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Un vero e proprio massacro

Post n°89 pubblicato il 23 Febbraio 2010 da aris67
 

  Vale la pena leggere quanto scritto da S. Basilico e A. Furlan sul massacro legale dei pulcini. Ne riporto uno stralcio. Su YouTube è possibile vedere anche un video.

[...]   I Pulcini vengono divisi appena nati da degli operai che selezionano le femmine ed i maschi. I maschi vengono uccisi (gettati vivi e tritati in appositi macchinari) in quanto ovviamente non fanno le uova. Per le femmine inizia invece una vita di sofferenza: viene loro tagliato il becco (per evitare episodi di cannibalismo dovuti alla mancanza di spazio ed allo stress) e vengono loro praticati la bruciatura dei tendini ed il taglio delle ali (inutile dire che non sono anestetizzate). Da qui in poi la loro vita consisterà in 15 mesi circa chiuse nelle gabbie di cui sopra.

Dopo tale periodo le Galline iniziano a generare meno uova di quanto richiesto dall’industria e dal profitto. Pertanto vengono portate allo scannatoio e lì uccise per utilizzare i loro cadaveri. I Pulcini (sia maschi che femmine) allevati per poi essere uccisi e per ottenere dai loro cadaveri la cosiddetta “carne di pollo” sono privati oltre che della libertà anche della loro integrità genetica, giacché sono oggi, in ogni parte del mondo, i discendenti di poche coppie (la più famosa è conosciuta come COBB500, un marchio registrato della Cobb-Vantress, inc.) nate in laboratori genetici e selezionate esclusivamente per ingrassare in fretta.

Essi sono imprigionati in capannoni affollatissimi, in cui vivono a terra, in ambiente artificiale (cicli di luce di 23 ore, elevato calore costante, eccetera) volto a stimolare in loro un continuo ed innaturale appetito. Sia a causa della manipolazione genetica, sia per tali condizioni ambientali, il Pulcino “broiler” cresce con un ritmo di 3 volte superiore a quello di un pulcino normale (indicativamente sarebbe come se un bambino umano di 3 mesi pesasse 12 kg).

 Questo comporta una mortalità più elevata causata soprattutto da due patologie: la ascite (un’infiammazione nel torace che porta ad immobilità e poi a morte per inedia dopo lunga agonia) e la sindrome da morte improvvisa (collasso cardiaco). La vita che è loro consentita è di soli 38-63 giorni, dopodiché (sono ancora dei pulcini, per quanto enormi) vengono catturati a mano da degli operai (la procedura spesso comporta gravi lesioni) e prima della cattura vengono lasciati a digiuno, per una migliore macellazione.

Vengono rinchiusi in un sovraffollamento incredibile in gabbie da trasporto e condotti (a volte in camion, con viaggi di sofferenza e che causano la morte di molti Polli) al supplizio finale: vengono uccisi con sistemi automatizzati in cui vengono immessi ancora vivi e coscienti: la morte sopraggiunge come conseguenza del trattamento e non in una fase precedente.

Le fasi dell’abbattimento sono le seguenti: stordimento, ottenuto mediante elettricità indotta o tramite trauma cranico causato da una tenaglia speciale; iugulazione, ovvero taglio della carotide o decapitazione; dissanguamento, ottenuto per sgocciolamento; spiumatura, ottenuta portando i corpi in un bagno caldo per dilatare i pori e quindi il passaggio attraverso macchine apposite munite di rulli con dita in gomma; eviscerazione, ovvero l’estrazione con macchinari specifici delle interiora dei Polli.

 In sostanza il Pulcino vivo viene sollevato a testa in giù da un operaio che lo attacca per le gambe ad un nastro trasportatore che lo conduce ad una sezione in cui viene stordito (solitamente con scarica elettrica), poi una lama automatica dovrebbe tagliarli la gola o la testa, ma essendo il sistema automatizzato non sempre (e questo significa, dati  i numeri in gioco, che accade per milioni di Animali) questo accade e così il Pulcino-Pollo ancora vivo passa alle altre fasidel massacro.

A volte ancora vivo ed agonizzante viene portato in una vasca di acqua calda ad almeno 50°C e poi spennato, in seguito delle lame entrano nel suo sfintere e si allargano per asportare le interiora, ed a questo punto la morte sopraggiunge per tutti e al di là di ogni possibile errore del sistema automatizzato.

Tutto questo avviene ogni minuto, di ogni giorno, per miliardi di cuccioli di Gallina. I numeri di questo olocausto industriale sono difficili da figurarsi e come scritto talmente elevati da rischiare di far perdere il contatto empatico con la tragedia unica e personale di ogni Gallina e di ogni suo neonato: sono stati massacrati nel 2005 circa 400 milioni di Polli e Galline in Italia (fonte Istat, significa che in media ogni persona umana necrofaga è corresponsabile della morte di circa 8 Animali all’anno), e svariati miliardi (si stima circa 15) nel mondo.

La loro condizione è forse oggi la più cruda metafora della tragedia collettiva degli Animali causata dagli Umani: una sofferenza individuale che si rinnova ogni minuto, nella mente e nel corpo di ogni Gallina.

 

Simona Basilico e Andrea Furlan

Fonte: www.veganzetta.org

 
 
 
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L'INCONTRO CON IL LUPO MANNARO...

 

Lucia Mondella, venendo dalla filanda, incontrò il lupo mannaro: che, levatosi il cappello, e sdrusciatene le gran piume per terra, andava sussurrandole certe parolette ad orecchio, delle più zuccherose che aveva. Lucia scappò: e raccontò ad Agnese ogni cosa.
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«C’est dommage!»

 E. Gadda, Il primo libro delle favole Milano, Mondadori, 1995  

 
 

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