Creato da pezzi.divetro il 01/02/2009

Pezzi di vetro

Pezzi di vetro - sulla sabbia bagnata - come emozioni frantumate che ormai non tagliano più…

 

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Sgarbi e sgarbati

Post n°76 pubblicato il 24 Marzo 2010 da pezzi.divetro
 

Vittorio Sgarbi

Ci sono persone talmente imbarazzanti che se la dovrebbero fare sotto dall'imbarazzo; Vittorio Sgarbi è uno di quelli che dovrebbe girare sempre con il pannolone.

E' un narcisista isterico che farcisce i suoi discorsi di parolacce e volgarità. Un essere che si deficisce "critico d'arte", quando l'arte dovrebbe essere maneggiata e raccontata dai signori, con eleganza e mastria, con grazia e carnalità, non certo con volgarità, presunzione e boria (basta ascoltare una descrizione di un quadro fatta da Flavio Caroli per capire la differenza)

Si definisce critico d'arte, ma vuole fare il politico, spuntando - ogni tanto - in qualche elezione dove tenta di raccogliere voti per essere investito di un incarico che, alla fine, svolgerà male.

Ovunque sia andato, ha lasciato solo lamentele, contestazioni e polemiche.

Sgarbi è uno che, quando lavorava alla sovrintendenza dei beni storici e artistici del Veneto, è stato un assenteista perché si è preso lunghi periodi di aspettativa per malattie inesistenti, facendosi firmare certificati medici fasulli (uno dei certificati medici riportava, come motivo della malattia, "crisi allergico-matrimoniali").

Quando è stato sottosegretario ai beni culturali nel Governo Berlusconi II, gli è stato revocato l'incarico dopo qualche mese con l'accusa di farsi aprire i musei di notte per consentire ai suoi amici di visitarli.

Come assessore al Comune di Milano, viene silurato dopo un anno per mancanza di rispetto nei confronti della giunta, mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, mancanza di lealtà nei confronti del sindaco.

Dal Comune di Salemi, dove è stato eletto sindaco, si è dimesso dopo un anno e mezzo (probabilmente per candidarsi alle Regionali del Lazio). Come sindaco è riuscito a collezionare un'indagine della guardia di finanza per uso illecito di auto blu.

Anche a Salemi è stato contestato parecchie volte.

Una tra tutte, la partecipazione ad un comizio nella biblioteca di Agrigento in cui un ragazzo, Giuseppe Gatì, lo ha contestato difendendo Caselli e il pool antimafia, contro il pregiudicato Sgarbi.

(La notizia circola in rete anche per ricordare i valori e i principi da cui era mosso Giuseppe Gatì, tragicamente scomparso in un incidente mortale mentre lavorava nel suo caseificio e sul cui incidente i carabinieri hanno aperto un'inchiesta).

Per non parlare dei suoi principi della famiglia...

Ha riconosciuto 3 figli pur rifiutandone la paternità; parole sue: "Sono contrario alla paternità. Quella del padre non è una categoria a cui ritengo di dover appartenere.[...] Ci sono donne che hanno voluto figli da me, non io da loro perché non può esserci l'obbligo di diventare padre"

E l'attività che, in teoria, dovrebbe saper fare meglio? L'arte... anche lì commise plagio intellettuale copiando, pari pari, le parole che la storica dell'arte Mina Bacci scrisse su Botticelli. Sgarbi le prese e le incollò in un'introduzione ad un libro su Botticelli, spacciandola per propria.

Faccio chiosa citando le parole di Sgarbi che, meglio di tutte, rivelano la sua assenza di lealtà umana e la sua tracotanza. Dopo essere stato sconfitto alle elezioni della circoscrizione veneta, dichiarò: “[Gli elettori veneti] Sono dei deficienti. Egoisti. Stronzi. […] Questa gente non è stupida, è peggio: ignorante e plebea. Il concetto di fondo è: questi elettori sono tutti delle teste di cazzo.”

Fanno parte del curriculum di Vittorio Sgarbi:

* pregiudicato per truffa ai danni dello stato, concorso in truffa e falso ideologico aggravato
* condanne per insulti lanciati a magistrati e giornalisti

* concorso nel reato di diffamazione con il mezzo stampa (ha definito “maiale” il giudice Piercamillo Davigo e “verme infetto” il giudice Casellli)

 

 

Perché ho speso tante parole per una nullità umana come Sgarbi?

Perché, da cittadino, ne ho abbastanza di vedere la mia città sporcata dai manifesti di questo borioso arrogante, incapace di operare, che sa solo offendere e sbraiatare e riciclarsi a non finire. Adesso aspirerebbe ad essere eletto Consigliere nelle prossime elezioni della Regione Lazio.

Il Lazio non si merita uno come Sgarbi. Sarebbe più decoroso se rimanesse rinchiuso in casa ad autolodarsi ed a pettinarsi i capelli con la mano, in preda alle sue fissazioni maniaco-ossessive.

Vorrei anche augurargli che qui nel Lazio prenda meno voti di quanti ne possano contare le mani di una persona. Spero che sarà l'unico a votarsi, e che al massimo ci sia qualche suo servo mercenario che possa regalargli un voto, soltanto perché è stato stipendiato da lui.

Addio triste uomo. Lascia l'arte a chi ha la dignità e la capacità di maneggiarla. Così come la politica. Così come tutti gli altri argomenti che insozzi col tuo linguaggio.


 

 
 
 
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