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Post n°3226 pubblicato il 21 Settembre 2024 da paperino61to

Primo giorno di autunno, buon fine settimana a tutti e buon ascolto. 

 

       

 

 

 

        

 

 

 

   

 

 

 

   

 

 

 

   

 
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Tre domande con risposte

Post n°3225 pubblicato il 19 Settembre 2024 da paperino61to

 

 

 

Finito di essere coinvolto nelle indagini del nostro commissario torinese sono ritornato alla realtà. In queste settimane mi sono detto cosa sarà mai successo? L’umanità sarà migliorata? I nostri cari parassiti al parlamento avranno fatto qualcosa per il popolino?

 

La prima risposta alla prima domanda è le dimissioni del Ministro della Cultura, purtroppo non per incapacità o perché presente alle premiazioni degli scrittori o al salone del libro, dove non sa manco cosa sia un libro(la brava Cucciari lo ha sbeffeggiato in diretta televisiva), ma bensì dimesso per questioni di tradimenti, il classico: io, la moglie e l’amante.

In Italia i ministri che si dimettono sono sempre e solo per cavolate( il vero aggettivo sarebbe un altro), speravo se proprio ci fossero dimissioni , riguardassero quella persona messa al Ministero del Turismo, dove nonostante sia indagata, dove nonostante vi siano prove Certe per aver Truffato l’Inps sulla cassa covid( azienda chiusa per covid mentre in realtà i dipendenti lavoravano le otto ore) rimane incollata alla sua poltrona e difesa da tutto il suo schieramento compreso gli insulsi giornali diretti dai soliti pseudo giornalisti e direttori.

 

La seconda risposta è NO! L’umanità non è migliorata, siamo sempre più sul baratro della III guerra mondiale e sappiamo tutti a chi dire grazie. Alle lobby delle case costruttrici di armi, alle lobby dei governi che servitori o meno seguono l’indole guerrafondaia degli americani, i quali sappiamo bene come esportano la loro “democrazia”. Abbiamo il “popolo eletto da Dio” che da decenni e decenni annette territori non suoi con violenza, dove finalmente hanno smascherato la loro vera indole passando da vittime dello Shoa a carnefici di un intero popolo, quello palestinese, compiendo quotidianamente da mesi stragi su stragi, ammazzando vittime innocenti compresi persone che lavoravano nell’Onu e non solo(medici) e non contenti vanno ad ammazzare gente negli altri stati (Iran, Libano, Siria) sapendo bene cosa stanno innescando. Infine l’Ucraina, i poveretti vittime dell’orso cattivo, facendo finta di non sapere cosa stavano facendo da una decina di anni nel Donbass, delle legge razziali contro la popolazione russa di quella regione firmate e approvate dal governo ucraino attuale, del finto attentato al gasdotto tedesco. Anziché nominare la parola Pace, il loro presidente con tanto di maglietta verde militare grida sempre la solita parola: Armi! Ovviamente l’UE lo accontenta altrimenti che servitore fedele sarebbe degli americani? E il capo degli orsi cattivi ha già detto chiaro e tondo che se le nazioni a lui vicine lanceranno missili e droni sul territorio russo se ne assumeranno le responsabilità. Mi sembra il minimo.

 

Infine terza risposta, anche qui un grosso NO! I parassiti al parlamento NON faranno mai nulla per il popolino, quello che fanno( da decenni) è salvare gli Evasori Fiscali con la parola magica: Condono! Portarli in alto come esempio, vedere il cuneese emigrato nel Principato di Monaco per non pagare le tasse nel nostro paese e non solo lui per la verità. Parassiti che non si abbassano un centesimo dal loro stipendio ma in compenso tagliano fondi(sempre e solo) sul Welfare, Sanità Pubblica e Istruzione. Permettono ad aziende famose di fare il bello e cattivo tempo senza avere nulla in cambio, il nulla sarebbe avere la certezza del lavoro senza ritrovarsi dall’oggi al domani in mezzo alla strada.

 

Direi che forse è meglio immergersi di nuovo nelle indagini del nostro caro commissario torinese.

