Roma

Post n°34 pubblicato il 13 Gennaio 2007 da calipso1960

Capodanno a Roma....niente di eccezionale, l' abbiamo festeggiato in camera d' albergo, già a letto quasi disturbati in quella fase in cui si sta per prendere sonno dai "botti" che poi abbiamo scoperto essere fuochi artificiali....Eccezionale, per me, era semplicemente essere a Roma; è stato il regalo di Natale che mio marito ed io abbiamo deciso di farci; sempre nell' ottica di non reiterare le cose che erano consuetudine nelle feste di fine anno, fino a due anni fa...noi quattro, i miei genitori a casa nostra, al pomeriggio qualche volta capitava qualche cognato con la famiglia....dall' anno  scorso non voglio più ripetere pranzo con champagne (mio padre era pensionato ex bancario, per  l' occasione apriva bottiglie che a lui venivano regalate) e pasticcini il primo dell' anno. Quest' anno sono sopravvissuta a un Natale malinconico e triste, allietato e smorzato dalla presenza di mia suocera (che adoro!)...ma per l' ultimo dell' anno saremmo andati via, ponendo tra noi e la consuetudine almeno seicento chilometri.
Roma è incantevole in ogni stagione!
L' ho visitata la prima volta, sempre con (allora non ancora) mio marito, a Pasqua 1980; in teoria per me sarebbe stato viaggio di lavoro, lavoravo in un' agenzia viaggi che aveva, appunto, organizzato Pasqua a Roma e per esigenze di alcune partecipanti alla gita la sottoscritta doveva accompagnare il gruppo delle balde ragazze ultrasessantenni in aereo, un po' perchè talune volevano provare l 'esperienza del volo, mentre altre per lavoro, impegnate con negozio, non avrebbero potuto partire prima del sabato sera.
Allora, seppure con qualche anno in meno, era stato comunque un tour de force massacrante; l'autista del pullmann era venuto a prenderci a Fiumicino alle 23.30, il giorno dopo, domenica di Pasqua, dopo la mattinata in Piazza San Pietro giro turistico, cena con serata musicale in ristorante caratteristico di Trastevere, lunedì scarpinata libera al mattino...perché l' unico modo per vedere realmente qualcosa è camminare, macinare strada....
Da allora ho cullato il sogno di poter tornare in quel luogo magico...l' occasione si è materializzata l'anno scorso (ormai quasi due anni fa), nel 2005 avremmo festeggiato le "nozze d' argento" e, anche in quell' occasione, il nostro reciproco regalo è stata una settimana nella capitale, a giugno, soli io e mio marito.
Quest' anno eravamo tre, con noi c' era il bimbo, (nove anni a febbraio) mentre la sorella "grande" ha festeggiato in Toscana con ragazzo e compagnia...l' emozione è sempre fortissima.
Roma è emozione, totalizzante, impressionante...sempre invasa da turisti di ogni nazionalità, locali in cui si mangia a qualsiasi ora (al nord, da noi, è praticamente impensabile di chiedere una pizza, un primo o secondo piatto alle 15, alle 16!), con bellezze da togliere il fiato in ogni angolo...personalmente sono innamorata di Piazza Navona...forse meglio senza le bancarelle pittoresche ma fracassone delle feste natalizie; Piazza del Popolo,Il Foro, il Palatino....ognuno di noi credo si sia sentito, almeno per un attimo, come la principessa protagonista di "vacanze romane" (Audrey Hepburn)....volevo raccontare chissàcchè con questo post...invece l' emozione rende difficile anche solo rievocare quel che provo soltanto al ricordo!

Grazie a "peppe"...non credevo che l' avrei incontrato, invece  mi ha concesso l'immenso piacere di conoscerlo...prima era "solo" un contatto in msn!

Grazie al tempo che ci ha regalato giornate splendide, calde, soleggiate da gustare con le bellezze del luogo.....dopo il buio nel cuore dello scorso dicembre, il sole di Roma ha rischiarato l' aurora di nuova vitalità....tornerò....
rimane sempre in sospeso la promessa del racconto della notte al prontosoccorso...alla prossima puntata.



