Alla rabbia dei puri

nessuno si salva da solo

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

Citazioni nei Blog Amici: 4
 

 

Silenzio...

Post n°119 pubblicato il 14 Giugno 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

 

 

 

 

 


Più una donna è silenziosa, più le si atribuiscono misteri attorno.

Nessuno pensa mai che, forse, è solo stanca di sentire parole vuote.

 
 
 

Acqua e Sale...

Post n°118 pubblicato il 06 Giugno 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Si, lo faccio a volte di "scomparire", come se la mia stessa essenza si rintanasse
altrove a cercare equilibri perduti; e così vago al buio dei miei stessi passi,
con gli occhi chiusi come a dire: "Non voglio vedere altro, per favore, null'altro".
Sale che brucia sulle ferite, sale che cura, che disinfetta sotto ai cerotti emotivi.
Rendo invisibile anche me stessa, ologramma, fantasma, illusione.
Non vorrei mai piangere ma piango; non vorrei rinchiudere tutto nel solito scrigno ma rinchiudo; non vorrei più indulgere nel non reale e invece indulgo.
Mi rendo conto di tutto ciò che ho attorno e, aimè, non è poi molto; ma un' anima antica abbisogna di poesia e magia e mi accorgo di "pretenderla" allontanando chi non è come me.
E vorrei vicino proprio chi non è come me.
Lo spazio diventa innegabilmente vischioso e scivolo; il viso di mio padre, alternativa ad una solitudine che pregna persino i sensi remoti, quelli usati nel pericolo, quei sensi che fanno di te una speciale, una che manca se non c'è.
Intanto il tempo passa e dal buio fuoriesco.
L'acqua della doccia mi ripota indietro.
L'acqua mi riporta sempre indietro, ovunque io sia andata.

 

 
 
 

The first time...

Post n°117 pubblicato il 02 Giugno 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Quando vidi il tuo viso la prima volta non ero preparata a superare i confini del corpo fisico per inoltrarmi nell'insieme del tutto. L'arazzo ricamato sulla tua pelle, tra quegli occhi e quel naso aristocratico mi ha innamorato di te.

Quando vidi il tuo viso per la prima volta rimasi inerme di fronte alla complessa geografia  di quei lineamenti, continenti inesplorati e inaccessibili, chiusi da frontiere sofferenti ma protesi per me.

Quando vidi il tuo viso per la prima volta si interruppe quel battito toracico, un istante, un attimo solo, pre-morte per troppa Vita.

Quando vidi il tuo viso per la prima volta dovetti arrestare il corso del Tempo, la sabbia della clessidra, le nuvole del cielo, i passi, il respiro. Dovetti rallentare, voltarmi, farmi risucchiare.

Quando vidi il tuo viso per la prima volta la luce mi rapì conducendomi sulla tua bocca, attesa, sognata, assaggiata in notti non sospette.

Quando vidi il tuo viso la prima volta riconobbi te in me, come in una calda estate di giochi infantili, di paletta e secchiello, di castelli di sabbia, di piste con le bilie, di ghiaccioli alla menta. Bambina e Donna, Fato e Destino, Universo di infallibili certezze o bugie raccontate a fin di bene.

Quando vidi il tuo viso la prima volta era per me, solo, unicamente e magicamente per me. Poesia e carne mischiate e liberate.

Quando vidi il tuo viso per la prima volta non ebbi più dubbi, su alcunchè.

Vento e profumo di te, rimasto, trattenuto, annusato, atteso...e ancora di più.

 
 
 

Suona il mio cuore una musica antica...

Post n°116 pubblicato il 30 Aprile 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Credo che il mio cuore suoni una melodia fuori moda, fuori tempo massimo; note antiche di musiche lontane nel tempo; pentagramma vergato su pergamena ingiallita, pieno di macchie e di segni lasciati dalle mani che hanno cercato di suonarlo, prendendolo in mano incuriosite da quei segni arcani, ma subito annoiate da troppa difficoltà.

Suona quella musica incessantemente poichè è insito in lui volerla condividere, ma anche gli Angeli non ne capiscono l'urgenza, nemmeno il cielo ha tempo di ascoltarla preso com'è dalla cacofonia dei lamenti umani.

