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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« La madonnettaLe cose difficili della vita »

ritagli

Post n°473 pubblicato il 27 Settembre 2012 da simurgh2
 

"Un'arte lenta, una misura". quella di ritagliar la carta.
Disegnare, è  piu appropriato dice, dipingere con le forbici.
Tagliare l'aria, liberarla dalla carta, conferendo forme.
Minuziosità, il dettaglio, senza peso, come polvere
l'enigma del visibile, dentro e fuori ogni minuscola misura. 
Lei è  Karen Bit Vejle   clicca, anche quà

Quando il vuoto contorna d'aria lo spazio che colma.
Il silenzio della materia s'intaglia, s'incide, non parla
Minuscoli fruscii, il suono che separa,che svuota l'aria, l'aria
Si ritaglia la vita nei pensieri le forbici, scarta, riduce
Attorno quel vuoto noi esistiamo e disegniamo figure
Il vuoto o il pieno non ci è dato sapere
Non ci è dato sapere se siamo un bordo nell'orlo
Se della vita tracciamo un qualche contorno

 

Da piccola aveva preso a tagliare le foto
Le prendeva dalle riviste di sua madre
Un lavoro minuzioso e lento tagliarne con precisione il contorno
Cominciò cosi
Con le figure, le persone, gli alberi, le case, nuvole
costruiva un suo personale teatrino
Si ritagliano figure per costruire dei sogni

 

 

Zac, zac, zazac zac
Ali di ferro
Cominciò a tagliare, da un vecchio album di foto
le figure di nonne, zie, la sorella, papà
zazac, zac
li faceva affogare in mezzo al mare
Forbici
Forbici
Ali di ferro,
ed è cosi che poi ci pensa il sangue
gli tagliava le teste
Non è quel che tagli che infine importa
è sempre quel che resta
Le figure ritagliate le infilava poi in un filo
Le teneva appese al suo collo esile
sotto il vestitino 

Costruiva il suo mondo immaginario tagliando via
Cosi incontrò il suo essere che l'abitava nel profondo
Ritagliava uno spazio per sè, dentro un mondo torvo 

 

Arbitrario l'll taglio   
commuove di intimita' la tragressione

la curva del collo che sanguina e manca
mettici l'aria tu dici le dita negli occhi scomponi
colora l'll dolore l'll cucito...
la terra bruciata scrive i suoi vuoti,
i sogni andati altrove  a morire 

Un uomo ritagliava giocattoli ai nipotini
Aveva 80 anni l'll bambino
sapiente e scapestrato che  costruiva disegni
tagliando le carte del circo
mangiatori di fuoco, acrobati
clown e bestie feroci
Tagliava l'istinto la forbice come
l'll  colpo d'ancia del sax di Bechet 
Frange,virgole sincopate...
come Stravinskij  trine  scendevano in gola  
come Ravel 

ZacZac come i guizzi tagliati di Boris Vian 
A proprio rischio e pericolo quello che va,
cosa ne resta la schiuma dei giorni
....la verita' penetra nelle figure a misura le mani  
serve e contorna  al vivo ritaglia lo sterno  
cesella l'll malleolo divarica l'll foro alla nuca di getto  
vuota la mente di carta 

La freschezza dell'istinto non conosce trucchi,
non colleziona perdite

Eppure
"
Tocco la terra, madre della mia ombra
Attraverso vi corre un bimbo
infaticabilmente immaginato. "
Ne ritaglio la corsa
le grida
le note di un canto
ritaglio
devozioni

nella meccanica dei fluidi
anche un pianto 

 

 
 
 
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-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici 

 

Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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