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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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Dimmi cosa vedi.

Post n°150 pubblicato il 17 Febbraio 2011 da simurgh2
 

 

DIMMI COSA VEDI?
Vedi una sensazione che si attorciglia
Spirale che di sé si fa pensieri
Pensieri che ti portano a dei confini.
Confini impercettibili dove sostiamo senza sapere,
come una lama di rasoio taglia l'acqua nel lavandino
Nell'istante che la notte si fa mattino tutto è successo gia
e la lama puo tagliar la gola al nuovo giorno. Notte resterà?
E non sai chi è stato a volerlo, e se era necessario.
Cos'è stato che lei si è fermata da me fino a quell'ora?
La tua storia potrebbe pure essere scomparsa no?
Cambiare fino a sparire. In un gorgo inghiottire.
Eppure tutto puo starci dentro in un attimo.
Pochi secondi che si dilatano a dismisura.
Qualcosa accade, qualcosa cambia e tu devi saper cosa fare.
Se non sai, tutto puo apparire inutile, dopo.
Uno spreco. Come una notte che si butta via al mattino.
Ho fatto quello che hai detto, l'assoluto è tutto o niente
o non vale un cazzo ma non sono io, non sono iooo”
Dimmi allora cosa vedi? Dimmi anche cosa non hai voluto vedere però..
Mentire 24 fotogrammi al secondo, aiuta a distinguere”
Ti rendi conto che è solo una messinscena, tutto falso?
Se questo doveva avere un significaro mi dici qual'era?
La notte, la pioggia, io, te, tutto predisposto affinchè accada.
Quello che vedi credi sia quello che sta accadendo?
Tu in piedi, sulla strada. I fari di un'auto illuminano la scena.
Buster Keaton. Tutto cio prima ancora che accada.
Pensieri che si riavvolgono su di sé. Questo vedo!
“Avresti potuto fare qualcosa di diverso?
Allora molte cose non sarebbero accadute."
Non saresti qui. Saresti sicuramente qualcos'altro.
“Forse ti scuseresti. Qualcuno si scuserebbe”
Magari sei gia morto e non lo sai, non ancora.
Cos'è vero e cosa no? Non si sa niente. Niente!
Si ha paura di quello che potrà ancora accadere.
Si teme quel che puo succedere, non quanto è successo gia.
Quel che vedi è gia successo. Quel che accade non sei tu.
Non so neanche se mi piaceva piu di tanto quella là.
Valla a spiegare te questa cosa che dicono amore.

Questo dura 26 minuti e rotti e c'è tutto ma stufa, forse
Non ho neanche capito cosa ho visto e cosa no.
Diciamo che ho preso degli appunti per poi tornarci sopra.

 
Rispondi al commento:
simurgh2
simurgh2 il 18/02/11 alle 09:31 via WEB
Dimmi cosa vedi alle due di notte, quando ti passa il sonno e trovi un altro genere di immagini. Edogawa, quel tipo li dei fiumi del pianeta rosso che potrebbe essere Marte, mi ha molto colpito. Intanto è molto bello e dannatamente tormentato. I veggenti vedici dicono che solo le "connessioni" danno un significato a ciò che esiste. Tu hai stabilito una connessione con quelle immagini scelte e preferite. Pare, guardando quell'uomo nudo, sia perseguitato da una fantasia, quello di essere donna desiderata e desiderata dagli uomini. Una latenza omosessuale. Un conflitto insanabile. Androgini entrambi, i due delle immagini, lui e lei, non esprimono sesssualità ma solo violenza. Qualcosa di simile anche nelle immagini di cosa vedi. In entrambi è la sequenza di un sogno. Pochi istanti che si dilatano oltre un confine reale-irreale." Confini impercettibili dove sostiamo senza sapere," Ne I fiumi del pianeta rosso, lui si specchia nello stagno e vede che è una donna. "Cambiare fino a sparire. In un gorgo inghiottire." Anche in dimmi cosa vedi l'uomo si specchia, si taglia con il rasoio e "Fiumi di rosso" è la metafora che si pone come il sangue che scorre giù il suo corpo. Quando lui si taglia la barba lei, di la, nell'altra stanza, isterica s'incazza perchè ha capito qualcosa, qualcosa che pare gli abbia fatto subire violenza. In entrambi c'è sangue e violenza. Come a dire che bisogna essere implacabili con se stessi nella ricerca della verità, della sua natura e dell'esistenza. "Qualcosa accade, qualcosa appare, qualcosa cambia e tu devi saper cosa fare." Nessuno sà eppure, qualcosa sempre fà. Qualcosa che ci cambia, tra irreale e reale. E' la che stiamo. In questa zona che crediamo di sapere di stare. In quello che non abbiamo fatto saremmo forse stati degli altri da quel che siamo. Ci filerei dietro, come vedi alle connessioni, tue mie, dei due film ma sono solo sconnessioni.
 
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