Ma egli continua a suonarla quella musica, imperterrito e testardo, ottuso e ignaro di quel succede al di fuori di sè. E' nel giusto.

Li è nel suo centro, nel suo nucleo, nel fuoco sacro della sua essenza. Quelle note sono la sua stessa entità, il suo profumo. Se smettesse di suonarle morirebbe di morte lenta e atroce, dimentico del suo sogno, quel sogno per cui è venuto alla Luce.

Egli suona, suona forte e impavido, dimentico che quel suono è sconosciuto ai più. Poco gli importa se gli Angeli non lo sentono, poco gli interessa di ciò che  capita nel piccolo mondo degli uomini; egli canta per giungere alle orecchie dell'Universo intero, vibrando onde di note. La musica lo inebria, come droga, come la bellezza perfetta del suo stesso canto.

A volte, solo a volte si lascia intimidire dal silenzio che riceve in risposta alla sua Eco; solo a volte soccombe a quel vuoto, a quella lenta dimensione di indifferenza; il più delle volte in risposta a quella inesistenza egli canta più forte, modulando le note più acute come fossero cinguettii, sempre magnificando il suo stesso canto, come fosse un comandamento.

Non osa guardare in basso. Innalzare gli occhi all'infinito è l'unica speranza.

 
 
 

Il Danno...

Post n°115 pubblicato il 09 Aprile 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Il dolore, affrontato e disciolto nella linfa che scorre nei nostri corpi,
fa di noi degli esseri umani, certo, ma diffonde attorno al cuore
due tipi di misfatti: o ci trasforma in esseri duri e spietati, cinici e privi di amore, oppure trasforma lo stesso cuore in un luogo fatto di burro, tenero ed esposto alle intemperie.
In entrambi i casi il danno è fatto.

 
 
 

Lettera di Abraham Lincon al maestro di suo figlio...

Post n°114 pubblicato il 13 Marzo 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

" Caro professore, Lei dovrebbe insegnare al mio ragazzo

…che non tutti gli uomini sono giusti, non tutti dicono la verità;
ma la prego di dirgli pure che per ogni malvagio c’è un eroe, per ogni egoista c’è un leader generoso.

Gli insegni, per favore, che per ogni nemico ci sarà anche un amico e che vale molto più una moneta guadagnata con il lavoro onesto che una moneta trovata.

Gli insegni a perdere, ma anche a saper godere della vittoria, lo allontani dall’invidia e gli faccia riconoscere l’allegria profonda di un sorriso silenzioso.

Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri, ma anche distrarsi con gli uccelli nel cielo, i fiori nei campi, le colline e le valli.

Nel gioco con gli amici, gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole di una vergognosa vittoria, gli insegni a credere in se stesso, anche se si ritrova solo contro tutti.

Gli insegni ad essere gentile con i gentili e duro con i duri e
a non accettare le cose solamente perché le hanno accettate anche gli altri.

Gli insegni ad ascoltare tutti ma, nel momento della verità, a decidere da solo.

Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta anche i veri uomini piangono.

Gli insegni ad ignorare le folle che chiedono sangue e a combattere anche da solo contro tutti, quando è convinto di aver ragione.

Lo tratti bene, ma non da bambino, perché solo con il fuoco si tempera l’acciaio.

Gli faccia conoscere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso.

Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore ed anche in se stesso, perché solo così può avere fiducia negli uomini.

So che le chiedo molto, ma veda cosa può fare, caro maestro."

 
 
 

Il Bene e il Male...

Post n°113 pubblicato il 11 Marzo 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Se penso all'omicidio di Luca Varani, ultimo della serie ma non certo unico, non posso non riflettere sull'origine del Bene e del Male, su questa imperitura, tragica, lacerante battaglia tra queste entità complementari.

Droga e alcool non possono certo giustificare una tale ferocia d'intenti; indubbio che esasperino certe situazioni inducendo paranoia e squilibrio, ma non conducono un uomo al desiderio di torturare e uccidere e a godere di questo.

