il mondo in bus

Già che ci siamo, sarebbe il caso di analizzare questa nuova _uscita_ di Fini, che credo sia da prendere seriamente in considerazione.
Ho letto l'intervista riguardante l'apertura alle coppie di fatto, e anche tenendo conto delle limitazioni imposte, ovvero niente matrimoni, niente figli in adozione e niente equiparazione al matrimonio, è importante sottolineare che la _liberalizzazione_ delle stesse è un po' troppo forte e, se mi è concesso, rischiosa e contro la nostra cultura.
Il nostro è un paese LAICO, non ateo, in quanto la nostra cultura è fortemente radicata nella religione. Inoltre così come lo scoprire la caviglia delle donne è stato il primo passo per i calendari di max e GQ, non vorrei che si allentasse la presa su una questione importante come la famiglia. (Beninteso che non voglio demonizzare le curve immortalate della velina di turno, anzi..)
La famiglia. Infatti il significato del matrimonio, ossia l'unione di un uomo e una donna in un legame consenziente e responsabile, non è obbligatoriamente religioso, ma obbligatoriamente civile, malgrado in alcuni casi la _moda_ porti a sposarsi in chiesa anche chi non è credente, per motivi di buonismo e pseudotradizione.
Il matrimonio è una presa di responsabilità, per il compagno/a e per i figli. E' un modo per dire "non ti abbandono al tuo destino, ma sto con te succeda quel che succeda". E se poi arriva il divorzio, per i motivi più vari, l'unione civile e la magistratura faranno in modo di tutelare i diritti di tutta la famiglia, imponendo dove fosse necessario il rispetto e la responsabilità verso la cellula di società che è stata costituita _volontariamente!_ 
Questo è il significato del matrimonio e delle coppie sposate. Il sacramento religioso del matrimonio è una cosa extra.
Le coppie di fatto sono un'invenzione artistica (voglio essere buono) per chi non si vuole prendere le responsabilità di formare una famiglia, e quindi NON VANNO AIUTATE!! In primo luogo perchè se davvero si vuole tutelare il legame esiste il matrimonio civile, che da ai coniugi la possibilità di avere i vantaggi della coppia, che sono mirati ad investire su una cellula della società in grado di progredire, di contribuire e di avere figli. Le agevolazioni sono anche in grado di aiutare la messa al mondo ed il mantenimento dei minori. In questo caso le unioni etero in coppie di fatto sono semplicemente un modo per non assumersi responsabilità civili. Una cosa INcivile.
In secondo luogo le coppie di fatto omosessuali sono per natura, per cultura, per evoluzione naturale un vicolo cieco, l'ultimo tratto di un binario, un treno al capolinea. In pratica materia inerme.
Liberissimi di fare quello che vogliono, ognuno sceglie con chi stare, ma non di pretendere eguali diritti rispetto alle cellule che potrebbero aver figli, e che quindi devono tutelare questa eventualità. Sottolineo potrebbero, perchè mi è stato contestato spesso che questo privilegio non dovrebbe appartenere alle coppie etero non fertili. E qui invece rispondo con una semplicità disarmante: un bambino ha bisogno di una figura paterna e di una materna ben definite, per crescere secondo natura. Non possiamo certo credere che tutti i genitori siano ottimi genitori, ma intanto sono ben definiti dalla natura della specie umana. Pertanto coppie non fertili possono avere le carte in regola (che devono dimostrare) per adottare una creatura, ma coppie (o _dui_) dello stesso sesso partono da squalificati dall'inizio.