Pezzi di vetro
Pezzi di vetro - sulla sabbia bagnata - come emozioni frantumate che ormai non tagliano più…
« Racconti dell'assurdo | Irene » |
Snowden continuò a scuotere il capo e indicò, finalmente, con un debole movimento del mento, un punto sotto l'ascella. Yossarian si chinò in avanti a guardare e vide una macchia di strano colore che filtrava attraverso al tuta, appena sotto l'ascella, nascosta dalla tuta protettiva. Il cuore di Yossarian si fermò, poi si mise a battere così violentemente che gli riusciva difficile respirare. Snowden era ferito sotto la tuta protettiva. Yossarian aperse con uno strappo le cerniere della tuta e sentì se stesso urlare disperatamente mentre gli organi interni di Snowden scivolavano lentamente sul pavimento in un cumulo viscido, senza mai fermarsi. Un grosso frammento di bomba, largo quasi dieci centimetri, gli era entrato dall'altra parte, proprio sotto al braccio, e gli era passato attraverso le carni, trascinando con sé interi pezzi chiazzati della carne di Snowden, uscendo poi da un buco gigantesco in corrispondenza delle costole. Yossarian lanciò un secondo urlo e si coperse gli occhi con tutt'e due le mani. I denti gli battevano per l'orrore. Si sforzò di guardare di nuovo. Era una vera cornucopia, senza dubbio, pensò mentre guardava quello spettacolo: fegato, polmoni, reni, costole, stomaco e rimasugli dello stufato di pomodori che Snowden aveva mangiato a colazione. Yossarian detestava lo stufato di pomodori e si girò con un senso di capogiro, e cominciò a vomitare, stringendosi con una mano convulsa la gola bruciante. Il mitragliere tornò in sé mentre Yossarian stava vomitando, lo vide e perse i sensi di nuovo. Quando ebbe finito, Yossarian era fiaccato per lo sforzo, il dolore e la disperazione. Si volse debolmente verso Snowden, il cui viso era diventato ancor più pallido. Come diavolo avrebbe potuto cercare di salvarlo?
“Ho freddo” gemette Snowden. “Ho freddo”.
“Su, su” mormorò Yossarian meccanicamente, con una voce troppo bassa perché la sentisse. “Su, su”.
Anche Yossarian aveva freddo e tremava incessantemente. Quando si chinò di malavoglia per guardare il macabro segreto che Snowden aveva versato confusamente sul pavimento, Yossarian sentì che tutto il suo corpo si stava coprendo di pelle d'oca fremente. Era facile leggere il messaggio di quelle interiora. L'uomo è materia, questo era il segreto di Snowden. Buttalo da una finestra, ed egli cadrà. Dagli fuoco, brucerà. Seppelliscilo, e marcirà come ogni altro rifiuto. Privato dello spirito, l'uomo è rifiuto. Questo era il segreto di Snowden. La maturità è tutto.
“Ho freddo” Snowden disse. “Ho freddo.”
“Su, su”, disse Yossarian. “Su, su.” Tirò la sicura del paracadute di Snowden e coperse il suo corpo con i fogli bianchi di nylon.
“Ho freddo.”
“Su, su”
Tratto dal libro "Comma 22" di Joseph Heller
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