 

 
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Caino e Abele(15 capitolo)

Post n°3224 pubblicato il 16 Settembre 2024 da paperino61to

Riassunto: Dall'arresto di Marentino, il commissario Berardi riesce a dipanare la matassa di quello che fin da subito immaginava, ovvero il finto suicidio dei coniugi Crespi. Al loro omicidio si agiungono quelli di Pavesio e Gavello a Parigi dove si erano trasferiti. Con l'aggiunta di Arborio formavano la banda di ladri che operava in dogana. Inoltre Berardi scopre che Livio Crespi non è affato quello che tutti credevano essere, bensì è suo fratello gemello Franco, un poco di buono che anni prima era scomparso dal paese natio per non essere arrestato. Nell'omicidio dei coniugi è implicata la signora Vicario amica della moglie di Crespi, innamorata di Livio. Berardi riesce a scoprire dove è stato preso il veleno per uccidere Crespi e consorte e la bottiglia di vino acquistata per l'uso. In questura convoca i due sospettati: Arturo, figlio della coppia che fin dall'inizio il commissario aveva sentore che mentisse e la Vicario, assieme a loro Amicucci, direttore del giornale dove lavora Arturo.

 

 

"Lei viene a conoscenza che suo padre non è altro che il fratello gemello Franco, la pecora nera della famiglia Crespi. Costui era scappato da Coazze e dal'arresto delle forze dell'ordine del paese. Dopo un paio di anni di latitanza dove si è creduto che fosse morto eccolo ritornare al paese e per quale motivo ritorna? Molto semplicemente perché vuole riprendere non solo i loschi affari ma anche Elvira Riccia, ma quest'ultima aveva sposato Livio suo fratello. Sapeva che si erano trasferiti a Torino e che suo fratello lavorava alla dogana. Immediatamente capì che doveva sfruttare questa occasione. Preparò il terreno parlando prima con Marentino e Arborio domandando se erano disponibili a stare con lui dopo di che parlò con Gavello e Pavesio.

I quattro citati erano favorevoli al losco piano, l’unica differenza che Marentino e Arborio non sapevano di trovarsi di fronte il gemello di Livio Crespi, mentre gli altri due erano stati messi al corrente dallo stesso Franco. Ma come fare per sostituirsi a Livio? E soprattutto come fare perchè non li danneggiasse nel piano ideato? Nell'unico modo possibile: ucciderlo".

"Commissario Berardi è sicuro di ciò che sta affermando? Conosco la sua fama ma qui mi sembra un'ipotesi azzardata".

"Abbia pazienza signor Amicucci, adesso arriverò alle prove".

"Infatti suo padre Livio è stato ucciso e il cadavere fatto sparire, il tutto con la complicità di sua madre che da sempre era stata innamorata del fratello. C'era una cosa che distingueva i gemelli, ovvero una voglia sul braccio sinistro di Franco, e lei cara signora Vicario, vedendo questo particolare ha immediatamente capito di chi si trattava. Sconvolta è tornata a casa ed ha ordito un piano alquanto orribile: vendicarsi dei coniugi Crespi, ma come fare?".


"L'unica maniera era convincere il figlio Arturo e così fece. Gli mostrò delle fotografie che lei teneva in casa del suo vero padre, fotografie scattate d'estate a Coazze dove si evince che Livio non ha nessuna voglia sul braccio sinistro. Gli parlò di lui raccontandogli anedotti e soprattutto che suo padre era astemio e non Franco. E lei Arturo ha mentito su questo punto, lei sapeva benissimo che il suo finto padre beveva. A questo punto immagino lo shock di conoscere questa amara verità e spinto anche lei da un desiderio di vendetta, entrambi elaborate un piano per uccidere le persone coinvolte nel delitto del suo vero padre".

"Direttore, ho parlato prima di prove; riconosce questo foglio e soprattutto la firma in fondo?".

Consegno ad Amicucci il foglio di presentazione usato per l'acquisto dell'arma usata per uccidere Pavesio e Gavello.

"La carta intestata è la mia, ma non mai compilato questa dichiarazione nè l'ho firmato, Arturo cos'è questa storia?".

"Il ragazzo ha falsificato la firma e con questa finta presentazione ha acquistato un revolver nell'armeria di Piazza San Martino, arma con cui ha ucciso i due ex responsabili della dogana che si erano trasferiti a Parigi da anni dopo le loro dimissioni. Ovviamente ha usato un nome falso: Matteo Sandri,lo stesso nome della persona che lo ha accompagnato fino a Parigi, se le cose fossero andate male quella persona sarebbe risultata l'assassino.

Come ha fatto a scoprire dove abitavano le due vittime? Sicuramente erano ancora in contatto con Franco e sono quasi certo che lei Arturo ha intercettato una loro lettera e da persona intelligente e grazie anche al suo lavoro da giornalista, è riuscito a risalire ai loro indirizzi".

"Fantasie commissario mi creda, è totalmente fuori luogo".

