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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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sollazzo e del come il tuorlo sul filo d'olio sfrigoli d'amore
Post n°354 pubblicato il 20 Novembre 2011 da simurgh2
Foto del 17 di novembre, attorno all'ora del tramonto (Poesia nella quale, il poeta (fulminato da un cielo privo di fulmini), è proprio convinto che il sole, in quel tramonto si sbatta l'orizzonte, salvandosi dalla zozzeria per un pelo. Il pelo infine, risulto la cosa piu zozza e schifosa) (Le rovine
C'è un pudore nelle nuvole, lo si sà. Loro sono mistiche (come un satrapo
La resistenza ad una lingua. Chissà come lo fanno? La luna era anche uscita prima. Di stelle ne ha pieno il firmamento Poi lo si vede
E cosi poi, ho messo la girandola infilata sopra il fanale
Ma guarda come è andata a finire questa storia di copulazioni. «Quando scrivo mi capita di pensare a Totò. Totò ci ha riscattato tutti, ha sgonfiato i tromboni. Perché scrivere? In fondo si scrive perché nessuno è mai da solo, perché immagini da qualche parte qualcuno in sintonia con te. Forse, si scrive solo per amore…». |
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
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