C'è dell'altro. Ci deve essere dell'altro. La scelta del Bene o del Male è solo frutto di esperienze soggettive? E' da come concepiamo questi due aspetti che predilegiamo l'uno dall'altro? Siamo in grado di comprendere appieno ciò che è davvero Bene e ciò che è davvero Male? Entrambe le entità non si cibano forse del loro antagonista per poter sopravvivere? Esiste un Bene supremo e al contrario un Male supremo? Il Bene e il Male sono solo frutto di un'Etica, di un'educazione, di una morale o dentro di noi siamo in grado di andare oltre?

La filosofia ci insegna che il Bene non esisterebbe se non ci fosse il Male; che l'uno si nutre dell'altro, che sono entità complementari anche se antitetiche, anzi, proprio per questo. Platone definiva il Bene "ciò che è" e il Male "ciò che non è"; Hobbes riteneva che fosse del tutto soggettiva la percezione di entrambi, asserendo che l'uomo definisce Bene l'oggetto del suo desiderio e Male l'oggetto della sua avversione. Per Hegel il Bene è lo scopo ultimo del Mondo e il Male la sua negazione. Ma forse, colui che si è avvicinato alla "verità" è Kant che  introduce anche l'idea di male radicale: un’inclinazione naturale al Male che è alla base del comportamento di tutti gli esseri razionali finiti e che induce, pertanto, a discostarsi dalla legge morale. Il filosofo caldeggia l'idea che, il comprendere le mille sfumature della condizione umana, è la sola cosa da cui dipende l’esito della lotta tra Bene e Male.

Già. Conoscere. Conoscersi. Guardarsi dentro. Affrontare i propri fantasmi. Guardare l'abisso, il pozzo nero, il vaso di Pandora.

Sapere ed essere consci che dentro siamo anche malevoli; guardare senza paura in quel buco freddo e buio che ci spaventava da bambini; essere consapevoli che, in circostanze limite potremmo anche commettere ciò di cui non ci crediamo capaci. Non sottovalutare mai il nemico che, improduttivamente, ci vive addosso e dentro. Tenere ben presente che non siamo al di sopra dei sospetti e che non siamo diversi o migliori o peggiori o illusoriamente più "fortunati".

Fallaci e fragili. Uomini in definitiva.

" Tu mostri di non aver posto mente che la vita di questo universo è un perpetuo circuito di produzione e distruzione, cioè del Bene e del Male, collegati ambedue in maniera che ciascuno serva all'altro in modo continuo alla conservazione del mondo, il quale, mancasse uno di questi elementi, verrebbe parimenti in dissoluzione"

Ogni persona è libera di prendere il sentiero che desidera, scegliere tra il Bene o il Male, ma l'Universo gli restituirà le stesse forze che ha messo in atto.

 

 

 
 
 

La memoria del Cuore...

Post n°112 pubblicato il 05 Marzo 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Cuore e Cervello comunicano più di quanto immaginiamo, intendo fisicamente e non concettualmente. Ci insegnano a ragionare solo col cervello, fin da piccoli, come se quell'organo fosse il solo e unico deputato al ragionamento, sede di intelligenza e processo creativo.

Con questo modo di crescere ci forzano ad uno scisma sempre più abissale tra Mente e Cuore, cosi da creare in noi adulti un'incapacità al legame, all'armonia, all'unione e, infine, all'accordo tra questi due potenti educatori.

In realtà, la scienza ha ampiamente dimostrato che il Cuore invia al Cervello molte più informazioni e messaggi che non il contrario; è il Cuore che permette al Cervello di sentirsi più o meno felice, più o meno soddisfatto, o triste o sconfitto. I ritmi e le frequenze dei battiti cardiaci influenzano non poco le onde cerebrali, che a loro volta interferiscono col sentire del muscolo cardiaco. Insomma, cooperano uniti nel dettarci forme di armonia vitale.

E se potessimo ri-creare questa unione? E se solo riuscissimo a sgretolare le forme educative imposteci ed imparare a percepire il flusso energetico che vive tra i due organi? E se attraverso tutto ciò che di buono c'è in noi, potessimo altresì determinare il vero e reale cambiamento?