"Lei crede? Mi permetta di andare avanti. contatta Marentino, sapendo che era un complice del suo falso padre e dietro a un lauto compenso si fa portare in auto fino a Parigi per commettere gli omicidi. Al ritorno scende alla stazione di Chamonix e qui Marentino la vede con una donna, questa donna è lei signora Vicario.

Tento il bluff del riconoscimento della voce e faccio entrare un collega che aspettava la mia chiamata fuori dall’ufficio.

Il collega mi dice che Marentino ha riconosciuto la sua voce. Se vuole lo può incontrare! E aggiungo anche che alcuni testimoni l'hanno riconosciuta alla stazione".

Il ragazzo abbassa la testa poi esclama: "Quei due meritavano di morire, hanno permesso che ammazzassero mio padre, il mio vero padre. Io ero piccolo quando ci siamo trasferiti a Torino e crebbi convinto che Franco fosse stato il mio vero padre, sapevo della sua voglia sul braccio e sul fatto che beveva e non poco, ma ero all'oscuro di chi fosse veramente. Non mi pento di averli uccisi, lo meritavano e lo rifarei di nuovo".

"Ora tocca a lei signora Vicario come ho detto lei aveva riconosciuto Franco ed aveva esposto il piano di vendetta ad Arturo. Vi siete divisi i compiti, lei avrebbe ucciso Franco e Elvira Crespi. Ma come farlo? Con un'arma tipicamente femminile: il veleno. Suo cugino ha un negozio dove sviluppa le fotografie e lo fa con un metodo vecchio se così si può dire, ovvero usa il cianuro di potassio diluito in soluzione. Lei ha accesso tranquillamente e un giorno mentre suo cugino era impegnato con un cliente nel negozio, è andata nella camera oscura e ne approfitta nel prendere una boccettina. Il giorno seguente si fa accompagnare nella vineria di Pianezza e qui ordina il vino che gli servirà per compiere il delitto.

Arrivata a casa pratica un forellino sul tappo di sughero e inietta con la siringa il cianuro. Poi si presenta alla sera a casa dei Crespi, qui i coniugi sono vestiti per uscire ma lei riesce a convincerli a bere, non so se mediante minaccia o no, ma a

questo punto è irrilevante la cosa, sta di fatto che i due bevono e capiscono che il vino è avvelenato. Per non far sentire eventuali grida di aiuto accende la radio a tutto volume, poi una volta morti li trascina sul letto e conclude la messa in scena con il biglietto che abbiamo trovato.

La prova della calligrafia non ha dubbi; è stata scritta dalla sua mano, se le interessa abbiamo trovato le scarpe che indossava quella sera, scarpe da uomo numero 35".

"Per quanto riguarda invece il revolver acquistato con la firma falsa del suo direttore, sicuramente lei signor Crespi l'avrà buttato via nel tragitto da Parigi a Chamonix".

La Vicario non dice nulla ma il suo sguardo è gelido e pieno di odio, guarda Arturo e le accarezza la mano, poi l'abbraccia come se fosse sua madre.

"Chiama gli agenti Tirdi e portali in carcere, lei Arturo Crespi verrà estradato in Francia per i delitti commessi a Parigi, sarà la giustizia francese ha decidere se condannarla oppure no".

"Mio Dio commissario non avrei mai creduto che Arturo fosse un assassino...ma come ha potuto?".

"La mente umana sovente fa di questi scherzi direttore, sapere che il suo vero padre è stato ucciso dal fratello per loschi traffici è stato un colpo duro tra l'altro con la complicità di chi lo ha messo al mondo: sua madre. Lui per anni ha adorato un delinquente della peggior specie, un Caino che ha ucciso Abele per loschi traffici. Ora l'attende un destino già scritto a Parigi, mentre la donna se la vedrà con la giustizia nostrana ma credo che anche per lei il destino sia già deciso, ora se mi permette devo fare una telefonata".

Uscito Amicucci dall'ufficio compongo il numero di Parigi:"Commissaire Maigret, je suis Berardi, votre homme sera extradé après-demain, envoyez vos hommes à Chamonix, au revoir".

Lascio l'ufficio con un gusto amaro in bocca, ripenso a Caino e Abele, due fratelli che avrebbero dovuto andare d'accordo poiché nati dallo stesso grembo materno, ma uno era marcio fino al midollo e pronto ad uccidere chi portava lo stesso suo sangue. Mi sento chiamare, è Tirdi che mi domanda se voglio passare a trovare Perino.

Una distrazione mi farà bene e acconsento.

"Ciao Perino".

"Ciao Tirdi, ma c'è anche lei commissario...che piacere rivedervi...su entrate, mi dovete...".

