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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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Uomini accendino. Birthday del bambino

Post n°369 pubblicato il 24 Dicembre 2011 da simurgh2

Al cosidetto poeta, prende questa parodia che contempla anche il natale, stella cometa, re magi e via discorrendo ma, sopratutto il bambinio che ha a che fare con le luci, le scie, il  rincoglionimento, piste da seguire o da farsi, il parlare a vanvera e sotto sotto l'amore no? anche a natale però, sopratutto Sugarcubes

Io sono quello con la sigaretta in bocca e il basso.
Volevo la tromba ma il trombettista se l'era gia sposata Bjork.


al mattino gli ominiaccendini
distendono i piedi impregnandosi di luce, 
quando è bassa,come gole che bevono sole

In lontananza,contro la soglia chiara,
qualcuno in volto non riconoscibile,
e noi.
Nella striscia di sentiero in mezzo ai prati
in silenzio noi uno sull'altra seguiAmo le figure,
chi per la via di prima già tornava,
lì dove c'è tutto il buio di questa vita chiara
le braccia distendiamo
come colli di cigno che cercano la riva,
nacque tra i rami un bisbiglio,
il sangue cominciò a rombare nelle sue vie profonde
crebbe e si gettò su...più del sole il cuore
quante cose hai visto questa mattina dentro quel sole?
conosci cosa che somigli a questa?

Assomiglia ad uno dei Magi
Come fossero guardiani della luce
Ominiaccendini lasciano impronte
per cercare di congiungere due versanti
come le labbra di due bocche
come una pagina di rilke tra gli occhi.
Gli ominiaccendini non sapevano dei segni
ne del loro cammino e di quella luce
ne sapevano cosa cercavano di fare
ognuno stando suo malgrado dentro il nulla
inalterabili e incompresi come stelle
perseguono traiettorie ed orbite
non sapendo di ordire altro mistero
come di quel sangue l'oscuro flutto.
Allora di notte o alle prime luci
gli ominiaccendino vagano tracciando scie
che solo chi sà vederle può seguirle.
Noi non ne sapevamo niente prima
Cosi come non sapevamo di millemila cose.
Come se prima fossimo stati dentro il vuoto
in una camera di decompressione
in un nulla che ora par col-mare
farsi vasto come un'orizzonte dove il sole cade

Come l'acqua ha una sua sintassi
in quelle luci voglio resistere,
perdutamente, dissi
Ci rendano ciechi, temporaneamente,
come l'acqua una piena,
l'esondazione di scie, le orme
non il buio ma l’accendersi
che si rovescia dentro
raggi che rischiano
raggi che rischiarano

Nell'aria ferma un pulviscolo
di minuscole scintille nel sangue
tu tun che pompa e sbatte
opponendosi all'ingiunzione
accarezza dolce l'ombra sospesa
che indica nella via la traccia
che si districhi in una rima
di quella che pare una  mistica indovina

Per quest'unico sentiero essi venivano
in testa l'uomo nel suo manto chiaro
divorava la strada col suo passo
a grandi morsi,senza masticarla
dalle pieghe del suo manto
pendevano le sue mani
nella sinistra la tromba
gli occhi correvano avanti
come un odore si protese poi nel canto
e un mondo nuovo nacque
e tutto c'era
sassi ,belve,fiumi,stagni,ballerini,
cuori,nidi,pietre, vie che alla vita risalivano,
così nuove che tutto era incomprensibile, disse lei, in lontananza
Lei si voltò sulla soglia scura, seguendo,
in silenzio, la figura chiara
il suo sguardo su di lui andò a posare
nei suoi occhi nudi come atto unico
affondò il sorriso
come se in sè covasse un salto
che tutt'intorno tocca anche lo spazio
come se fosse parte di sè stessa
vene d'argento impetuose scorrevano il suo buio
come un passo che non vuole più andare ma volare
e dalla vetta dell'ultima parola si innalzano in canto le voci...
di là agli angeli non le restituiscono...

Che faranno mai gli ominiaccendino
la in fondo di quel rosso una processione?
Li ci sono i cavalieri del Santo Graal
punta puntata, pietra scagliata,
spaccare l’osso, colpire…
dar fuoco alla capanna
e poi ripartire. Far finta di niente.

Questa è una storia senza fine
che appena inizia ricomincia
perchè non si sa come mai
di colpo ci si trova quà

come fosse un otto l'infinito
e l'infinito è una breve storia
che finisce qua, o la
non si sà

(simurgh & c)
ma che natale è?

 
 
 
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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