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Prima era discreta, pochi spot, solo tra un programma e l'altro.
Poi nacquero le tv private, e la pubblicità cominciò ad essere la prima fonte di guadagno delle tv.
Cominciarono a spezzare i film con la "fine primo tempo" (mai vista prima in tv), poi sempre di più.
Avevo già notato nei telefilm americani quelle scene che finivano come se dovesse finire tutto il telefilm e invece la trama riprendeva. Ci misi poco a capire che era fatto apposta per le pause pubblicitarie. Ma all'epoca quì in Italia non era possibile mandare in onda tutta la pubblicità alla quale negli U.S.A. erano invece abituati.
Visto l'andazzo non mi facevo illusioni. Prima o poi anche quì sarebbero arrivati agli stessi livelli, come infatti è accaduto. Solo che ora anche se quantità è la stessa la mandano a casaccio fregandosene delle pause previste in origine. O meglio, la fasano con quella delle altre emittenti. Già me li immagino ad inizio settimana i rispettivi responsabili dei palinsesti telefonarsi tra di loro o addirittura riunirsi, farsi i calcoli a spaccare il minuto per sincronizzare le rispettive pubblicità.
Ma non bastava. Cominciarono ad inserire la pubblicità anche negli spettacoli, quelli in diretta pure! E addiritturacominciarono a fare pubblicità gli stessi presentatori sull'onda delle televendite nelle tv private. Mike, Pippo, Corrado...
E cominciarono ad interrompere i talk-show. Addirittura quelli politici! Ma solo dopo l'era Andreotti, Berlinguer, Almirante... Ve li immaginate quei tre interrotti da un tipo come Vespa, Santoro, o Floris, proprio nel bel mezzo di un loro importante discorso, per mandare in onda la pubblicità? Io no!
Forse è questa la differenza tra i politici di allora e quelli di adesso. E ancora non avevano avuto il coraggio di interrompere quello che avevamo di più sacro: la partita di calcio! Ma mica erano fessi. Cominciarono con l'interrompere altri sport: la Formula 1 passi pure, ma i sorpassi di Valentino? !!! Niente. Non un fiato da parte nostra. E così fecero il grande passo.
Ne manca solo uno credo. Quello di mettere la pubblicità anche in mezzo alle notizie dei tg. Ma già ora, sempre se ci facciamo caso, le notizie "quasi" serie durano metà dei tg. Il resto è dedicato ai nuovi film, ai piatti tipici, o alle ultime novità dei rampolli della famiglia reale d'oltremanica.
Il "virus" nel frattempo si è diffuso ovunque.
Nello sport: non esiste più uno sport, un atleta, che non sia sponsorizzato da qualche marca. Le squadre di pallacanestro ormai da molti anni hanno perso i loro nomi originali che si rifacevano alle città natale. Ormai hanno preso direttamente i nomi dei loro sponsor. La prima volta che ho visto una pubblicità sulla maglietta della Roma giuro che mi sono sentito male.
Giornali e riviste: se andiamo a contarle sono più le pagine di pubblicità che quelle relative ai servizi.
Su internet: se togliessero la pubblicità chiuderebbero quasi tutti i portali, i social network, e molti utili servizi.
Non ci facciamo caso, ma le nostre città sono piene di cartelloni pubblicitari.
In certe nazioni gli operatori telefonici inseriscono la pubblicità anche durante le conversazioni al telefono. Ci hanno provato anche quì ma non ha attecchito. Un segnale di speranza? No! E' solo che la schizofrenia tra il nostro privato ed il sociale quì è molto più forte che all'estero: "Facesse ognuno come gli pare ma non a casa mia".
La pubblicità è diventata la fonte primaria di sussistenza dei principali canali informativi. Se io sono un giornalista o il direttore di un giornale e scopro qualche magagna che riguarda il mio sponsor, quello che mi dà da mangiare, forse ci penso due volte prima di pubblicare quella notizia. Ed anzi, se qualcun altro la pubblica forse è il caso che trovo argomenti che lo confutano.
Per non parlare poi della tecnica alla base del messaggio pubblicitario. Perchè per decidere un operatore telefonico piuttosto che un altro devo scegliere fra una troia mezza nuda che sembra che stia per venire mentre stà al telefonino, o tre imbecilli travestiti da corvi appollaiati su un ramo di un albero?
Si parla tanto del degrado attuale di questa nostra società. Ma pensiamo sempre che riguardi altri. Non ci rendiamo conto di quanto ci sia entrato nell'anima senza che in tutti questi decenni avessimo fatto nulla per evitarlo.
La pubblicità non è vitale. La vita è nata prima della pubblicità. Perchè dobbiamo accettarla, almeno così com'è, lasciando che vengano corrotti stati, società, ed anime?