Non più esseri dicotomici, non più uomini complicati dal dualismo indotto, non più animali soggiogati dall'emisfero più forte, ma esseri illuminati dallo straordinario prestigio di uno spazio illimitato, ove Cuore e Mente respirano la stessa aria e giocano lo stesso gioco. Due organi fusi in un'unica essenza, ad innalzare noi stessi nella celebrazione della Vita stessa.

 
 
 

Certe canzoni...

Post n°111 pubblicato il 12 Febbraio 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Certe canzoni ti riportano inesorabili in quelle braccia, a risentire quel calore, quell'odore, quella risata sommessa che tanto ti emozionava.

Certe canzoni ti costringono a guardare, con occhi ben spalancati, da un angolo, mentre tu vorresti fuggire.

Certe canzoni ti obbligano con le spalle al muro, nessuna via di fuga, lottando fino allo spasimo, fino allo stremo delle forze, fino alla resa.

Certe canzoni, consumano il cuore combattendo col cervello, mentre tu stessa uccidi te stessa, piuttosto che guardare ancora.

Certe canzoni riportano chi non c'è più o chi non c'è mai stato.
Certe canzoni minacciano pioggia e tuoni e fulmini

Certe canzoni ti conducono si lontano che forse non tornerai mai più.
Certe canzoni ti abbattono esaltando il ricordo.

Certe canzoni ti tormentano le mani, i capelli, le labbra.
Laceranti passaggi segnati dalle molliche di Pollicino, che non ritroverai quando vorrai tornare a casa.

E ti perderai.

Certe canzoni dovrebbero morire mentre muore tutto il resto.

 
 
 

Punto interrogativo...

Post n°110 pubblicato il 09 Febbraio 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

 

 

 

 

 

 

Se una persona diventa il tuo cuore, dove pensi di andartene?

 
 
 

Bastardi amorevoli...

Post n°109 pubblicato il 07 Febbraio 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Fin da piccina ho sempre avuto una grazia particolare nell'accogliere gli animali cosidetti "bastardi" quelli che non hanno una vera casa, un reale padrone, una vita conformata da regole e pasti caldi. Abitavo nel quartiere di Centocelle, a Roma, quando ancora Roma era un "piccolo" centro storico accentratore, contornato da centinaia di km di periferia.

In quella periferia abitavo io. La casa in cui sono nata era color lilla, costruita da mio nonno a suon di sacrifici indicibili e aveva un grande giardino, che all'epoca, era come possedere un castello con tanto di servitù e ponte levatoio. In quel giardino, insieme ai miei fratelli, giocavo e sognavo. Le scope erano cavalli, le veccie reti dei letti erano trampolini di un circo, i cartoni divenivano magicamente case e macchine, una raccolta di vecchi bottoni si trasformava nel tesoro di Long John Silver; ma in realtà tutto era magico, la mia stessa età lo era.

A quell'epoca, l'amore per gli animali non era una priorità di tutti, non era un diktat socialmente presente; la gente aveva altro a cui pensare e il boom economico era in piena espansione; i gatti e i cani randagi tali restavano, bistrattati, affamati e secchi come rami di un albero d'inverno e, solitamente presi a sassate dai ragazzini della borgata.

Io, al contrario di quei ragazzini, guardavo in quegli occhi fiduciosi e mai corrotti e ci vedevo l'emozione che sentivo, rimandata a me attraverso onde di compassione, e di tenerezza. E li portavo con me quegli occhi, nel mio giardino magico.

Mio padre non mi permetteva di tenerli in casa, uomo di indole piuttosto severa ma al tempo stesso clemente; e allora approntavo rifugi e cucce in quel giardino magico, con scatoloni e cassette, vecchie coperte infeltrite e bambagia; ripulivo quei corpicini martoriati dalle pulci rubando le spugne a mia madre e poi li sfamavo, con quello che c'era.

Capita la stessa cosa ora, che sono adulta e che ho una casa tutta mia; i gatti del paese, quelli meno fortunati, abbandonati, o solo poco inclini alle ristrette mura domestiche, vengono qui, nel mio piccolo giardino, ogni mattina e ogni sera, a cibarsi e riposarsi.

