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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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Il vuoto nell'acqua

Post n°357 pubblicato il 04 Dicembre 2011 da simurgh2
 

E' buio di già la fuori. Ci troviamo alle sette al Foster, mi ha detto poco prima al cellulare. Io sono dentro. l'aspetto. Mi faccio uno spritz. Suona il cellulare. "Sono qua fuori", mi dice. "Arrivo". Ho questa impressione di come fosse una cosa losca. Mi tirai su il bavero del giaccone e mi infilai una cicca in bocca alla Humprey Bogart, come in un film degli anni 50. Non la vidi appena fuori. Aveva parcheggiato la sua Punto lungo la strada, tra la rete della casa e la strada. Mi vede ed esce dalla macchina. Prende il sacchetto e mi viene incontro. "Ciao". "Ciao", ci diciamo. Lei apre il sacchetto. Io guardo dentro. Perfetto, le dico. Quant'è?. Cinquantadue euro mi dice. Li tiro fuori. Sono quattro chili e otto. A undici al chilo, mi dice. Costa come l'anno scorso, gli dico. C'è gratitudine, credo si veda, nei miei occhi. Gli dico dai entra, ti offro qualcosa. Lei dice di no, che deve sbrigarsi. Ha il suo convivente in macchina. Uno dell'aereonautica in pensione. Ho il sacchetto con l'oca in mano. La saluto, saluto anche lui. Torno dentro. Finisco lo spitz. Poi vado da Bruno, all'osteria Postumia. Me la cucina lui. Siamo in otto. Cena dell'oca. Doveva essere venerdi questo. Poi non se n'è fatto niente. Io stavo male. Era dentro quel sacchetto la. Congelata. Bruno dice che almeno stiano in congelatore tre giorni che la carne si frolla. E' tagliata in quattro pezzi. Quattro mosse dentro quattro pozzi.

Non basta delineare lo spazio
Và riempito con l'aria 

Poi tardi, la sera, quell'oca nel sacchetto si congiunge con la danza di Carolyn Carson. 
Un'assioma, un'asfissia, gli spazi soffocanti, si genera il vuoto in un'assenza.
Allora qui, il cosidetto poeta dal video si fà suggestionare, ricavandone un confuso teorema per sillabe e fibre di nylon 

 



Nel vuoto ogni assenza reggela, materia priva di pressione,
si fa compassione, esercita sottile passione estatica.
Lo spazio entro cui si esercita, il movimento sà soffocare.
Come nei cinque anelli di 
Musashi Miyamoto comprendono il vuoto
Alcune acque ci annegano, altre no. Curioso questo fatto.
Conosco un'altra Carson. Un'altra che ha scritto dell'acqua,
la sua antropologia, paradigma del linguaggio. 

Sinestesie del vuoto

..di vuoto pareva il suo suono, quasi acqua
Non c'era fonte, solo una pozza, acqua che filtrava
da una crepa, da un sottovaso, da sotto una porta.
Tutta attorno a te s'era raccolta,
chiudendoti in quello spazio d'assenza
come avesse ali potenti, una sua sintassi imprecisa.
E resisteva senza requie, ti chiudeva.
Mi pareva di sentire di piu il rumore dei tuoi nervi
prima di esserne paralizzata.
L'acqua se sta ferma non ne fa di rumore
Ed io sentirmi fuori, inerme. Non eri ancora l'oca a pezzi.
Non lo saresti mai stata.
Chissà se da li dentro mi avevi intercettato?
Costretta ad uno stato d'assedio
in altro non ti trovi che come rinchiusa nel corpo.
Corpo su corpo, disconosciuto, costretta a seguirne la via,
gli incommensurabili intrecci e spire nei cunicoli che,
ere dopo ere e strati e sfaldamenti e fango nei fondali,
è li che, alla fine, in un vuoto la vita conducendoti ha tracciato la via.
L'immaginai quell'oca a pezzi congelata la notte ricomporsi
ed eseguire nel frigo il suo numero solista di danza irrisolta
tragica, surreale, crudele e buffa, diventi un angosciante piacere visivo.
Come ognuno, prima o poi, ripetutamente s'involve
fatto a pezzi, si ricompone, s'incarna e rialza.
La vollutà estetica nel vederti dimenar disperata soffocare danzando.
Il rumore del nylon dovrebbe esser simile a quello dei miei sacchetti di carta.
Si puo farne una mistica del vuoto, del disperato che ha in gesti di tragica poesia,
senza neanche uno sfiato, un singulto privo di affanno, consumi il respiro
Ho provato ad immaginare l'oca ripetere quei gesti di danza
Forse un taglio, nell'involucro che ti separa dal liquido,
potrebbe essere solo che un'ulteriore baratro sottile.
Come potrebbe essere taglaire un cielo gia morto.
Forse è solo la che troviamo rifugio, nei vuoti tra le cose,
lasciando solo piccole tracce sull'erba al nostro passaggio.
L'acqua non conserva il tuo movimento, ne il gesto.
Tutto racchiude. Tutto è rinchiudibile in un vuoto che resta.
(simurgh) 

Il sangue non è acqua
è denso di phatos
sà fermarsi di colpo
ingrumarsi in un posto
ripartire di botto
e poi tuffarsi nel vuoto
a millemila g
quasi a levarti la pelle
a scorticarti
ogni fibra del cuore
riempire sacchetti
da congelare nel frizeer
(che metti resti senza)
quando è solo, cerca vene
dove mescolarsi, rigenerare
e ripartire. Poi viene.

