Creato da pezzi.divetro il 01/02/2009

Pezzi di vetro

Pezzi di vetro - sulla sabbia bagnata - come emozioni frantumate che ormai non tagliano più…

 

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La guerra dei numeri

Post n°72 pubblicato il 14 Marzo 2010 da pezzi.divetro
 

13 marzo 2010

La manifestazione di ieri a Roma - sabato 13 marzo 2010 - è stata piena di persone, di sorrisi, di rabbia,
di voglia di Giustizia e Democrazia.
C'era tantissima gente . E la stessa manifestazione era in tante altre piazze italiane.
Ovviamente, i servi del governo - i soliti bugiardi e incompetenti del linguaggio - l'hanno definita un "insuccesso" e una manifestazione a cui ha partecipato "poca gente".
Lascio giudicare voi, calcolando che, ai bordi della Piazza (negli spazi di Santa Maria del Popolo e delle
Chiese gemelle) tanta gente andava e veniva...


13 marzo 2010

13 marzo 2010

13 marzo 2010

13 marzo 2010

(Foto dal sito www.repubblica.it)


<< [...] La piazza del Popolo di ieri pomeriggio era gremita e ribollente di passione,
di senso di responsabilità e insieme di rabbiosa indignazione: niente a che vedere
con l'indifferenza di un rito stanco. La proposta dell'astensione rivolta al
centrosinistra mostra la corda: l'astensione sarebbe soltanto un favore alla
maggioranza che ci sgoverna e non metterebbe affatto il governo sulla retta via
della buona amministrazione.

Il governo sarebbe ben felice di un'astensione a sinistra che compensasse la vasta astensione che si delinea a destra. Se è vero  -  e gli stessi centristi lo dicono ormai
a chiare note  -  che il governo non riesce ad esprimere una politica ma mette in
opera tutti i mezzi leciti e illeciti per puntellare il suo potere annullando controlli e
garanzie, lo strumento elettivo è il solo capace di punirlo affinché cambi registro o
se ne vada. Gli elettori di destra in buona fede si astengano invece di turarsi il
naso di fronte al pessimo odore che anch'essi ormai percepiscono; quelli di sinistra votino senza esitazioni perché è il solo modo per far rinsavire un Paese
frastornato e licenziare la cricca che fa man bassa delle istituzioni.

I problemi concreti, la disoccupazione, la caduta del reddito, l'immigrazione, la
sanità, il Mezzogiorno, sono tanti e gravi, ma il problema dei problemi è appunto
la cricca e il boss della cricca. Se non si risolve preliminarmente quello, tutti gli
altri continueranno a marcire.
Ne abbiamo l'ennesima conferma dalle ultime notizie che arrivano dalla Procura
di Trani e che sono su tutti i giornali di ieri. Il presidente del Consiglio ha preteso
che l'Autorità garante del pluralismo nei "media" azzerasse la trasmissione
Annozero, ha dato più volte indicazioni a Minzolini di come condurre il Tg1, ha imposto
al direttore generale della Rai di bloccare le trasmissioni sgradite.
È possibile che questi comportamenti non configurino reati gravi, ma certo
raccontano una politica di sopraffazione indecente contro il pluralismo e la libertà
di stampa.
Per un leader di partito e soprattutto per il presidente del Consiglio e capo del
potere esecutivo, questi reiterati interventi dovrebbero portarlo alle dimissioni
immediate e irrevocabili. E i primi a reclamarle dovrebbero essere i suoi
collaboratori, ivi compreso il cofondatore del Pdl, Gianfranco Fini. [...]>>
(E. Scalfari)

 

 
 
 
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