C'è una specie di comunicazione tra noi, un chiacchiericcio silente, fatto di sguardi e carezze; io mi prendo cura di loro e loro di me.

C'è poco altro di importante in questa vita. 


 

 

 
 
 

Gli innamorati...

Post n°108 pubblicato il 28 Gennaio 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Le persone innamorate sono felici a prescindere e questo le rende assolutamente incantevoli; non hanno solo le farfalle nello stomaco, ma un intero comparto di lepidotteri ovunque vi sia un posto da riempire.

Ogni gesto, ogni pensiero, ogni minuto si tramuta in gioia di vivere ed emanano una tale energia che l'intero globo ne è riconoscente; come fossero pioggia sottile che penetra nella terra, concimando.

 
 
 

Sudditi, schiavi e tossicodipendenti

Post n°107 pubblicato il 28 Gennaio 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

 

Le parole sono mani e pelle e labbra; divengono sensi.

Come su una scacchiera cambiano il loro posto mantenendo la loro essenza. E quando divengono occhi? E quando divengono denti? Oppure coltelli?

Hanno un tale potere evocativo da renderci sudditi, schiavi, tossicodipendenti.

 

 

 
 
 

Mi piacciono le persone che...

Post n°106 pubblicato il 26 Gennaio 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

... che da un bel livido riescono comunque a ri-colorare la vita, che vibrano come diapason al sentore di una nota infrequente, che brillano di luce propria, che emettono energia e onde, che quando le senti ne vieni scalzato; mi piacciono le persone che piangono o che ridono e che lo fanno sensatamente, quelle persone che ti stringono senza un perchè, che prendono atto che ci sei, che chiamano e cercano e vogliono.

Mi piacciono le persone solitarie ma non sole, scalatori capaci di arrampicarsi su cuori proibitivi, sorridenti accalappiatori di sguardi; mi piacciono quelle che improvvisano e si imbarazzano, che si nascondono arrossendo, che corteggiano e desiderano.

Mi piacciono le persone che non cambiano mai, ma anche quelle che cambiano spesso; o le persone che delicatamente ti si appoggiano contro, quelle che non fanno domande, che prestano attenzione; le persone degne, quelle che non giurano.

Mi piacciono le persone che sbagliano, che stonano, che si coltivano; le persone che sanno di estate e quelle che odorano di vento, le persone malinconiche, quelle felici, quelle disabitate, le persone vecchie con gli occhi chiari.

Mi piacciono quelli che parlano piano, con voce bassa, quelle che non si arrabbiano mai, che tacciono e osservano; quelle che gesticolano, che si emozionano e inciampano.

Mi piacciono le persone dalle risate d'argento e dal cuore d'oro.

Mi piacciono le persone romantiche, a cui il sale delle lacrime plasma i contorni del viso, o quelle con le porte aperte da permettere alla tristezza di uscire e al sole di entrare; mi piacciono le persone indecentemente consistenti, solide, intense, o quelle che rincorrono l'arcobaleno.

Mi piacciono le persone che diventano il tuo stesso cuore.

 
 
 

Saku Taku No-Ki...

Post n°105 pubblicato il 23 Gennaio 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Quando un cuore ne incontra un altro capace di innalzarsi al di sopra della popolare condizione di ovvietà, succede un qualcosa che la nostra lingua non è in grado di supportare.

In giapponese c'è un ideogramma che si chiama "Saku Taku No-Ki" che descrive l'esatto momento in cui, pulcino e gallina picchiettano col becco il guscio dell'uovo, il pulcino dall'interno e la gallina dall'esterno e, picchiettando, toccano nello stesso istante, lo stesso punto, frantumando il duro guscio. Due estranei che si toccano. Due sconosciuti che si congiungono. Due ignoti che "complottano". Perchè di questo ha bisogno la complicità, di segretezza, di riserbo. Due cuori complici si cibano dell'essere unici e segreti agli occhi di tutti; più si ammantano di indecifrabile dialogo, più durerà la loro complicità.

 

 
 
 

Addio 2015...

Post n°104 pubblicato il 01 Gennaio 2016 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Sono qui.

