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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« Non sò se si capisce | Cecità e cicogne » |
distacco sotto un sasso un biglietto piegato in sedici parti su cui “quel me” aveva scritto: ogni tanto vacilla. chi? a turno, un po' “quel me” e un po' il portone.
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Dieci centimetri o un chilometro
la distanza dal cuore
da un sentimento, un'amicizia
un legame che si vuol nominare
La distanza è su quel che si vuol mostrare
Nascondersi, proteggersi, avere riguardo
timore, rispetto o qualcos'altro
Prendiamo distanze per mostrarci
ed appiccicarci il naso
non vuol dire vedere
o infilare la testa sott'acqua
non vuol dire che si vede il mare
Il sub non lo interpreta come fa il marinaio
Ognuno si ha le proprie misure
misure che non sono misure
Misure dei sensi, come un sentire
In quello spazio che ci divide
si stabiliscono vicinanze e lontananze
che non appartengono al sistema metrico decimale
alla precisa equazione, al calcolo sistemico
Abitandoci ognuno dentro di sè
succede che ci si avverta lontani ed estranei
escursionisti e pellegrini, spersi viandanti
La distanza è un cammino dove il pellegrino
si spoglia e poi si incendia
Lo so, non c'entra niente con quanto intendi tu ma mi è venuta cosi, seguendo dei passi. Ora esco, come sempre. Vado a comprarmi il giornale, a bere lo spritz la, lungo il fiume.
Apperò è quando ti accorgi
Quando dello stupefatto meravigli
Quando sgomento t'infastidisci
Apperò non l'avresti mai detto
Non te lo saresti aspettato
che quel che immaginavi distanza
fosse misurabile con un apperò
e che il resto non avesse importanza
peccato che non riuscirà a vederlo nessuno
quando mi ricapita sennò? ^__^
(anche grazie, ovvio:)
ma mi fai sempre quell'effetto:) te lo ricordi?
al buio che girava la testa a 360° con gli occhi strabuzzati puntati sulla telecamera?
io uguale quando ti leggo vado in trance! ^__^
Le rivaluto, ecco. E non mi sento misantropa nel pensarlo. Perchè tramite esse, le distanze dico, si rinnovano in un rimpianto della Presenza che avremmo voluto mantener intatta... oltre il Tempo, alimentata da una sorte di 'venerazione' per colui o colei che ci è stata guida ed esempio. Ci serve per capire. Per saperci convivere, poi.
Forse è l'amarezza di non avere piu' indietro a noi, quel che fummo, che provammo. O quel dilagare di sensazioni che fanno sì di non sentirti piu' all'altezza di mantenere piu' nulla. Ne' relazioni, ne' percezioni, niente di niente.
Quando è un dolore a toccarti dentro...altro che ti allontani. Vorrei dire piu' cose, ma ora non riesco.
(grazie per lo spunto, ad entrambi)
non ci credo che ci credi a questo che dici.
ma mi pare di cogliere un po' di quello che pensi in ciò che fai capire nel non detto.
l'immaginazione è mobile, cammina, si sposta, si nasconde.
se è fissa ha un altro nome.
allora te lo ridico, aggiungi tasselli e sottrai fantasie distorte, le focalizzi, scarti il reale e trovi l'immaginazione che sfugge in avanti (sennò ha un altro nome). (grazie a te)
Io ci metto il cuore in ogni cosa che faccio. Ma quel distaccarmi dall'azione che poi compio, mi dilata e prolunga quel passaggio di me - verso l'altro - E' sempre stato così, Tetì. Dal dolore, poi comprendi. Ognuno recepisce le cose a suo modo. Non so se riesco a farmi capire per davvero. La sensibilita' di ognuno di noi fa' sì che in quel 'non detto' (che c'è sempre ed esiste) si dica molto. In me riaffiora in maniera prepotente. Ed ecco che allora l'arma migliore per non caderci dentro, è togliermi. Mossa vigliacca, forse, non mi importa.
Ma ci sto lavorando. Se riesco.
(una ciucca?)
intanto_____ buona serata!