"Alt Perino fermati...non ho voglia di parlare dell'indagine, piuttosto hai già cenato?".

"No, io e Amelia...scusi io e la signorina...".

"Bene allora siete tutti miei ospiti da mamma Gina, forza pelandrone è ora che tu

esca da casa, spero che lei signorina ci faccia compagnia".

La ragazza non dice nulla, sorride e va a prendere il cappotto.


                                       Fine 

 

Un Grazie a tutti voi per aver seguito questa indagine. I personaggi come sempre sono di sana fantasia tranne Ermano Amicucci direttore della Gazzetta del Popolo e Segretario del sindacato fascista dei giornalisti. 

 




 

 
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Rock'roll francese

Post n°3223 pubblicato il 14 Settembre 2024 da paperino61to

Buon sabato a tutti dal vostro dj preferito...almeno lo spero :-) Visto che nell'ultimo periodo si è parlato "francese" con le olimpiadi, ecco del buon rock roll targato oltre alpe.

 

 

       

 

 

 

        

 

 

 

       

 

 

 

       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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Caino e Abele(14 capitolo)

Post n°3222 pubblicato il 13 Settembre 2024 da paperino61to

Riassunto: Le indagini su un presunto suicidio di una coppia stanno andando in una direzione. Fin da subito Berardi capiva che qualcosa non andava a partire dalla sensazione che il figlio della coppia mentisse. Dall'indagine si scopre che la vittima non è Livio Crespi ma suo fratello gemello Franco, un poco di buono scappato dal paese per non essere arrestato. Anche qui Berardi non capisce come la moglie non se ne sia accorta, visto che Franco al contrario del fratello ha una voglia di fragola sul braccio sinistro. Scopre anche che lavorava alla dogana e assieme a Marentino, Arborio e ai due superiori Pavan e Gavello avevano messo su una banda che rubava la merce per rivederla. Un paio di indagini della polizia concluse nel nulla, hanno convinto i componenti ha dimettersi. Pavesio e Gavello sono andati a vivere a Parigi. Maigret commissario della polizia francese giunge a Torino alla ricerca dell'assassino dei due italiani. Berardi viene a sapere che Marentino è tornato in città e lo arresta e da lui sa che ha fatto da autista a un misterioso personaggio portandolo a Parigi con un auto a noleggio. Conferma che al ritorno lo ha lasciato alla stazione di Chamonix dove una donna attendeva l'uomo.  Da una telefonata dal direttore del giornale dove Arturo Crespi lavora, viene a sapere che nei giorni che era assente coincidevano con i giorni dove vengono uccisi Pavan e Gavello. Inoltre viene a conoscenza che la Vicario, amica della moglie di Crespi era innamorata di Livio, il commissario non esclude il movente della gelosia. Lui e Tirdi risalgono alla ditta che ha fornito la bottiglia dove è stato messo il veleno che ha ucciso i Crespi e alla sua acquirente. Il questore però rifiuta il foglio di perquisizione dell'alloggio, mentre calca l'accento sul trovare la pistola usata per gli omicidi a Parigi. 

 

 

Bisogna capire dove si è procurato l'arma, sicuramente non l'avrà più con lui sarebbe uno sciocco a tenerla e rischierebbe grosso.

"Proviamo ad andare nelle armerie che ci sono in città chissà che non siamo fortunati".

Stavolta facciamo centro al primo colpo, l'armeria in piazza San Martino conferma che un cliente ha comprato una pistola: un revolver calibro 32.

"Può dirci il nome di questo cliente? Aveva il porto d'armi?".

"No,nessun porto d'armi,il signore mi ha fatto vedere un foglio firmato da Amicucci e non ho visto nessun problema nel vendere l’arma dato che sono amico del direttore della gazzetta...ho forse sbagliato?".

Non rispondo, non ho intenzione di dirle che l'arma sicuramente è stata usata per commettere due omicidi e che lui ha l'obbligo di vedere il porto d'armi.

La carta intestata è quella del direttore e vi è anche la sua firma, il nome però è quello di Matteo Sandri. Furbo il nostro uomo, in caso fossimo risaliti a Marentino

questo foglio lo incastrerebbe come l'assassino.

Se il quadro per le uccisioni dei due uomi a Parigi possa dirsi quasi completo, manca anche quello dei coniugi Crespi.

Escludendo il figlio,che sicuramente non avrebbe avuto il dono di trovarsi in due posti differenti, l'unica persona possibile è la Vicario, ma per quale motivo li avrebbe uccisi? Gelosia nei confronti del suo primo amore, ovvero Livio? Oppure...oppure che avesse scoperto che il posto era stato preso dal fratello gemello? In tal caso la signora avrebbe intuito che fine avesse fatto il suo mai dimenticato amore.

