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(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« La verità nuda e crudasea song »

Pensavo fosse Bach

Post n°278 pubblicato il 09 Agosto 2011 da simurgh2

   

 

 L'ombra è la ricchezza che non si vede

Rende luccicante il cammino

Per quei viaggiatori soli

Quelli che arrivano più lontano

Le voci fuggono.....le voci fuggono....le voci fuggono
e le ombre ad altro servono se non della voce l'ombra
Si sciolgono da quell'ibernazione dove i cori di Bach le avevano lasciate
Ci sono luoghi dove ombre si muovono dimenticate, senza voce
Da un castello si disgragano e prendono una fuga a piu voci
una sopra l'altra, si rimandano, si sottendono ma, fuggono
Fuggono in cerca della loro ombra
perchè è l'ombra che rende luccicante la fuga della voce

Le voci fuggono, nessuna di loro rimane ferma. Le voci fuggono
fuggono in una polifonia per quattro voci 
Quelle di cui ognuno dovrebbe esser capace richiamare a sè

(simurgh Vinicio Capossela)

Il miracolo del genio, la potenza della bellezza, il mistero incombente
Bach fece la melodia per quattro voci, a quattro versi
e Glenn Gould la cantò appendendosi per quattro volte all'aria
( V. C.)

Quella corda su cui lascio le dita scorrere
come sopra la tua pelle che a me si tende
e s'inarca, senza requie si offre, si spalanca
lasciando fuggire le sue voci, rimanendo ferma
e loro che si dispendono nell'aria, come un grido
senza ombra, un unisono sopra la voragine
si spalanca come gambe, le riaccoglie
.......
(simurgh)

Andai a vedere Brunello una sera, stava imbastendo questo spettacolo, dentro un capannone, "La Conigliera". La sede di Anagoor.
Dentro quel cubo vicionario suonava in sovrapposizioni, di sè, dialogava con delle immagini, altri violoncelli, altri suoni altrimenti in fuga, molteplici identità che si sormontavano coincidendo, spesso un suono solo e nudo. Ero rapito da quella combine, sopraffatto dal concatenarsi di elementi che nelle immagini comparivano, acqua che scivola, fuoco che infiamma, vento, cerchi concentrici della pioggia in una pozza, immagini e parole che fuggono per ritrovarsi in altri suoni che i violoncelli catturano nella polifonia di voci.. C'è quel che c'è in quell'istante, niente altro.

Quella corda che assumi nel tuo corpo
le viscere a me spalancano il coro
e ti fai solo voce che sparpagliata canta
e le tue voci dentro si riannodano
tornando ad essere mistero
a me nascosta
pensavo fossi tu
...(simurgh) 

Ieri sera lungo il fiume mi ero infilato le cuffiette. Avevo voglia di Rostropovich (Clicca)
In quella registrazione che ascoltavo  la suite numero uno, il preludio si ripete continuamente, solo quello per trenta volte. Chiusi gli occhi e il mondo che mi ero portato dietro le palpebre sembrò inondarsi.
Il cielo scuro sembrò sollevarsi ancor di piu, come spinto e, le nuvole immense e bianche che la luna schiariva, quel violoncello sembrava spingere e deformare. Mi sembrava terribile e potente quella forza. A quel punto potevo anche ascoltare heavy metal, non me ne sarebbe importato niente. Era perchè ormai avevo bach dentro che mi arrotolava nel suo loop mostrandomi cos'è l'infinito. Credo di aver provato il mistero mistico, la grazia che si sdoppia, si triplica, si fa carne che freme e desidera. Si, mi veniva voglia.

e Glenn Gould la cantò appendendosi per quattro volte all'aria

 

Una sonda spaziale da trent'anni vaga nello spazio. Ha superato il sistem solare. Non c'è piu niente ancora di la. Lei punta l'infinito buio dell'universo. Porta con sè, all'interno della navicella, tutta una serie di messaggi che rappresentano la vita del nosto pianeta, cosomai trovassero gli alieni. C'è anche un nastro con le variazioni di bach suonate da Glenn Gould

 

 

