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« Oltre la dissacrazione -...Siete mai andati sui for... »

Oltre la dissacrazione - Conclusione

Post n°28 pubblicato il 10 Giugno 2012 da meninasallospecchio
 

Come ho detto fin dall'inizio non ho nessuna soluzione. Rifletto da anni sulla questione. A tratti mi capita di sentirmi inadeguata, fuori dal tempo. Eppure in qualche modo sono anche orgogliosa del mio "pensiero debole", che continua ad apparirmi superiore, più raffinato, più evoluto.

Circa un anno fa, mentre riflettevo su questo senso di inadeguatezza, iniziai la lettura dello straordinario Vita e destino di Vasilij Grossmann. Non sono una lettrice vorace, leggo assiduamente ma poco. Un libro lungo e impegnativo come quello mi ha accompagnata per tutta l'estate 2011, che per me è stato un periodo strano e fecondo di cambiamenti. E' stato più di una lettura, è stato come un amico, un compagno di un pezzo di vita.

Non voglio svilire un capolavoro come quello con commenti non all'altezza, ma restando nel merito delle mie riflessioni, mi sono sentita confortata. I personaggi di Vita e destino difendono briciole di umanità in un mondo schiacciato dalle ideologie, anche loro sono portatori di un pensiero debole che forse non riesce a salvare il mondo, ma almeno salva l'uomo.

 

Vita e destino

 

Non so se riuscirò mai ad andare oltre. Se nella mia vita, che spero ancora lunga, vedrò cambiamenti che sposteranno il mio punto di vista. Per adesso chiudo questa lunga riflessione sconclusionata e torno  a cazzeggiare come più mi si addice.

 
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Commenti al Post:
kawari
kawari il 10/06/12 alle 12:33 via WEB
Leggendo i tuoi post, ho l'impressione che ti trovi un po' disorientata. Sensazione che provo spesso anch'io. Io credo che quelli della nostra generazione si trovino come sospesi tra due mondi: un passato in cui ci avevano promesso un futuro glorioso e un presente (il futuro di allora) che è lontano anni luce da quella predizione, anzi, sembra riportarci ai secoli bui. Il rischio è davvero quello di lasciarsi andare all'indecisione, all'inattività (penso che i governi dei paesi cosidetti civilizzati siano stati abilissimi a fare sentire noi cittadini soggetti passivi, impossibilitati a cambiare le cose malgrado si viva in democrazie nominali), stordendoci di cazzate giusto per non stare troppo a pensare e a struggerci. Non so se esiste una soluzione. Ovvero: sono convinta che esista, ciò che manca è la determinazione, l'impegno, il mettere il conto di poter soffrire e perdere molto di ciò che abbiamo per un nuovo mondo. Pensieri buttati là, i miei, e spero che non ti abbiano infastidito!
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 11/06/12 alle 00:15 via WEB
I pensieri non mi infastidiscono mai :-) L'indecisione, il dubbio, è vero che porta l'inattività, come dice anche l'amico Amleto, ma è anche vero che è intellettualmente nobile.
(Rispondi)
 
 
 
sergioemmeuno
sergioemmeuno il 16/06/12 alle 09:05 via WEB
Perdonami, se prendo il via non mi fermo più... Qual è l'origine dell'indecisione/inattività? I nomi ci ingannano, facendoci pensare che ogni "amore" è così, ogni "inattività" è così, ogni stato d'animo X è così. Sono d'accordo sulla nobiltà dell'inattività, in quanto momento di sospensione di ogni giudizio, momento di tregua e di raccolta delle nostre truppe d'assalto... Ma l'inattività in quanto ci si considera avvinti dalla vita e da tutto il resto... no, è una disfatta. Detto da un altro che è fuori dal proprio Tempo. :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 16/06/12 alle 13:45 via WEB
No, non parlo dell'inattività cerebrale, quella che deriva dall'essere travolti dal flusso della quotidianità. Parlo della paralisi dell'azione che discende dalla molteplicità dei punti di vista e cha ha in sé una sua nobiltà. Individualmente, sento il fascino di questo relativismo estremo.
(Rispondi)
 
sergioemmeuno
sergioemmeuno il 16/06/12 alle 08:57 via WEB
Pensa come siamo messi oggi... almeno c'è stato un tempo in cui l'umanità veniva schiacciata dalle ideologie, utopistiche o meno, ma erano pur sempre idee. Oggi tuttalpiù veniamo schiacciati dalle tecnologie e da questioni finanziarie, oltre il fatto che l'omologazione la fa da padrona. Però c'è un filo in comune: anche oggi come ieri l'Uomo "deve" essere salvato. E la soluzione, credo, è diversa per ognuno di noi, è una missione per ognuno di noi.
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 16/06/12 alle 13:50 via WEB
Non ho nostalgia per le ideologie. Le tecnologie e le questioni finanziarie in modo diverso ci sono sempre state, oggi non c'è un ordine politico a dominarle. Sono fresca di una conferenza di Cacciari, lui dice che un ordine politico siffatto non ci può essere nel mondo di oggi, credo abbia ragione.
(Rispondi)
 