 
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pensiero

Post n°33 pubblicato il 14 Dicembre 2006 da calipso1960

talvolta un silenzio è più eloquente di mille parole, fa più rumore di un'esplosione e fa male più di una pugnalata

 
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anniversario (cronaca)

Post n°32 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da calipso1960

Ieri era un triste anniversario, preannunciato da settimane agitate, da notti insonni, di crisi di pianto pressoché quotidiane e inarrestabili.
Le notti insonni mi hanno costretta a ricorrere al medico, perché non reggevo più il non dormire, o fare pisolini con sogni che mi agitavano...la soluzione, scontata, la pillolina magica che presa dieci minuti prima di coricarsi, fa raggiungere le braccia di Morfeo quasi senza rendersene conto...e che non lasciava nemmeno poi tanto rimbambite, la mattina dopo.
Lo so, non è la soluzione, meglio non avere bisogno di prendere nulla....ma sfido chiunque dopo la sesta/settima notte bianca ( e non intesa a far baldoria in città opportunamente organizzate) a non chiedere un aiuto come fosse l'ultimo desiderio di un condannato a morte.
Con la pillola azzurra ero riuscita ad arrivare al 09 dicembre quasi senza scossoni...certo, il magone sempre all' erta, le lacrime sempre lì, a fare capolino fra le ciglia ma bastava appena chinare il capo, nemmeno si notava...
Arriviamo al fatidico giorno, decido di non uscire di casa sino a tardo pomeriggio, non rispondo al telefono pregando i familiari di farlo per me e in mia vece...adesso manca solo l'ultimo atto, la presenza alla messa di suffragio, lo stringere mani amiche e altre quasi sconosciute e poi, finalmente archiviamo quest' anniversario terribile! Il primo terribile, lunghissimo anno senza mio padre ( il primo senza la presenza fisica di mio padre.. non è poi che sia stato un padre così presente e attento, in vita); una sorta di conto alla rovescia "un anno eravamo là" "un anno oggi ha detto che" " l'anno scorso era qui".
Superata, con pianto e singhiozzi, la messa, la presenza di amici e parenti che ancor più ne accentuano l'assenza...si torna a casa, alla solita vita...è passato...poche ore e l'anniversario sarà "ieri".
E' quasi mezzanotte, sono in bagno a prepararmi per andare a letto....e dopo un black-out (secondi? minuti? ore?) mi sveglio con mio marito che mi urla " rispondimi", mia figlia bianca come un cadavere che mi offre acqua e zucchero e l'ambulanza che sta già arrivando.
Così, a conclusione di una giornata particolarmente nera, viaggio in ambulanza, notte trascorsa al Pronto Soccorso dell'Ospedale della Cità più vicina a dove vivo, flebo, analisi, visite e confusione attorno per tutta la notte.


Ma il racconto proseguirà....un sabato sera al pronto soccorso offre spunti troppo succulenti per non essere menzionati....alla prossima puntata; perché ora non sono i vena di risate...ma non si può non ridere, in certi casi....

 
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anniversario

Post n°31 pubblicato il 10 Dicembre 2006 da calipso1960

09.12.2005....09.12.2006

due date, semplici; sedici numeri in fila, intervallati da puntini, nulla di più.In mezzo dodici mesi, cinqantadue settimane, trecentosessantacinque giorni accompagnati da un dolore sordo, presente, a spadroneggiare nell'anima.
Certo, in mezzo, anche frammenti di vita, spiccioli di serenità, quotidianità lavorativa, familiare ormai irreparabilmnete segnata da quella maledetta data
1932....2005; anche qui, sedici numeri i fila, in mezzo settantatre anni..di vita decisa sempre ( o quasi) " amodomio"...anche come porvi fine. Un colpo di pistola.
Che ha ferito anche altre persone, papà; che le ha segnate per sempre con cicatrici impossibili a sparire e a guarire, tanto sono profonde.
Spero, papà, che almeno per te ne sia valsa la pena.

 
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desiderio

Post n°30 pubblicato il 01 Dicembre 2006 da calipso1960

Brucia la pelle...al solo pensarti vicino; scintille ardenti gli occhi febbrili, eccitati, che ti fissano a cercare l' assenso, un sospiro e il desiderio di averti, di essere tua...di essere noi, ancora, un unico corpo, fuso insieme per un istante sublime e infinito.
L'attesa accresce la voglia che ho di te, ancora, ancora e sempre..giorno dopo giorno e dopo giorno, ed ogni notte ancora. All'infinito, senza perdersi mai e ritrovarsi sempre ancora più ecciati e smaniosi di gesti, di mani che frugano le pieghe dell'anima più che gli angoli proibiti del corpo, di baci che bevono sorsate di cuore sciolto in un abbraccio incandescente.Il desiderio di essere tua, di averti...di sentirti in me, parte di me ed io parte di te...un unico universo per due volti, una storia, un percorso da fare insieme. Attraversare i sensi per sfinirci in amplessi che esplodono di luci, colori e bagliori accecanti per la loro intensità che ci lasciano inerti, inermi e abbracciati, occhi negli occhi a perderci nell'infinito.

 
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