Creato da violinche il 24/06/2006
Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo. E' la qualità più bella di un rivoluzionario.
 

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El Che

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"Vi chiedo di essere essenzialmente umani, ma così umani da avvicinarvi al meglio di ciò che è umano, purificare il meglio dell'uomo attraverso il lavoro, lo studio, l'esercizio della solidarietà continua con il popolo e con tutti i popoli del mondo"
Ernesto Che Guevara
 

Falcone & Borsellino

falcone&borsellino

Giovanni & Paolo,
quando guardo
questa foto
mi sento orgoglioso
di essere siciliano!
La Sicilia non è mafia,
la Sicilia siete voi due!
Le vostre idee continueranno
a camminare
sulle nostre gambe
e la luce abbagliante
di questo vostro sorriso
ci darà la forza
per lottare ancora
e ancora
finché la mafia
sarà cancellata!
GRAZIE!

 

Falcone

Falcone

"La mafia non è affatto invincibile, è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine."

 

 

PERCHE' BOICOTTARE LA COCA-COLA?

Post n°4 pubblicato il 30 Giugno 2006 da violinche
 

COSA COMBINA LA COCA-COLA?

E’ ACCUSATA IN COLOMBIA DI VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI PER ESSERE LA MANDANTE DI ASSASSINI, SEQUESTRI, TRASFERIMENTI FORZATI, FALSE DENUNCE E INTIMIDAZIONI nei confronti dei LAVORATORI al FINE DI ANNIENTARE IL SINDACATO SINALTRAINAL!

La Commissione d’inchiesta indipendente di New York ha registrato nel 2004 179 gravi violazioni dei diritti umani, tra cui 8 sindacalisti assassinati, 48 costretti a fuggire dai luoghi d’origine, 69 minacciati di morte, 3 incarcerati per false accuse di terrorismo e poi scagionati dopo 6 mesi di prigionia. 

Per questo il SINALTRAINAL – SINDACATO NAZIONALE dei LAVORATORI del settore AGROALIMENTARE che organizza i lavoratori di COCA-COLA COLOMBIA ma anche della NESTLE’ – ha lanciato nel LUGLIO 2003 una campagna di boicottaggio internazionale per costringere la multinazionale a interrompere le sue politiche.

Oltre al boicottaggio il SINALTRAINAL ha anche intentato una causa legale contro COCA-COLA COMPANY negli USA presso la Corte del Distretto Sud della Florida. Nel marzo 2003 il giudice della Corte Federale della Florida ha ritenuto che le prove presentate fossero sufficienti per mandare avanti il processo nei confronti delle imprese imbottigliatrici Colombiane della Coca-Cola, di cui la stessa multinazionale detiene il 40% della proprietà.

PERCHE' TANTO ACCANIMENTO?

In Colombia, nelle imprese imbottigliatrici COCA-COLA, un lavoratore dipendente sindacalizzato al quale viene applicato il CONTRATTO NAZIONALE guadagna circa 360 dollari al mese. Un lavoratore precario, non sindacalizzabile, viene pagato 80 dollari al mese per 12 ore di lavoro al giorno. Parte di questi soldi vengono dati ai responsabili dei paramilitari come tassa per l’assunzione. Negli ultimi 2 anni la Coca-Cola ha chiuso in Colombia 11 impianti su 16 e oggi il 94% dei lavoratori sono terziarizzati, precari e non sindacalizzabili. A questo disegno si oppone il SINALTRAINAL.
L’eliminazione del Sindacato, attraverso le classiche politiche aziendali (licenziamenti, ristrutturazioni, ecc.) oppure attraverso l’uso di forme intimidatorie esercitate dai Gruppi PARAMILITARI di cui le MULTINAZIONALI si servono, E’ NECESSARIO per aumentare i profitti della COCA-COLA.

I SINDACATI IN COLOMBIA

Tra tutti i sindacalisti assassinati nel mondo, l’80% viene assassinato in Colombia. Tra il 1991 ed il 2003 in Colombia sono stati assassinati dai paramilitari 2000 sindacalisti e 94 nel corso del 2004.
La Colombia è uno dei Paesi più ricchi al mondo PER RISORSE NATURALI E MATERIE PRIME. La concentrazione delle ricchezze fa sì che l’oligarchia non abbia esitato ad aprire le porte alle multinazionali che sfruttano la maggior parte del territorio. Le differenze sociali ed economiche hanno portato ad un conflitto sociale ed armato che dura ormai da 40 anni.

La risposta dei Governi a questo conflitto è stata la Guerra Totale, esercitata con i mezzi legali dell’esercito e delle polizie, con l’applicazione di politiche neoliberiste (privatizzazione e svendita dei patrimoni pubblici) e con l’uso delle FORZE PARAMILITARI (A.U.C. – Autodefensas Unidas de Colombia), che hanno svolto il lavoro sporco finendo per occupare molti dei territori dove si concentrano maggiormente gli interessi delle Multinazionali e quelli legati al narcotraffico.
Le organizzazioni sociali, politiche, sindacali, cattoliche, che operano in difesa dei diritti umani, le organizzazioni indigene DENUNCIANO UN VERO E PROPRIO GENOCIDIO fatto di migliaia di morti all’anno.