Non sempre ciò che è ormai normale è anche giusto ed indispensabile. Anzi, dati i tempi, forse c'è rimasto poco di giusto e normale allo stesso tempo.
Rimango nel tema. Dico che finora è andata bene, poichè quando lei, Belen, si vede, è per talmente poco tempo e parla così poco che non stufa affatto.Insomma è una gran bella donna, direi un modello perfetto di sensualità e di eleganza. E poi finalmente , è mora!! E le more sono la fine del mondo. La sua forza ... sta nel sorriso, appunto nel sorriso! ma è talmente potente che illumina tutto il resto, di per sè già splendente!! La delusione piuttosto, ultimamente è stata un'altra. Ma è meglio non parlarne. ciao. tt
Ciao Ana e Giuseppe.
Tutto pensavo meno che questo post suscitasse soprattutto commenti riguardo a Belen, che non era certo l'argomento più rilevante di questo post, e, peggio che mai, parlare di lei proprio in questo post, se pur dimostra quanto la corruzione del sistema pubblicitario ci sia entrata nel sangue, proprio non ce la faccio ad accettarlo.
E quindi scusatemi, ma l'ho "tolta di mezzo"! ;-)
Un caro slauto ad entrambi.
Ciao Silvio, consentimi di fare un accenno a Belen inserita all'inizio delle partite di calcio. Quello spot lo trovo disgustoso...sarà anche fatta bene, ma non sa recitare neppure in una pubblicità! :-(
Sono nata e cresciuta con carosello, quando la pubblicità era un piccolo spettacolo...ora è parte del sistema ed anche se non mi ritengo condizionabile, la subisco. Fastidiosissima quella che da poco appare nelle mail. Anch'io nel mio piccolo faccio pubblicità, ma solo per chi è interessato:-).
proprio ieri, mentre gironzolavo in un negozio mi sono detta: non mi serve proprio niente! Un sorriso Corinna ^___^
Non sono contro la pubblicità in assoluto. Etimologicamente significa semplicemente rendere pubblico un evento, un fatto, una entità. Se la pubblicità è senza menzogna, se non usa metodi come la mercificazione, la sostituzione di emozioni, affetti, e valori con altro, se non viene imposta, ma è cercata da chi vuole cercarla, allora può essere accettata, ed anzi è utile. Il mio sorriso fa pubblicità solo alla voglia ed al gusto di vivere... (e dici poco...) ! ;-)
Insomma proprio non si riesce ad evitare di parlare di Belen...:-)
Anche io provengo da Carosello, ma già da allora mi accorsi delle sue basi per ciò che è ora la pubblicità.
La parola chiave l'hai detta tu: "subisco".
Noi la publicità la subiamo, è una offesa alla nostra anima, è una mancanza di rispetto quotidiana, continua, nei nostir confronti, almeno così come è espressa.
Ma noi, esseri ci-vili, non ci ribelliamo, perchè da questo sistema accettiamo quei "beni" che ci rendono schiavi, ovvero, siamo corrotti, anche perchè è difficile incontrare qualcuno che ci insegni l'importanza del rispetto profondo della persona, e quindi l'importana di ribellarsi a questi tentativi. In un mondo che ci vogliono far apparire materiale, lottare per ciò che sembra solo una fisima, mentre è in realtà la tua anima.
Poco ci serve, in realtà, di quanto noi esseri umani produciamo. Forse anzi non ci serve proprio nulla che natura già non ci possa donare, se fosse libera dai nostri vincoli.
Un sorriso a te Corinna, e graie del tuo intervento.
Adesso se c'è la crisi le aziende dovranno tagliare i costi pubblicitari e ritornare alle strategie di mercato reale. Cosi potrebbe anche una politica di abbassamento dei prezzi, con il risparmio sulla pubblicità e resterebbe piu' alto anche il profitto.
Due dita congiunte e un sorriso per augurarti una serena serata!
No. Il sistema attuale non può essere modificato, pena il nascere di una instabilità. I piccoli soccomberanno, il mercato che si libera andrà ai sempre di meno sempre più ricchi, che ocntinueranno ed anzi aumenteranno la pubblicità, vedi Telecom, TIM, Wind, Vodafone, ENI, ENEL, tra i principali attori che da questa crisi ci stanno guadagnando ed anzi ne sono concausa, togliendo risorse e corrompendo il mercato con le loro logiche di distribuzione delle commesse.
La pubblicità è ciò che fa vivere il consumismo.
Basta che allenti la pressione, e noi saremmo liberi di renderci conto di cosa siamo, e dell'inganno sotto il quale viviamo e che più o meno inconsciamente abbiamo vilmente accettato, corrompendoci.
E questo non può accadere, altrimenti le agitazioni che già vediamo ora nelle piazze di Atene o di Roma, Londra, e Parigi, non sarebbero nulla a confronto.
