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Ti saluto paura
Io bene, ho girato, sì, Roma, poi in campagna. Mi sono sposato, un figlio. Uno. Tredici anni. Diciamo editoria. Tu? Ah, ah, interessante. Guarda, è un caso che sono a Firenze, sì, non ci volevo più venire, poi a febbraio sono tornato, e oggi di nuovo. Ma per parecchio pensavo di non tornare più, mi…
Un tesoro nel mezzo d'agosto
Poco prima di pranzo, a passeggio dentro una brezza piacevole. Alle mie spalle un tonfo nel ferro, forse il ferro di una cancellata. Alzo la testa, l'uomo con i capelli brizzolati e lo sguardo chiuso che di solito spazza le vie, oggi ha gli occhi spalancati. Accanto a lui, un bambino con la maglia numero…
Il povero Jacques
Appunti sulla solitudine di un prete anche dopo sgozzatoNon ho mai amato l'ossessione di scrivere siamo tutti Charlie, siamo tutti questo e dopo una settimana siamo tutti quello, peccato perché deriverebbe dallo striscione che apriva il corteo del maggio dove fu scritto siamo tutti ebrei, quando della Shoah non parlava nessuno e la fratellanza era…
Meditazioni con il cane sul fatto della sedia alla fermata dell'autobus
A zonzo con Hicks(28 luglio 2016, Huffington Post)Due volte al giorno io e il cane Hicks ce ne andiamo a camminare per Montalcino dove vivo da molti anni. Si va lungo il muretto ombreggiato di un viale che costeggia la Valdarbia e la Valdorcia. Uno cammina e vede il mondo come durante un volo a…
Sul fatto che i ragazzi di ora non saprebbero un bel nulla e la lariciunferalillallero lariciunferalillallallą
Caro amico di Fb che critichi i ragazzi di ora per l'ignoranza crassa, per non saper scrivere un rigo, distinguere questo da quello, essere arroganti, e la lariciunferalillallero lariciunferalillallallà. Ecco, credo che né tu né io, e nessuno purtroppo, abbia gli strumenti per sapere cosa stia succedendo e tantomeno che succederà nel nuovo mondo che…
Come sopravvivere al rullo compressore delle cattive notizie
Qualcuno deve sbucciare le patate di Alessandro Schwed (l'Unità, 14-11-2015)Per i notiziari non stop è un’era faraonica. Non smettono mai - è la tv. Noi siamo qui, rapaci, pronta ad afferrare la notizia e masticarla. Il rischio di quest’attenzione dilatata è che la giornata si disfi sotto i piedi e dimentichiamo di sbucciare le patate –…
Povero povero Muccino
Pasolini è conosciuto. Muccino ha dovuto farsi riconoscere di Jiga Melik (Huffington Post, 6 novembre 2015)Muccino, ho dovuto ascoltare la tua, adesso per favore ascolta la mia. Io ti domando cosa facessi e perché ti distraesti quando nelle sale italiane proiettavano il Vangelo secondo Matteo (di Pasolini, sai, il regista) e c'era il piano sequenza celeberrimo e la cantata…
Firenze 4 novembre 1966 / La mia alluvione
Ai miei amici fiorentini di Alessandro SchwedAvevo quasi quindici anni. C'era da giorni una pioggia fine, non che fosse allarmante, perché avrebbe dovuto, ma non smetteva. Quella mattina ho l'impressione che fosse festa, ma tutti riportano che era venerdì, insomma eravamo a casa e la mia impressione è che fosse una festa. Sul presto ci…
Tv / Tale e quale Show. Le strade del nuovo varietą
Dopo la parodia, il ritratto (l'Unità, 31-10-2015) di Alessandro Schwed Premiata dagli ascolti, arriva in Tv un nuovo modello di imitazione, vicino al ritratto. Quasi sempre lontana dalla comicità, al massimo ironica, quest’imitazione restituisce il cuore alla Tv, ed è il “Tale e quale show” di Carlo Conti. L’idea: ricostruire le vibrazioni dei cantanti, viventi o scomparsi,…
Crozza o Matano, questo il problema
L'umorismo liceale (l'Unità, 17-10-2015) di Alessandro SchwedNe hanno parlato a “Tv talk”. Crozza, re solitario della televisione satirica e parodistica, ha fatto il verso a un performer della comicità eccessiva, sovrabbondante, goliardica, Frank Matano. Vale a dire, il canone e la sbrodolatura: Crozza, elegante, attore teatrale, grande successo a La 7; Matano, scherzi basati su cose…
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