a tavola è inevitabile…e l’intestino, in preda ad una crisi di panico, comincia a vedere arrivare gli stessi alimenti del giorno (tanto diciamocelo, a cena si mangiano gli avanzi del giorno)…e giù ancora cibo…come oche ingrassate!
Insomma la Pasqua è un gran tormento…diciamocelo chiaramente, almeno a casa mia. Ma in fondo è sempre Pasqua e, come per Natale, a Pasqua siamo tutti più buoni. Che ben vengano i parenti dimenticati, le pietanze della mamma impazzita e i nonni collassati sul divano…la vita è fatta di attimi brevissimi…chissà se un giorno mi ritroverò a rimpiangere quei pranzi lunghissimi.
Ora ce li ho e me li tengo…fortuna che Pasqua viene una volta l’anno!!!
Buona Pasqua a tutti, di cuore…che vi porti tanta felicità, allegria e spensieratezza…a chiunque passi di qui e anche a chi non passerà…per la par condicio!!!

La tradizione di tutte le generazioni passate pesa come un incubo sul cervello dei vivi.
Karl Marx

 
 
 
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Un blog di: road_to_mandalay_AN
Data di creazione: 10/01/2007
 

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Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone
Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano
E non la smettono mai
Sempre e per sempre tu
Ricordati dovunque sei, se mi cercherai
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai
Ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora
E tendere la mano a mani vuote
E con le stesse scarpe camminare per diverse strade
O con diverse scarpe su una strada sola

Tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai
Pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano, lasciano il tempo che trovano
E il vero amore può nascondersi, confondersi ma non può perdersi mai
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai

 

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Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

 

 

Non avrai altro Dio, all'infuori di me,
spesso mi ha fatto pensare:
genti diverse, venute dall'est
dicevan che in fondo era uguale.
Credevano a un altro diverso da te,
e non mi hanno fatto del male.
Credevano a un altro diverso da te
e non mi hanno fatto del male.

Non nominare il nome di Dio,
non nominarlo invano.
Con un coltello piantato nel fianco
gridai la mia pena e il suo nome:
ma forse era stanco, forse troppo occupato
e non ascoltò il mio dolore.
Ma forse era stanco, forse troppo lontano
davvero, lo nominai invano.

Onora il padre. Onora la madre
e onora anche il loro bastone,
bacia la mano che ruppe il tuo naso
perché le chiedevi un boccone:
quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.
Quando a mio padre si fermò il cuore
non ho provato dolore.

Ricorda di santificare le feste.
Facile per noi ladroni
entrare nei templi che rigurgitan salmi
di schiavi e dei loro padroni
senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.
Senza finire legati agli altari
sgozzati come animali.

Il quinto dice "non devi rubare"
e forse io l'ho rispettato
vuotando in silenzio, le tasche già gonfie
di quelli che avevan rubato.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.
Ma io, senza legge, rubai in nome mio,
quegli altri, nel nome di Dio.

Non commettere atti che non siano puri
cioè non disperdere il seme.
Feconda una donna ogni volta che l'ami, così sarai uomo di fede:
poi la voglia svanisce ed il figlio rimane
e tanti ne uccide la fame.
Io, forse, ho confuso il piacere e l'amore,
ma non ho creato dolore.

Il settimo dice "non ammazzare"
se del cielo vuoi essere degno.
guardatela oggi, questa legge di Dio,
tre volte inchiodata nel legno.
guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.
Guardate la fine di quel nazareno,
e un ladro non muore di meno.

Non dire falsa testimonianza
e aiutali a uccidere un uomo.
Lo sanno a memoria il diritto divino
e scordano sempre il perdono.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.
Ho spergiurato su Dio e sul mio onore
e no, non ne provo dolore.

Non desiderare la roba degli altri,
non desiderarne la sposa.
Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi
che hanno una donna e qualcosa:
nei letti degli altri, già caldi d'amore
non ho provato dolore.
L'invidia di ieri non è già finita:
stasera vi invidio la vita.

Ma adesso che viene la sera ed il buio
mi toglie il dolore dagli occhi
e scivola il sole al di là delle dune
a violentare altre notti:
io nel vedere quest'uomo che muore,
madre, io provo dolore.
Nella pietà che non cede al rancore,
madre, ho imparato l'amore.

 

 
 

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