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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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Post n°362 pubblicato il 14 Dicembre 2011 da simurgh2
Scritto il 13 Ottobre La donna branzino prende un te nella vasca con gianni celati Sono stato nel deserto stanotte a prendere un tè con i miei fantasmi. Un subbuglio emotivo; pensieri e sospetti. Poi, stamattina un sogno. Ero tornato a letto e messo a leggere un racconto. Il racconto era quello che si vede il titolo nel post di Gianni Celati e la kenzia : " Novella dei due studenti". Un racconto metafisico, spiazzante. Me lo dico tante volte che è meglio leggere un giornalino o, al limite qualcosa di spassoso quando ci si mette a dormire. Invece quella storia deve avermi messo in contatto con il mio sotterraneo conturbante. Poi mi addormento di quel sonno leggero che riprendi alle sette. "...sentiva dentro di sè una specie di gorgoglio che lo rendeva sempre incerto. Quel gorgoglio doveva essere la sua anima incerta e tremolante, come ha scritto nel diario: "Forse l'anima è qualcosa come l'acqua, che arriva ad una strettoia fa dei mulinelli, e poi se trova un buco gorgoglia. Forse i pensieri fanno la stessa cosa quando cadono nel buco dell'anima, cioè precipitano, non si riesce piu a trattenerli, e dopo viene su il gorgoglio." (pag. 98)
Ecco poi ho preso sonno. Non sprofondavo ma nuotavo a pelo. Ho sognato che ero in questo posto, sopra una roccia, bel alto sopra un fiume. oppure era un'argine..no, una roccia e pescavo. C'era un sole forte. Era ancora estate. Vedevo l'acqua trasparente dall'alto, il fondale basso, limpido, i sassi sul fondo. Ci sono dei pesci che vedo guizzare, lenti o, all'improvviso repentini scattano, si intrecciano e poi uno abbocca, lo sento tirare. Lascio scorrere la lenza e lui si allontana, poi lo attiro verso la roccia. La solita lotta tra pescatore e la preda. Infine lo tiro su. Gli altri pesci non si son mossi e guizzano ancora nel posto, indifferenti alla lotta che uno di loro sta compiendo. Lo tiro su temendo si rompa il filo. Son grossi. Quando è su salta e si dimena sulla roccia. Apre la bocca, inaspettatamente larga, quasi una bocca umana con labbra protese. Da quelle labbra spalancate esce acqua a getti come quelli di un irrigatore da giardino, alti, potenti, a spruzzi. Ad un certo punto da quella bocca escono dei suoni, dei gorgoglii, come un lamento, gutturale, soffocato. Beh, ero un po sgomento. Volevo levargli l'amo dalla bocca, prenderlo in mano, spaccargli la testa, però avevo timore. Aveva qualcosa di umano. Poi il sogno continua, chiamo un'amico che vien la, lo guarda come fosse tutto normale e mi dice che è un branzino. Come un branzino? nel fiume? poi delle cose senza importanza.
C'è tutta una traccia, una pista che convoca a sè l'acqua. Prima di andare a letto, un filmato che scorre. Una donna me l'ha inviato La vasca da bagno, l'acqua che scivola dentro la schiuma Una donna in piedi nella vasca. Indossa un corto vestito leggero, bianco che immergendosi poi, diverrà trasparente, aderendo alla pelle, il seno prorompente, i capezzoli turgidie tutto il resto, i fianchi stretti che scivolano su gambe scultoree, adunche, perfette e il solco che le divide. La si accarezza con la mano, fuggevolmente. La donna parla sottovoce la schiuma dei giorni nelle intemperie tiepide che le sfuggono di bocca. Tutto in quel che scorre confluisce.
Il pescare, nei sogni dicono attenga all'analisi di sè e di cio quel sè lo circonda, alla ricerca di chiarezza. Tendere un filo, lanciarlo, lasciarlo scendere verso il fondo alla ricerca di catturare qualcosa che sfugge e che è sommersa. Un significato introspettivo fondamentalmente che cerca di catturare qualcosa che sfugge alla comprensione, e questo porta a discriminare e scegliere. Dicono sia un simbolo che compare nei momenti di cambiamento, di trasformazione. " ..forse l'anima è fatta di tanti pezzi tenuti assieme da un intonaco, e se l'intonaco crolla, tutti i pezzi non stanno piu assieme. Allora si vorrebbe che gli altri raccogliessero i nostri pezzi per tenerli come reliquie" (pag. 90) Mi sentivo un pò cosi quella mattina, e poi cosi tutto il giorno. Con pensieri che cadono nel buco dell'anima. Con queste sensazioni di spaesamento dove un racconto e un sogno, una donna dentro una vasca da bagno vestita mi rendevano inerme. In questa "Novella dei due studenti" ad un certo punto trovano il professore, il grande maestro che è invidiato e bramato da tutti ed a un certo punto dice a loro che "..lui è troppo consapevole che gli stati delle cose intorno a noi sono innumerevoli, incalcolabili, infinitamente confusi, e che ogni scelta dipende dal caso o dalle abitudini create per suscitare determinate reazioni. Personalmente dice, vorrebbe esistesse una matrice pitagorica del mondo, che sottragga ogni stato delle cose all'effimera confusione dei sensi, che avrebbe desiderato un modello preciso e inoppugnabile, come le traiettorie dei corpi celesti, ma si era accorto della limitatezza di tutti i modelli.." e cosi via Il sogno si aggrega a quella dimensione che si divincola e scivola via dal reale, l'irreale lo contamina e s'infiltra, rendendo tutto improbabile. La donna branzino sulla vasca si dimena, s'immerge e riaffiora, si spoglia e le restano le squame, argentee, vivide, luccicanti. Lei è un guizzo che risale. Quell'acqua della vasca tracima e m'inonda, riempie ogni cavità ormai e la donna branzino conosce l'acqua, li mi attira e mi imprigiona ed è esser suo che voglio.
La donna branzino sussurra queste parole
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SAINKTO NAMTCHYLAK
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
quella bellezza è lì,
fragile nel divenire,mai
definitiva,cresce
la vedi.....uno sguardo disegnato da un guerriero greco..
e tu resti lì in contemplazione
ascolti il significato che le cose assumo attraverso,cerchio dopo cerchio, i momenti che scorrono
un pensiero fluisce,non c'è arrivo,solo percorso che unisce un punto all'altro,
c'è guarigione nell'ascolto delle cose,
un luogo dell'esperienza l'acqua che nulla conosce di rigido,irrevocabile,definitivo,categorico,
dove niente viene negato,una specie di riconciliazione degli opposti
dove il rito è tutto,scandisce
l'esistenza in verticale,libera
è qui che c'è l'attimo di riposo, solo un attimo poi tutto scorre ancora,
un sogno dalle onde lunghe e lucide
occorre talento per riconoscere gli indizi :
"un uomo e una donna si innamorarono ,e finiscono nel lato oscuro della luna"
e non è impresa da poco spingersi fin là del resto
senza lo sconfinamento niente sarebbe stato concepibile
reinventano vie d'accesso...vasi comunicanti,
vasche, vasche di corse... br>lunghe distanze...per ore..
la sofferenza fisica diviene una corrente ,il fiume
lungo il quale,come una barca,scorre il corpo,
il lamento....
è la bellezza nascosta che dorme in noi..
intimo moto d'amore