Il senso del vuoto
è quello del puro
(Daverio, oggi - Passepartout)

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Commenti al Post:
labirintidelcuore
labirintidelcuore il 04/12/11 alle 11:53 via WEB
Quante suggestioni tutte, una di seguito all'altra...l'oca e la cena sfumata (mi spiace che fossi malato), il vuoto ed il senso di soffocamento che porta il video di Carolyn Carson che mi ha ricordato un angosciante film visto anni fa, e l'altra Carson che, devo dire, mi ha incuriosito non poco...sei un uomo poliedrico ed eclettico!!! Da te si impara sorridendo...e non è poco! Buona domenica, ciao Terri
 
 
simurgh2
simurgh2 il 04/12/11 alle 19:30 via WEB
Mi fai notare si, questo grado di suggestionabilità che, ognuno a suo modo utilizza. Una cosa di cui ti servi per entrare diciamo, in sintonia. E' un grado di empatia. Sostanzialmente autoindotta e a cui si ricorre per avere un livello piu profondo di comunicazione. E cosi però, cerco di suggestionare anche altri.La mia idea è che, in genere si stufino. Scrivo queste cose cosi lunghe e di tempo, in giro, non ce n'è sempre tanto. Quindi ti ringrazio per aver resistito. A me pare che si ricorra ad un fenomeno di astrazione, di ricerca di simboli e significati. In fondo è come sentire una musica, piu o meno piacevole, credo. E' un fenomeno, la suggestione che pare quasi richiamarsi ad una alterazione psichica, ad un deragliamento percettivo. Alterazione dell'immaginario. In fondo è la tecnica usata nell'ipnosi no? Sicchè uno strumento potente che però prevede la libera scelta, su induzione però. Bah, cose che mi vengono in mente. Ragionamenti sul mezzo. E' bellissimo quel video e la Carson è un gigante. Anche l'altra Carson, Anne. Secondo me è un libro tagliato per te. Antropologia dell'acqua. Stranissimo ma essenzialmente spirituale. Un po la tua essenza no? Grazie labirinta terri.
 
claudia.sogno
claudia.sogno il 04/12/11 alle 16:22 via WEB
Volontà libera dal fiato dove il piacere guida atomi e vuoto
impercettibilmente aggregano,dissolvono corpi,mondi superstizioni senza dei,
imperturbabili,sconvolgenti,fragorose
un codice dissimulatorio
deviazioni imprevedibili dalla linea retta....
Geni,Spritz e Fortuna.....
 
 
simurgh2
simurgh2 il 04/12/11 alle 19:45 via WEB
E' il fiato che libera, che espelle ed assedia. Come immaginare che ogni cosa abbia un suo respiro. In fondo è quel ritmo che cerchi. E non è detto che sia un unisono. Puo essere aritmia, contrasto, impatto di corpi. Il principio del piacere lo guida. Nel vuoto c'è il pieno, dice un principio zen. C'è la perfezione, dice Daverio. Molto zen anche lui. Atomi e vuoto. Ogni cosa, a questo mondo, anche i sassi sono composti da atomi; aggregazioni. Aggregazioni compongono pensieri, emozioni. Tipo io e te, adesso, attorno a questo pretesto: l'oca, la Carson, produciamo nuove aggregazioni, irriproducibili. Si muovono in quel vuoto. Uno all'altro, l'incrociarsi, il vuoto dell'altro che, come una scia o un contenitore lascia, o ti dona. Lo si teme quel vuoto. C'è da addestrarsi. Geni, spritz e fortuna me la devi spiegare però. Bel commento, suggestivo di certo. Grazie claudia.
 
Eulalie2
Eulalie2 il 04/12/11 alle 19:00 via WEB
Bello questo post !mi piace molto, lo leggo e lo rileggo ,mi vengono in mente tanti pensieri , impossibile trasformarli in parole ultimamente la mia mente è incelofanata dentro un vorticar di pensieri emozioni che soffocano .
forse ti scippo il video
 
 
simurgh2
simurgh2 il 04/12/11 alle 19:57 via WEB
Ma guarda te. A me pareva abbastanza palloso. Avevo una sensazione improvvisa quando dall'oca si è associato il video. Una simmetria improbabile che dovevo svelarmi. Un sacco di riferimenti che stavano fuori del sacchetto. Che forse come la Carson cercavo di raggiungere. Di uscire o tirar dentro. Non mi è mai facile spiegare. Forse le parole cercavano solo gesti esprimibile. Quel muoversi dentro guardandosi da fuori. Son cose che mi vengono in mente adesso. E' cosi che funziona. Tu scrivi una cosa e poi, attraverso delle osservazioni e commenti inneschi un processo di auto rivelazione, amplifichi, provochi detonazioni. Ultimamente... metti qualcosa di nuovo. Una poesia, una canzone. Tu hai un tuo linguaggio, hai tanti pensieri eppure si, dai questa idea, la necessità di incelofanarli. Avrai lo sgabuzzino strapieno e soffocano si, la dentro, nel loro buio. Ma anche no. Sono a favore degli scippi. Grazie eulalie
 
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