 Corda, dito, archetto, violetto
Niente è niente solo in sè
Viaggiatori soli, voci che fuggono
La matematica spiega la spirale
l'elisse, la meccanica celeste
Non spiega te che nell'ombra
luccicavi come il guizzo di un salmone
e che forse tornerai ad esser mistero
voci che fuggono in luoghi segreti
dove le ombre vanno a rifugiarsi
Pensavo fossi quel che sento sei
e scorrere sulla tua corda corpo teso
fin dove il suono si dissolve
e l'ombra ridiventa dell'abisso il buio
(simurgh) 

 

ad incontrare la maga
dall'avamposto suonava infinito 

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Commenti al Post:
claudia.sogno
claudia.sogno il 09/08/11 alle 20:06 via WEB
Anche prima, molto prima della rivolta delle ombre, e che nel mondo cadessero piume incendiate e un uccello potesse essere ucciso da un giglio. Prima, prima che tu mi domandassi il numero e il sito del mio corpo. Assai prima del corpo. Nell'epoca dell'anima. Quando tu apristi nella fronte non coronata, del cielo, la prima dinastia del Sogno. Allorché, contemplandomi nel nulla, inventasti la prima parola. Allora, il nostro incontro...
 
 
simurgh2
simurgh2 il 10/08/11 alle 15:12 via WEB
Prima ancora, era nei violini
Io, prima ancora di quando ancora credevo
poi ho cercato di riempire le grida
i battiti d'ali, gli stridii delle cornacchie
Come ti chiami? Come ti chiami?
Tu vedi? Cammino a braccia aperte
come un funambolo, le tendo nel vuoto
cercando bilanciamenti, come Petit
Stavo immobile e ti contemplavo d'assenze
Dev'esser stato quando avevo quattro anni
che ho appreso l'incoscienza per sovrastare la furia
Prima sentivo e mi pareva fosse solo spavento
Mi sono sentito il protagonista di uno spettacolo distrutto
Quando aprii la fronte non coronata
diventai solo una piccola fessura nell'aria
Ora vieni a vedere com'è
quando appoggerai un coltello sul mio collo
quando spegnerai la luce e li dentro non c'è nessuno
Solo noi, io e te. Mi ucciderai?
Oppure hai pinze sterili e lucenti
e mi cramperai la giugulare bucandola come un bacio?
Prima ancora che ti domandassi il numero
sedevamo su sedie di ferro, davanti ad un lago
e leggevamo una storia di bambino piu grande dei grandi
e di notte ti sei nascosta dentro una tenda
e da sotto hai detto - vieni a prendermi -
e li sotto inizio una nuova dinastia
E' cosi?
 
   
claudia.sogno
claudia.sogno il 10/08/11 alle 19:55 via WEB
Teneva quella lettera in mano con tutte la parole rosse del mondo tranne una,lucente di invisibili lucciole-Petit lassù vicino al cielo che non toccava con il suolo sotto di sè ad una infinita distanza,tra terra e cielo aveva trovato una "re-ligione",legando insieme due punti distesi noti solo nel primo,eppur da quel momento per sempre uniti nel credere..Pur nel buio di quella fessura nell'aria, pulsante come un cuore,lì dietro la nuca,in fondo alla più segreta miniera mani in angelo hanno bucato di bacio la vena che nel corpo più ci sonda,che nella radice più ci scende,hanno accolto aria, disteso il suo corpo dentro di sè come pellenomesognofronte..Immaginava che l'amore cominciasse così, sotto la tenda,nel vibrare della nota più silente,venne quello che chiamava vieni a prendermi,avvenne quello che chiamava dinastia...l'unica parola che mancava
 
     
simurgh2
simurgh2 il 11/08/11 alle 11:28 via WEB
Una lettera tenuta in un cassetto, con tutte le parole che avrebbe dovuto dire, come l'aver voluto degli elefanti da passeggio o un'asta da equilibrista, dei gigli dentro un vaso, un libro sottolineato da Borges, un bacio vista lago, un profumo che s'accoppi.
Tutte le parole del mondo, come in un gioco di infinite combinazioni. Cosi le parole rosse sembrano lucciole dentro in bocca che ti fanno recitare poesie in russo stando sopra un avamposto.
Ci sono gesti insensati, disegni che le dita compiono nell'aria, oppure sulle corde di un violoncello come fossero quelle di un'arco, scoccano. Vertebre che si dislassano sulla nuca, rincorrendosi nel rotolare dentro un cilindro di cristallo, altre dita che cercano di ricomporre e di trarre da esse ogni respiro.
Cosi una fuga di bach assume significati che non avrebbe se non fossimo capaci di...
cazzo devo andare, a mezzogiorno devo essere al lavoro. Ciao, a dopo
 