I botti che musicano il sottofondo, sparati da ragazzini vicini di casa; già, ci vuole pazienza e tolleranza anche se li detesto in realtà, i botti non i ragazzini. Questi ultimi sono stupidi per antonomasia, lo si è sempre a quell'età, ignari della serietà della vita e delle sue irragionevoli richieste. Il tempo fugge, folle ed equilibrato al tempo stesso, manovrando, d'accordo col Fato i destini di noi tutti; fortuna e tragedia intrecciate in un solo anno, in una sola vita, che può durare un attimo se percepita da una farfalla. Il mio destino quest'anno è stato generoso di doni; inaspettati ritorni, scoperte stupefacenti, tragici lutti e decisioni illuminanti. Egli (il destino intendo), si è rivelato. Io di rimando mi sono diffusa. Ho sentito la sua presenza affluire in me, diventare sensazione fisica, carnale; espandersi come la risacca del mare, in un eterno andare e tornare, plasmando. Fragile all'inizio, via via che i miei pugni si rilassavano, dapprima costretti per timore, ho sentito la semplice volontà affiorare e divenire, insomma, mia e solo mia. Il mio cuore non ha cessato nemmeno per un solo attimo di ricordarmi chi ero, mentre la verità mi si svelava, semplice e matura. Il tutto, l'essenza, il fondamento, il nucleo bollente finalmente palesato. Il cuore ha atteso; egli attende sempre, è il suo lavoro; pompa sangue, batte forte, irradia calore e attende. Nemmeno un attimo di tregua, in questo anno passato; non un solo giorno in cui non abbia benedetto chi mi ha dato la vita. Straordinaria opportunità di gioco, pazzesca avventura suadente, tragicomico viaggio di identificazione, di esplorazione, di promessa. La Vita. Anni che fuggono, altri anni che arrivano, in un sensuale valzer colorato dai nostri sorrisi.

Addio 2015.

Benvenuto 2016 :-)

 
 
 

Il tradimento figlio della sfiga...

Post n°103 pubblicato il 22 Dicembre 2015 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

Parliamo di tradimento? Ma si, parliamone che è sempre un argomento che attizza e dove ognuno ha la propria specifica opinione. Se mi soffermo ad osservare l'atto del tradimento nei passi della storia, della letteratura, dell'epica, della musica (e chi più ne  ha più ne metta ), quello che mi salta subito agli occhi è la profonda tragedia che sempre ne consegue; facciamo 2 conti:

Eva e Adamo: bè, non credo di dover stare qui a scrivere cosa sia successo vero? Adamo mangia quella cazzo di mela (è che vivo in Trentino, la terra delle mele...dispiace un po') Eva sorride sorniona, Dio passeggia tranquillo per il suo bel giardino; poi chiama Adamo e dice "allora ragazzaccio? che combini?" Adamo fifone dice che è stata Eva, Eva dal canto suo da la colpa a Satana e Satana non si trova da nessuna parte. Ergo: Dio s'incazza di brutto e da allora siamo rimasti nudi (cosa a volte imbarazzante, diciamolo) sudiamo per portare a casa la pagnotta, siamo collezionisti di guai e partoriamo con dolore.

Gesù Cristo e Giuda Iscariota: tutti sappiamo come è andata a finire no? Il primo torturato e crocifisso e l'altro suicida (ma dico io...godersi almeno i fottuti 30 denari no?)

Giulio Cesare e Marco Giunio Bruto: anche in tal caso, il figlio adottivo di Cesare congiura con 60  Senatori e uccide l'Imperatore con 23 coltellate il 15 Marzo del 44 a.C. Chi non ricorda la frase " Tu quoqe, Brute, fili mi "? (Le versioni di latino, incubo e stillicidio per molti)

Efialte di Trachis e Leonida: ricordate gli Spatani, che erano solo 300 (tutti fichissimi però eh) impegnati in un sanguinoso conflitto contro i Persiani? No? E' lo stesso; fatto sta che sto' burino de Efialte, mostrò un sentiero nascosto alle forze speciali d'elite persiane, che poterono grazie a questo tradimento, cogliere gli Spartani alle spalle e fare un macello...ecco (vatti a fidare di un contadino della Tessaglia, scarpe grosse e cervello fino)

