![](http://4.bp.blogspot.com/_P3AkpYvR6FA/TBrBtLUTxHI/AAAAAAAAAoI/oxVEJ-QPR9U/s320/western.jpg)
Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi di Novembre 2011
Post n°355 pubblicato il 26 Novembre 2011 da simurgh2
(Racconto poetico nel quale, il presunto poeta, ispirato dal rumore che fa un cartoccio di carta dove, dentro teneva delle castagne abbrustolite. Quel rumore a lui, sembrava quello della pioggia e, da la è partito il resto. Molte suggestioni si sommano dando vita ad una storia che dovevo pur finire in qualche modo. Che son robe che, se a me restano la, fanno venire il nervoso). Allora: Pioveva sulla tettoia di lamiera ![]() Non si accorse di te sotto la tettoia. Ti venne in mente quando avevi imparato tu a lanciare i sassi. Un movimento che al corpo non si insegna. In ogni parte del mondo i bambini imparano a farlo. Il modo è lo stesso. Quello del lanciatore di pietre è archetipo guerresco. Hai pensato che dev'essere stato quando l'uomo ha imparato ad usare la lancia. Dall'altra parte un corvo era sceso dal ramo Saltellava per terra, lungo la riva Tu immaginasti i piccoli segni le tracce stampate sul fango delle sue zampe
Proprio mentre lo stava per scagliare, il bambino vedendo il corvo saltellare, in quell'istante corresse il tiro. Cercò di colpirlo. Emise un Uuff di fiato al lancio rabbioso.
lenti come gesti dispersi
Una rana da un sasso saltò in acqua. Tu mettesti in bocca la castagna. La pioggia sbatteva sulla lamiera. Lanciare un sasso è cercare un confronto: La resistenza dell'aria che viene forata. Non si contano i sassi e neppure i rami o le foglie neppure i battiti d'ala che servono al volo si contano Il corvo si alzò sbattendo le lucide ali Il bambino voleva combattere Nessun suono, solo la pioggia La castagna sprigionò un sapore di fuoco Poteva essere uno sparo, una lancia scagliata un coltello che si pianta, un'arteria tagliata Non c'era nessuna paura negli occhi del bambino Un'incomprensibile furia. Stava solo imparando a non avere paura. Il corvo spari sopra i rami spogli ![]() Quando è il cuore a scavarsi una tana e nella tana si porta tre sassi, tre spari Tocca, dammi le mani, sfiora le mie cicatrici. Son cento, son mille inzuppati dei sassi lanciati a tre volte per volta nel fiume Nella mano nascondi la rabbia, la paura. Un rito iniziatico. Non l'accetti, la sfidi. Era la il bambino, immobile a fissare oltre la riva Le braccia lungo il corpo serravano i pugni. Sopra un cumulo di sassi a sventolare il suo vessillo. Sassi per sfondare ogni fronte, resistenza, colpa, perdono. Finchè ci saranno sassi proveremo a capire per cosa vale la pena vivere, per cosa morire. Polifemo, dalla scogliera, lanciò pietre alla nave di Ulisse. ἔνθα δ' ἀνὴρ ἐνίαυε πελώριος, ὅς ῥα τὰ μῆλα ![]() ![]() E il bambino non aveva peccato Il cane le morde non potendole scagliare Le morde perchè gliele tirano addosso. Le sgretola e poi sopra si stende Tu uscisti dalla trettoia, sotto la pioggia Andasti verso la riva. Il bambino si girò. Non vi parlaste. Il corvo era sul ramo. Tirasti fuori la pistola e prendesti la mira. Cadde dal ramo. Un colpo, un tonfo. Rimaneste li in piedi, fermi a guardare. Lui era tuo figlio. Solo dopo lo venni a sapere ![]() |
Post n°354 pubblicato il 20 Novembre 2011 da simurgh2
Foto del 17 di novembre, attorno all'ora del tramonto (Poesia nella quale, il poeta (fulminato da un cielo privo di fulmini), è proprio convinto che il sole, in quel tramonto si sbatta l'orizzonte, salvandosi dalla zozzeria per un pelo. Il pelo infine, risulto la cosa piu zozza e schifosa) (Le rovine
C'è un pudore nelle nuvole, lo si sà. Loro sono mistiche (come un satrapo
La resistenza ad una lingua. Chissà come lo fanno? La luna era anche uscita prima. Di stelle ne ha pieno il firmamento Poi lo si vede
E cosi poi, ho messo la girandola infilata sopra il fanale
Ma guarda come è andata a finire questa storia di copulazioni. «Quando scrivo mi capita di pensare a Totò. Totò ci ha riscattato tutti, ha sgonfiato i tromboni. Perché scrivere? In fondo si scrive perché nessuno è mai da solo, perché immagini da qualche parte qualcuno in sintonia con te. Forse, si scrive solo per amore…». |
Pavone (dal 16 novembre al 13 dicembre) Il pavone è nato per brillare, è estroverso, carismatico e commerciante. Anche se tenta di nasconderlo, gli piace essere al centro dell’attenzione in qualsiasi incontro e, certamente, lo è; sfrutta mille trucchi per farsi notare e l’umorismo è uno di questi. Chi ha un figlio Pavone, deve stimolarlo e non tarpargli le ali e lasciare che voli con la sua immaginazione, così diventerà una persona creativa che realizzerà nella sua vita idee meravigliose. La realtà stessa lo porterà ben presto a stare coi piedi per terra; nel frattempo è bene lasciarlo libero di fare ed essere sé stesso. La donna Pavone cura molto la propria immagine, che può risultare un po’ esotica e, a volte, un po' eccentrica. E’ una delle poche donne che lucida tutti i tipi di accessori. Non è una donna facile in amore e ne è consapevole. Poiché ha una personalità molto forte deve avere vicino un uomo alla sua altezza, che però non la metta in ombra. Il problema è che, comunque, non può sopportare un uomo