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Intervista a un operaia di Stellantis

Post n°3235 pubblicato il 14 Ottobre 2024 da paperino61to

Interessante articolo apparso sul Corriere di Torino di ieri, un’intervista ad una lavoratrice di Mirafiori. La signora ex dipendente della ex Bertone, fabbrica di Grugliasco che per anni è stata chiusa e i dipendenti messi in cassa integrazione. I due acquirenti che si sono proposti negli anni per comprarla si sono rivelati dei malfattori, truffatori (uno di loro se non erro è stato condannato), poi quando sembrava non ci fosse più speranza ecco che arriva il loro salvatore, l’arcangelo Sergio Marchionne,che acquista la fabbrica per un tozzo di pane, e se dico tozzo di pane credetemi che è la verità.

Poi arriva il fatidico Ricatto spacciato per Referendum nel 2011, la cosa interessa anche i neo acquisti del gruppo FCA. Ovviamente si turano il naso e nonostante la Fiom sia il primo sindacato in quella fabbrica non possono fare altro che accettare il Ricatto.

Ricordo per chi non lo sapesse, la frase di Marchionne apparsa sui giornali un paio di giorni prima del voto era la seguente:” Se i lavoratori votano NO al referendum io mi vedrò costretto a chiudere i cancelli”.

Dopo questa premessa passiamo al contenuto dell’intervista, che fa capire molto di come nel corso degli anni, i vari AD che si sono alternati hanno potuto fare quello che hanno voluto, e diciamo anche chiaramente che in primis la causa di tutto questa debaclè dell’automotive è: Sergio Marchionne.

La signora si lamenta che negli ultimi 10 anni li ha trascorsi in cassa integrazione(Bertone) , poi come ho detto la fabbrica viene denominata Maserati di Grugliasco e si producono due modelli della Maserati( il famoso polo del lusso), poi la crisi e la fabbrica non solo viene chiusa e la produzione in minima parte portata a Mirafiori, ma viene addirittura messa in vendita dall’AD attuale.

Negli ultimi sette mesi ho lavorato 8 giorni” Fino qui posso capire il suo disappunto.

Poi prosegue: “Tavares? (attuale AD di Stellantis) non è un manager che stringe la mano agli operai”.

Quindi per questa signora un AD che stringe la mano è un ottimo AD, e continua: “Marchionne, era una persona squisita( a parte il famoso Ricatto e l'inconsistente Piano Fabbrica Italia e i paventati 20 modelli di auto nel cassetto) veniva spesso in fabbrica, voleva sapere come stavamo, stringeva la mano a tutti(chissà se la signora si è poi lavata le mani). Soprattutto sarebbe interessante se la suddetta signora era una di quelle lavoratrici e lavoratori che si lamentavano che le ferie erano ridotte al lumicino(una settimana o al massimo due ad agosto) perché dovevano produrre nonostante per tutto l’anno non avevano diritto ai permessi retribuiti e lavoravano anche ai sabati(obbligatori) lavorativi ( due turni, mattino e pomeriggio), in pratica sei giorni su sette.

Poi passa a J.Elkann: “Lui veniva ogni tanto in fabbrica, Era bello sentire la vicinanza della proprietà”, anche qui sarebbe interessante sapere se la signora sa che la “vicinanza” della proprietà ha portato la sede legale e quella fiscale Fuori dal nostro paese.

Questo spiace dirlo, è il mondo operaio all’interno di Stellantis, dove la gente si lamenta ma NON fa uno sciopero che è uno, NON fa una manifestazione manco a pagarla. Per entrambi la scusante è sempre la stessa:”NON serve a nulla” o “Non posso perdere una giornata di paga”, peccato che venerdì la manifestazione sia in città che a Roma avviene quando Mirafiori è in cassa integrazione.

La produzione della 500 elettrica(fallimento totale) riprende(ammesso che riprende) il 5 novembre.

Sarebbe inoltre interessante fare sapere che a Mirafiori prima dell’avvento di Sergio Marchionne si producevano circa dieci modelli, dopo il suo arrivo il Deserto. Una sola: La Mito con cinque giorni al mese di lavoro, se andava bene altrimenti tre negli ultimi anni della sua produzione e poi il Suv del Levante, e anche qui negli ultimi anni di lavoro, produzione calata a picco e un solo turno, addirittura l’ultimo anno il turno centrale( lo facevano solo gli impiegati) e l’Osannato Sergio Marchionne era ancora vivente e presente.

Peccato vedere una storica azienda in queste condizioni e tutto l’indotto solo grazie a queste persone e alla Complicità di tantissimi ex colleghi che per ignoranza o per cecità Non hanno mai voluto né capire né vedere su quale strada si stava andando a finire.

 
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