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Post n°521 pubblicato il 17 Agosto 2016 da meninasallospecchio
Il bicchiere di aglianico è quantitativamente molto generoso, ma come qualità credo si possa fare di meglio. Ho intravisto dei sassi in un buco nella piazza (un cripto-sasso ipogeo, direbbe l'autore dei pannelli di Villa Adriana), ma me ne occuperò dopo cena, che se no mi veniva troppo tardi anche per gli orari sudisti. In teoria il ristorante avrebbe pure la terrazza con vista sui sassi, ma col cazzo che danno un tavolo a me che sono da sola. Questo è il principale problema di viaggare da soli: il ristorante. Non ti fanno prenotare. Venga verso le 10, ti dicono, e il tavolo esterno te lo scordi. In compenso riesci a infilarti anche dove serviva la prenotazione. Al volo dell'angelo mi hanno detto che potevo partire anche subito. Ma subito è una parola grossa. Un complesso intreccio di navette, una laboriosa preparazione, finiscono per prendere parecchio tempo. Però complimenti allo spirito d'iniziativa lucano, che con questa roba ci campano due paesi, manco fosse l'Alto Adige. Ed effettivamente con l'Alto Adige ha in comune un'organizzazione impeccabile e il fatto che ci lavora uno più di mille. A dire il vero mi cagavo sotto, ma in fin dei conti è meno tremendo di quanto sembra. Non sono sicura che ne valga la pena tuttavia, se non per tirarsela con gli amici. Non darò al ristorante l'occasione di rifarsi con i dolci: il livello modesto del vino è stato confermato da antipasto e primo. E con questo ho finito di fidarmi dei consigli dei miei host, per questo viaggio. Domani si va di guida slow food e basta. L'artista di strada canta canzoni di Bob Dylan, circondato da un pubblico nemmeno così disperatamente vecchio. Questi sudisti sono adorabilmente naif; chissà che fine farebbe uno che canta Bob Dylan a Torino o a Milano. Il sasso ipogeo, come l'armadio di Narnia, schiude la porta a tutto un mondo di sassi, che non posso astenermi dall'esplorare, per quanto sfinita. Ma non mi inerpicherò fino alla chiesa, ci penserò domani. Tuttavia devo ammettere che i sassi ti aggiustano la serata più dell'aglianico. Ma il sasso è infido e scivoloso. Se appena appena il vino fosse stato più buono, una culata non me la levava nessuno.
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