NON E' TUTTO

RELAZIONI SINDACALI: Secondo la ONG britannica War on Want la Coca-Cola è oggi protagonista di gravi comportamenti antisindacali che vanno dai licenziamenti illegittimi agli omicidi in diversi paesi: oltre alla Colombia, in Guatemala, Nicaragua, Perù, Cile, Russia, Turchia, Filippine, Pakistan.
IMPOVERIMENTO E INQUINAMENTO DELLE FALDE ACQUIFERE: Per fare un litro di Coca-Cola ci vogliono 9 litri d’acqua. In India Coca-Cola è accusata di aver provocato con i suoi impianti un abbassamento delle falde acquifere, che ha determinato l’impossibilità per le comunità locali di raggiungere l’acqua per dissetarsi e per irrigare i campi. E’ iniziata una campagna di protesta che ha mobilitato migliaia di contadini, portando alla chiusura di alcuni impianti e ad un calo delle vendite di Coca-Cola intorno al 18%.
DISCRIMINAZIONE RAZZIALE: Nella primavera del 2000 negli USA ha dovuto risarcire con quasi 200 milioni di dollari 2200 lavoratori afroamericani per discriminazioni razziali nelle assunzioni e nelle promozioni.
LAVORO MINORILE: Alla vigilia del campionato mondiale Francia ’98, il Corriere della Sera ha rivelato che i palloni distribuiti da Coca-Cola a scopo pubblicitario erano cuciti a mano in India e Pakistan da bambini.
IMPATTO AMBIENTALE: Promuovendo la vendita di bevande in lattina e in plastica, contribuisce alla produzione di migliaia di tonnellate di rifiuti e stimola il consumo di alluminio che ha conseguenze devastanti nei luoghi di estrazione.
Inoltre la produzione richiede molta acqua e rilascia sostanze inquinanti che inquinano le falde.
VENDITE IRRESPONSABILI: Nel giugno 1999, dopo numerosi casi di intossicazione, sono state ritirate dal mercato belga, francese e del Lussemburgo tutte le bevande prodotte da Coca-Cola, situazione simile in Polonia con le acque minerali. In India sono stati rilevati alti livelli di pesticidi nelle bevande, che ora devono riportare la relativa avvertenza ‘contiene pesticidi’. Nel 2003 è stato sospeso il lancio dell’acqua Dasani in Inghilterra, perché contenente alti livelli di bromato. L’alto consumo di bevande può causare danni ai bambini e può provocare l’insorgenza di diabete e obesità. Secondo Greenpeace immette sul mercato prodotti contenenti OGM.

RETE BOICOTTAGGIO COCACOLA - REBOC

SALVA LA VITA AI SINDACALISTI COLOMBIANI - DIFENDI LE POPOLAZIONI IN INDIA

BOICOTTA COCA COLA,  IL GUSTO DELL’INGIUSTIZIA SOCIALE

FONTE: http://www.nococacola.info/

 
 
 

BERLINO BOICOTTA COCA-COLASPONSOR DEI MONDIALI DI CALCIO 2006

Post n°3 pubblicato il 29 Giugno 2006 da violinche
 


Berlino, Giugno 2006: Boicotta Mondial-Cola

 
 
 

"Che Guevara visto da un cristiano"

Post n°1 pubblicato il 25 Giugno 2006 da violinche
 
Foto di violinche

Da pochi giorni ho iniziato a leggere questo libro di Giulio Girardi. E' molto interessante perché approfondisce (almeno nella prima parte che ho già letto) le differenze tra il marxismo dogmatico e il socialismo reale dell'Unione Sovietica da una parte e il "marxismo umanista" del Che dall'altra. Mi piace che Girardi dica chiaro e tondo quello che anch'io pensavo: cioè che il socialismo sovietico, per colpa di personalità autoritarie come Stalin, ha nella prassi contraddetto l'idea stessa di "società comunista", in quanto ha finito per assorbire al suo interno elementi di capitalismo (come la legge del valore, o anche il concetto di incentivo materiale per il lavoratore), diventando così un sistema etico-politico ibrido che era destinato a fallire.
Il Che l'aveva capito e per questo stava tentando di realizzare a Cuba un nuovo tipo di socialismo incentrato sul potere delle masse, su incentivi morali (e non materiali) ai lavoratori, su un sistema elastico che non rimanesse intrappolato nel burocratismo e il dogmatismo che caratterizzava l'esp
erienza sovietica...

Beh, attenderò di finire il libro per fare un resoconto più completo. Intanto lo consiglio comunque a chi, pur riconoscendo la forza della personalità del Che, non riesce, per motivi religiosi o di coscienza, a comprendere la forza delle ragioni che spinsero quest'uomo a combattere (a usare quindi violenza) per affermare le idee in cui credeva. Giulio Girardi è infatti un teologo e un promotore della non-violenza! Viene da chiedersi: se uno come lui riesce a spiegare e giustificare le azioni anche violente del Che, basando le sue spiegazioni sull' amore storicamente efficace che lo guidava, perché non possiamo farlo anche noi? O comunque, perché non possiamo anche noi riconoscere in lui la personalità del secolo passato che più di tutte ha combattutto al fianco degli oppressi contro gli oppressori?
Io lo vedo così... E voi???

 
 
 
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