E non c'è nulla di peggio che una mandria impazzita senza guida...
Buona serata a te Anna.
la pubblicita' ,purtroppo e' l'anima del commercio.....ognuno di noi desidera cio' che vede ,il problema e' che ci fanno vedere ,a volte ,delle schifezze.....ma se la schifezza e' l'ultimo grido della moda del momento la compriamo lo stesso.....siamo un po' tutti coinvolti....cosa sara'?,che compriamo di tutto ,anche se di niente abbiamo bisogno,cantavano L. dalla e de gregori gia' negli anni '70.....cosa sara'?,che certa pubblicita' ci condiziona?...vuoi o non vuoi.....un saluto ,a presto.....)))).
Perchè lasciamo che tutto ciò accada senza protestare, senza proporre una regolamentazione della pubblicità in modo che sia rispettosa dell'essere? E' questa la mia domanda. Un saluto a te, caro Lorenzo.
Basta limitarsi a comprare quello che serve dopo aver confrontato i prezzi sui volantini facendo attenzione alle bufale come modelli simili o indicazioni fuorvianti. Un saluto, M@.
"Basta"? Dai Mario, non fae anche tu l'errore di tanti del ridurlo ad un problema personale, individuale. Sai bene che i media influenzano le masse, altrimenti non si spenderebbe tanto in pubblicità. Noi continuiamo a non volere riconoscere, e dargli quindi l'importanza che merita, il meccanismo psicologico che è alla base dell'influenza che i media hanno su di noi. Ed è così che ci fregano. Eppure l'evidenza è evidente ! ;-) Se non ci fosse tutta questa pubblicità sui SUV, sui telefonini, ecc... pensi che ne venderebbero così tanti? Ci creano il bisogno, e noi lo soddisfiamo. E' un meccanismo che insegnano all'università, per quanto è importante. NOnè qundi un problema che è possibile risolvere solo a livello individuale, almeno ora, almeno con un popolo educato come viene educato dalla scuola e dai valori sociali che ci ritroviamo. Ma non ho mai visto nessun esponente politico di nessun colore porre il problema nella sua reale drammaticità. Ed è questo che mi fa riflettere sul sistema politico attuale, passato, e futuro, a meno che non facciamo qualcosa noi insignificanti cittadini sovrani. Un saluto Mario, e grazie del passaggio.
Come stai babbino mio?? Ma a Roma il capodanno è arrivato in anticipo??
Ho visto tanti di quei "botti" e "botte";-).Se mi posso permettere babbino..io..avrei dato ordine alla Polizia Carabinieri e Guardia di Finanza,di mandarli tutti all'ospedale,
stroncamento di massa..nessuno escluso...
e dulcis in fundo una passatina sopra a tutti quanti..con macchine camionette e furgoni delle forze dell'ordine ;-)))
Eppoi senti...Io a questo cittino piccino di
Calindri gni farei un'iniezione letale...alla su moglie...due...e a quell'artro citto grande...mezza và...tanto morirebbe uguale ;-))))
Ma...ma senti babbino mio..forse...sai com'è...quando si tengono gli occhiali tanto tempo,forse,dopo qualche anno le lenti non vanno più bene come gradazione...si dice così ?? Bhooo ???
Il mio oculista usa,anzichè le lettere dell'alfabeto,delle immagini per vedere se uno ci vede bene...ti ci metto l'idirizzo immagine del mio oculista...Forse hai letto male quello che ti ho scritto...o forse no,ma non mi sembrava così grave quello che ti ho scritto...Per sicurezza,fai questa prova all'indirizzo sotto..e poi magari fammi sapere...;-) http://digiphotostatic.libero.it/suricato78/med/2b461fee8e_3733383_med.jpg
Ma io non volevo che mi dicessi brava !!! Volevo farti solo incazzare !!!!
O babbo...ma un tu c'hai fatto caso,che c'ho messo quasi due anni,ma ho imparato a rispondere nel post giusto ??? ;-)
... Quanta nostalgia di "quel carosello" di tanti anni fa... E' vero dopo bisognava andare a letto a dormire ma erano sogni d'oro e non incubi...
Con simpatia
Cinzia
Sì, erano sogni d'oro. Si dormiva tranquilli, senza troppo preoccuparsi del futuro, se pur con meno consumistica ricchezza. Ma mentre noi dormivamo tranquilli, si gettavano le basi, anche con quel carosello, della società attuale. Un saluto Cinzia.
Inviato da: Silvio.Perroni
il 16/03/2015 alle 16:21
Inviato da: Shalom.aleichem
il 04/02/2015 alle 18:16
Inviato da: Silvio.Perroni
il 19/08/2014 alle 00:14
Inviato da: luce78_2
il 03/08/2014 alle 03:01
Inviato da: Silvio.Perroni
il 28/02/2014 alle 22:59