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« Ufficiale, Pogba alla Ju...Palazzi cerca l'accordo... »

Amichevole: Juventus - Malaga 2-0

Post n°920 pubblicato il 05 Agosto 2012 da resistenzabianconera

Nell'amichevole di Salerno una doppietta dei Matri stende la squadra spagnola.
Conte (in tribuna) anticipa il suo destino: fra una settimana la finale di Supercoppa a Pechino

Juventus (3-5-2): 1.Storari (90' Leali); 2 Lucio (Masi); 20 Padoin (80 st'Unteersee); 39 Marrone 90'st Rugani); 22 Asamoah (80'st Giaccherini); 21 Pirlo (80' st Pogba); 8 Marchisio (80' Pazienza); 23 Vidal (46'De Ceglie; 90 Ziegler); 26 Lichsteiner (80'Bonucci); 32 Matri (80'Quagliarella); 12 Giovinco (80'Boakye). All.:Conte
Malaga (4-4-2): 13 Caballero; 2 Jesus Gamez; 5 Demichelis; 7 Joaquin (80' Buonanotte); 8 Toulalan; 10 Portillo (60' Sanchez); 11 S. Fernandez (60'Juanmi); 16 Maresca (60' Camacio); 14 Mathijsen ( 46'Welingthon); 15 Monreal (87'Eliseu); 21 Isco(87' Duda). All.: Pellegrini
Marcatori: Matri 3' pt e 7' st.

La Juventus supera la prova Malaga, una settimana prima dell'appuntamento di Supercoppa con il Napoli, ma a Salerno è subito sorpresa. I bianconeri, infatti, scendono sul verde dell'Arechi, senza Antonio Conte, che rinuncia alla panchina, che lascia a Carrera, e si accomoda in tribuna stampa.

Un messaggio polemico al procuratore federale Palazzi? Non c'è il tempo per riflettere, perché la Juventus va subito in rete. Terzo minuto: traversone di Padoin, Matri controlla spalle alla porta, in area di rigore, si gira e calcia nell'angolino alla sinistra di Caballero. Gli iberici provano a reagire. Al 6', è la volta dell'ex Maresca, con un tiro dal limite che impegna Storari in angolo. Il pallino è tra i piedi dei biancocelesti, che al 20' sfiorano ancora il pareggio con Joaquin pescato in area da Isco.

La squadra di Conte prova a far male in rimessa, ma è il Malaga che al 25' sfiora ancora il gol con un colpo di testa di Maresca, il migliore dei suoi: l'ottima risposta di Storari gli nega la gioia del gol. A tre minuti dalla fine del tempo, Matri sbaglia un gol fatto su ottimo cross dalla sinistra di Asamoah. A tu per tu con Caballero spara alto. Ma il bomber bianconero si fa perdonare al 7' st: traversone di Padoin, l'attaccante segna da due passi. La squadra di Conte pigia sull'acceleratore e al decimo sfiora la terza marcatura. Lancio col contagiri di Giovinco a Marchisio, già in forma campionato.

Palla spizzata di testa e grande risposta di Caballero che salva il Malaga dalla terza capitolazione. La Juve controlla sicura, mentre la squadra iberica non fa più male. Al 34', girandola di sostituzioni salutata da un'ovazione all'ingresso di Leonardo Bonucci, eroe di giornata dei tifosi bianconeri dopo le richieste di squalifica del procuratore Palazzi. Finisce 2-0 tra gli applausi dei 25mila dell'Arechi.

Con l’aria che tira, meglio fare prove di castigo, si sarà detto Antonio Conte: così l’allenatore bianconero s’è visto l’amichevole di ieri, Juve-Malaga, appollaiato sui tetti dello stadio «Arechi» di Salerno. In fondo, anche la Supercoppa con il Napoli si gioca dentro un «Nido d’uccello», com’è chiamato l’impianto di Pechino. Tanto vale farci l’abitudine, a starsene lassù, vuoi mai che arrivi la squalifica, proprio mentre stai per sederti sulla panchina. Toccata invece a Massimo Carrera, dna bianconero e fidato collaboratore del tecnico. Conte, durante il riscaldamento, è entrato sul prato per ultimo, scatenando la solita ovazione (e gli insulti al procuratore della Figc Palazzi), poi è stato il primo a infilarsi nel tunnel degli spogliatoi, sparendo mentre la squadra continuava gli esercizi. Lo stesso congedo, pareva un passaggio di consegne, per quanto momentaneo: due chiacchiere con gli attendenti sul campo, le ultime raccomandazioni, un saluto all’arena, accostandosi agli spalti, poi via. Stasera me la guardo dall’alto, come voi.

Trenta metri più sù, lo staff bianconero aveva già preparato tutto, con un sopralluogo un’oretta prima. Conte è spuntato quando le squadre entravano in campo, per infilarsi nel box tv: con lui ci sono il vice Angelo Alessio, altro possibile sospeso, Cristian Stellini, già out per patteggiamento, e il ds Fabio Paratici. Visuale perfetta, c’era solo da preoccuparsi per il tavolino, visti i pugni per eccesso di passione rifilati dal tecnico a Genova, nelle stesse condizioni. Volendo trovare aspetti positivi nell’esilio, magari c’è davvero qualche vantaggio a vedersi la panoramica aerea. Napoleone si sistemava pur sempre sulla collina più alta, per seguire la battaglia. E in piccionaia si piazzano alcuni tecnici delle squadre Nfl, il football americano, così come quella è la regia del capo degli arbitri addetto all’instant replay. E allora, si potranno veder meglio anche dinamica delle azioni e dislocamento delle truppe.

Uno come Francesco Guidolin, che per laboriosa pignoleria somiglia molto a Conte, scovò nella nitidezza della visione e del giudizio quel vantaggio. Per gli svantaggi, c’è l’imbarazzo della scelta. Se l’anno scorso Conte si ritrovò a riassemblare una squadra partendo da zero, stavolta il sogno di mezza estate è di comporla senza sapere, fino all’ultimo, quanti pezzi saranno a disposizione. E già avendone dei rotti: Caceres, Chiellini e Isla, che non partiranno per Pechino, stamattina. Oltre a Pazienza, ma lui solo perché la valigia è quasi al check-in del Toro. L’ultimo brivido è il problema all’anca per Buffon, che ha fatto il riscaldamento ma poi in campo è spuntato Storari. Non è finita. S’imbarcherà gente che potrebbe pure non essere arruolabile per la battaglia, causa eventuale squalifica: come Pepe e Bonucci, acclamato al suo ingresso a partita iniziata, arrivando direttamente dal processo di Roma. Per non parlare del capomastro, Conte, pure lui appeso a un giudizio che arriverà giusto prima della Supercoppa.

Se la serenità delle vigilie si nutre di certezze, peggior avvicinamento i bianconeri non potevano averlo. Infortuni, già dal trofeo «Tim», e Vucinic ancora non s’avvista, e guai giudiziari sono stati i piatti del menù. E poi il rischio supremo di restare orfani del tecnico, e quindi senza i suoi strilli e le sue indicazioni istantanee, a bordo campo, cui sarà delegato Carrera. La squalifica mica gli leva solo il posto in prima fila, ma pure il consulto negli spogliatoi, dunque i suggerimenti. Difatti, Conte, ieri ha trascorso in alto anche l’intervallo. Ma, si sa, nei nidi qualche uccellino lo puoi trovare

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