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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« La linea d'ombraOlsen olsen »

specchi

Post n°483 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da simurgh2
 

 

 

C’è orrore e inganno negli specchi
Non lo sa la gente che passando davanti si rimira
Sabato mattina ch’ero dentro l’ho sentito il tonfo
Una fagiana che avrà pesato due tre etti
ingannata dal riflesso di un cielo impenetrabile
“dove finisce e inizia, inabitabile”
Chi siamo, come siamo lo specchio non lo mostra
Mostra un doppio; inganno e apparenza.

“..specchio che copia
l'altro azzurro nel suo profondo cielo
che a volte riga l'illusorio volo
d'uccello inverso o agita un tremore”
(Borges)

L’illusione si amplifica nella morte il paradosso

 

 

Dove lavoro i vetri sono a specchio. Dopo il colpo che avevo sentito ho guardato fuori. Ho visto due gazze avvicinarsi saltellando alla fagianella. Con il becco cercavano di spostarla. Poi devono avermi visto e si son allontanate.  Ho pensato che la stessero inseguendo in volo. Che si sia spaventata e abbia cercato rifugio in un cielo basso che prometteva erba e nascondigli.

Non si conosce attesa nello schianto
Si entra nel nero e l'aria dirupa
Abbandono e tempo di attesa
prima e dopo sono dimensioni del vuoto
alla confluenza di congiunzioni sottratte
In quello spazio trascorriamo la maggior parte del tempo
Non resta niente, se non la perdita e la disillusione
ad ingannarci ancora sulla meccanica del volo
Ciò che lo specchio riflette
non è mai privo delle sue consuguenze 

 

 Costruiamo sistemi di speranze
 l'illusione di piccoli sogni
 Sistemi d'inganno le attese
 Patteggiamento di pene
 estenuanti patti a venire 
 Praticare la concussione
 per quel che ci resta e non morire 

 

 

"..infiniti li vedo, elementari
esecutori d'un antico patto,
moltiplicare il mondo come l'atto
generativo, veglianti e fatali.
J.L.Borges "


 Ma noi di tutto questo
 ce ne sbattiamo
 Come le piume
 svolazzare nel vento 
 leggeri
 Mica a star la
 a pettinare giraffe
 da sopra una scala
 Come le piume
 il vento, il sole
 trallallà
 dentro uno specchio 

 

“Ogni poesia è misteriosa;
 nessuno sa interamente ciò che
 gli è stato concesso di scrivere."
 (Borges)

A me lo ha permesso la morte di quella fagianella.
Ma non è, mi pare, capisca granchè
Che se poi capissi, mi metterei la a spiegare
In fondo a me non è che piaccia neanche tanto
star la a spiegare cosa? a chi?
Mi piace di piu raccontare
e raccontare cose che non ho capito
come il mondo, la vita, l'amore
Non so. Il fatto è che devo esser fatto cosi
che non ci arrivo piu di tanto
Allora meglio fermarsi un attimo
e ripartire da borges, che lui si, lui si 

 

Una notte la gente dello specchio invase la terra. Irruppe con grandi forze. Ma, dopo sanguinose battaglie, le arti magiche dell’Imperatore Giallo prevalsero. Egli ricacciò gli invasori, li incarcerò negli specchi, e impose loro il compito di ripetere, come in una specie di sogno, tutti gli atti degli uomini. Li privò di forza e di figura propria , riducendoli a meri riflessi servili. Un giorno, tuttavia, essi si scuoteranno da questo letargo magico. Il primo a svegliarsi sarà il Pesce. Nel fondo dello specchio scorgeremo una linea sottile, e il colore di questa linea non rassomiglierà a nessun altro. Poi verranno svegliandosi le altre forme. Gradualmente, differiranno da noi; gradualmente, non ci imiteranno. Romperanno le barriere di vetro o di metallo e questa volta non saranno vinte. Al fianco delle creature degli specchi combatteranno le creature dell’acqua. Nello Yunnan si parla non del Pesce ma della Tigre dello specchio. Altri intende che, prima dell'invasione, udremo nel fondo degli specchi il rumore delle armi.

Jorge Luis Borges, Manuale di Zoologia Fantastica

 

 

 
 
 
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-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
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-David F. Wallace- Tutto e di piu
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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