Artù e Ginevra: altro bel casino signori miei!! Lei giovane e bella (aggiungo fessa ma è una mia opinione) lui Re e cavaliere della Tavola Rotonda, l'altro un figaccio della madonna chiamato Lancillotto, ovviamente miglior amico di re Artù; conseguenze? Il regno in mano ai nemici, Lancillotto esiliato, Artù sclerato e tutti i cavalieri in giro a cercare il benedetto Graal, che non solo non si sa dove sia, ma nessuno sa cosa sia!!!

Paolo e Francesca: Ne vogliamo parlare? Relazione adultera dove lei, una della famiglia dei  "da Polenta" (e crauti aggiungerei io ) di Ravenna e lui  dei Malatesta di Rimini. Insomma la Franceschina (buongustaia emiliana) si spupazza entrambi i fratelli: prima il Gianciotto e dopo il Paolo; poi il marito, come di norma succede, li scopre, s'incazza e li uccide. Fine della storia (e della polenta con i crauti)

Desdemona Otello e Iago: un grandissimo casino questo, della serie che Iago era invidioso e fa credere ad Otello che Desdemona (moglie di costui, un bel negrone tutto d'un pezzo ) lo tradisce con il suo luogotenente Cassio .Ma è una balla e quell'ottuso del Moro ci casca con tutte e due le scarpe; geloso marcio, fa destituire Cassio, uccide Desdemona soffocandola nel letto nuziale e alla fine, travolto dal senso di colpa per l'errore, si suicida. Dimenticavo: Iago viene fatto fuori da sua moglie.

John Fitzgerad Kennedy e Marylon Monroe? Maria Callas e Aristotele Onassis? Bill Clinton e Monika Lewinski? (niente battutine ironiche su posizioni e scrivanie...please)

Ho come l'impressione che,  la Verità, per sua stessa natura, abbia la necessità, per non dire l'urgenza di farsi riconoscere; non si cura del tempo che ci vuole per manifestarsi: essa si mostra, prima o poi, deliziandosi e gongolando.

Insomma, ovunque lo si guardi, il tradimento porta male; capisco la smania, il bollore, il brivido, l'aumento dell'ormone, la brama e pure la fregola, ma il gioco vale davvero la candela? E' pur vero che la concessione della fiducia è il rischio che dobbiamo correre per far si che, un'emerito sconosciuto, entri a far parte dell nostra vita, ma raggirare questa fiducia siamo sicuri sia la cosa "giusta" da fare?

Santa Lucia ebbe a dire che "Il corpo si contamina solo se l'anima acconsente" che avesse ragione?

 

 
 
 

Stan By...

Post n°102 pubblicato il 10 Dicembre 2015 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

I caratteri forti sono cosparsi di cicatrici, più o meno profonde, più o meno localizzate, più o meno visibili; alcune le ho mostrate, ferite di guerra, quando ancora ingenua ragazza , ho dovuto imparare a combattere.

Altre credo si mostrino nonostante le reticenze, ma che spontanemante sfuggano al mio controllo, per palesare infine la profonda umanità che contengono. Sono così abituata a stare da sola che alcune emozioni non mi permottono di agire all'esterno; lavorano dentro e mi illuminano.

Sono quelle piccole perle di saggezza che mi permettono di vivere senza farmi ammorbare le giornate da piccoli sentimenti sgraziati e poco luminosi, ai quali non voglio più porgere la guancia.

Ci sono sentimenti così nascosti, così profondi, così abili a celarsi che solo la solitudine può aiutarci a ritrovarli; così, ritrovo la bellezza e la serenità, allontanandomi dall'esteriorità della vita, fatta di persone che deludono e che io deludo, in un circolo quasi vizioso dal quale, masochisticamente a volte, non siamo in grado di staccarci.

Ecco perchè la scrittura mi è sorella, ecco perchè le parole sono importantissime per me, perchè ancora credo siano l'unico mezzo potente per intraprendere la strada della verità. Scrivere, mi permette di aprire lo scrigno segreto, senza per questo coinvolgermi in atti troppo fisici, dai quali ci attendiamo sempre troppo.

