Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« Pisoera, stazioni radio e dj | Non è vero niente » |
Post n°467 pubblicato il 01 Luglio 2012 da simurgh2
Era la poesia scelta da "Internazionale" sul numero di ieri Non lasciate i figli a casa
Non lasciate i figli a casa a smussare l'ironia degli spigoli (Andrea de Alberti) Piacerebbe anche a me di scriverne cosi. E' al suo secondo libro: "Solo buone notizie". Nel primo ("Basta che io non ci sia") era un figlio, nel secondo un padre. Dice che"La scrittura non è cambiata in questi anni, forse si è solamente sollevata a pelo d'acqua, diventando meno melmosa e complicata." Scopro che De Alberti ama molto Raffaello Baldini e la poesia in dialetto. Lui scopre che Baldini è, come lui figlio di osti. E cosi siamo in tre, intanto, di figli di osti. Che sia per quello? Nursery Cryme (Criminal song) Uno dei pochi video che azzecco in tema. Autismi Troppo incomprendibile (simurgh) Ne avevo messo un'altra poesia sua quà, in un post. "L'amore al tempo dell'Aulin"
|
https://blog.libero.it/simurgh/trackback.php?msg=11420621
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Le ho lette più volte per questo bisogno che continuo a sentire, di imparare ad essere un genitore migliore. E' un pensiero sempre presente, una ragione, una spina.
Fanno soffrire le parole di queste due poesie come rendono più soli tutte quelle domande che non abbiano ottenuto delle adeguate risposte.
Ma mi sono tirata su quando ho letto che l'osteria di Baldini era nella piazza di Sant'Arcangelo, ricordandomi di una cena alla Sangiovesa dove c'è una dedica di Tonino Guerra.
E anche mi è piaciuto sapere che Baldini accompagnò un amico a visitare la casa di Giovanni Pascoli, credo la stessa che visitai da bambina a San Mauro di Romagna.
Di certo quello fu per me un giorno pieno di luce e di esaurienti risposte.
Anche il tuo Maffia è di quella risma, mi pare, dei Baldini, dei Guerra. Ti tirano su. Hanno il tocco stralunato e leggero. Danno assoluzioni, secondo me, dica tre ave marie. Che sia il Sangiovese? Giorni pieni di luce e di esaurienti risposte alla lontra.
Ciao
"Ecco com’ero da piccola
quando non volevo osservare
il vetro della porta del nostro soggiorno dall’angolo del castigo
[già allora sapevo di non avere colpe o,
averne soltanto una – di essere troppo piccola].
Nessuno mi voleva ascoltare. Nemmeno la ragione delle ragioni
che mi fece scagliare contro quel vetro
[come è capace scagliarsi un passerotto,
sprovveduto e senza voce,
contro una grande lastra di ghiaccio appena formatasi
sul fiume in una mattina di novembre]. Ecco perché, da grande, taciturna e sottomessa, ti spavento
con quella vecchia cicatrice sulla fronte, quando mi stai sopra
e cerchi di domarmi inutilmente"
implacabile desiderio
carezzare della ferita il segno
quella cicatrice