Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« Paradossi | Dresda. Un racconto (1 parte) » |
In che modo in noi si apra uno squarcioSi formano affetti qua dentro, contorsioni, improvvise passioni. Ha del mistero la cosa. Non è che si spieghi: ogni incontro un'alchimia. Penso sia un accadere che s'incontra nelle stanze vuote che teniamo nel cuore. Varianti delle caleidoscopile forme d'amore,le infinite possibilità, i sapori. Se lo immagino come metafora dei sensi, li includo tutti tranne la vista. Non so perchè. Sarà per una sorta di visione che ho delle cose. In quanto preferisco le zone d'ombra, dove la luce non può accecare, anche se poi quel che acceca è altro, dove la vista può ingannare. Come se la vista fosse collegata alla mente, attraverso una trasmissioni di dati troppo veloce, dove le vibrisse schizzano impazzite. Preferisco il non visto dove la luce ha timore. Sarà anche una cosa bella questa luce ma, dico, senza ombre sarebbe solo un fastidio. Ma di questo, dell'ombra e della luce ne parlerò a parte. Intanto: In che modo in noi si apra uno squarcio
Sto per addormentarmi. |
ULTIMI COMMENTI
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30