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Premio di Giornalismo Michele Campione. Alla carriera va a Giacinto Pinto. Citata Arisa.

Post n°7394 pubblicato il 05 Marzo 2017 da romolor
 
Foto di romolor

5 Marzo, ore 10, ex Palazzo delle Poste di Bari. "Va in onda" la quattordicesima edizione del Premio di Giornalismo Michele Campione.
Da rilevare la solita affluenza di affezionati, ovvero giornalisti storici in generale, quindi parenti e amici dei premiati.
Dunque un premio che si avvita sempre su se stesso.
Nell'ottica commemorativa della gratificazione di pochi eletti, a fronte della delusione grande e generalizzata dovuta al calo di vendite dei quotidiani di carta e alla messa in soffitta di molte penne del giornalismo, aspiranti o... aspirate.
Con il passare dei minuti e l'avanzare della manifestazione, molto lunga anche per le esagerate introduzioni e i prolungati ringraziamenti di alcuni dei premiati, alcuni semplicemente oggetto di segnalazione, la sala si è riempita di nuovi spettatori tra i quali spiccava però l'assenza di giovani penne del giornalismo o di cronisti attivi nelle redazioni.
La scelta dei premiati ha coinvolto per la prima volta, per una giusta forma di ecumenismo o di riparazione, pubblicisti di piccole testate, anche di provincia e soggetti praticanti altri mestieri (un ingegnere, un anziano ex ufficiale dell'aeronautica) che coltivano il giornalismo come hobby, nell'ottica dei "pubblicisti al potere"o, come ha accennato più avanti Giacinto Pinto, inviato di La Vita in Diretta premiato alla Carriera, magari per una diffusione della parola scritta che appartiene sempre più agli utenti dei social. Giornalisti questi "ultimi casuali", i cui scoop sono spesso poi ripresi dai giornalisti "veri", come nel caso, citato dallo stesso Pinto, della cantante Arisa filmata mentre canta in chiesa ai funerali di due vittime dell'hotel Rigopiano delle quali era la cantante preferita. Tale evento fu postato su Facebook da un frequentatore della chiesa in questione, poi se ne parlò nelle testate più importanti on line.
Ma vediamo come si è svolta, in concreto, la celebrazione.
Felice Uricchio, Rettore dell' Università di Bari, ha evidenziato come l'ex Palazzo delle Poste sia l'attuale sede degli studenti, messa a disposizione di questa edizione del "Campione" ("ho insistito per questo") e, ha auspicato, "magari anche di tutte le prossime".
"Professione straordinaria" quella giornalistica, che se esercita "tramite la scrittura e la fotografia".
Uricchio ha annunciato l'avvio di una web tv rivolta a studenti esteri.
Il rapporto con l'Odg, infine, è "fecondo e prezioso".
Il Presidente dell'Odg di Puglia, Valentino Losito, ha citato delle frasi del filosofo Mc Luhan, come sempre fa in ogni manifestazione pubblica alla quale presenzia.
La "conduzione" è stata assegnata formalmente a una nipote di M. Campione, con aspirazioni in magistratura.
Mentre l'attore Vito Signorile ha recitato dei versi di Campione, con l'incipit "Il mio cuore è sepolto lontano, nella Murgia di pietra"...
Dopo queste lungaggini, l'assegnazione del Premio alla Carriera a Giacinto Pinto, giornalista Rai di La Vita in Diretta, foggiano.
Pinto ha parlato di "emozione fortissima" coniugata alla sensazione che il conferimento è stato assegnato, come un dono da Primavera in Anticipo (che è anche una canzone di Laura Pausini, facente il paio con la citazone su Arisa), essendo lui, giustamente, "all'inizio della carriera".
L'anno scorso ad esempio il premio fu dato a una giovanissima direttrice di un settimanale femminile.
Più che un premio alla carriera, parve un omaggio a una esordiente.
l conferimenti dati usualmente a giornalisti televisivi dimostrano da parte dei fautori del premio una ricerca di attestazione e riconoscibilità a livelli nazional-popolari.
Per la Carta Stampata-Cronaca il premio è stato dato a una giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia.
Incomprensibile il nome pronunciato dalla presentatrice. Ho chiesto a due spettatori se lo avessero inteso. Niente.
Indico dunque questa giornalista come Madame X, in omaggio anche a una grande interpretazione di Lana Turner.
La premiata era presente con i due figlioletti e il marito dotato di macchina fotografica, che ha omaggiato la consorte con un bacio sulle labbra.
Quale premio più bello di una famiglia riunita?
Brava questa mamma che ha voglia e volontà di occuparsi di cultura.
L'ex aequo ha riguardato Roberto Ferrante, collaboratore di una testata coratina con il pezzo "Le folli imprese dell'amore".
Ferrante ha dichiarato di avere partecipato per gioco e di essere un ingegnere, attività che svolge per prima.
Una critica: anche quest'anno hanno dominato gli ex aequo.
Che andrebbero aboliti in quanto sembrano una sorta di compromesso buonista e hanno il sapore del "contentino".
Segnalato per tale categoria Antonio Calitri.
Per la carta stampata sezione cultura un premio a una collaboratrice della Gazzetta del Mezzogiorno.
Il nome anche questo incomprensibile.
Non scriverò, per brevità, i nomi di tutti i premiati nelle altre categorie che comunque sono, anzi saranno, visibili sul web
Troppo lunghe le dichiarazioni di alcuni nemmeno "premiati", ma "segnalati", che hanno tenuto ampollosi discorsi autoreferenziali.
Così davvero inutili le dichiarazioni di qualcuno gonfie di retorica: c'è chi ha detto, pur non avendo conosciuto Michele Campione, di  quanto avrebbe desiderato appunto frequentarlo, essergli vicino.
Gianni Svaldi invece, giornalista di Taranto premiato per il pezzo Radio Tirana, ha detto di avere avuto il decano del giornalismo come collega sulle pagine del Corriere del Giorno.
Ricordiamo anche una giornalista web, scoppiata a piangere perché in 30 anni di professione è al primo riconoscimento ufficiale.
La commossa collega Maristella Bagiolini si è occupata dei lavoratori dei call center.
A lei, idealmente, va anche il premio Simpatia. Romolo Ricapito

 
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