Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« La verità nuda e cruda | sea song » |
Pensavo fosse Bach
Post n°278 pubblicato il 09 Agosto 2011 da simurgh2
L'ombra è la ricchezza che non si vede Rende luccicante il cammino Per quei viaggiatori soli Le voci fuggono.....le voci fuggono....le voci fuggono (simurgh Vinicio Capossela) Quella corda su cui lascio le dita scorrere Andai a vedere Brunello una sera, stava imbastendo questo spettacolo, dentro un capannone, "La Conigliera". La sede di Anagoor. Quella corda che assumi nel tuo corpo Ieri sera lungo il fiume mi ero infilato le cuffiette. Avevo voglia di Rostropovich (Clicca) e Glenn Gould la cantò appendendosi per quattro volte all'aria
Una sonda spaziale da trent'anni vaga nello spazio. Ha superato il sistem solare. Non c'è piu niente ancora di la. Lei punta l'infinito buio dell'universo. Porta con sè, all'interno della navicella, tutta una serie di messaggi che rappresentano la vita del nosto pianeta, cosomai trovassero gli alieni. C'è anche un nastro con le variazioni di bach suonate da Glenn Gould
Corda, dito, archetto, violetto
ad incontrare la maga |
ULTIMI COMMENTI
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30