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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« La verità nuda e crudasea song »

Pensavo fosse Bach

Post n°278 pubblicato il 09 Agosto 2011 da simurgh2

   

 

 L'ombra è la ricchezza che non si vede

Rende luccicante il cammino

Per quei viaggiatori soli

Quelli che arrivano più lontano

Le voci fuggono.....le voci fuggono....le voci fuggono
e le ombre ad altro servono se non della voce l'ombra
Si sciolgono da quell'ibernazione dove i cori di Bach le avevano lasciate
Ci sono luoghi dove ombre si muovono dimenticate, senza voce
Da un castello si disgragano e prendono una fuga a piu voci
una sopra l'altra, si rimandano, si sottendono ma, fuggono
Fuggono in cerca della loro ombra
perchè è l'ombra che rende luccicante la fuga della voce

Le voci fuggono, nessuna di loro rimane ferma. Le voci fuggono
fuggono in una polifonia per quattro voci 
Quelle di cui ognuno dovrebbe esser capace richiamare a sè

(simurgh Vinicio Capossela)

Il miracolo del genio, la potenza della bellezza, il mistero incombente
Bach fece la melodia per quattro voci, a quattro versi
e Glenn Gould la cantò appendendosi per quattro volte all'aria
( V. C.)

Quella corda su cui lascio le dita scorrere
come sopra la tua pelle che a me si tende
e s'inarca, senza requie si offre, si spalanca
lasciando fuggire le sue voci, rimanendo ferma
e loro che si dispendono nell'aria, come un grido
senza ombra, un unisono sopra la voragine
si spalanca come gambe, le riaccoglie
.......
(simurgh)

Andai a vedere Brunello una sera, stava imbastendo questo spettacolo, dentro un capannone, "La Conigliera". La sede di Anagoor.
Dentro quel cubo vicionario suonava in sovrapposizioni, di sè, dialogava con delle immagini, altri violoncelli, altri suoni altrimenti in fuga, molteplici identità che si sormontavano coincidendo, spesso un suono solo e nudo. Ero rapito da quella combine, sopraffatto dal concatenarsi di elementi che nelle immagini comparivano, acqua che scivola, fuoco che infiamma, vento, cerchi concentrici della pioggia in una pozza, immagini e parole che fuggono per ritrovarsi in altri suoni che i violoncelli catturano nella polifonia di voci.. C'è quel che c'è in quell'istante, niente altro.

Quella corda che assumi nel tuo corpo
le viscere a me spalancano il coro
e ti fai solo voce che sparpagliata canta
e le tue voci dentro si riannodano
tornando ad essere mistero
a me nascosta
pensavo fossi tu
...(simurgh) 

Ieri sera lungo il fiume mi ero infilato le cuffiette. Avevo voglia di Rostropovich (Clicca)
In quella registrazione che ascoltavo  la suite numero uno, il preludio si ripete continuamente, solo quello per trenta volte. Chiusi gli occhi e il mondo che mi ero portato dietro le palpebre sembrò inondarsi.
Il cielo scuro sembrò sollevarsi ancor di piu, come spinto e, le nuvole immense e bianche che la luna schiariva, quel violoncello sembrava spingere e deformare. Mi sembrava terribile e potente quella forza. A quel punto potevo anche ascoltare heavy metal, non me ne sarebbe importato niente. Era perchè ormai avevo bach dentro che mi arrotolava nel suo loop mostrandomi cos'è l'infinito. Credo di aver provato il mistero mistico, la grazia che si sdoppia, si triplica, si fa carne che freme e desidera. Si, mi veniva voglia.

e Glenn Gould la cantò appendendosi per quattro volte all'aria

 

Una sonda spaziale da trent'anni vaga nello spazio. Ha superato il sistem solare. Non c'è piu niente ancora di la. Lei punta l'infinito buio dell'universo. Porta con sè, all'interno della navicella, tutta una serie di messaggi che rappresentano la vita del nosto pianeta, cosomai trovassero gli alieni. C'è anche un nastro con le variazioni di bach suonate da Glenn Gould

 

 

 Corda, dito, archetto, violetto
Niente è niente solo in sè
Viaggiatori soli, voci che fuggono
La matematica spiega la spirale
l'elisse, la meccanica celeste
Non spiega te che nell'ombra
luccicavi come il guizzo di un salmone
e che forse tornerai ad esser mistero
voci che fuggono in luoghi segreti
dove le ombre vanno a rifugiarsi
Pensavo fossi quel che sento sei
e scorrere sulla tua corda corpo teso
fin dove il suono si dissolve
e l'ombra ridiventa dell'abisso il buio
(simurgh) 

 

ad incontrare la maga
dall'avamposto suonava infinito 

 
 
 
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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