 
 
sergioemmeuno
sergioemmeuno il 20/06/12 alle 02:37 via WEB
Il guaio è partito dagli anni '70, quando lo Stato ha demandato alla banca centrale il potere di emettere moneta. Così si scongiurava l'inflazione... intanto, tu, banca, mi fai pagare gli interessi allo Stato, e il debito sale. Spero che uno colto come Cacciari - e mi è simpatico - parli del signoraggio... a differenza degli altri omertosi. 2) Aggiungiamo poi che l'Europa è nella fase di decadenza economica, come la 3^ generazione dei Buddenbrook di Tomas Mann, pancia piena e dedita solo alla musica e all'arte. :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 20/06/12 alle 06:49 via WEB
Haha, a leggere Thomas Mann non ce l'ho mai fatta, al massimo i racconti, ma capisco cosa vuoi dire, anch'io ho parlato di estetismo, anche se non ne do una valutazione morale. Cacciari ha parlato delle"tecniche" nell'accezione più ampia (lui ha usato la parola greca ma io il greco non lo so) che comprendono sia la tecnologia sia la finanza e i cosiddetti poteri forti. Secondo lui pensare che la politica possa esercitare una funzione di ordinamento su queste forze è un pensiero secentesco. La politica avrebbe una funzione amministrativa distributiva, che pure, se fatta bene non sarebbe poco.
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GnothiTauton
GnothiTauton il 05/02/15 alle 23:57 via WEB
Ogni tanto bisogna buttare l'ancora da qualche parte
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 06/02/15 alle 09:52 via WEB
Mi fa piacere che tu abbia letto queste mie vecchie riflessioni, che appartengono a un tempo in cui ero più intelligente.
(Rispondi)
 
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 06/02/15 alle 10:49 via WEB
l'intelligenza di un essere umano è una costante nel dominio del tempo : )
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 06/02/15 alle 11:50 via WEB
Sarebbe bello ma è una tesi non sostenibile. Le nostre cellule cerebrali decadono con una rapidità sconcertante.
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 06/02/15 alle 12:02 via WEB
Ma no, ogni tanto si riposano. Fidati : )
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 06/02/15 alle 14:02 via WEB
Uhm... vuoi dire che ci sono speranze che si inverta, seppur brevemente, il trend di peggioramento? Vorrei che avessi ragione. Certamente la serenità è nemica della creatività.
(Rispondi)
 
 
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 06/02/15 alle 15:44 via WEB
la serenità induce pubblico pudore.
(Rispondi)
 
 
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 06/02/15 alle 20:46 via WEB
Il pudore non è il mio forte, anche se potrei forse considerarmi diversamente pudica.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
x il 17/03/15 alle 18:41 via WEB
pure x me dissacrare fa bene, ma sinceramente non ho il senso dello stato, che mi pare forte coi deboli e debole coi forti, ho il senso degli individui, che almeno non sono tutti prepotenti e cmq sono più simili a me. quindi se la dissacrazione ti libera da ciò che non vuoi, oltre ci sei tu, che inizi a procurarti le cose che vuoi. invece le ideologie non mi sembrano finite, se sei capitalista puoi dire qualsiasi cosa e sennò qualsiasi cosa dici è ideologica. infatti veltroni fu ecumenico solo con la destra, staccò il pd dai partiti di sinistra come oggi renzi dalla propria sinistra. e poi il precariato, non lo avrebbe inventato manco dario argento! insomma, fai proprio un bel blog, schietto intelligente simpatico, peccato un pochettino fascista... scherzo!!! -:)
(Rispondi)
 
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 17/03/15 alle 22:18 via WEB
La dissacrazione distrugge gli assoluti e quindi le ideologie, che sono per definizione delle "religioni". Non è vero ovviamente che le ideologie siano solo di sinistra; è fortemente e convintamente ideologica la destra fascista ed è intriso di ideologia anche quel pensiero qualunquista vagamente destrorso che va per la maggiore in Italia. Cerco di ragionare con la mia testa. Che io sia fascista mi pare difficilmente sostenibile.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
x il 18/03/15 alle 17:40 via WEB
difficilmente mi pare un eufemismo, e che ragioni con la tua testa mi pare evidente.
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