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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi di Ottobre 2010
Post n°15 pubblicato il 31 Ottobre 2010 da simurgh2
Spesso ascolto più di quanto parlo, ma è che scrivo piu di quanto parli che non sò se è un problema, poi guardo più di quanto vedo, che poi sembra non ci sia niente da vedere ma chi l'ha detto? Poi leggo sempre più di quanto possa mai capire, rido appena posso, cammino lungo il fiume, tiro sassi contro il cielo che vanno al di la del fiume,poi mi siedo sulla riva e aspetto. Cerco la giusta prospettiva, almeno penso, credo voglio dire, non sò Una storia che mi è venuta ieri sera che l'ho scritta sopra il comò è questa, che mi è venuta in mente ricordando questo video: Il più tiro dei mancini è stato un pugile suonato che si è messo steso a cantare a perdifiato dopo un'uppercut al mento che l'ha stramazzato in mezzo al ring Cantava Volare oh oh Quel blù dipinto di blù gli rimase tenebra in testa Il pugile suonato non combatte più ma tornò in mezzo al ring chiamato dall'organizzazione a cantare tra un incontro e l'altro con voce da tenore la sua perdizione Nel blù dipinto di blù Alla fine degli incontri stava in piedi all'uscita con la sua scatola di metallo dei biscotti Lazzaroni Il pugile suonato dopo quell'uppercut rimase per sempre invalido e non potè lavorare più Ormai ha settant'anni ma lo si vede ancora lì fuori del Palazzetto dello sport con la sua scatola di metallo a tirar su più mance di prima Sarà che canta Vincerò Il pugile suonato si chiamava Mario |
TROPPO RIDERE QUESTO VIDEO Io non so prima ma non era mica cosi che andava Ti alzi la mattina e prima cosa accendi il pc poi vai a mettere su il caffe, torni al pc e lo mandi avanti Che si colleghi, con chi? E’ vero che sennò ti senti perso O almeno un po’ meno solo no? Chissà chi c’è? Se qualcuno mi ha scritto oppure no? Non era mica cosi una volta. Stavi solo e basta Aspettavi venisse su il caffè e invece adesso, guarda qua invece di andarti a lavar il viso e i denti, vengo qua Logo-immuni mi sorsero davanti, invulnerabili alla verità Neanche te ne accorgi ma sei un’ostaggio Speri che qualcuno ti legga, ti ascolti, di sentirti meno solo Che stavo cosi bene da solo una volta Non che sia molto differente adesso che sto qua Par a me che non sia solo ma è solo una cagata
Bisogna scrivere qualcosa e mi vien in mente di ieri,allora: Ho vista una cassetta sul ciglio strada, un nastro di quelli che si ascoltavano una volta, che mettevi su Sembra un’era glaciale fa che si ascoltava con quella roba C’era questo nastro tutto fuori e oscillava sul ciglio della strada Sembrava una chioma bruna, una capigliatura scossa dal vento dalle macchine che accanto le passavano le accarezzavano i capelli pettinandola lentamente, come dita delicate, vicino al fosso Pareva una medusa muta che le onde fluttuavano sospingendola verso una riva, morta alga di nostalgia, sospiravi Io ero in bici e mi ero fermato davanti a guardarla Muta spire essiccata di ogni voce, dov’è evaporato ogni suono? E m’immagino una qualche nube che ne tratterrà i suoni per preparare domani la sua pioggia che cadendo suonerà una canzone su per i vetri della camera e dietro le tende sto io in piedi ad annebbiare i vetri con il fiato da "poesie scritte in un minuto e mai una che mi venga bene" di simurgh |
Post n°13 pubblicato il 29 Ottobre 2010 da simurgh2
Quella che mi aveva scritto ed io risposto in quel che poi è venuto fuori in un blog ieri l'altro con questo nome "Gli amori durano esattamente un momento perfetto" l'avevo detto che come risposta mi avrebbe mandato un video, eccolo:
Per me adesso, non sarà facile trovare una risposta da dare quando una ti manda un video cosi, uno che gli dovrebbe dire? |
Post n°12 pubblicato il 29 Ottobre 2010 da simurgh2
E' successa questa roba qua nel quartiere, un incidente ad un incrocio. Ha fatto un certo effetto ma non c'erano feriti. Una moto e una macchina. Nadia mi raccontava che passava in bicicletta, andando in biblioteca quando era appena successo e pareva una robona a vederla. Poi quando torna indietro si ferma al bar di Francesco e Oliviana. Francesco non c'era, era andato a vedere l'incidente. Poi ha cominciato ad arrivare gente al bar perchè c'era il baccalà alla vicentina o manteccato assieme ad un'ombra (bicchiere di vino), quattro euro e dopo questi anch'io, quand'era ormai finito il can can dell'incidente. Ognuno fa la sua ipotesi. Poi arriva Francesco, che è un ex carabiniere e dice che non è successo niene ed è colpa della moto che non sembrava a nessuno. E allora perchè c'è l'ambulanza? chiede uno. Perchè sta dirigendo il traffico e vigili e carabinieri sono impegnati altrove. Allora siamo tutti contenti e ci gustiamo il baccalà. Poi Nadia mi racconta che quando aveva preso la bici ed era andata verso l'incidente vede un tipo che conosce. "Veniva nel negozio dei miei, mi dice, quando gli è morta la mamma" poi mi dice "Potrebbe esser definito un tuo utente non grave. Quando non stà bene, in bici piange e bestemmia contro il mondo a voce alta. Avrà sui 60. Biondo, fisico da palestra, occhi azzurri, faccia d'angelo. Bell'uomo." Guardiamo fuori mangiando baccalà e lui è ancora la, con la bici parcheggiata sul marciapiede dove non da fastidio e mangia una mela tutto contento che guarda i vigili che fanno i rilievi. Nadia mi dice che quando lo vede gli viene un sorriso ma lui non si ricorda di lei. Mi dice "Quando veniva in negozio, i primi tempi dopo la morte della madre, si faceva dei gran pianti con i miei. Mio padre lo chiamava ragazzo sto omone che se ti tira un cagnone ti disfa. Mio padre gli diceva - coraggio che hai una casa da starci dietro - cosi lui si tirava sù, lagnandosi ancora un po della solitudine e in modo animato dscriveva tutti i mestieri che aveva sbrigato in casa quella settimana. In negozio passava una volta alla settimana. Di tanto in tanto mostrava uno sguardo canaglia, un po furbetto, di quelli che mettono il dito nella marmellata" Ecco, questo è quanto mi raccontava. A me pare che mi succedano un sacco di robe poco interessanti durante tutti i giorni, mi pare. Non ci faccio neanche piu caso ormai e cosi non faccio piu caso alle cose che non mi accadono nella vita che và avanti cosi che non le succede mai niente. Poi mi succedono cose straordinarie e devo far finta di niente, come con Monica che mi dice guardati in giro che ce ne sono un sacco e tu sei uno che merita altra cosa da me. Peccato che io sarei stato innamorato di lei ma non fà niente. Ce ne sono un sacco di migliori che io non mi son neanche accorto, mi ha detto. |
Post n°11 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da simurgh2
Ho un'amica che mi manda dei messaggi sms e che mi racconta dei suoi giorni, le cose che le succedono e a me piace un sacco quel suo modo che ha di restringerle e cogliere dettagli; te lo riporto:
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