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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

Invidio il vento

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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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Nowhere 4 -e poi merda in fin dei cont i -

Post n°204 pubblicato il 10 Aprile 2011 da simurgh2
 
Tag: nowhere

- Scaricata
- Non ti amo piu amo un'altra ciao mi dispiace
- Spostare la data sul cellulare
- Lo Zimox o il Monuril

 

Scaricata! Al volo. Come da un finestrino aperto di un'auto in corsa.
Buttata via.
Una botta, un ruzzolone,
escoriazioni, imprecazioni
e merda, sopratutto merda
ecco quel che si dice, da sola: merda merdaaa!
merda se pensa a quel che l'aspetta
a quanto tempo ci vorra? quanto?
che almeno sia un tempo di merda
vento e neve, tempeste e pioggia
quante bestemmie e maledizioni dovrà tirare?
e l'amore non è che passi, niente, ancora peggio
neanche le pareva che potesse essere cosi forte
che si sente solo quando è finito, solo dopo
millemile domande ossessive rutilanti
la cui unica risposta gli è stata già data
Non ti amo piu amo un'altra ciao mi dispiace
e allora adesso quanto tempo a maledire l'altra? quanto?
a chiamarla troia, a sentirsi troia
e diventare una rompicoglioni adesso, gli tocca, lo sà già
rompere icoglioni a tutti, lagnarsi.piangere, tirare le madonne
riscrivere un trattato sulla costituzione dell'amore
che li potessero arrestare per frode e rapina
portarsi via tutto cosi, restare senza niente, ma si puo?
per quanto gli toccherà rognare, star la a rimuginare? per quanto?
settimane? per niente poi. Ma quante?
forse sei? dieci? forse anche cinquantasei
e perchè non centoundici? No trentaesei, come un parto, dovrebbero bastare
Avrebbe perso la ragione, che gia ne aveva poca
quanto ci avrebbe voluto poi a rimetterla assieme? Non si sà
Sarebbe diventata un relitto, sfaldata, più buona a fare niente
quando prima era brava a fare tutto, l'arrosto, cantare
il sesso alla pecorina, ruttare, accorciare i pantaloni
Adesso saltava tutto, la festa per Raspin, la gita al lago
il viaggio a Londra, la camera nuova. Che gliene fregava piu
Diventerà una donna di trecento chili, cambiare il guardaroba, spese
ogni cosa farla senza esserci, assente, il mondo indifferente
una depressione della madonna, non tornare piu come prima
odio permanente, afflizione, non curarsi neanche piu i denti
perdere ogni orgoglio e vanità, il buonumore, mandare tutto a cagare
l'angoscia che ti assedia, restare a casa ad aspettare
cosa? che passasse quando sapeva non gli sarebbe passato mai
Quante settimane? sei? quindici? centotrentasei?
Non è possibile, e perche? Voleva trovarsi già tra due anni
spostare la data sul cellulare, farsi stampare dei calendari due anni avanti
ma cambiò subito idea. Era scema? che idiozia
Buttare via due anni. Non avrebbe visto le olimpiadi
la vittoria della sinistra, nascere Filippo, settecentotrenta gioni
di cui settantasette al sole, cento pizze di cui metà con le acciughe
e cosi via e il pensare a tutte le cose che avrebbe perso
ridusse la sua rabbia ad una cistite che le sarebbe passata
con lo Zimox o il Monuril e poi merda, in fin dei conti

(a Clelia, per le sue storie tese)

Immag0172

Una cover tratta da "Verso la dolcezza" di Francois Begaudeau

Poi questa che mi ha mandato Eulalie beh, merita e fa pendant

ADESSO

Posso fare quello che mi pare adesso,
la notte
tenere accesa la luce fino all’una,
alle due,
e nessuno che protesta,
tirare le coperte tutte dalla mia
parte,
e nessuno che brontola,
sull’autostrada in macchina
ai centoquaranta, ai centocinquanta e
più,
che prima se superavo i centodieci,
al cinema ogni tanto,
ma è un po’ che mi piace anche stare
in casa,
il mio lavoro, il giorno sono sempre
in giro,
dopo sono stanco, ecco, no, ci sono
delle sere
che vorrei andare a mangiare una pizza
a Rimini,
ma da solo, sta’ buono, a proposito di
mangiare,
anche il grana, una roba, tutte le
volte,
ma quanto ne metti? Che sono goloso,
io, il grana,
pastasciutta o minestra, non basta
mai, e adesso
ne posso mettere finché voglio,
adesso non dice più niente nessuno,
adesso
ma cosa faccio, piango?

- Raffaello Baldini -

 
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placebo.ma
placebo.ma il 10/04/11 alle 12:16 via WEB
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-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici 

 

Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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