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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi del 15/12/2010
Post n°79 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da simurgh2
Era scritta su una pagina di un'agenda, una pagina strappata che ho trovato la, in quella casa diroccata annerita dal fumo ...ti aspetterò, che vuoi che faccia? mi piace aspettarti. Sono arrivato quà che nevicava ed era qualcosa di radioattivo, poi c'è stato un lieve terremoto e c'erano voci di un'epidemia. Arrivando qua ho perso più volte la strada. Te non sapevo dov'eri. C'erano voragini, palazzi crollati, uomini messi sopra cataste, fuoco di mitragliatrici che impedivano il saccheggio delle chiese. Sono arrivato in questa casa da tempo. La mia non c'era piu. Anche te credevo di non trovarti. Non sò neanche cosa sia successo. Tu sai niente? Casomai mi racconterai tutto quando verrai qua, se vieni. Tutte le lettere della nostra corrispondenza sparite. Ora qua pare tranquillo. Ogni tanto vedo muoversi qualcuno giu in strada. Passano rapidi, piegati sulla schiena. Qua non ci sta piu niente. L’altro giorno, ad uno che veniva su per le scale ho chiesto se sapeva niente di quelli delle villette di via bachelet. Alcuni, mi ha detto sono andati fuori, nella zona dove una volta c’erano le paludi. Io vorrei andare a vedere se trovo qualcuno dei miei. Saranno invecchiati, qualcuno sarà morto. I miei ricordi sono abbastanza confusi sai. Avevo dei compiti nell’organizzazione, questo si, ricordo. Cosi allora, ma ti aspetto , ti aspetto. Vieni su direttamente. Chissà cose hai da raccontarmi. Io mi ricordo ben poco. |
Quel moebius là sarei io e allora, siccome ho bisogno di autocelebrazione oggi, ecco |
Post n°77 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da simurgh2
..;egli aveva sperimentato la tossicità dell'amore, ed aveva capito che la tossicità della distanza era solo alternativa alla tossicità dell'intimo, e che aveva vomitato il passato per dar luogo al vomito del futuro. Sebbene gli fosse impossibile spiegarlo a chiunque, egli sapeva che il vomito appunto, e non i sospiri, erano il sintomo di un amore necessario, come la morte è l'unico sintomo certo della vita... da "Centuria" cento piccoli romanzi fiume di Giorgio Manganelli Ed. Adelphi |
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
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