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« Purtroppo bisogna giocar...Speciale Juve - Toro 3-0 »

15^ 2012-2013: JUventus - Torino 3-0

Post n°964 pubblicato il 02 Dicembre 2012 da resistenzabianconera
 

Stracittadina equilibrata per la prima mezz'ora, poi una follia di Glik lascia i granata in 10: nella ripresa ne approfitta la Vecchia Signora, che apre e chiude il 3-0 con la doppietta di Marchisio, intervallata dal gol di Giovinco. Bianconeri momentaneamente a +5 sul Napoli, Toro ancora a secco nella stracittadina

Juventus (4-3-3): Buffon 6; Lichtsteiner 6, Barzagli 6, Bonucci 6, De Ceglie 6 (16' st Asamoah 6); Pogba 7, Pirlo 5.5, Marchisio 7.5; Giaccherini 5.5 (1' st Bendtner 6), Vucinic 6.5, Giovinco 6.5 (34' st Matri sv). (Storari, Chiellini, Lucio, Marrone, Isla, Padoin, Vidal, Pepe, Quagliarella). All.: Alessio - Conte
Torino (4-4-2): Gillet 5.5; Darmian 6, Glik 4, Ogbonna 6, D'Ambrosio 6; Cerci 5.5 (33' st Sansone sv), Basha 5, Gazzi 5.5, Santana 6; Bianchi 5 (18' st Stevanovic 5.5), Meggiorini 6 (40' pt Di Cesare 5.5). (Gomis, Agostini, Rodriguez, Masiello, Birsa, Brighi, Vives, Sgrigna, Verdi). All.: Ventura
Arbitro: Rocchi di Firenze
Reti: 12' e 39' st Marchisio, 22' st Giovinco
Ammoniti: Barzagli, De Ceglie, Giovinco e Basha per gioco falloso, Vucinic per proteste
Espulso: Glik al 36' per gioco violento
Recupero: 2' e 2'
Note: al 41' pt Pirlo ha calciato alto un rigore

TORINO - La calma che ha la meglio sull'impeto, il raziocinio che domina l'istinto. La lucidità di Claudio Marchisio contro l'incoscienza di Kamil Glik: può sembrare riduttivo, probabilmente lo è, ma Juventus-Torino, stasera, si è decisa nei due modi diversi di interpretare il calcio. Da una parte il serafico distacco, l'approccio glaciale a una partita carica di significati; dall'altra un raptus, un istante di follia che guasta il lavoro di 10 compagni di squadra e di un mister, Ventura, che sembrava aver preparato bene la stracittadina. Il derby della Mole è bianconero, grazie alle firme di due che quei colori li portano sulla pelle da una vita, pur con qualche parentesi in giro per l'Italia: un segnale al campionato e allo Shakhtar, la Juve è più viva che mai.

LA FOLLIA DI GLIK - L'assenza dell'ultimo minuto di Chiellini convince Conte e Alessio a un ritorno al passato: niente 3-5-2, 4-3-3 con Giovinco e Giaccherini larghi e Vucinic centravanti di manovra. Nessun cambio in casa granata, al fianco di Bianchi c'è Meggiorini. È dell'ex barese il primo tentativo del match: minuto 23, l'attaccante protegge palla con un bel tocco sulla pressione di Bonucci e a tu per tu con Buffon ci prova con l'esterno sinistro, sfera a lato. Il pericolo scuote la Juventus, minacciosa con Vucinic: destro sporcato sugli sviluppi di una punizione. Al 26' Rocchi rileva un'alquanto dubbia carica ai danni di Gillet, che aveva perso il pallone in uscita: Pogba era pronto a concludere. Il portiere

belga non è in gran serata e deve dire due volte no proprio al francese: nel primo caso lo aiuta la difesa sul destro da fuori, nel secondo non si fida e alza sopra la traversa. Il match appare comunque equilibrato, fino all'episodio che lo stravolge. Pallone per Giaccherini a centrocampo, da dietro arriva Glik in scivolata: piede alto mezzo metro che va dritto sulla gamba dell'ex cesenate, l'entrata è inconcepibile, violentissima, pericolosa. Rosso diretto sacrosanto, derby compromesso per i granata.

SPRECHI BIANCONERI -
La superiorità numerica esalta la manovra juventina. È il 41' quando Pogba riceve la sponda di Vucinic in area e si infila in mezzo a due difensori: il secondo è Basha, che prima tocca di mano e poi lo stende. Rocchi assegna il penalty - impossibile non vederlo - ma scappa subito dopo il fischio, ben sapendo di dover sanzionare col giallo il già ammonito centrocampista del Toro. Non è il solo a graziare i ragazzi di Ventura: lo fa anche Pirlo, che spara in curva il rigore. Dal tunnel non esce Giaccherini, autore di una prova opaca come quella del suo collega di reparto Giovinco: dentro Bendtner, con Vucinic che va a sinistra e la "Formica Atomica" a destra. È la mossa che lancia la Juventus: il danese va ad impegnare i due centrali sui cross, liberando gli inserimenti dei centrocampisti, e l'ex parmense rinasce sulla corsia non esplorata nel primo tempo. Al 4' c'è la prima chance della ripresa. Vucinic mette in mezzo da sinistra, Bendtner spizza, prolungando per Pogba sul palo lungo: colpo di testa incredibilmente a lato.