Quanti bugiardi ci sono al mondo, quanti usano le parole per mentire e illudere, quanti le usano per ottenere solo soddisfazioni immediate e, quanti invece per avere un plauso che altrimenti, non otterrebbero mai.

Il Buddismo insegna ad eliminare illusioni, aspettative e desideri, per trovare alfine tutto ciò che serve, volgendo lo sguardo all'interno del sè.

E' che ho bisogno di amare...mannaggia!! :-))

 
 
 

Coincidenze significative...

Post n°101 pubblicato il 02 Dicembre 2015 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

A volte, ci sono cose che ci succedono, che non hanno spiegazioni logico/razionali, ove le nostri menti vengono sorprese e i nostri sensi rapiti. Per semplificare le abbiamo chiamate coincidenze, combinazione di fatti e di circostanze apparentemente casuali.

Appunto...apparentemente.

E' come se spesso, succedessero cose nella realtà esterna, che sono in correlazione significativa con una nostra esperienza interiore. Non parlo di cose che avvengono nello stesso tempo, ma con lo stesso senso.

Un evento che rimane, forse, imperscrutabile, poichè dalle nostre premesse psichiche non ci si aspettava la sua realizzazione. Carl Gustav Jung fu il primo a parlarne e diede poi vita al neologismo "sincronicità" nel 1950 e ne fu sempre affascinato; pensare ad un amico e ricevere una telefonata dallo stesso pochi minuti dopo; leggere una frase che ci colpisce e sentirsela poi ripetere nell'arco della stessa giornata, e così via. La Legge della Sincronicità ci rivela l’esistenza di un mondo misterioso dei sensi, che è sovrapposto a quello fisico nel quale viviamo, ma che è altrettanto reale

L'esistenza di questi eventi, è spesso messa in dubbio e, frequentemente derisa; non succedendo assiduamente non vengono creduti veri. Questi fenomeni, avendo una qualità "misteriosa" necessitano di un riscontro soggettivo;  se raccontati, perdono il loro potere di convinzione; in fondo, l'unica cosa che conta alla fin fine è l'emozione  viva ed improvvisa vissuta personalmente.

E' come se la nostra mente, a volte, diventasse una specie di trasformatore di energia ancestrale, legata alla Terra antica, atemporale, oltre lo spazio e il tempo; de javù, convergenze, riscontri, concomitanze, consonanze, a tutti capitano e tutti ne siamo soggetti, con l'unica profonda differenza: alcuni  si lasciano condurre fluidamente, privi di resistenze, altri irrigidendosi impauriti.

 

 

 
 
 

Miseramente borghese...

Post n°100 pubblicato il 14 Novembre 2015 da silkwood.61
Foto di silkwood.61

 

 

 

 

" Ho voluto la mia solitudine,

   sono senza amore, mentre, barbaro o miseramente borghese,

   il mondo è pieno, pieno d'amore e,

   sono qui solo come un animale senza nome,

   da nulla consacrato

   non appartenente a nessuno,

   libero di una libertà che mi ha massacrato "



Pier Paolo Pasolini

 

 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: silkwood.61
Data di creazione: 23/02/2014
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

nexgenerationfreemonellaccio19amorino11cantante650marabertowje_est_un_autreprefazione09Clide71m12ps12karen_71lo_stratagemmasilkwood.61c0nsueloBlume4562selfie55
 

ULTIMI COMMENTI

bella la vita &#128521;
Inviato da: selfie55
il 22/12/2023 alle 20:09
 
Tachipirina e vigile attesa
Inviato da: Rosa_Arcana
il 09/08/2022 alle 22:09
 
Molto bella questa. Bisognere impararla memoria, magari...
Inviato da: stufissimoassai
il 10/04/2022 alle 17:18
 
E tutti i morti sono morti per sfiga È ora di dirlo
Inviato da: stufissimoassai
il 10/04/2022 alle 15:49
 
La verità dona libertà di mente, di parola e di se stessi.
Inviato da: OsservatoreSaggio
il 18/10/2021 alle 15:47
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963