Ipotesi che potrebbe reggere, ma dove ha preso il cianuro?

Dall'agente messo a sorvegliarla vengo a sapere che la donna frequenta un negozio che svolge servizio fotografici, il titolare è suo cugino.

"Un collega della scientifica mi ha detto che vi sono delle tecniche di sviluppo per le foto che usano il cianuro".

Il negozio si trova nella zona di corso Regina Margherita non distante dai giardini reali.

"Buongiorno, vorrei far stampare delle fotografie, ho sentito parlare che vi sono diverse tecniche di stampaggio".

"Si signore, io però uso la vecchia maniera poiché trovo sia la migliore".

"In cosa consiste? Sa sono un appassionato di fotografie ma di sviluppo non conosco nulla, sono totalmente ignorante".

"La tecnica che uso consiste che nella camera scura, quella che vede alle mie spalle, sviluppo le foto e uso il cianuro di potassio in dosi piccolissime e diluite e diluite con una soluzione per il fissaggio. Tenga conto che se lei non è pratico come mi dice è meglio che lasci perdere, oltre ad essere pericoloso per lei se inala il cianuro può anche danneggiare le fotografie".

"La ringrazio moltissimo, mi è stato veramente di aiuto",

"Ma...scusi e il rullino da sviluppare?".

"Vado a prenderlo a casa e ritorno, buona giornata".

Da questa conversazione ho capito come la signora si è procurata il cianuro, sicuramente per introdurlo nella bottiglia avrà usato una siringa dopo aver praticato

un foro al tappo di sughero. Rimane ora da scoprire il movente e credo di averlo

capito.

"Tirdi per domani fai convocare sia Crespi che la Vicario, se fanno storie usa pure la forza, io chiamo Amicucci perché voglio che sia presente anche lui".

Come quasi sempre accade le proteste dei diretti interessati si sprecano e sia Crespi che la donna non fanno eccezione. Solo il direttore del giornale è impassibile e non apre bocca.


"Scusate se vi ho distolto dai vostri impegni quotidiani ma avevo bisogno di parlarvi, sedetevi pure".

"Spero che sia per dare l'assenso al funerale dei miei genitori".

"A questo punto direi di si, può tranquillamente fare tumulare i suoi cari...ma vi ho convocato anche per un altro motivo che riguarda lei e la signora qui presente".


I due si guardano senza dire una parola.

"Come sapete ero piuttosto perplesso sulla tesi del suicidio dei suoi genitori e con la mia solita perseveranza ho capito che quella parola veniva sostituita con omicidio!".

Amicucci che sembrava perso nei suoi pensieri sembra essere tornato sulla terra.

"Trovavo strano che due persone si vestano di tutto punto come se volessero uscire da casa e poi si suicidano. Anomalo anche il fatto di usare il cianuro, sostanza difficile da reperire ma ancor più strano dove abbiamo trovato i loro corpi: nel letto. Il cianuro da una morte istantanea, quindi se i suoi genitori avevano bevuto il vino in cucina i corpi avrebbero dovuto trovarsi seduti al tavolo e non in camera da letto, e visto i bicchieri e la bottiglia di vino nel lavello non posso sbagliare, i suoi genitori sono stati uccisi in cucina!".

Il silenzio da parte dei convocati è totale, nessuno osa parlare.

"Un'altra anomalia è che lei Arturo, non sapesse che suo padre avesse un fratello gemello e che lei, signora Vicario, amica della moglie del defunto non lo sapesse; tra l'altro anche lei è di Coazze come i coniugi Crespi. Questo paese lega tra loro i protagonisti di questa tragedia".

"Cosa intende dire? Mio padre era figlio unico commissario, come glielo devo ripetere!".

"Qui si sbaglia, e lei caro figliolo lo sapeva bene che suo padre aveva un fratello gemello o meglio, chi glielo ha fatto sapere è la qui presente Rosa Vicario. Signora non faccia la finta tonta, lei sapeva bene chi era il marito della sua amica Elvira, non so se l'ha scoperto per caso oppure no, ma sta di fatto che lei in quel momento ha saputo che al posto di Livio Crespi c'era il fratello gemello Franco".

"Lei è pazzo commissario, mi rifiuto di sentire queste accuse ridicole. Vieni Arturo usciamo da questo manicomio".

"La prego, la smetta con questa commedia e andiamo avanti con l'esposizione dei

fatti".

(Continua)







 
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