IL PRINCIPINO SI PRENDE IL DERBY - Al 9' un cross di Marchisio non viene raccolto da Vucinic, trattenuto da Darmian: poteva starci il penalty. La Juve continua a macinare gioco e al 12' passa. Giovinco scappa sulla destra e pennella il traversone, dalle retrovie arriva Marchisio che in tuffo di testa schiaccia a terra l'1-0, anticipando un sin lì ottimo Darmian. Dieci minuti per il raddoppio. Protagonista ancora Vucinic, che taglia palla al piede e pesca Giovinco al limite dell'area: stop e diagonale destro, Gillet si arrende nuovamente. È accademia bianconera fino al triplice fischio di Rocchi: stacco imperioso di Pogba al 25', respinge con i piedi l'estremo belga, chiamato ad una parata analoga al 29' su tocco di Bendtner, innescato dal solito duo Vucinic-Marchisio. Sono proprio loro due a confezionare il tris: splendido stop di petto del montenegrino, ad addormentare la sfera per il mancino incrociato del "Principino", che firma in maniera indelebile una stracittadina che gli appartiene per ragioni di sangue. Prosegue la maledizione del Toro, a secco di successi nel derby da oltre 17 anni: il responsabile stavolta ce l'ha in casa e fa il difensore centrale. Bianconeri momentaneamente a +5 sul Napoli: missione compiuta, la testa può già volare a Donetsk.

Marchisio e Alessio guardano all'Europa: "Pensiamo a Donetsk"

L'uomo derby rimane calmo a fine gara: "Tornare a vincere dopo Milano fa bene al morale e alla partita di mercoledì, volevamo il riscatto". il tecnico gli fa eco: "Buonissima partita, ottimo risultato: siamo proiettati alla Champions, ci servirà una grande partita per passare"

TORINO - "Non è la prima doppietta al Torino, ne avevo fatte altre da ragazzino ma questa conta di più". Due gol nel derby e rimanere calmi: Claudio Marchisio trasuda serenità al triplice fischio di Rocchi. "Essere tornati alla vittoria dopo Milano fa bene al morale e ci fa bene per Donetsk. In gol sia io che Giovinco? Bisogna smetterla di dire che in Italia non escono talenti. Il risultato di oggi conta molto, innanzitutto per il campionato. Volevamo riscattarci soprattutto dopo la sconfitta con il Milan. Stasera lo si è visto, questi sono punti importanti che ci mantengono in alto e ora pensiamo a Donetsk. Io non ci sarò ma so che i miei compagni faranno sicuramente bene".

ALESSIO PENSA ALL'EUROPA - Il profilo basso è la parola d'ordine del post partita bianconero: anche Angelo Alessio si concentra sull'impegno continentale di mercoledì. "Stasera abbiamo disputato una buonissima partita e ottenuto un ottimo risultato, ora siamo già proiettati sulla Champions League: per passare il turno mercoledì dovremo fare una grande partita. Nei primi venti minuti il Torino ci ha creato diverse difficoltà, del resto loro sono un'ottima squadra, molto organizzata e con un sistema di gioco duro da affrontare. Poi abbiamo reagito, con due tiri di Pogba e diversi cross interessanti abbiamo creato difficoltà alla difesa del Torino. Naturalmente con l'espulsione di Glik la partita è cambiata: il rosso era ineccepibile, per fortuna Giaccherini aveva il piede in alto, perché se fosse stato a terra poteva subire un infortunio gravissimo".

LA SCELTA DELLA DIFESA - L'assenza di Chiellini ha portato lo staff juventino a scegliere il 4-3-3: Alessio spiega il cambio di modulo: "Noi abbiamo il nostro sistema di gioco, il 3-5-2: senza Chiellini, Conte ha optato per quest'altro sistema, con il quale abbiamo giocato molte partite lo scorso anno. Qualche rischio l'abbiamo corso dietro, ma i nostri difensori sanno giocare molto bene anche uomo contro uomo: questo ci ha permesso di inserire Giaccherini in avanti per cercare di allargare la loro difesa. Chiellini in campo in Ucraina? Il ragazzo questa sera non era sereno, quindi ha chiesto di restare fuori per recuperare: mancano ancora quattro giorni e credo che sarà disponibile per la Champions, poi sarà Conte a decidere quale sistema di gioco utilizzare". La chiusura è sul rientro in panchina di Conte, in programma dal prossimo turno di campionato. "Non vedevo l'ora - rivela Alessio - anche perché questa era una situazione eccezionale".

 
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