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Nastassja Kinski - Paris Texas

Post n°471 pubblicato il 19 Luglio 2012 da simurgh2
 

Sam Shepard devo ricordarmelo. Il film l'ha scritto lui assieme a Wenders.
Devo ricordarmelo per un libro suo che ho letto: "Il grande sogno" 

Paris - Texas ; Per me questo film è un'icona. Come pure la sound track del film. Un pezzo di Ry Cooder

E' perchè ho letto questo trafiletto domenica

Per Wim Wenders la bellezza è una Nastassja Kinski con un golfino rosa che si volta di scatto e che si prende cura di qualcuno dopo lunghe introspezioni.

Quello sguardo gonfio di imperdonabile malizia

 

Verso la fine del film, Nastassja Kinski recita con gli occhi.
Ad un certo punto una lacrima scivola tra il rimmel e si perde in un mare che ritorna.
E pare essere tutto in un'onda
ed è oRda quella che ti sommerge.
(La traduzione del dialogo l'ho messa nei commenti)

Come reduce da un lutto, ricompare, morto sia pur vivo, dentro a lei attraverso schegge di vetro dell'amnesia, un'ametista nera il  dolore, la perdita, pezzi di vita, che anche lei ha perso, incendiato, buttato via. Era necessario l'odio per salvarsi allora. La compassione ora , per sè. per l'altro. Questo è il nome di quella lacrima  che riflette la faccia di lui, Trevis dove si coglie il rigor mortis, la dissoluzione emotiva, dopo tanto amore. Perchè? Perchè un cosi desolato deserto nel cuore?.

Lo specchio che li divide
metafora dell'inganno e della menzogna
L'ìimmagine che riflette
Jane-Nastassja non si riconosce
Il riflesso di sè
specchia l'inverso
come pure l'oltre e l'attraverso

Cosi pure le parole, le voci che le nominano
sono come specchi che riflettono dell'altro
qualcosa che non coincide, ingannano e seducono. 

Come crollassero interi canyon e tutte le insegne al neon lungo la statale. Trevis dopo anni ricompare. Lei chiusa nel suo inferno, pensando ad una salvezza, una redenzione, non sa che fare. Lui torna dopo quattro anni di infiniti passi nel deserto in cerca di Paris-Texas, dove è stato concepito.
Nascita e morte si congiungono molte volte nella vita, ingravidando ere, stagioni, giorni. Dietro uno specchio che divide in uno squallido peep show di solitudini e perversioni, si parlano. Lei è la sua ex moglie. Lei non sa chi parla da dietro lo specchio. Lui gli racconta una storia, lei ascolta. Quando dice di un camper, lei capisce. E adesso? Lui è tornato. L'ha ritrovata, dopo anni. Hanno un bambino che è stato affidato agli zii. Sono due fuggiaschi. Lui gli riporta quel bambino, che entrambi avevano abbandonato, per poi ripartire, senza salvezza ne redenzione.
Jane non può uscire da sola da quella trappola
Irreparabile Cosi Trevis la salva 

  

La sequenza, metamorfosi espressive impressionabile

"Ben presto lei venne nervosa", racconta Travis.
Lei comincia a tirarsi su i capelli, a grattarsi il collo.
Qualcosa dentro le dice che è una storia che assomiglia alla sua.
"Ogni sera era una scenata nel camper.." 
Lei capisce 

La vita si divincola, metamorfosi produce sempre nuove forme che sei costretto a perseguire, ad accogliere, a sfuggire.

Quello è il punto in cui tutto torna.
Quella lacrima è la densa consistenza del fallimento, del rammarico, della nostalgia 

"L'amore ti fa perdere. Basta uno sguardo e tutto è smarrito. Un colpo d'occhi, come in una roulette russa, e lasci tutto. A volte è un incubo, a volte è un sogno, ma rimane sempre e comunque un'indelebile esperienza psicologica infernale e paradisiaca. Un ennesimo dedalo pieno di finte strade, dove o ci si perde o ci si orienta come meglio si può."

Chi sceglie la vita, per Wenders, è sempre un eroe, anche se ha paura, se piange, se urla, se prega. È un eroe perché è vittima di qualcosa di più grande di lui. Del suo corpo, della sua vita, della sua storia o di chi lo ha fatto crescere. 

"Quanti fili dispersi da annodare
perchè tutto si compia" (1)

Quanti?

 

(1) Giovanni Raboni 

Nei commenti metto il racconto che Travis fa a Jane

 
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