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Nastassja Kinski - Paris TexasSam Shepard devo ricordarmelo. Il film l'ha scritto lui assieme a Wenders. Paris - Texas ; Per me questo film è un'icona. Come pure la sound track del film. Un pezzo di Ry Cooder E' perchè ho letto questo trafiletto domenica Per Wim Wenders la bellezza è una Nastassja Kinski con un golfino rosa che si volta di scatto e che si prende cura di qualcuno dopo lunghe introspezioni. Quello sguardo gonfio di imperdonabile malizia
Verso la fine del film, Nastassja Kinski recita con gli occhi. Come reduce da un lutto, ricompare, morto sia pur vivo, dentro a lei attraverso schegge di vetro dell'amnesia, un'ametista nera il dolore, la perdita, pezzi di vita, che anche lei ha perso, incendiato, buttato via. Era necessario l'odio per salvarsi allora. La compassione ora , per sè. per l'altro. Questo è il nome di quella lacrima che riflette la faccia di lui, Trevis dove si coglie il rigor mortis, la dissoluzione emotiva, dopo tanto amore. Perchè? Perchè un cosi desolato deserto nel cuore?. Lo specchio che li divide Cosi pure le parole, le voci che le nominano Come crollassero interi canyon e tutte le insegne al neon lungo la statale. Trevis dopo anni ricompare. Lei chiusa nel suo inferno, pensando ad una salvezza, una redenzione, non sa che fare. Lui torna dopo quattro anni di infiniti passi nel deserto in cerca di Paris-Texas, dove è stato concepito.
La sequenza, metamorfosi espressive impressionabile "Ben presto lei venne nervosa", racconta Travis. La vita si divincola, metamorfosi produce sempre nuove forme che sei costretto a perseguire, ad accogliere, a sfuggire. Quello è il punto in cui tutto torna. "L'amore ti fa perdere. Basta uno sguardo e tutto è smarrito. Un colpo d'occhi, come in una roulette russa, e lasci tutto. A volte è un incubo, a volte è un sogno, ma rimane sempre e comunque un'indelebile esperienza psicologica infernale e paradisiaca. Un ennesimo dedalo pieno di finte strade, dove o ci si perde o ci si orienta come meglio si può." Chi sceglie la vita, per Wenders, è sempre un eroe, anche se ha paura, se piange, se urla, se prega. È un eroe perché è vittima di qualcosa di più grande di lui. Del suo corpo, della sua vita, della sua storia o di chi lo ha fatto crescere. "Quanti fili dispersi da annodare Quanti?
(1) Giovanni Raboni Nei commenti metto il racconto che Travis fa a Jane |
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
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