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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi di Dicembre 2012
Antropologia dell'acqua, un altro post quà, clicca L'assemblamento di quanto estratto dal libro Messo di lato nella ghiaia
( estratti da "Antropologia dell'acqua" di Anne Carson) (1) La porta a vetri sbatte |
Post n°485 pubblicato il 24 Dicembre 2012 da simurgh2
Natività e l’elefante bianco Aspettami dicevi sto rivando l'll Sapevi che sarei tornato? Fatta di neve sul fianco di latte e garze per mani di lino negli occhi le trine i ricci per ciglia andava alla rosa diceva per dire al laghetto che trema di balena con l'll favore dei merli
Gli elefanti vanno dalle spose Tenevo fermo l'll viso per non svelarmi per non cantare fermavo l'll passo ma vibrava l'erba sotto i piedi come a dire lo sapevo e che mi scoppiavi dentro l'll cuore a rivederti e l'll foro nel collo si faceva in mille buchi e gli occhi chiari Respira la tregua mi hai detto Guarda le bestie... Senza paura la cerva e l'elefante d'argento si porta via l'll tempo che abbiamo perso nella sua memoria fedele
Alla pura immacolata foresta
La ballerina fa un passo si muove piano ci indica l'acqua Vieni dost prendimi tra le mani come fossi senza pelle Guarda come mi allarga dentro l'll candore sparso in questo amore nel buio dintorno nel fondo sull'orlo nel segno pulito Nel foro incantato viene un fremito se tocchi gli argini attraverso le mani modifichi l'll domani
Dal fianco destro deve partorire
Passo creaturale Trasfigura |
Olsen Olsen è un dolcetto venduto in Islanda. Una barretta con uno strato di pistacchio, uno di liquirizia salata e poi ricoperto di cioccolata. Raccolgo vetro tra i sassi
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Post n°483 pubblicato il 07 Dicembre 2012 da simurgh2
C’è orrore e inganno negli specchi “..specchio che copia L’illusione si amplifica nella morte il paradosso
Dove lavoro i vetri sono a specchio. Dopo il colpo che avevo sentito ho guardato fuori. Ho visto due gazze avvicinarsi saltellando alla fagianella. Con il becco cercavano di spostarla. Poi devono avermi visto e si son allontanate. Ho pensato che la stessero inseguendo in volo. Che si sia spaventata e abbia cercato rifugio in un cielo basso che prometteva erba e nascondigli. Non si conosce attesa nello schianto
Costruiamo sistemi di speranze
"..infiniti li vedo, elementari esecutori d'un antico patto, moltiplicare il mondo come l'atto generativo, veglianti e fatali. J.L.Borges " Ma noi di tutto questo
“Ogni poesia è misteriosa; A me lo ha permesso la morte di quella fagianella.
Una notte la gente dello specchio invase la terra. Irruppe con grandi forze. Ma, dopo sanguinose battaglie, le arti magiche dell’Imperatore Giallo prevalsero. Egli ricacciò gli invasori, li incarcerò negli specchi, e impose loro il compito di ripetere, come in una specie di sogno, tutti gli atti degli uomini. Li privò di forza e di figura propria , riducendoli a meri riflessi servili. Un giorno, tuttavia, essi si scuoteranno da questo letargo magico. Il primo a svegliarsi sarà il Pesce. Nel fondo dello specchio scorgeremo una linea sottile, e il colore di questa linea non rassomiglierà a nessun altro. Poi verranno svegliandosi le altre forme. Gradualmente, differiranno da noi; gradualmente, non ci imiteranno. Romperanno le barriere di vetro o di metallo e questa volta non saranno vinte. Al fianco delle creature degli specchi combatteranno le creature dell’acqua. Nello Yunnan si parla non del Pesce ma della Tigre dello specchio. Altri intende che, prima dell'invasione, udremo nel fondo degli specchi il rumore delle armi. Jorge Luis Borges, Manuale di Zoologia Fantastica
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Un fagiano razzola semi nel campo Li sceglie con cura lungo la linea d'ombra Il confine tra il mistero della luce che ferisce e dissipa poi muore Fili di stoffa rada l'erba
Una pretesa di mondo da cercare tra un fagiano e un prato le nuvole, intercapedini di cieli Quasi a credere che lo sguardo sia sequenza di numeri precisa un guado, luogo provvisorio quieta della sua rosa La percezione di nuove mappe in cauti allestimenti Una tessitura di impronte in stato di abbandono Come noi d'altronde lasciamo in giro calpestando l'erba, senza nessun resoconto La sensazione del provvisorio, l'assenza di un motivo Quasi la sola cosa che s'impone fosse il mistero del non potersi dire Allora mi immagino quelle sementi sotto terra che la terra cova senza luce Semi che fanno nascere prati per poi correre a braccia alte fino alla luna.
come a sentire la necessità del cielo
Il cielo urla. Senti? Quando il sole muore jump shout laugh dance cry sing Forse questo è amore Corri, dai, presto. Vieni
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
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