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vari modi di discriminare.

Post n°173 pubblicato il 03 Ottobre 2012 da lizrael1

Perché io sono la prima e l'ultima
Io sono la venerata e la disprezzata
Io sono la prostituta e la santa
Io sono la sposa e la vergine
Io sono la mamma e la figlia
Io sono le braccia di mia madre
Io sono la sterile eppure sono numerosi i miei figli
Io sono la donna sposata e la nubile
Io sono colei che dà la luce e colei che non ha mai procreato
Io sono la consolazione dei dolori del parto
Io sono la sposa e lo sposo
E fu il mio uomo che mi creò
Io sono la madre di mio padre
Io sono la sorella di mio marito
Ed egli è il mio figliolo respinto
Rispettatemi sempre
Perché io sono la scandalosa e la magnifica.



La parola "Apocrifo" deriva dal termine Apocrypha, termine greco, che vuol dire Nascosto, Occulto.
A Nag Hammadi in Egitto all'interno di una grotta è stata casualmente rinvenuta, da un contadino in cerca di concime naturale, la quantita più numerosa e sensazionale di Testi e Vangeli Apocrifi.

Si dice, che nei primi secoli successivi alla morte di Gesù, fossero oltre una ventina i Vangeli che parlavano di Gesù, ma solo 4 sono stati scelti dalla Chiesa e sono divenuti i Vangeli Ufficiali.

Tutti i Vangeli scartati dalla chiesa e ritenuti non autentici sono via via scomparsi, sono stati fatti scomparire o sono andati distrutti.

Sono questi Vangeli scartati dalla chiesa che vengono definiti Vangeli e testi apocrifi.

I testi ritrovati a Nag Hammadi sono 13 di cui 12 sono depositati presso il museo copto del Cairo e il 13°mo a Zurigo dentro una cassaforte.

Alcune fonti dicono che si tratti addirittura di 47 testi.. ma non è certo.

Quello che è certo è che in passato la chiesa si è arrogata il diritto di occultare parte dei testi che raccontano il vissuto di Gesù, dove ritroviamo anche la sua fanciullezza, che nei vangeli ufficiali è davvero appena accennata.

Questo testo, di Maria Maddalena, che si dice fosse la moglie, la compagna di Gesù Cristo, è stato occultato perchè probabilmente come si evince da questa breve citazione, doveva essere molto forte. Una donna poi, che scrive certe cose, non è certamente l'ideale peggio poi se era una prostituta...

Però da notare questa piccola discriminazione sessuale e ipocrita, perchè si ama e venera Gesù Cristo ma non la sua compagna, madre dei suoi figli, se ne avessero mai avuti, chi lo sa..

La donna... oggi come ieri oggetto, spesso e volentieri, di presuntuosi atti maschilisti, ipocriti, e molto spesso pregiudicatori, solo per il fatto che si è DONNE!

2000 anni fa circa una donna scriveva queste parole, come altre, dicono che ci fossero diverse donne tra gli apostoli di Cristo, alcune di loro prostitute altre adultere.. a quei tempi le donne erano forti quanto oggi, questo lo si evince da questo testo che ho scelto di pubblicare oggi. E oggi come allora, continuiamo ad essere beffeggiate solo perchè portiamo la gonna, perchè magari troppo avvenenti, una donna avvenente non può e non deve essere intelligente tanto meno avere una personalità, ed una donna non avvenente viene sbeffeggiata perchè ha solo intelligenza, che nella vita ad una donna (questo quello che pensano gli uomini) dovrebbe essere proibita, addirittura dovrebbe essere punita con 20 anni di carcere.

Dico questo con assoluta certezza, perchè è proprio il colloquio e il confronto con uno degli uomini che io ritenevo degno della mia stima, l'altro giorno ha pensato che io fossi un vero spreco, perchè munita di grande femminilità, quindi sexy a suo avviso, ero in deficit (come tante altre donne che però a suo avviso non avevano la mia carica femminile) perchè uso troppo la mia intelligenza, perchè penso, perchè dico quello che penso e perchè quando lo faccio sono estremamente incisiva, mi ha anche accusata di vedere solo bianco o nero...

Certamente in certi contesti non credo proprio di poter fare a meno di essere categorica,.. quando uno mi attacca per la mia intelligenza non posso certo dirgli: " oh, per bacco, hai ragione, devo rifletterci un pò, .. devo mettermi in discussione, vedermi dentro, cercare di smussare la mia intelligenza, smetterla di vedere le cose come sono e lasciare invece che gli altri mi facciano il lavaggio del cervello.. hai ragione, grazie per avermi illuminata!" e tanto per restare in tema di pregiudizi avrei dovuto dirgli : " adesso vado a farmi bionda!" Per fortuna non tutti gli uomini la pensano come lui, e quindi noi donne abbiamo ancora la speranza di avere accanto a noi degli uomini forti, capaci di avere un confronto non minatorio nei nostri confronti.

Si puo essere non donne e sentirsi discriminati allo stesso modo. Il vero problema non è il sesso ma il potere, ciò che qualcuno ha cercato di modificare cercando di asservirlo a tutti e non solo a pochi.

In qualsiasi posto, che sia lavoro, casa citta o nazione c'è sempre qualcuno che discrimina per i propri fini.

L'essere che non si piega va eliminato, FRANGAR NON FLECTAR.

 

 
 
 
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Indifferenti

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917

 

 
 

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