labirintidelcuore
labirintidelcuore il 10/08/11 alle 00:11 via WEB
Maurizio che sorpresa questo post!C'ero, quella notte ad Artesella,in cui Brunello, nel teatro di rami intrecciati e di sedili naturali, ha intrecciato lui stesso l'immortale musica di Bach ad immagini proiettate nella notte scura...sotto grandi alberi, in religioso silenzio, ci siamo immersi nella magia di questo spettacolo...da trattenere il respiro!C'è qualocosa nella musica di Bach che cattura, qualcosa che le corde del violoncello sanno perfettamente riprodurre...e dopo aver letto le tue parole, dove musica e passione si intersecano, diventando un tutt'uno, arrivo all'ultima riga...clicco curiosa di scoprire quale sia la musica dell'ultimo video e resto, ancor una volta, stupefatta....Brunello e "Nana", uno dei miei brani preferiti, da Odusia...la dolcezza di quella che per me, stanotte, sarà una ninna nanna, mi prende completamente...Buona notte e GRAZIE . Terri
 
 
simurgh2
simurgh2 il 10/08/11 alle 19:09 via WEB
Uno spettacolo bellissimo si, labirinta terri. Mi piace il suo proporsi e distinguersi. Un gran violoncellista si però penso, mi viene il sospetto che non perda occasione per mettersi in mostra. Uno che cerca il palco mediatico insomma. Il che non comporta niente di male ma è come ne perdesse in purezza. Un pregiudizio inutile credo, il mio. Ci vuole talento anche in questo credo. Mi veniva da fare questa considerazione. Di certo mostra molteplici interessi e si presta volentieri alla sperimentazione. Mi viene da dire questo perchè nel post ho messo un video di Glenn Gould, il genio, che rispetto a questo era agli antipodi. Uno che ha mollato il palco a 29 anni e si è ritirato.
Il violoncello è stato un mio amore ancor prima del sassofono e la tromba. Provo ogni volta l'incanto e il rapimento per quel suono grave, da baritono. Non sarei tipo da violino insomma.
Molto bella "Nana" si. Son contento che ti piaccia. Ciao che son di corsa. Grazie per il bel commento terri.
 
lontradelbosc
lontradelbosc il 10/08/11 alle 21:41 via WEB
L'ho trovata in un blog di splinder: -Stamane, dopo i lucidi incubi della notte insonne, ho finalmente realizzato che se dovessi essere una cosa, vorrei essere la sedia di Glenn Gould.- che dopo essergli stata vicino "più dello stesso Bach", come Gould stesso affermò, è ora esposta al dipartimento musicale della biblioteca di Ottawa. Che bella musica c'è qui in giro!!!!!!!!
 
 
simurgh2
simurgh2 il 11/08/11 alle 05:52 via WEB
E' vero si, quel seggiolino se l'è sempre portato dietro, ai concerti usava quello. Che lo vedi sgangherato e senza vernice. Era quello che usava da bambino. Ci era affezzionato. Eppure pare goffo perche il seggiolino è basso ma lui niente. Si vede che si era abituato. Un legame d'affetto, qualcosa di scaramantico, di certo bizzarro come lo era Glenn. In fondo era un maniacale-ossessivo no? Glenn Gould aveva sempre le mani fredde e me lo immagino che se le metteva sotto il culo quando era seduto sul seggiolino per scaldarle.
Ci sono 32 piccoli film su di lui. Un grande tributo. Tanto per farti l'idea del tipo CLICCA Torno a letto. Grazie lontra
 
 
simurgh2
simurgh2 il 11/08/11 alle 06:08 via WEB
Mi fai venire in mente questo libro che ho ordinato piu volte e poi non ne so mai niente, mi dimentico e loro non mi dicono se magari è esaurito, cioè non è stato piu ristampato. E' un libro di Don De Lillo piccolo,sarà di 32 pqgine come le Variazioni Goldemberg, si chiama "Contrappunto.- Tre film, un libro e una vecchia fotografia" CLICCA Parla, non so in che modo di tre persobnaggi mitici per me, come Gould, T. Berhard e T. Monk. Devo verificare se si trova. Mi è venuto in mente. Dev'essere ben curioso no?
 
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