debole al suo fianco, anche se lo può manipolare e trattare male. Ha bisogno di rispettare ed ammirare l’uomo che le è vicino. L'uomo Pavone è un leader nato. E’ intelligente ed ha carisma: due qualità che lo portano in alto. Tuttavia deve guardarsi da un pericolo: poiché possiede un intelligenza acuta e svelta, spesso confida troppo in sé stesso e si adagia sugli allori. Vive la vita seguendo i propri impulsi che gli permettono idee meravigliose; a volte però trova problemi dai quali non sa come uscire. Per il nativo, l’avventura è il sale della vita senza questo ingrediente magico la vita gli risulta noiosa. Affinità: i suo migliori amici sono quelli nati sotto la Luna del Giaguaro (dal 7 marzo al 3 aprile) e quella del Pipistrello (dal 26 luglio al 22 agosto), con i quali condividerà ambizioni e fiorenti guadagni. Il nativo della Tartaruga (dal 27 giugno al 25 luglio) saprà compensarlo, portando un po’ di pace e saggezza nella sua vita agitata. Con la maggior parte degli altri segni si divertirà. Auguri a tutti i pavoni |
Con il sole alle spalle Arriverò al tramonto avanzando piano con il cavallo sulla via principale del paese usciranno a guardare dai saloon Arriverò con il sole dietro In controluce solo una sagoma scura Non sapranno dire chi è quello la Uno che vien da fuori, non è da qua Non riusciranno a centrarmi Hanno il sole negli occhi Se erano indiani non si facevano fregare Io tenevo le mani strette ai calci delle pistole Bisogna tenersi pronti nella vita Guardarli negli occhi e sparare per primi Nella vita si avanza con il sole alle spalle Tanti la preferiscono con il sole in fronte Quelli la son tutti morti, i poeti Avanzavo piano, tenendoli d'occhio Uno si è mosso con un guizzo Gli veniva da starnutire per il sole L'ho fatto secco e gli altri han alzato tutti le mani Avanzavo piano, con il sole del tramonto dietro C'era Corman Mc Carty seduto dall'altra parte Mi ha messo poi nel libro Meridiano di sangue E' cosi che hanno poi saputo il mio nome Controluce Sim (simurgh nel far west) Ma..è saltata la luce? sii? |
Ci sono tanti silenzi, variazioni sul tema, come le tristezze, le foglie nei colori d'autunno, due colombi sulla fontana l'acqua che cade sulla pietra è un modo del silenzio per me; ed anche la musica di Sakamoto lo è stata l'altra sera al Geox di Padova. Mi era rimasta impressa la sensazione di ciò, del silenzio anche tra grumi di note che scivolavano via. Tornando a casa poi, in macchina, non ho messo su niente, nessuna musica, il rumore di fondo dell'auto, un non-rumore. Anche questa è una categoria, come l'acqua della fontana, o come quello del vento, suoni del silenzio. "L'odore degli elefanti dopo la pioggia, come una vertigine che ti trova quando non la cerchi piu". Una dimensione che sorprende. Pensando a quanto raramente riusciamo ad accedervi, a concederci il lusso di quel tempo. Una volta avevo un posto in cui mi ero creato un tempio per quel tempo dedicato al silenzio. Era il mio giardino personale, in una zona di risorgive, pieno di pozze d'acqua che sgorgava dal fondo. Avevano un suono quellle bolle quando si liberavano nell'aria. Un suono liquido che viene dal sottosuolo. Anche quello di Sakamoto si puo definire un suono liquido. Droni, molecole, bite, onde che fluttuano e spostano, riaccendono e distendono, scatenano impercettibili epilessie, l'elettricità purpurea che nel corpo ci attraversa. Durante il concerto ho notato la questione del battito. Non è proprio quello che si farebbe con il piede. Un pulsare in testa, regolare e scandito uniformemente nel tempo. Quel genere di regolarità che ci fa che ci fa aspettare come che qualcosa accada. Un'imminenza che non sai distiguere se non la porti a livello di coscienza. Allora pensavo che, se non è cosciente, è un'emozione indistinta che fluttua e si mescola ad altre: E che uno non sa distinguerle, scinderle, dargli un nome. Piuttosto le associa ad immagini visive.
Ryuichi Sakamoto Trio 1996 - Merry Christmas Mr. Lawrence - Deve avere una predilezione per i primi tasti, la sesta ottava diciamo, quella con i suoni piu acuti. Quando si sofferma la, mi viene in mente un piccolo pianoforte che avevo da bambino, dove picchiavo con un dito. Quelle note della canzone qui sopra, all'inizio. In moltissimi punti ho sentito il respiro che si bilanciava alla melodia, alle suppliche, al corteggiamento, anche a grumi di rabbia. Come se la musica riflettesse le dinamiche di una vita emotiva, la sua, che si dilatava e contraeva alla mia. Dev'essere una questione di battiti. C'è questa questione dell'aspettarseli, come un tendersi sulle corde, prevederli, anticiparli ed è li che a volte ti inganna, per sorprenderti. Il fatto è che li conosci quasi tutti quei pezzi. Però erano riarrangiati, diversi. Penso che l'estrazione metrica, il sapere quando la pulsazione accade e cada, sia cruciale per l'emozione musicale. Nella violazione e nell'inganno che la musica perpetua ecco, il violare delle nostre aspettative. Che sia il timbro, il profilo melodico, il ritmo, il tempo ecc, ecco, l'esecuzione dal vivo sorprende ed inganna. Ryuichi Sakamoto Trio 1996 - Rain -
|
ULTIMI COMMENTI
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30